Nov 16 2012

GUGLIELMO SINIGAGLIA, DA TENENENTE COLONNELLO A BARBONE. IL SEGRETO DI USTICA

Guglielmo Sinigaglia

Quella che vi proponiamo di seguito  é  la storia di Guglielmo Sinigaglia, che nel suo profilo Facebook  

 https://www.facebook.com/sinigaglia.guglielmo?fref=ts

 

si presenta cosi

 

Ex Ufficiale del Tuscania,ex Servizi Segreti, TESTIMONE DI USTICA costretto a fare il barbone per sopravvivere in san Babila a Milano  – cercate la mia storia digitando su google: ” Guglielmo Sinigaglia” 

ex Ten.Colonnello del Tuscania, ex Agente del SISMI,” servizi segreti militari”, TESTIMONE DI USTICA costretto a fare il barbone in San Babila (Milano), i ragazzi del “david icke meetup” mi aiutano per il collegamento internet.

CERCATE LA MIA STORIA DIGITANDO SU GOOGLE :”Guglielmo Sinigaglia” 

GUARDATE ANCHE IL GRUPPO ” MOVIMENTO NEO BARBONICO” aderite se potete. Questo gruppo intende passare dal DIRE al FARE, grazie

Data di nascita: 11 gennaio 1953

Uomo

 

Guglielmo Sinigaglia interviene al Convegno DAVID ICKE Meetup – 11/09/2010

http://www.youtube.com/watch?v=EGO0pTUbof4&feature=player_embedded

Era Colonnello, ha scelto di vivere come un barbone per scampare alla morte, quando vedeva gli altri testimoni morire nei classici tragici incidenti… ha dovuto abbandonare la sua vita… leggete questa storia allucinante tutta italiana, o meglio  italo/francese/inglese/americana…

 

(Staff nocensura.com)

 

Ci sono persone per bene, che per proteggere la vita di chi amano, sono obbligate a diventare “invisibili”, “fantasmi” senza fissa dimora, “alieni” fra i propri simili, su un pianeta troppo spesso ingrato, ma che amano con tutto il cuore. 

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Ago 28 2012

LA CRISI È FINITA, INIZIA LA MISERIA – LATINA OGGI: AFFAMATO CHE NON MANGIA DA GIORNI RUBA IN UN SUPERMERCATO, DENUNCIATO!

Monti dice che “la crisi è quasi finita“… infatti ora inizia la MISERIA.

Da un articolo di “Latina Oggi” del 25 agosto 2012:  Uomo AFFAMATO CHE NON MANGIAVA DA GIORNI ha rubato in un supermercato e si è preso una denuncia…

 

Ovviamente la notizia ha avuto risalto solo nella cronaca del  giornale locale dove è accaduto… Queste notizie la gente non le deve sapere, la gente deve solo “sapere e pensare” come dice Monti “che la crisi sta finendo“.

 

Fonte: da Latina Oggi, di sabato 25 agosto 2012

Link:  http://www.latina-oggi.it/

 


Giu 07 2012

FACEBOOK: VOCI DALL’EMILA TERREMOTATA.

Category: Cronaca e notizie,Società e politicagiorgio @ 16:14

AAA – VORREI ATTIRARE PER UN ATTIMO LA VOSTRA ATTENZIONE. VORREI INFORMARMI SULL’EFFETTIVA SITUAZIONE IN CUI VERSA L’EMILIA TERREMOTATA.

Non credete a ciò che dicono i giornali e tg. Ascoltate le parole di una che sta vivendo questa situazione.

Con oggi ( domenica 3 giugno) sono 14 giorni in cui le forti scosse non ci danno tregua.

La protezione civile è totalmente DISORGANIZZATA.

Le tende e i sacchi a pelo per l’80% se li sono dovuti comprare la popolazione. Gli sfollati non sono 15.000, 20.000 o 60.000 come vogliono farvi credere. Siamo intere città con relative frazioni.

