Set 14 2013

VIOLENZA SULLE DONNE: DATI VERI

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Pubblicato il 25 dicembre 2011 da Paola

 

Le stime proposte da diverse fonti sono fra di loro discordanti.  Affrontiamo tale tema controverso e politicizzato, riportando solo i dati sicuri.

 

CONTEGGIO DELLE DENUNCE

 

Un conteggio a tappeto delle denunce è stato effettuato nel 2006 nella provincia di Verona dall’Osservatorio Nazionale Violenza Domestica che ha adottato la seguente definizione di violenza domestica:

 

« Ogni forma di violenza fisica, psicologica o sessuale e riguarda tanto soggetti che hanno, hanno avuto o si propongono di avere una relazione intima di coppia, quanto soggetti che all’interno di un nucleo familiare più o meno allargato hanno relazioni di carattere parentale o affettivo. »

 

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Set 12 2013

STUPRO, UN CRIMINE A PREVALENZA MUSULMANA. IN SVEZIA, 164 AL GIORNO

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29 agosto 2013   NOTIZIE DAL MONDO EVANGELICO

 

Svezia, Göteborg – Il Consiglio svedese per la prevenzione del crimine (Brottsförebyggande rådet o BRA) ha rilevato che solo il 5 e il 10% degli stupri sono stati segnalati alla polizia, per paura di rappresaglie. La Svezia ha registrato 60.000 stupri l’anno, o circa 5.000 stupri al mese, cioè significa 164 stupri al giorno. Questo è 20 volte più che in altri paesi europei. Il numero degli stupri è aumentato del 12% tra il 2009 e il 2010.

Il Servizio Diritto Umano rivela che lo stupro di gruppo (in genere le buone maniere non europee) è aumentato del 377% tra il 1995 e il 2006. I casi di  stupro all’aperto  sono saliti del 300% tra il 1975 e il 2007.

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Set 11 2013

ESCLUSIVO: IO VOLONTARIA CARITAS VI RACCONTO IL VERO VOLTO DELL’IMMIGRAZIONE: STUPRATA DAI COSIDDETTI “MIGRANTI”

Category: Cronaca e notizie,Società e politicagiorgio @ 05:46

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Le Interviste di Ne Parlano a Cuneo – Luna De Gattis da voce alla gente della Granda

 

“Ho prestato per mesi il mio servizio gratuito a sostegno dei migranti, in cambio ho ricevuto solo odio e prepotenze”

  

La cittadina cuneese, a cui oggi, vogliamo dare voce senza censura e senza vincoli istituzionali, è un’ex volontaria di una delle Caritas della nostra Provincia. Ha deciso di chiamarci, poiché ha letto con attenzione molti degli articoli relativi al tema dell’Immigrazione comparsi sulle nostre pagine, sbigottita da alcuni commenti di nostri lettori, che lei stessa ritiene fuori dal mondo, ha voluto con forza raccontarci la sua drammatica esperienza.

 

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Set 05 2013

CAMPANIA “ECCO PERCHÉ LA GENTE STA MORENDO DI CANCRO”. DICHIARAZIONI CHOC DELL’EX BOSS DEI CASALESI

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Carmine Schiavone

 

E’ Carmine Schiavone a parlare in un’intervista di qualche giorno fa a Sky Tg 24.  La sua intervista spaziava dal traffico di rifiuti all’ecomafia. Di una criminalità che a molti fa paura ma non a lui. Che di giochi mafiosi, essendo l’ex boss del clan dei Casalesi, ci ha vissuto. E’ consapevole però che questo tipo di criminalità, anche se non uccide con il sangue, lo fa con il silenzio e con la lentezza. E con i soldi che può creare può decidere chi campa e chi muore. Nel nome del Dio denaro. Carmine Schiavone, cugino del temibile Sandokan, di questo ha vissuto fino al 1993, quando ha deciso di pentirsi.

