Lug 21 2014

L’INTERCETTAZIONE CHE (FORSE) INCHIODA I SEPARATISTI UCRAINI

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ANSA –  “Abbiamo buttato giù un aereo… è visibile del fumo”.

 

Sarebbe questa la pistola fumante in mano al governo ucraino che inchioderebbe i separatisti filorussi alla responsabilità per l’abbattimento dell’aereo della Malaysia Airlines ieri nell’est del Paese. Quelle che vengono presentate come conversazioni fra i miliziani – e fra i ribelli e i russi – sono state intercettate e diffuse dall’intelligence ucraina e messe online dai principali media internazionali. E’ però difficile verificarne l’autenticità.

Nel primo brano intercettato, all’incirca 30 minuti dopo lo schianto del volo MH 370, un certo Igor Bezler, identificato dall’Agenzia per la sicurezza ucraina come “un ufficiale dell’intelligence militare russa e leader della autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk” parla con il colonnello dell’intelligence russa Vasyl Geranin.

 

“Abbiamo buttato giù un aereo che è caduto fuori Yenakievo. L’aereo si è spaccato in pezzi in aria” dice Bezier che poi spiega che i suoi sono andati sul posto a verificare.

Segue un’altra conversazione tra un ribelle filorusso dal nomignolo “Major” ed un altro identificato dalle autorità ucraine con il nome “Greek”.

Un’intercettazione a dir poco agghiacciante, perché i due uomini che parlano si rendono conto che ad essere abbattuto è stato un aereo civile.

 

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Lug 18 2014

”LA MISSIONE ERA UCCIDERE PUTIN”. ANNUNCIO ESPLOSIVO IN DIRETTA DEL PRIMO CANALE TELEVISIVO RUSSO!

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MOSCA – Per i media più vicini al Cremlino il missile che ha abbattuto il Boeing malese, con a bordo 298 persone, potrebbe essere stato indirizzato dall’Ucraina contro l’aereo numero 1, ossia al velivolo usato dal capo di stato Vladimir Putin per i suoi viaggi. Il leader russo ieri stava tornando da un tour in America Latina e il suo aereo e quello malese volavano sull’Europa orientale quasi contemporaneamente.

 

Ad osservarlo il primo canale televisivo russo, sottolineando che il logo sull’ala dell’aereo malese “si presenta come il tricolore russo”.

 

Inizialmente questa versione era girata solo su alcuni siti Internet. “L’obiettivo avrebbe potuto essere l’aereo numero 1” ha detto la televisione Russia 24, riferendosi al jet presidenziale di Putin. Una fonte dell’aviazione civile ha raccontato la stessa versione a Interfax. A sostegno della tesi, la tv ha mandato in onda una dichiarazione di un ex ministro della Difesa ucraino, appassionatamente filo-occidentale, Anatoliy Grytsenko, che affermava che qualcuno avrebbe dovuto uccidere Putin. Le tv russe si concentrano sul presunto avvistamento di un secondo aereo da parte di vari testimoni sulla scena del disastro. Secondo l’anchorwoman del primo canale, il secondo velivolo potrebbe essere stato dell’aviazione ucraina, abbattuto poco dopo dai ribelli. “Non sappiamo dove sia l’aereo e ciò che è accaduto al pilota”.

 

Redazione Milano

 

 

Fonte: visto su IL NORD di venerdì 18 luglio 2014

Link: http://www.ilnord.it/c-3303_VOLEVANO_UCCIDERE_PUTIN_ANNUNCIO_ESPLOSIVO_IN_DIRETTA_DEL_PRIMO_CANALE_TELEVISIVO_RUSSO

 

 


Lug 18 2014

L’AEREO DEL PRESIDENTE PUTIN AVREBBE POTUTO ESSERE L’OBIETTIVO DEL MISSILE UCRAINO

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I militari ucraini abbattono il Boeing 777 malese scambiandolo per l’aereo russo. Nessuno  si prenderebbe la briga di abbattere un aereo di linea senza uno scopo ben preciso.

