Dic 23 2012

IL SIGNIFICATO MAGICO DEL SOLSTIZIO D’INVERNO

Category: Conoscenza variegiorgio @ 15:21

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Tramonto del solo al solstizio d’inverno  sul cielo di   Verona

 

di Luca Valentini

 

Il significato magico del Solstizio d’Inverno
di Luca Valentini

 

Tra qualche settimana avrà inizio il periodo delle celebrazioni e dei festeggiamenti per il Natale e, come ogni anno, la moltitudine globalizzata, con giustificazioni astrattamente religiose, si immergerà repentinamente e totalmente nella demonia del consumismo sfrenato, senza comprendere minimamente o implicitamente che in quei giorni specifici del ciclo annuale qualcosa di straordinario e di magico accade, un evento cosmico che assumeva un alto valore simbolico in tutte le forme assunte dalla Tradizione Primordiale.

Questo nostro scritto è mirato proprio a precisare il suddetto aspetto tradizionale, compenetrandolo in una visione organica, che liberi il campo da integralismi e settarismi d’ogni tipo, esplicitando il senso universale di quello che è comunemente conosciuto come il Solstizio d’Inverno, appartenente, in forme giustamente diverse, alla spiritualità di tutte le religioni del mondo.

Non dimentichiamo, infatti, che quell’avvenimento iniziò ad essere celebrato dai nostri antenati, ad esempio presso le costruzioni megalitiche di Stonehenge, in Gran Bretagna, di Newgrange, Knowth e Dowth, in Irlanda o attorno alle incisioni rupestri di Bohuslan, in Iran, e della Val Camonica, in Italia, già in epoca preistorica e protostorica. Esso, inoltre, ispirò il “frammento 66” dell’opera di Eraclito di Efeso (560/480 a.C) e fu allegoricamente cantato da Omero (Odissea 133, 137) e da Virgilio (VI° libro dell’Eneide). Quello stesso fenomeno, fu invariabilmente atteso e magnificato dall’insieme delle popolazioni indoeuropee: i Gallo-Celti lo denominarono “Alban Arthuan” (“rinascita del dio Sole”); i Germani, “Yulè” (la “ruota dell’anno”); gli Scandinavi “Jul” (“ruota solare”); i Finnici “July” (“tempesta di neve”); i Lapponi “Juvla”; i Russi “Karatciun” (il “giorno più corto”)”. (1)

 

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Nov 09 2012

IL FALLIMENTO DELLE RIVOLUZIONI SOCIALI….OVVERO PERCHÉ LE RIVOLUZIONI FALLISCONO E SONO DESTINATE A FALLIRE

 

Le rivoluzioni falliscono innanzitutto perché non sono rivoluzioni. La rivoluzione è possibile solo nell’anima individuale. La rivoluzione sociale è uno pseudo-fenomeno, non avendo la società un’anima propria. La rivoluzione è un fenomeno spirituale. Non ci può essere una rivoluzione sociale né una rivoluzione politica né una rivoluzione economica. L’unica rivoluzione è quella dello spirito, è individuale.

Se milioni di individui cambiassero se stessi, la società cambierebbe di conseguenza e non viceversa. Non puoi cambiare prima la società e sperare che, in seguito, cambino gli individui.

 

Ecco perché tutte le rivoluzioni sono fallite: poiché le abbiamo iniziate dalla direzione errata. Abbiamo pensato che se avessimo cambiato la società, la struttura economica e politica, un giorno sarebbero cambiati anche gli individui, che sono gli elementi costitutivi della società. È una stupidaggine! Una simile rivoluzione cosa produrrebbe?

 

Per esempio nel 1917 in Russia accadde una cosiddetta grande rivoluzione. Chi poteva prendere l’iniziativa di fare questa rivoluzione? Chi avrebbe assunto il potere? Stalin arrivò al potere! Stalin non aveva vissuto alcuna rivoluzione interiore a livello personale; era un prodotto della stessa società che aveva cambiato o che stava tentando di cambiare.  Ha dimostrato di essere un capo assai più pericoloso degli zar che aveva distrutto; di fatto aveva vissuto sotto quegli zar, era un sottoprodotto di quella società feudale.

 

Ha tentato di cambiare la società, però egli stesso aveva una mentalità da dittatore. Impose la sua dittatura alla Nazione e la rivoluzione diventò una controrivoluzione. Questa è stata la sfortuna di tutte le rivoluzioni accadute nel mondo, perché il rivoluzionario è sempre [nel senso di “ finora è sempre stato] lo stesso tipo di persona creata dal passato, non è una persona nuova. Cosa potrebbe fare se non ripetere il passato mettendogli solo etichette nuove? Chiamandolo comunismo, socialismo, fascismo [democrazia]; il nome non è importante, sono tutti nomi di fantasia. I nomi di fantasia turlupinano la gente [la bilingua di orwelliana memoria ne è un perfetto esempio].