Tra chi non ha più  la casa e chi ha paura, nessuno dorme negli edifici.

Siamo senza ospedali e hanno pure il coraggio di farci pagare il ticket per  i medicinali.

Parlando con un carabiniere (i pochi 4 gatti che si stanno davvero facendo un mazzo tanto), gruppi di delinquenti organizzati si stanno muovendo da diverse zone d’Italia per depredare aziende e case. Non abbiamo abbastanza forze dell’ordine per contrastare questi approfittatori.

E nonostante tutto ciò, nonostante i morti, la gente che ha bisogno di cibo e riparo, c’è gente come un certo proprietario di un certo conad di carpi che piuttosto che regalare agli sfollati una dozzina di casse di pane avanzate, ha preferito BUTTARLE. In più fa andare a lavorare i suoi dipendenti in uno stabile con crepe grosse come pugni. Buona giornata.

 

Da FACEBOOK

 

 


Mag 29 2012

INTERCETTAZIONE CHOC AGLI ZINGARI: «VENITE IN ITALIA, GIRANO I SOLDI E TUTTI RUBANO»

Category: Cronaca e notizie,Monolandiagiorgio @ 08:19

Arrestate in tutta la Toscana 18 persone di etnia rom e sinti. Recuperati preziosi per oltre centomila euro. L’operazione condotta dalla questura di Pistoia

Così vedono gli zingari il nostro paese. Telefonando all’estero, gli arrestati avrebbero invitato parenti e conoscenti  a raggiungerli nel nostro Paese perché “qui girano i soldi” e perché “tutti rubano”.  Anche per gli uomini della mobile di Pistoia che hanno messo a segno l’operazione, lo stupore è stato grande: udire direttamente quanto sia alto il livello di impunità percepito da certe popolazioni, che a quanto pare, qui si possono permettere qualsiasi tipo di scorribanda.

Perché questo è nei fatti: in Italia non c’è alcuna certezza della pena. I tempi della giustizia, notoriamente lunghissimi, offrono un regime di semi impunità per tutti. Durante l’operazione sono stati recuperati preziosi per migliaia e migliaia di euro. Sono stati ritrovati circa 1,4 chilogrammi di oro (costituito da 82 orologi da taschino e 400 monili) e centinaia di piccole pietre preziose.  La cultura familiare del furto è ciò che è emerso in questa vicenda visto che, per la Polizia, «intere famiglie erano dedite sistematicamente alla realizzazione di furti. Sin dal mattino iniziava la ricerca degli obiettivi da colpire e spesso all’azione partecipavano marito, moglie e figli».

 

Fonte: da informarezzo del 23 maggio 2012

Link: http://www.informarezzo.com/permalink/12305.html#.T75QtsnaIls.facebook

 


Mag 28 2012

TERREMOTO EMILIA «POCHI AIUTI DOPO IL TERREMOTO.
 QUI CI SENTIAMO ABBANDONATI» – DIMENTICATI NO! – IERI MATTINA NEL BAR DEL PALARENO, DOVE DORMONO GLI SFOLLATI, È ARRIVATA LA GUARDIA DI FINANZA A CONTROLLARE GLI SCONTRINI.

Category: Cronaca e notizie,Monolandiagiorgio @ 07:44

La  tendopoli di San Carlo  

In settemila senza casa. «Da soli non possiamo farcela, questa terra deve ripartire». Capannoni crollati, 20 indagati

SAN CARLO DI SANT’AGOSTINO (Ferrara) – Sotto gli aceri del campo sportivo giocano a briscola in quattro, un bambino avvolto in una coperta di pile sta per essere svegliato da un labrador che ha voglia di giocare, l’agente scelto Giuseppe Panda aiuta uno studente a fare i compiti e la signora Antonella Guerra parla per tutti, pragmatica e asciutta. «Siamo qui da domenica: una decina tende, tre camper, sette macchine; la notte sono di più, non si fidano a dormire a casa. Martedì ho festeggiato 50 anni con una pizza alla nutella, pioveva a dirotto, ci siamo messi sotto quella tettoia e nella casupola di legno di fronte agli spogliatoi. La Sancarlese Calcio ci fa usare anche la cucina, sono stati bravi, tanta solidarietà da chi è vicino. Ma diciamo la verità: siamo terremotati di serie B. È venuto il signor Monti con otto auto blu e qui non si è fermato».