 

RussiaToday 17 luglio, 2014

L’aereo della Malaysian Airlines MH17 stava volando lungo quasi la stessa rotta del jet del presidente russo Vladimir Putin, poco prima dell’incidente che ha ucciso 295 persone, riferisce Interfax citando fonti.

Posso dire che l’aereo di Putin e il Boeing malese s’intersecavano nello stesso punto e nello stesso momento. Presso Varsavia, scaglione 330-m e alla quota di 10100 metri. Il jet presidenziale era lì alle 16:21 ora di Mosca, e l’aereo malese alle 15:44 ora di Mosca“, ha detto una fonte anonima all’agenzia. “Le sagome degli aeromobili sono simili, le dimensioni molto simili, come la colorazione che, ad una distanza abbastanza lontana, sono quasi identici“, aggiunge la fonte.

 

Il Volo MH17 s’è schiantato in Ucraina sulla rotta Amsterdam – Kuala Lumpar, e trasportava 295 persone. L’aereo passeggeri doveva entrare nello spazio aereo russo alle 17:20 ora locale, ma non l’ha mai fatto, secondo una fonte dell’aeronautica russa citata da Reuters. “L’aereo è precipitato a 60 km dal confine, e aveva un allarme di emergenza“, citava la fonte ITAR-TASS.

 

 

 

 

L’AEREO MALESE ABBATTUTO DA UN CACCIA UCRAINO A SUA VOLTA ABBATTUTO (FILORUSSI)

 

 

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17 luglio – L’aereo malese precipitato in Ucraina vicino al confine con la Russia sarebbe stato abbattuto da un caccia ucraino, a sua volta poi colpito dalle forze filorusse. E’ la ricostruzione che fa il sito ufficiale della Repubblica di Lugansk, dei separatisti filorussi. ”Testimoni hanno visto il Boeing 777 attaccato da un caccia ucraino. Il Boeing si è spaccato in due ed è caduto nel territorio della repubblica di Lugansk. Dopo l’attacco il caccia è stato abbattuto ed è caduto sullo stesso territorio”.


Lug 07 2014

MAGDI ALLAM: L’INVASIONE DEI CLANDESTINI E’ VOLUTA! C’E’ UNA REGIA DIETRO AGLI SBARCHI DEI DISPERATI

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di Magdi Cristiano Allam

 

Se finora solo un miracolo ha fatto sì che in Italia non ci sia stata una rivoluzione considerando i circa 7 milioni di disoccupati e inoccupati, tra cui 4 milioni e 100 mila che fanno la fame, ebbene la rivolta sociale potrebbe presto esplodere per la crescente insofferenza degli italiani nei confronti dell’invasione dei clandestini favorita dallo Stato, benedetta dalla Chiesa, accettata dall’Unione Europea e valutata con estremo favore dalle Nazioni Unite.

 

Solo nelle ultime 48 ore sono sbarcati in Sicilia circa 5 mila clandestini, che hanno innalzato il totale dall’inizio dell’anno a oltre 50 mila, più di quanti arrivarono in tutto il 2013 (43 mila). Queste cifre non potranno che aumentare in modo esponenziale perché si tratta di un’invasione voluta e finanziata dallo Stato. Per pervenire a questo risultato abbiamo conseguito diversi “primati mondiali”. Siamo l’unico Stato al mondo che: non considera reato penale l’ingresso illegale nelle proprie frontiere; ha messo ufficialmente al bando la stessa definizione di “clandestino” sostituendola con il generico “migrante”; impegna la Marina Militare per farsi auto-invadere prestando soccorso ai clandestini ai limiti delle acque territoriali straniere; collabora e si rende complice della criminalità organizzata che gestisce il traffico dei clandestini realizzando profitti superiori a quelli dello spaccio della droga; attribuisce la priorità assoluta al soccorso e all’accoglienza dei clandestini anche contro la volontà della comunità locale e a discapito della sicurezza e dell’attività produttiva degli autoctoni; non bada a spese per prevenire che possano verificarsi delle sciagure in mare e per accogliere nel migliore dei modi i clandestini, i cui costi lievitano considerando che tra loro aumenta la quota delle donne incinte e dei minori non accompagnati.