 

Ecco uno stralcio di quello che ha deciso di raccontare: “Il vero business era quello dei carichi che dal Nord Europa arrivavano al Sud. Rifiuti chimici, ospedalieri, farmaceutici e fanghi termonucleari. Scaricati e interrati dal lungomare di Baia Domizia fino a Pozzuoli. Avevamo capozona a Roma, ma anche a Milano, Modena, Reggio Emilia. E all’estero.”

 

I rifiuti da eliminare arrivavano specialmente dalla Germania. Venivano scaricati nei campi e nelle cave di sabbia, chiusi in cassette di piombo. “Negli anni si saranno aperte, ecco perchè la gente sta morendo di cancro.”

 

Il punto focale del racconto arriva però a questo punto: “Il tutto avveniva con la complicità delle forze dell’ordine e delle forze politiche. Mantenevamo caserme, carabinieri e Guardia di finanza e Spostavamo 70-80mila voti“.

 

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Set 05 2013

OLOCAUSTO CAMPANO

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I numeri, che non riportano mai con fedeltà il vero significato di una strage, non si discostano di molto da quelli stimati per le vittime dei campi di concentramento nazista.

 

5 milioni di persone stanno morendo, avvelenate da quei rifiuti tossici che camorra, istituzioni silenti e compiacenti, forze dell’ordine distratte e aziende del Nord italico, hanno disseminato in tutta la Campania.

 

Don Patriciello, noto per le sue forti denunce, per il suo impegno, per la forza che lo ha contraddistinto, anche difronte all’evidente fastidio di chi è preposto, per incarico, a fronteggiare l’emergenza, come accadde con il prefetto di Napoli (http://www.youtube.com/watch?v=hzAcfAm49Aw),  lancia un appello…affinché la si finisca di prendere in giro i campani, si affronti il problema con serietà e determinazione e si fermi il massacro.

 

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Ago 27 2013

L´ARENA DI VERONA IN LUTTO. DOPO IL GRAVE INCIDENTE DEL 16 AGOSTO È MORTO «SPIKE» COSTANTINO FADDA,
UN PEZZO DI GIORNALISMO

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Costantino Fadda (1928-2013) con la sua inseparabile macchina fotografica

 

Lutto nel mondo del giornalismo. È morto a Verona dopo alcuni giorni di agonia Costantino Fadda, storico fotoreporter de L´Arena. Originario di Alghero, aveva 84 anni. Il 16 agosto era rimasto vittima di un infortunio mentre realizzava un servizio fotografico per il nostro giornale. Ricoverato a Borgo Trento in condizioni gravi, non aveva mai ripreso conoscenza.

 

 

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UN PEZZO DI GIORNALISMO”


Apr 30 2013

ECCO LO YACHT DI RICCARDO BOSSI: È IN TUNISIA, TROVATO NELL’ESCLUSIVA MARINA DI PORT EL KANTAOUI

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La barca da 2,5 milioni che per il gip fu comprata con soldi della Lega. Il proprietario? Basta far vedere la foto di Riccardo Bossi

 

PORT EL KANTAOUI (TUNISIA) – Lo «yacht del valore di 2,5 milioni di euro» che Riccardo Bossi, primogenito del fondatore della Lega Nord Umberto, per il gip di Milano «avrebbe acquistato avvalendosi di un prestanome e grazie a un’ulteriore appropriazione indebita di Belsito», esiste davvero. Il Corriere della Sera lo ha trovato in Tunisia, a Port El Kantaoui, a una settantina di chilometri a sud di Hammamet, la città dove è sepolto Bettino Craxi.

Lunghezza 21,01 metri, due motori da 1.550 cavalli, 45,58 tonnellate di stazza, tre cabine lussuose e tre bagni per 6 persone più due membri dell’equipaggio, scafo blu-notte e bianco, ponti in teak, due potenti moto d’acqua nella stiva: è la «Stella», la barca più ammirata a Port El Kantaoui dove per tutti è lo yacht di Riccardo Bossi, quello che sarebbe stato pagato con i soldi sottratti ai finanziamenti elettorali della Lega Nord e che il giudice Gianfranco Criscione mette al centro degli ultimi affari dell’ex tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito, e del procacciatore d’affari Romolo Giradeli.  Sono stati entrambi arrestati il 24 aprile con altri due per associazione per delinquere in una costola dell’inchiesta dei pm milanesi Paolo Filippini e Roberto Pellicano, coordinata dall’aggiunto Alfredo Robledo, sull’uso di 18 milioni di fondi elettorali della Lega che vede indagati Belsito e Umberto Bossi per truffa ai danni dello Stato.