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 QUI CI SENTIAMO ABBANDONATI» – DIMENTICATI NO! – IERI MATTINA NEL BAR DEL PALARENO, DOVE DORMONO GLI SFOLLATI, È ARRIVATA LA GUARDIA DI FINANZA A CONTROLLARE GLI SCONTRINI.”


Mag 17 2012

LA LISTA NERA ANTISEMITA È SOLO UNA BUFALA VERA

Category: Cronaca e notizie,Popoli e nazionigiorgio @ 07:05

Oh, bene! L’ordine naturale delle cose si ristabilisce, a quanto pare. E dopo tanto rumore ecco puntualissimo il nulla.
Ovvero l’inesistenza di liste di proscrizione antisemite on oline,  sapete, quel lungo elenco di docenti universitari ebrei e non solo che ha riempito gli spazi mediatici nelle ultime settimane. Elenco che, come ormai da tempo sanno tutti coloro che hanno una qualche dimestichezza con internet (quale instrumentum diaboli!), era già apparso a pagamento sul rispettabilissimo “Corriere della Sera” il 14 maggio 2005:

 

APPELLO DEGLI ACCADEMICI CONTRO L’ANTISEMITISMO


(Corriere della Sera del 14 maggio 2005 p. 6)

 

Denunciamo il grave episodio di boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane, promosso da un’associazione accademica britannica, l’ultimo di una serie di episodi intolleranza in diversi atenei europei: l’espulsione di un collega da una rivista scientifica britannica solo perché israeliano, la richiesta di congelare gli accordi di cooperazione scientifica con gli atenei israeliani votata dal Consiglio di amministrazione di Parigi VI nel 2002, gli episodi di intolleranza verificatisi di recente in Italia. Esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi respinti solo per il fatto di essere israeliani. Facciamo appello alla comunità scientifica perché respinga ogni forma di antisemitismo vecchio e nuovo.

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Set 23 2009

Gianni Cantù intervista

gianni_cantu

Gianni Cantù con una copia di “Marcherita Pusterla” che il suo avo Cesare scrisse in carcere sulla carta da bugliolo

 

Il  cronista de L’Arena di Verona che scoprì Ludwig: “So chi portò la bomba fino alla stazione di Bologna.”  Infiltrato nell’ultrasinistra, fu il primo a riconoscere Feltrinelli sotto il traliccio di Segrate. Smascherò anche  un serial killer peggiore di Stefanin.  Ora a 88 anni scrive libri su Egizi e Romani

Con questo «tipo italiano» ho avuto la fortuna di lavorare per un decennio. Lo conobbi nella redazione dell’Arena. Era l’estate del 1975. Lui aveva già 52 anni e veniva dall’agenzia Ansa di Milano, io solo 19 e spuntavo dal nulla di Verona. Il quotidiano locale mi aveva assunto per una sostituzione in cronaca. La prima sera stappò una bottiglia di champagne. Mica in mio onore, ovvio. Festeggiava con i colleghi i 10 anni dall’esame di Stato che lo aveva ammesso nell’Ordine dei giornalisti. In realtà esercitava la professione già da 30, dal 1945 o giù di lì.