 

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Giu 30 2014

SCORIE NUCLEARI: L’EUROPA DECIDE PER L’ITALIA: AVREMO 7 DEPOSITI DI SCORIE NUCLEARI. SIAMO CARNE DA MACELLO

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Gli euroburocrati che decidono il destino del popolo italiano pensano che italiane ed italiani siano soltanto carne da macello, al massimo cavie per esperimenti non autorizzati dalla gente, ma che comunque vanno in onda sulla nostra pelle di esseri socialmente disuniti.

 

Dopo aver affondato impunemente per decenni centinaia di navi dei veleni e migliaia di container zeppi di scarti pericolosi delle industrie tedesche, francesi, elvetiche, olandesi  eccetera – sempre a Bruxelles si sono detti: perché scontentare Piemonte, Lazio, Campania e Basilicata, che si terranno per sempre le scorie. E non fare una sorpresa alla Sardegna?

 

«Il Deposito Nazionale sarà costituito da una struttura di superficie, progettata sulla base degli standard IAEA e delle prassi internazionali, destinata allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività».

 

Dunque, la prima menzogna del Governo italiano è che non ci sarà un unico deposito nazionale. Infatti, per i rifiuti nucleari più pericolosi, ad alta attività o se preferite di terza categoria, è previsto un deposito di smaltimento geologico, vale a dire, nelle profondità delle terra.

 

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Giu 21 2014

LE 5 STRADE PIÙ PERICOLOSE D’ITALIA DA EVITARE IN MOTO

Category: Cronaca e notiziegiorgio @ 03:57

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In Italia la sicurezza stradale è un argomento spesso sottovalutato dallo stato, che investe poco in infrastrutture e in qualità del servizio stradale. Per fortuna non siamo una nazione di scapestrati e gli incidenti mortali rientrano nella media degli altri stati europei. Ci sono comunque alcune strade che per le loro caratteristiche sono teatro di tantissimi incidenti. Ecco la classifica delle 5 strade italiane più pericolose… se le affrontate in moto state con gli occhi sempre ben aperti!

 

5. SS 11 – PADANA SUPERIORE 
Un tempo era l’unica arteria di comunicazione fra ovest e est del nord Italia, Attraversa Piemonte, Lombardia e Veneto costeggiando l’attuale Autostrada A4. La sua lunghezza totale è di 426 km e la media degli incidenti e 1,85 per ogni chilometro, con un tasso di mortalità dello 0,05% per ogni incidente.

 

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Giu 20 2014

IRLANDA SOTTO CHOC! BIMBI USATI COME CAVIE PER TESTARE I VACCINI

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Drammatiche rivelazioni sulle attività illecite nelle case di accoglienza per ragazze madri. Lo scandalo in Irlanda purtroppo si amplifica. Sono passati solo pochi giorni da quando a Tuam, cittadina della contea di Galway, si è scoperta una fossa comune dove accanto a una casa di accoglienza per ragazze madri gestita fino agli anni ’60 dalle suore del Bon Secours, sono stati ritrovati i corpi di 796 bambini.

 

L’Irlanda ora è di nuovo sotto choc per la notizia che in altre 10 case di accoglienza per ragazze madri, tra il 1960 e il 1976, 298 bambini sono stati sottoposti a sperimentazioni di vaccini e 80 bimbi si sono gravemente ammalati dopo che è stato somministrato loro accidentalmente un vaccino destinato al bestiame.

 

“La situazione” – racconta Paul Keenan, redattore dell'”Irish catholic” – “è al momento di molta confusione. Cominciano a emergere altri scandali e la gente percepisce che la storia di Tuam è solo l’inizio. I racconti poi su come erano trattate le madri e i loro bambini provoca rabbia. Le persone sono furiose”.

 

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Giu 08 2014

RAPIDA USURA DELLE PALETTE DEI TURBOFAN: CHE COSA È CAMBIATO NEI CARBURANTI AERONAUTICI?

Category: Cronaca e notizie,Ricerca e tecnologiagiorgio @ 09:29

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Abbiamo ricevuto preziose informazioni da alcuni addetti al rifornimento carburante negli scali aerei: ci hanno riferito che i vapori provenienti dalle cisterne sono particolarmente tossici a tal punto che diversi tecnici hanno dovuto lasciare anticipatamente il loro posto di lavoro a causa di seri problemi di salute. 