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Apr 06 2013

VICENZA, SI SUICIDA E LASCIA UN FOGLIA AI FAMILIARI: “DITE PERCHÉ MI SONO SUICIDATO, FATELO SAPERE, SCRIVETE AI GIORNALI”

Category: Cronaca e notizie,Economia e lavorogiorgio @ 14:49

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Un 50anne si è suicidato ma prima ha lasciato un biglietto chiedendo ai suoi di parlare del suo caso.

 

Nella giornata di ieri ha fatto scalpore il caso del triplice suicidio di Macerata, talmente eclatante che i mass media, che evitano accuratamente di parlare di “suicidi da insolvenza”, hanno dovuto menzionare la vicenda: ma nella stessa giornata si è tolto la vita anche un cinquantenne rimasto senza lavoro di Zané, provincia di Vicenza, che ha lasciato un foglio al figlio: “fatelo sapere, ditelo ai giornali”…

Un genitore lascia scritto al figlio di informare l’opinione pubblica sui motivi che l’hanno spinto alla tragedia. Un cinquantenne rimasto senza lavoro si è tolto la vita: in un biglietto ha chiesto che i suoi cari spieghino i motivi del gesto

ZANÈ. Un biglietto di saluto ai suoi cari; la spiegazione del motivo di quel tragico gesto, dettato dalla disperazione di non avere più un lavoro e una richiesta chiara: «Fatelo sapere tramite il giornale». È questo che ha spinto un ragazzo a reagire al dolore e a raccontare la storia del padre, un autotrasportatore di Zané, che la scorsa settimana si è tolto la vita nella sua abitazione. Da quanto tempo suo padre era senza lavoro? «Mio papà ha fatto il camionista per trent’anni. Ha sempre versato regolarmente i contributi e si è sempre dimostrato un gran lavoratore. Poi con la crisi le cose hanno iniziato ad andare male, non veniva più pagato, ha cercato altri lavori, ma alla fine si è trovato disoccupato. Ha ricevuto un contributo di 700 euro al mese, per sette mesi. E da ottobre, più nulla». Come ha reagito a questa situazione? «Senza lavoro si sentiva impotente. Non ha mai smesso di cercare un’occupazione, ha presentato oltre 300 richieste, anche fuori regione, ma le risposte erano sempre le stesse: o non cercavano, o era troppo vecchio. Aveva 50 anni».

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Mar 30 2013

E’ MORTO ENZO JANNACCI, GENIO DELLA CANZONE. “BUON VIAGGIO POETA”

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Enzo Jannacci

 

Cantautore e cabarettista, protagonista della musica italiana, si è spento a Milano a 78 anni

Il mondo della musica piange uno dei suoi più grandi protagonisti, Enzo Jannacci. Cantautore, cabarettista, tra i protagonisti della scena italiana, si è spento a Milano all’età di 78 anni. Autore di canzoni entrate nella cultura popolare come “Vengo anch’io, no tu no” e “Quelli che”, è stato anche medico cardiologo, attività che non ha mai voluto lasciare anche dopo il successo discografico.

Malato da tempo di cancro, negli ultimi giorni era stato ricoverato in ospedale dopo un repentino peggioramento delle sue condizioni. Con lui, al momento della scomparsa nella clinica Columbus, c’era tutta la famiglia.

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Mar 21 2013

DISOCCUPATO SI IMPICCA CON L’ART. 1 DELLA COSTITUZIONE A FIANCO

MI TOLO DALLO STATO DI DISSUCUPAZIONE

TRAPANI.  Giuseppe Burgarella, 61 anni, operaio di Guarrato, frazione di Trapani, ha deciso di suicidarsi, impiccandosi in una trave, come gesto estremo di protesta contro la mancanza di lavoro.