Ho incontrato Gianni Cantù la scorsa settimana. Aveva da poco festeggiato il suo 86° compleanno. Stessa lucidità mentale, stessa passione per i fatti della vita. Anche la sordità, sempre la stessa, perlomeno non peggiorata rispetto alla fine degli Anni 80, quando dovemmo minacciare uno sciopero perché la società editrice dell’Arena si rifiutava di acquistare un amplificatore telefonico da poche migliaia di lire che gli avrebbe reso più agevole il lavoro. A un cronista di nera così, qualsiasi giornale avrebbe fatto ponti, e cimici, d’oro: il primo a riconoscere Giangiacomo Feltrinelli sventrato dalla bomba sotto il traliccio di Segrate; il primo a giungere davanti alla questura di Milano dove Gianfranco Bertoli aveva fatto esplodere un ordigno; il primo ad avvicinare il generale James Lee Dozier appena strappato alle grinfie dei brigatisti rossi. E l’unico a uscire in edizione straordinaria quando fu rilasciato dai rapitori il presidente del Verona Hellas, Saverio Garonzi, e quando fu liberata dai carabinieri la piccola Patrizia Tacchella, figlia del re dei jeans Carrera; l’unico a polemizzare a mezzo stampa con Ludwig, fino a tendere un trabocchetto mediatico che risultò decisivo per la cattura degli irreprensibili studenti Wolfgang Abel e Marco Furlan, poi condannati per 15 omicidi; l’unico ad aver capito che il duo era in realtà un trio; l’unico a conoscere una verità dirompente e mai scritta sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.

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Apr 29 2009

ABRUZZO EMERGENZA TERREMOTO. A differenza di altri campi, in quello gestito dalla Protezione civile scaligera non sono stati segnalati disservizi. Ora si scava per le fognature

Category: Cronaca e notizie,Verona lavoragiorgio @ 17:07

 

«Il campo funziona perché ci ingegniamo»

 

di Giancarlo Beltrame

 

A Santa Rufina ci sono energia e riscaldamento Ieri allestite altre due tende, ospiteranno undici sfollati

 

Non c’è festività che tenga al campo di Santa Rufina. I volontari veronesi della Protezione civile che hanno in affidamento il campo della piccola frazione di Roio hanno santificato la festa a modo loro, lavorando duramente  e trascorso la domenica a sistemare le poche cose che ancora non funzionano e a iniziare le opere per quei servizi che ancora mancano. E mentre dagli altri campi abruzzesi cominciano ad arrivare notizie di disservizi, soprattutto, ma non solo, per quanto riguarda il riscaldamento nelle tende, in quello che è diventato ormai un po’ una succursale di Verona le cose marciano discretamente bene.

«C’è la rete elettrica, le tende sono riscaldate, abbiamo sistemato tutti i bagni chimici, alcuni dei quali si erano rotti, e iniziato gli scavi per creare le fognature e le buche per la posa delle vasche Imhof», elenca l’ingegner Armando Lorenzini, responsabile del gruppo di 53 volontari scaligeri, «e se qui le cose vanno meglio che altrove lo si deve alle persone che sono venute, le quali hanno messo in campo una grande professionalità abbinata a un’altrettanto grande adattabilità alla situazione. Infatti, i materiali magari ci sono, ma mancano le attrezzature che si è abituati a utilizzare. Qui hanno saputo supplire alle carenze, usando quello che c’era per costruire allacciamenti elettrici, idrici e quant’altro».

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Apr 09 2009

Vesuvio, Enzo Boschi: ”Risveglio vulcano? Allarme irrealistico”

Category: Cronaca e notizie,Natura e scienzagiorgio @ 07:28

 

Napoli, 30 agosto. 

Vulcanologi divisi sull’allarme lanciato dalla rivista Usa ‘National Geographic’ in merito a un possibile risveglio del Vesuvio. “Queste previsioni sono irrealistiche, non si verificheranno mai. Non si puo’ sgomberare mezza Italia, basandosi su probabilita’ – dichiara all’ADNKRONOS il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Enzo Boschi – Si tratta di situazioni che vanno continuamente monitorate. I dati sono continuamente aggiornati, non c’e’ alcun bisogno di fare allarmismi. I piani di evacuazione sono sufficienti”.