Altri addetti alla manutenzione dei turbofan ci hanno resi edotti che i tempi tra una pulizia e l’altra dei propulsori si sono ridotti. Inoltre è aumentata in maniera considerevole l’usura anticipata delle palette dei jetfan. 

La “spiegazione” ufficiale è la seguente: il logoramento è dovuto al fatto che “volando più bassi di quota, i velivoli subiscono l’azione corrosiva della salsedine”. 

Testimonia un manutentore a tale proposito: “Un consiglio… io mi informerei sulle procedure di lavaggio delle turbine, poiché negli ultimi anni sono diventate alquanto maniacali, dopo che un’ispezione boroscopica [1] ha scoperto che le palette delle turbine erano mangiate dal sale (marino dicono), giacché compiamo voli a bassa quota sotto i 6000 piedi. Ora, considerando gli additivi nel carburante, non vorrei che la storia del salino fosse una sciocchezza. L’unico modo è capire se velivoli che non incrociano a bassa quota hanno intensificato le procedure di lavaggio negli ultimi anni“.

 

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Nov 29 2013

IL PENTITO MUTOLO È FIUME IN PIENA: SU NAPOLITANO “CELA LA VERITÀ SULLA TRATTATIVA CON LA MAFIA” E SU BERLUSCONI “VINSE GRAZIE A COSA NOSTRA” …E ALTRO ANCORA. LEGGETE UN PO’ QUESTO !!

PENTITO MUTOLO

 

Il pentito Mutolo parla della trattativa, di Napolitano, di Paolo Borsellino e dei contatti che Silvio Berlusconi ebbe con Cosa Nostra.

 

La trattativa tra Stato e mafia è innegabile. Questa l’opinione di Gaspare Mutolo, il pentito che fu braccio destro di Totò Riina.

 

Intervistato da “La Zanzara”, su radio 24, l’uomo offre la sua ricostruzione di quegli anni, soffermandosi anche sulla citazione come teste del presidente Napolitano, nell’ambito del processo palermitano che dovrebbe far luce sui patti che intercorsero tra istituzioni e criminalità organizzata. “La trattativa fra Stato e mafia esiste da sempre, c’è stata di sicuro”, ha spiegato Mutolo. “Il presidente Napolitano, detto con grande rispetto, si è voluto immischiare nei processi,vuole coprire qualcosa che non era giusto e nascondere la verità“. Poi conferma le ipotesi che in molti hanno tentato di abbattere, sulla strage di via D’Amelio, ovvero che “Paolo Borsellino fu ucciso perché era contrario alla trattativa, al cento per cento.” Di fatto, Mutolo ammette che vi fu un’accelerazione, con l’eccidio del giudice, dopo la strage di Capaci: bisognava fermare chi ostacolava gli interessi istituzionali e mafiosi, quelli dei criminali e dei politici collusi.

 

Proprio sui politici collusi, il collaboratore di giustizia, non appare affatto clemente: secondo lui dovrebbero “subire le stesse sorti del mafiosi, anzi peggio. Peggio del 41 bis, dovrebbero essere castrati”. “La vera mafia è a Roma”, aggiunge, “Invece i trattamenti sono diversi”.

 

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Nov 26 2013

SARDEGNA IN GINOCCHIO PER LE ALLUVIONI, È UNA VECCHIA STORIA

Category: Cronaca e notizie,Geografia e ambientegiorgio @ 11:47

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“La mancata realizzazione delle opere, che forse avrebbero potuto in larga misura evitare queste conseguenze così disastrose, è un fatto che si perpetua da anni, per non dire da secoli in riferimento al comportamento dei poteri centrali nei confronti della Sardegna”. Quelle riportate sono le dichiarazioni del Presidente della regione sarda Mario Mellis dopo il tragico nubifragio sulla Sardegna nell’ottobre del 1986; all’epoca la procura della Repubblica di Cagliari lavorava sull’ipotesi preliminare di reato di inondazione colposa e omicidio colposo plurimo.