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Set 24 2012

E’ MORTO MARIO PINCHERLE, LO STUDIOSO DEI MISTERI DELLA PIRAMIDE DI CHEOPE

L’archeologo e poeta, nato a Bologna nel 1919, fu partigiano sulle montagne delle Marche e visse fino al 1992 ad Ancona. Affascinante quanto controversa la sua teoria sulla piramide.

Ancona, 24 settembre 2012 – L’archeologo e poeta Mario Pincherle, autore di un’affascinante quanto controversa ipotesi sulla piramide di Cheope, è morto ieri all’età di 93 anni a Bientina (Pisa), dove viveva dal 1992.

Nato a Bologna il 9 luglio 1919 da un’importante famiglia di origine ebrea, perseguitata durante il fascismo, Mario Pincherle fu partigiano tra le montagne delle Marche. Dopo aver vissuto a lungo a Bologna e per un breve periodo a Vignola (Modena), trasferì ad Ancona dove rimase fino al 1992 per poi spostarsi definitivamente in Toscana.

La carriera di ricercatore di Pincherle subì una svolta nel 1965, quando teorizzò l’esistenza di una torre, detta poi Zed, all’interno della piramide di Cheope. La sua scoperta fu annunciata nel 1969 con uno studio pubblicato dall’Accademia dei Lincei, dove sostiene che la piramide di Cheope non e’ la tomba del faraone, bensì un momento costruito proprio a protezione dello Zed con funzioni di calendario cosmico, osservatorio astronomico e bussola. La scoperta dette impulso ad un nuovo progetto di ricerca volto alla ricostruzione delle tecniche di edificazione impiegate nell’antico Egitto.

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Set 12 2012

MONTECASSINO: QUELLO CHE NON SI È MAI DETTO SU MONTECASSINO DURANTE LA II GUERRA MONDIALE

 

Montecassino un luogo tutt’ora suggestivo, ma completamente alterato.

Quanti misteri e quante reticenze sui fatti tragici accaduti su quel monte sacro dove San Benedetto decide che quel luogo debba essere la residenza della sua regola e dei suo monaci sulle indicazioni dei Padri del deserto egizio e del retaggio cenobita, dando alla regola la “riproduzione” e il legame del numero (sacro a Pitagora) 12 legato alle Lucumunie Etrusche.

Quel luogo prima che fosse occupato da San Benedetto era la sede di un importante tempio Pagano dedicato ad Apollo e nelle vicinanze esisteva anche un tempio dedicato a Giove. Al di sotto di quella Acropoli pagana troviamo la Cassino romana con il suo anfiteatro e molti manofatti propri della sacralità romana.

Durante la Seconda guerra mondiale, gli studiosi tedeschi dell’Ahnenerbe pianificarono una delle più segrete missioni della storia per recuperare alcuni manoscritti. Questa missione fu battezzata Diomede, dal nome dell’eroe omerico che dopo la caduta di Troia si rifugiò nelle Isole Tremiti e, insieme ai suoi compagni, fu trasformato da Venere nelle diomedee, gli uccelli di mare che nidificano sulla costa.

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Lug 23 2012

IL NUCLEO SATANICO DEL LIBERISMO ECONOMICO

Category: Conoscenza variegiorgio @ 09:47

Bernard de Mandeville

Il satanismo definisce l’uomo da un punto di vista prettamente carnale, piuttosto che dai suoi desideri spirituali, preferendo il materialismo e disprezzando ( o non considerando) la sfera spirituale. La favola delle api di De Mandeville dimostra che il liberismo è radicato nel dogma satanico.

Il liberismo fa parte della dialettica degli illuminati assieme al comunismo:

“Essenzialmente, due forze apparentemente opposte portano avanti lo stesso obiettivo:. Uno stato di polizia mondiale governato da una oligarchia di satanisti”

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Lug 09 2012

COME SI FABBRICA L’OPINIONE PUBBLICA: UN TESTO INEDITO DI PIERRE BOURDIEU

Category: Conoscenza varie,Cultura e dintornigiorgio @ 16:47

PIERRE BOURDIEU

Da un lato, una situazione economica e sociale inedita. Dall’altro, un dibattito pubblico mutilato, ridotto all’alternativa tra austerità di destra e rigore di sinistra. Come si definisce lo spazio dei discorsi ufficiali, per quale prodigio l’opinione di una minoranza si trasforma in «opinione pubblica»? È ciò che spiega il sociologo Pierre Bourdieu in questo corso sullo Stato tenuto nel 1990 al Collège de France e pubblicato questo mese.

