Un amico che lavora al controllo gestione di una multinazionale mi raccontava della frustrazione nei costi di trasferimento di certi servizi interni in paesi remoti. Credevo si trattasse solo di sviluppo software (sono di moda gli indiani) o di call center dove gli operatori in teoria costano molto meno (i paesi anglofoni vanno in India o estremo oriente; i Francesi in Africa; gli spagnoli in sudamerica e noi italiani tipicamente in Romania) e dove vengono affidati i servizi di help desk alla clientela finale o alla clientela interna: invece anche tutta una serie di servizi di back-office, gestione amministrativo-contabile, vengono sempre più spostati in paesi con lingue, culture, abitudini diverse dalle nostre. Quello che ci hanno insegnato è sempre stato: si fa così per sfruttare un costo del lavoro più basso, sfruttare economie di scala, e grazie ai servizi avanzati di di telecomunicazioni (mail, telefono, audio e video conferenze, webmeeting, workgroup, sharepoint e via dicendo) si lavora come se si fosse tutti nella stessa stanza, sfruttando competenze, disponibilità di capitale umano che stanno da altre parti del mondo.