 

“Al momento attuale il vulcano e’ tranquillissimo – ha rassicurato Boschi – Se dovesse prepararsi all’eruzione ce ne accorgeremmo con settimane di anticipo. L’allarme lanciato da ‘National Geographic’ e’ privo di senso. Le analisi statistiche riguardanti l’attivita’ del Vesuvio negli ultimi 30 mila anni confermano che c’e’ meno dell’1% di probabilita’ di eruzioni nei prossimi 12 mesi”.

“Il Vesuvio e’ il vulcano meglio monitorato al mondo – ha aggiunto Boschi – Ci sono 120 tra tecnici e ricercatori che 24 ore su 24 monitorano la situazione, tenendo sotto controllo ogni minimo segno percepito. I piani della Protezione civile vanno benissimo, ogni anno li verifichiamo. I napoletani sono intelligenti, non danno importanza a questi allarmismi inutili”.

Ma per Giovanni Gregori, studioso dell’Istituto di Acustica ‘Orso Mario Corbino’ del Cnr, l’allarme lanciato dal ‘National Geographic’ non e’ cosi’ infondato. “Il rischio di eruzione del Vesuvio e’ risaputo – dice lo studioso all’ADNKRONOS – c’e’ una situazione di pericolo”. “Come l’Etna, il Vesuvio e’ il vulcano meglio documentato storicamente – continua – Ma il vulcano non ha un orologio preciso, e’ una specie di ‘pentola a pressione’ che puo’ esplodere anche con ritardi lunghissimi, di secoli. Prevedere il momento preciso dell’eruzione e’ praticamente impossibile ma dei segnali premonitori del pericolo possono essere colti”.

“Un vulcano e’ piu’ prevedibile di un terremoto, che e’ accidentale, subitaneo – spiega infatti Gregori – Un vulcano non esplode da un giorno all’altro, ci sono segnali con diversi mesi di anticipo. La difficolta’ sta nel saperli leggere, codificare”. “Nell’esplosione del 1631, che fece circa 10 mila morti, segnali ci furono circa 6 mesi prima dell’eruzione – prosegue – come ad esempio dalla falda acquifera e poi dal fondo del cratere, che era salito fino al ciglio. C’e’ un impegno cospicuo, una rete di monitoraggio e se viene ben utilizzata ci sono elementi per fare previsioni su una futura eruzione”.

“Il Vesuvio e’ pericoloso non solo perche’ un vulcano di tipo esplosivo ma soprattutto per la zona in cui si trova, ad elevata densita’ abitativa – afferma ancora Gregori – C’e’ stata una dissennata occupazione del territorio: se ci fosse un segnale di eruzione mancherebbero le vie sufficienti per evacuare in tempo rapido la zona. Oggi un’eruzione farebbe intorno al mezzo milione di vittime”. Altro problema e’ la legislazione “carente”, secondo Gregori. “Se gli esperti lanciassero l’allarme e venisse evacuato un milione di persone ma poi la previsione si rilevasse sbagliata gli studiosi verrebbero incriminati”, conclude.

 

Fonte: (Adnkronos); Padova Web; Pubblicato da Redazione  web  il   30-08-2007


Feb 23 2009

LO SCONCERTANTE RETROSCENA DELLA LEGGE SULLA PRIVACY

Category: Cronaca e notizie,Società e politicagiorgio @ 16:02

A differenza di ciò che molti credono la legge sulla privacy non fu creata nel 1996 (Legge 31/12/1996 n. 675) per adeguare l’italia alle norme internazionali sul trattamento dei dati personali ma per depistare e indottrinare l’opinione pubblica del Norditalia in merito alla evidenza sulla provenienza della criminalità. 

La stragrande parte della criminalità nel Nord è causata da immigrati e meridionali, dalle rapine agli stupri, dagli scippi agli omicidi “passionali”, agli omicidi “per futili motivi”. 