 

Tutti sanno che gli egiziani quando esondava il Nilo facevano festa, da qualche decennio invece il rigonfiamento di un torrente crea angoscia, se non terrore. Non sarà che abbiamo costruito troppo vicino agli argini? Che la manutenzione è l’unica parte di bilancio dove, se si taglia, nessuna lobby fa le barricate? Che avendo resi abitabili i seminterrati, prima o poi, bisognerà fare i conti con l’acqua che sale? Che quando si cementificano i fiumi bisogna prevedere un’area di espansione che rimanga tale anche nei decenni successivi? Come mai un evento meteorologico estremo non ha mai comportato l’allagamento delle ville a Porto Cervo o dei Parioli a Roma? Nell’ultimo mezzo secolo i problemi sembrano sempre gli stessi, la differenza è che nel 1986 il colpevole era il governo centrale, ora sembra invece essere individuato nel riscaldamento globale.

 

Torniamo all’eccezionale nubifragio che in questi giorni ha colpito la Sardegna causando 16 morti: è davvero un evento meteorologico mai visto da millenni, come qualcuno ha affermato? Per rispondere basta tornare, ad esempio all’autunno del 1951, quando dobbiamo credere che la temperatura del mare e la concentrazione di anidride carbonica fosse molto minore dell’attuale.

 

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Nov 21 2013

LE VIOLENZE SULL’UOMO E LE MORTI VIOLENTE NEL MONDO

Category: Cronaca e notizie,Dominio Potere e Violenza,Mondogiorgio @ 00:22

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Proviamo a stilare delle stime per approssimazione. Poco potrebbe importare se stiamo sul difetto di qualche milione, sono sempre  numeri da capogiro.

 

 

FOTOGRAFIAMO LA SITUAZIONE AL 2011:

 

– Circa 600.000.000 di NON OCCUPATI in TUTTO il mondo .. (esclusi pensionati)

 

– 100.000.000 di bambini che vengono STUPRATI ogni anno nel mondo

 

– 60.000.000 di bambini che MUOIONO SOLO di [MALNUTRIZIONE]  (CHE NON VUOL DIRE SOLO FAME)

 

– 50.000.000 di bambine e giovani donne che vengono avviate alla schiavitù e alla prostituzione

 

– 30.000.000 di bambini che SPARISCONO dal mondo

 

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Nov 11 2013

ECOMAFIE: INCROCI, PARALLELISMI E SUBORDINE

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Autore Nicoletta Forcheri

 

E mo’ me lo voglio togliere un sassolino.

 

All’epoca avevo fatto un’indagine, mai scritta né pubblicata, in seguito a un report della Gabanelli sullo scandalo dei rifiuti nei campi flegrei e litorale domizio attorno a Napoli.

 

Avevo già scoperto da tempo che funziona così: una ditta riceve la commessa e poi da in subappalto alla mafia, la quale viene incriminata di tutti i mali.

 

In realtà succedette così: la Jacorossi Imprese SpA riceve la commessa dalla Regione Campania (nel 2001) con tanto di finanziamento, 117 di milioni di euro, e un capitolato: assumere 380 lavoratori socialmente utili per bonificare i terreni dei campi flegrei e litorale domizio, e per organizzarne la raccolta (http://www.caleno24ore.it/wordpress/1503/la-controversa-storia-della-jacorossi-la-societa-proprietaria-dellilside.html).

 

La Jacorossi che fa? Assume i 380 lavoratori costringendoli a incrociarsi le braccia e dopo cinque anni li licenzia, in barba alla convenzione. Non organizza la raccolta e non bonifica i terreni, anzi subappalta a ditte più o meno mafiose per inquinare ancora di più i terreni.