Nel suo messaggio di addio, in un pezzo di carta dentro una copia della Costituzione Italiana, ha inserito l’elenco di tutti i morti per disoccupazione degli ultimi due anni, che aveva letto nelle cronache dei giornali.  L’ultimo nome in fondo alla lista è il suo.  A fianco, vergate di suo pugno, due frasi secche.

Se non lavoro non ho dignità. Adesso mi tolgo dallo stato di disoccupazione“.

 

In termini sociologici questo si chiama istigazione al suicidio.

 

Fonte: visto su Signoraggio.it del  21 marzo 2013

Link: http://www.signoraggio.it/index.php/archivio-news/316-raimondorizzowordpresscom-trapani-chocdisoccupato-si-impicca-con-lart-1-della-costituzione-a-fianco.html

 


Mar 21 2013

ADDIO PIETRO MENNEA, LA «FRECCIA DEL SUD»

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Pietro Mennea

Era ricoverato da tempo. L’ex velocista di Barletta detenne il primato sui 200 metri dal 1979 al 1996. Tra gli altri primati anche quelli dei 100 e della staffetta 4×200. Nella vita fu anche avvocato e politico.

ROMA. È morto stamattina in una clinica a Roma, all’età di 61 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, olimpionico e per anni primatista mondiale dei 200 metri. Mennea è stato primatista del mondo dei 200 metri dal 1979 al 1996. 
Oro olimpico nei 200 metri alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 ed ex primatista del mondo con il tempo di 19″72 a Città del Messico nel 1979, un record che è durato fino ai Giochi di Atlanta del 1996 quando fu aggiornato da Michael Johnson.

Mennea, nato a Barletta il 28 giugno 1952, da tempo lottava contro una gravissima malattia. E’ stato uno dei simboli dello sport italiano: detiene i primati nei 100, 200 metri e nella staffetta 4×200. Al di fuori dello sport è stato un avvocato e politico.

Appresa la notizia della morte del campione Pietro Mennea, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è rientrato precipitosamente da Milano, dove si trovava per impegni di lavoro. Il numero 1 dello sport italiano ha disposto l’allestimento della camera ardente per oggi pomeriggio, nella sede del Coni, a Roma.

 

Fonte: visto su L’Arena di Verona del 21 marzo 2013

Link: http://www.larena.it/stories/dalla_home/486634_addio_a_pietro_menneala_freccia_del_sud/

 


Mar 11 2013

PHILLIP MARSHALL AUTORE DEL NUOVO LIBRO SULL 11 SETTEMBRE (THE BIG BAMBOOZLE: 9/11 E LA GUERRA AL TERRORE) TROVATO MORTO ASSIEME AI SUOI DUE FIGLI E AL CANE

Category: Cronaca e notizie,Mondogiorgio @ 00:07

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Marshall con il figlio  Alex e la figlia  Macaila

Quando chiarito  dalla relazione dello Sceriffo Sceriffo Sgt. Chris Hewitt della contea, in quello che credono un omicidio suicidio,   i bambini stavano dormendo quando gli hanno sparato. Il pubblico ufficiale, ha dichiarato che Macaila Marshall, 14anni, e Alex Marshall, 17 anni, giacevano 6 piedi uno dall’altro separati su un grande divano ad U.

“La causa della morte è stata un unico colpo di pistola alla testa per tutti”,  ha detto il medico legale. Il cane di famiglia inoltre è stato trovato ucciso da un’ altro colpo di pistola in una camera da letto.

La madre dei bambini, Sean Marshall, separata dal marito, era in viaggio per lavoro in Turchia, al momento delle uccisioni. Il medico legale ha detto che è previsto l’arrivo nella zona presto per fare organizzare il funerale.

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Durante il processo di editing e pre-marketing del libro, Marshall ha espresso un certo livello di preoccupazione e paranoia  perché il suo lavoro di saggistica accusa l’amministrazione Bush di essere in combutta con la comunità dell’intelligence saudita nella formazione dei dirottatori morti utilizzati negli attacchi.