 

UN TESTO INEDITO DI PIERRE BOURDIEU*

Un «uomo ufficiale» è un ventriloquo che parla in nome dello Stato: assume un portamento ufficiale – bisognerebbe descrivere la messinscena del personaggio ufficiale –, parla a favore e al posto del gruppo al quale si rivolge, parla per e al posto di tutti, parla in quanto rappresentante dell’universale. E a questo punto si arriva alla moderna nozione di opinione pubblica.

Cos’è questa opinione pubblica invocata dai creatori di diritto delle società moderne, delle società nelle quali il diritto esiste? È tacitamente l’opinione di tutti, della maggioranza o di coloro che contano, di quelli che sono degni di avere un’opinione. Penso che la definizione esplicita in una società che si pretende democratica, e cioè che l’opinione ufficiale è l’opinione di tutti, nasconda una definizione latente, e cioè che l’opinione pubblica è l’opinione di quelli che sono degni di avere un’opinione. C’è una sorta di definizione censuaria dell’opinione pubblica come opinione illuminata, opinione degna di questo nome. La logica delle commissioni ufficiali è quella di creare un gruppo in grado di dare tutti i segnali esterni, socialmente riconosciuti e riconoscibili, della sua capacità di esprimere l’opinione degna di essere espressa, e nelle forme convenienti.

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Giu 23 2012

IL MITO DEL POTERE MASCHILE: TESI POLITICAMENTE SCORRETTE

Category: Conoscenza varie,Libri e fontigiorgio @ 12:35

di Warren Farrell.

 

UNA VISIONE COMPLESSIVA. QUANDO UN SESSO SOLTANTO VINCE,  ENTRAMBI  I  SESSI PERDONO.

Nell’ Ottocento, negli Stati Uniti, se a commettere un delitto era una donna, chi andava in prigione era il marito. E per la legge inglese, se una famiglia contraeva dei debiti, era il marito a essere rinchiuso nella prigione per debitori. Nelle questioni maschio-femmina, l’ inconscio legiferare degli uomini era programmato in modo da proteggere le donne. Quasi sempre le leggi erano fatte dagli uomini, ma non per gli uomini.

In questo capitolo scopriremo che in un’ epoca di pretesa indipendenza femminile le leggi, una dopo l’ altra, finirono per essere fatte tenendo talmente conto della necessita’ di proteggere le donne che, qualora i diritti costituzionali di un uomo entrino in conflitto con la protezione di una donna, nella maggior parte dei casi tali diritti non verranno rispettati.

Questo è ciò che accade legalmente. Ma ciò che accade legalmente quasi sempre riflette ciò che accade a un livello psicologico più profondo. Come vedremo, se il divorzio lasciava la donna priva del marito-salvatore, molte donne si cercavano sostituti salvatori; e se il divorzio lasciava l’uomo senza una fonte di amore, gli uomini gareggiavano per ottenere l’amore di una donna, trovando modi nuovi per salvare le donne.

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Giu 20 2009

Verona: La muletta di Santa Maria in Organo

Verona: La Muletta lignea con sopra il Cristo benedicente posta presso la chiesa di Santa Maria in Organo

 

 

L’animale degli umili: l’asino, il suo palio, ma anche divinità Mediterranea

 

Da Colle San Pietro passano strade che si dipanano per le dolci colline delle Tortesele. Già nell’epoca romana erano normalmente percorse dalle genti, piccole strade in proporzione ai bisogni odierni, ma al tempo quelli che ora sono viottoli rappresentavano proprio arterie importanti che da Verona portavano in varie direzioni preferendo la via della collina a quella della pianura.

Queste strade, che furono sopratutto vie di trasporto condivise fra animali e uomini, oggi rivivono come percorsi didattici e naturalistici che hanno mantenuto nei secoli il loro fascino inalterato.

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Giu 04 2009

IO UCCIDO

Category: Conoscenza varie,Religioni e rasiegiorgio @ 05:47

Il Creatore è un Dio crudele che ha voluto un mondo in cui nessuno può vivere senza distruggere la vita, senza uccidere altri esseri viventi. Nessun essere può vivere senza divorare altre forme di vita, vegetale o animale. E’ questo un aspetto fondamentale della natura del creato. Tutta la vita del mondo animale non è che un’interminabile strage. Esistere vuol dire mangiare ed essere mangiati. L’uomo è ciò che egli mangia. Ogni essere vivente si nutre di altri esseri e diverrà nutrimento di altri esseri in un ciclo interminabile.

Nel mondo non c’è nessuno che non uccida. Tutte le creature si uccidono tra loro… Nessuno può vivere senza uccidere…. Ogni essere vivente è ucciso dal proprio Destino, la morte non viene che in seguito. Nessuno sfugge al Destino.

Il capitolo fondamentale è l’accettazione del mondo com’è, non come vorremmo che fosse. 
Solo quando accettiamo la realtà del mondo possiamo cercare di comprenderne la natura, avvicinarci al Creatore, e prendere il nostro posto nell’armonia della creazione.