Un esempio: il cosiddetto “Tribunale per i diritti degli immigrati” ha chiesto ed ottenuto che non si menzioni nei giornali la nazionalità dei criminali minorenni  e avrebbe voluto che non la si dicesse neanche per i criminali adulti. 

Così si ha un bel dire che “anche nel Nord ci sono le baby-gang”. 

Con la legge sulla privacy è misteriosamente scomparso anche il fenomeno dei “pendolari della rapina”, meridionali che vengono a rapinare il Nord per poi tornare ai paesi di origine, salvo poi dire che “statisticamente c’è più criminalità al Nord che al Sud”.


Al contrario quando in episodi criminosi sono coinvolti settentrionali (o quantomeno persone con cognomi che sembrano del Nord) nomi e cognomi vengono sbandierati impunemente anche in aperta violazione della stessa legge sulla privacy. 

Un tipico esempio di violazione palese della legge è la vicenda di Cogne dove nomi e cognomi, perfino dei testimoni di secondo piano, sono stati fatti dai mass media per far vedere che non c’entravano dei meridionali!

ALCUNI “MODELLI” STILISTICI DELLA FALSIFICAZIONE MASSMEDIATICA CONNESSI ALLA LEGGE SULLA PRIVACY

Bisogna ricordare che dietro la falsificazione giornalistica vi sono accurati studi condotti da semiologi, sociologi e psicologi per cui niente è lasciato al caso sebbene in qualche caso le esigenze giornalistiche facciano emergere la verità

I crimini commessi da meridionali e immigrati, specialmente se musulmani, vengono ignorati, minimizzati o vengono omessi i nomi e cognomi per non fare capire l’origine etnica della criminalità

La violenza sulle compagne “italiane” da parte di mariti o fidanzati immigrati viene omessa o travisata per favorire la formazione di “coppie miste” veramente italiane

Quando avvengono episodi tipo accoltellamenti, furti, scippi i giornali scrivono “si sospettano balordi DEL LUOGO” o alludono ad un coinvolgimento di qualche familiare delle vittime.

Totale occultamento della cosiddetta “microcriminalità” come il numero spaventoso di furti nelle case che avvengono tutti i giorni anche nelle località più isolate.

Quando tali crimini avvengono nel Nordest scrivono “si pensa ad affiliati alla MALA DEL BRENTA”.

In caso di arresto di criminali meridionali o stranieri si fa sapere di loro di tutto, dall’età al numero di scarpe al luogo di RESIDENZA, ma non il nome o il luogo di ORIGINE che invece vengono accuratamente sbandierati in caso di criminali con cognomi del Nord.

In caso di baby-gang i giornali scrivono “ragazzi di BUONA FAMIGLIA” per fare credere che si tratta di gente del luogo e non di immigrati che nella quasi totalità quantomeno capeggiano le gang. 

E quando sono costretti a menzionare i giovani stranieri questi sono sempre i più buoni, i più bravi, i primi della classe.

Quando si scopre che i “balordi” non erano affatto “del luogo” o che la mala del Brenta non è arrivata fino in Calabria la notizia, quando viene data, viene relegata in un trafiletto visibile a pochi lettori dotati di buona vista.

 

Fonte: fottilitalia.com


Gen 30 2009

SOLDI E MULTE. Semafori truccati, Nei guai 109 persone

Category: Cronaca e notizie,Verona cronaca e notiziegiorgio @ 15:08

Il T-red di Vago di Lavagno è stato uno dei primi a essere posto sotto sequestro dai carabinieri di San Bonifacio

Avevano privatizzato il sistema delle multe. Arrestato il progettista, sequestrati gli impianti in 64 Comuni di tutta Italia. Irregolarità anche nella compilazione dei verbali, tra loro 63 funzionari di polizia locale e 40 amministratori pubblici 

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