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Feb 05 2013

L’AEREO VA FUORI PISTA… E LORO CANCELLANO I LOGHI DELL’ALITALIA

Category: Cronaca e notizie,Monolandia,Roba da Italiagiorgio @ 00:03

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Cancellato il logo Alitalia sull’aereo finito fuori pista a Fiumicino; hanno imbiancato anche la sigla “AZ” riconducibile alla compagnia aerea. La vernice bianca servirebbe a limitare i danni di immagine, anche se le immagini hanno già fatto il giro del mondo.   Doppia figura di m***a all’italiana… 

 

Fonte: da  NO  CENSURA  del  4  febbraio  2012

Link: http://www.nocensura.com/2013/02/laereo-va-fuori-pista-e-loro-cancellano.html

 

 


Dic 28 2012

SIRIA: LA “STRAGE DEL PANE A NATALE”:

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DI MARINELLA CORREGGIA

 

E’ troppo chiedere ai media di analizzare le denunce e i materiali video che ricevono, facendosi le classiche domande: chi, come, se, perché, cui prodest eccetera? Non lo hanno fatto, né in Italia né all’estero, di fronte alla cosiddetta “strage del pane” ad Halfaya, Siria, 23 dicembre 2012: “Mig di Assad uccidono trecento persone mentre in mille facevano la fila per il pane”. Gli oppositori dell’Osservatorio siriano per i diritti umani basato a Londra e dei Comitati di coordinamento locali hanno diffuso video che proverebbero un bombardamento dell’aviazione siriana (Mig russi) contro mille civili in coda per il pane ad Halfaya. Perché? Per ritorsione contro l’avanzata dell’opposizione armata, sostengono i media.

 

Mandare un aereo a massacrare per ritorsione persone inermi affamate e per di più intorno a Natale, sarebbe non solo un atto diabolico ma anche suicida. Quel che ci vuole per tirarsi addosso l’ira armata del mondo, alienandosi anche chi continua a sostenere il negoziato anziché interventi militari.

 

Tanto più che in Siria e dunque nel mondo infuria quel che l’emittente Russia Today ha definito guerra chimica delle parole (con governo e gruppi armati a reciprocamente accusarsi dell’uso di armi vietate; ma solo le accuse dei gruppi armati sono tenute per buone). E tanto più che nello stesso giorno arrivava a Damasco l’inviato dell’Onu Lakdar Brahimi per parlare con il presidente Assad.

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Nov 17 2012

USTICA UNA VERITA AGGHIACCIANTE LE BUGIE E LE ATROCITÀ DI QUELLA SERA

Le navi da caccia “Sparviero”,  probabilmente riuscirono in qualche modo, vista la loro vicinanza con l’impatto dell’aereo nell’acqua, ad imbracare o comunque avvicinarsi al DC9, per sostenerlo in qualche modo nel galleggiamento, questo in attesa che arrivassero i soccorsi. A bordo del “Nimrod” dei servizi Britannici, vennero così a sapere che, l’aereo era civile e non militare e la base di Decimomannu (dove era presente il Generale Pisano) lo confermò subito dopo. – Probabilmente il comandante dell’aereo, disse ai pochi passeggeri rimasti, di non abbandonare l’aereo dando così una relativa tranquillità, visti i soccorsi che arrivavano.

 

Alle ore 23,30, il comandante del sottomarino Inglese in zona, per l’operazione “SINADEX”, diede ordine di mandare gli uomini del SBS presso il DC9 dando l’ordine di affondarlo, con l’esplosivo a cariche morbide, forse il “Dynagel”, visto che ad ogni dato scientifico e per un motivo incredibile, l’aereo galleggiava ancora. Tale decisione, cioè di far affondare il DC9, sarebbe stata presa visto che a bordo ancora vi erano un numero sufficienti di sopravvissuti compreso l’equipaggio, e ciò poteva essere letale se poi si considera che a bordo vi era anche un giornalista e li rimasero per quasi due ore; infatti i corpi ritrovati indossavano ancora il giubbotto di salvataggio ed erano privi di scarpe!!

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