Poiché nessuno può esistere senza nutrirsi della vita di altri esseri, dobbiamo assumercene la responsabilità di fronte a noi stessi e di fronte a chi  l‘ha  hanno voluta così. Per associare i   nostri atti, dobbiamo superare lo stadio istintivo, ritualizzare l’atto di uccidere come l’atto d’amore  per condividere le responsabilità dell’atto fratricida con il quale, per sopravvivere, siamo obbligati a divorare altri esseri viventi,

Solo se prendiamo coscienza del valore dei nostri atti, compiendo consapevolmente la volontà del Dio il quale ha voluto che la vita non si mantenga se non con la morte, con l’uccisione, possiamo limitare gli effetti, recitare la parte che ci è devoluta nell’armonia del mondo.

La strage, la caccia all’animale per divorarlo, è un istinto fondamentale dell’uomo, il suo mezzo per sopravvivere e come tale può provocare un’esaltazione, una sorta di trance che è anch’essa una via mistica d’integrazione nell’aspetto distruttore della divinità.

La corsa sfrenata delle Menadi e il furore con cui esse dilaniano e divorano ancor vive le vittime è una delle forme dell’ebbrezza mistica.  Uccidere è un atto sacro, come dare la vita.

Fonte: liberamente tratto da srs di Luigi Pellini


Mar 22 2009

Il segreto della felicita’

Category: Conoscenza variegiorgio @ 00:30

Scegli due cose che ti piace fare. 

Quella che ti piace meno, falla per lavoro;  l’altra per hobby.

Nessuno potrà darti ordini e non avrai l’assillo di guadagnarci. 

 

Fonte: Sabato


Feb 24 2009

Dopo che TU sarai morto…

Category: Conoscenza varie,Religioni e rasiegiorgio @ 13:37

Dopo che TU sarai morto, 

il TUO corpo finirà sotto terra 

e la TUA anima andrà in Paradiso. 

E TU ?  TU dove andrai ?


Feb 23 2009

La verità vi farà liberi, la menzogna credenti

Category: Conoscenza varie,Religioni e rasiegiorgio @ 20:13

 

La verità vi farà liberi, la menzogna credenti; perché la menzogna ha un  fascino segreto e un potere invincibile sugli animi, si accredita con l’opinione, si afferma e si consolida con l’uso, assume tutte le apparenze della verità, presto o tardi giungerà a sottomettervi, e acquisterà sugli animi un dominio indistruttibile.


Feb 23 2009

Giuramento dei Templari

Giuramento dei Templari

Cavalieri, scudieri, servitori, che la pace del Signore, promessa agli uomini di buona volontà, sia con noi.

In questo luogo angusto e santo, in suo nome, noi vedremo pronunciare, da labbra pure e con umile fierezza, il Giuramento del Templare che i Poveri Cavalieridi Cristo fecero nel momento più sacro della vita Templare.

Signore che spieghi i cieli come una tenda di luce, Signore che fai dei fulmini i messaggeri della tua maestà, davanti il tuo sacro altare, dove s’adempì la sublime immolazione, noi leviamo alta la spada della luce, per depositarla ai piedi dell’altare come testimonianza del nostro giuramento.

Signore Dio delle armi, noi lo giuriamo per il Cristo, giammai contro il Cristo, per la difesa del Vangelo, per la guardia dei pozzi, per la verità, per la giustizia.

Contro gli oppressori, contro i mietitori di scandali ed i corruttori dell’innocenza, contro la menzogna liberata, contro i traditori delle fazioni e dei partiti:

Noi lo giuriamo di impegnare la doppia spada: quella d’acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante.

Giammai noi attaccheremo per primi.

Giammai noi provocheremo per primi.

Tre volte noi sopporteremo l’ingiuria.

Tre volte noi ignoreremo il disprezzo e la menzogna.

Ma quando la spada brillerà nel sole come un colpo di chiarore, tuonerà la parola.

Allora poi non indietreggeremo di un solo passo, non taceremo che dopo il silenzio dell’avversario.

Davanti ai ranghi angelicati, nostri compagni d’armi, noi lo giuriamo al Cristo, Re della gloria.

Chiunque rinnegherà questo giuramento, sarà per noi e per gli angeli, rinnegato.

Niente per noi, Signore niente per noi, ma per la sola gloria del Tuo nome.

 

   Amen


Feb 23 2009

La privacy ha nella sua genesi un delitto contro l’ umanita’

Category: Conoscenza variegiorgio @ 12:10


Feb 23 2009

Condivisione delle idee

Category: Conoscenza variegiorgio @ 11:47

 

Questa considerazione la faceva anche Confucio 4000 anni fa: Sei io do una mia idea a te e tu dai una tua idea a me, alla fine entrambi abbiamo due idee!

Altro che proprietà intellettuale!


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