 

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Ott 23 2013

UNABOMBER: TRUCCÒ LA PROVA REGINA CONTRO ZORNITTA, IL POLIZIOTTO EZIO ZERNAR CONDANNATO A DUE ANNI

Category: Cronaca e notizie,Giustizia Legula e Leguleigiorgio @ 00:01

Sentenza Zernar

Ezio Zernar

 

Zernar era accusato di aver manipolato un lamierino. Lui non si arrende:

«NON VOGLIO PAGARE PER QUALCOSA CHE NON HO FATTO»

 

 

VENEZIA – La Corte d’Appello di Venezia dopo sette ore di camera di consiglio ha confermato la condanna (pena sospesa) a due anni per Ezio Zernar, il superpoliziotto esperto in balistica presunto manipolatore di un reperto riconducibile a Unabomber. Zernar, secondo la tesi sostenuta dall’accusa, avrebbe tagliato ad arte una parte infinitesimale di un lamierino in ottone – era stata definita la prova regina – trovato in un ordigno inesploso per “incastrare” come bombarolo del Nordest l’ingegnere di Azzano Decimo (Pordenone) Elvo Zornitta, poi uscito del tutto dalla vicenda.

 

In Appello i giudici sono stati chiamati a riesaminare il caso – già passato in Corte ma con altri giudici – dopo che la Cassazione aveva accolto le tesi del legale di Zernar, Emanuele Fragasso, secondo cui non erano stati tenuti in debita considerazione alcuni elementi emersi in una serie di perizie basandosi esclusivamente su quella del giudice di primo grado di giudizio.

 

La sentenza di oggi conferma quella del precedente Appello ma riduce della metà, da 200mila a 100mila euro, la multa per il danno subito dalla parte civile, Zornitta, sostenuto dall’avvocato Maurizio Paniz.

 

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Ott 06 2013

LA TRAGEDIA DI LAMPEDUSA E L’IPOCRISIA EUROCRIMINALE

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I 300 annegati a Lampedusa vengono usati dall’ipocrisia europea per nascondere la macchina criminale globale che lucra sul traffico di carne umana. I vertici di Bruxelles, di Roma e della Chiesa hanno sottolineato la necessità di cambiare le norme che regolano l’ingresso dei non europei nel nostro continente. Nessuno ha osato denunciare l’immane e terribile meccanismo che porta nel Mediterraneo centinaia di migliaia di clandestini raccontando i percorsi nel deserto lunghi e pericolosi a cui vengono sottoposti gli aspiranti europei; tantomeno le disumane umiliazioni, le angherie, le botte e gli stupri subiti dalle donne. E neppure sappiamo di quanti non ce l’hanno fatta e sono crepati di fame, sete o stenti nel deserto. Questo il percorso su terra, e quello via mare? Quanti sono i morti annegati? Noi teniamo il conteggio degli approdi ma nulla sappiamo di quanti siano finiti in fondo al Mediterraneo. Ad ogni sbarco assistiamo a fiumi di ipocrisia buonista profusa a piene mani su quanto siano stremati, affamati, infreddoliti i poveri diavoli venuti dal nulla: ma questi signori cosa facevano nel loro paese? Erano alla fame oppure stavano bene?

 

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Set 15 2013

IL MISTERO DELL’INFORMATIVA UFFICIALE CENSURATA: VIOLENZA SULLE DONNE ALLARME SOCIALE GONFIATO, INCENTIVI PER FALSE DENUNCE

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Pubblicato il 30 dicembre 2012 da Luis

 

C’è qualcosa da salvare nel femminismo, l’ideologia che si è appropriata dei centri antiviolenza? Questa vicenda suggerisce di no.

Più di 30 associazioni femministe spagnole hanno ottenuto la censura di una informativa ufficiale firmata dalla dott.ssa Tatiana Torrejón Cuéllar per il Consejo Económico y Social (CES) de la Comunidad de Madrid, un organo consultivo. Il titolo del documento ufficiale era “Tratamiento de la violencia de género en España y en la Comunidad de Madrid”.

 

Il contenuto viene così descritto nel corso di un dibattito televisivo sulle false denunce: “esponeva i meccanismi di frode stabiliti per incentivare le denuncie false”. Siamo riusciti ad averne una copia che pubblichiamo su questo link e ne traduciamo alcune frasi:

 

le cifre non sono tanto allarmanti come si pensava inizialmente. […]

 

In questi ultimi anni le norme processuali sono state interpretate in un percorso favorevole alle vittime di violenza domestica, fra cui il riconoscere efficacia probatoria in giudizio ad una chiamata al 911. […]

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