Set 30 2013

L’ITALIA NON RIMBORSA NEMMENO L’IVA E FA FALLIRE LE AZIENDE

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Mentre prosegue il confronto politico sull’aumento di un punto dell’Iva, l’Italia finisce nel mirino della Commissione Ue per la lentezza dei rimborsi dell’imposta alle aziende che ne hanno diritto. Un fenomeno che contribuisce anche a determinare il fallimento di imprese che devono già fare i conti con la crisi e i ritardi nei pagamenti dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. A decidere di incalzare l’Italia su questa delicata materia è stato il commissario Ue responsabile per la fiscalità, Algirdas Semetas. Il quale, dopo mesi e mesi di scambi di lettere e informazioni tra Bruxelles e Roma, ha deciso di rompere gli indugi e proporre l’apertura di una procedura d’infrazione che, secondo quanto appreso dall’Ansa, il collegio dei commissari approverà mercoledì prossimo e renderà pubblica giovedì.

 

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Set 30 2013

LO STATO? UN LADRO DA CUI BISOGNA DIFENDERSI

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Di  ROBERTO GORINI

 

Qual è la funzione fondamentale di uno Stato ?  Thomas Hobbes, il filosofo britannico che nel 1651 scrisse il libro “Leviatano” parlando appunto di Stato, ne dà un’idea piuttosto precisa che andrebbe riletta. Sostanzialmente sostiene che i cittadini rinunciano a una parte della propria libertà per delegare autorità a un soggetto comune che garantisce protezione e pace nelle relazioni. Hobbes parlava di sudditi e monarca, ma con i dovuti distinguo per la diversa epoca e il limite della sintesi, la definizione sembra opportuna anche per i nostri tempi.

 

Ma cos’è oggi lo Stato ?

 

E’ un sistema che non paga, o paga molto lentamente, i propri cittadini quando ne chiede un servizio.

 

E’ un sistema che spende continuamente più soldi di quello che raccoglie, pur chiedendo tantissimo.

 

E’ un sistema che non restituisce le tasse pagate in eccesso.

 

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Set 30 2013

BERLUSCONI SILURATO PERCHÉ HA TENTATO DI OPPORSI AGLI STROZZINI D’ITALIA CHE ADESSO VOGLIONO QUOTARE IN BORSA BANKITALIA

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all’articolo sotto mainstream si evincono le seguenti cose:

 

                  Finto valore. Le banche partecipanti a Banca d’Italia SpA vogliono rivalutare le loro azioni nella SpA demolendo finalmente la parvenza di natura di istituto pubblico della stessa e delle sue partecipanti, voluta da Mussolini nel 1936. Da dove trarranno questo valore?

 

                  Finti indipendenti. Il Comitato riunitosi per discuterne è costituito da nientepopodimeno che il paracadutato greco Papademos che all’epoca fu “atterrato” a premier greco per conto delle banche creditrici per soffocare qualsiasi rigurgito di democrazia in Grecia quando il premier dell’epoca volle indire, non sia mai!, addirittura un referendum.

 

                  Falsi amici. Saccomanni vuole trasformare la nostra obbrobriosamente privatizzata banca centrale, “di concerto con la BCE”, in “public company con azionariato diffuso” che contrariamente al falso amico linguistico non è società pubblica bensì esattamente il contrario, “banca privata quotata in borsa con azionariato diffuso”.  Chiunque avrà i mezzi potrà comprarne dei pezzetti. Conoscendo il giochetto vari prestanome compreranno pezzetti per i soliti (ig)noti. Il sofisma sui giornali sarà quello d’impiegare l’espressione inglese per indurre il lettore distratto a pensare che la staranno rendendo “pubblica”.

 

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Set 29 2013

GRILLO: SE RESTA NELL’EUROZONA, L’ITALIA NON SI PUÒ SALVARE

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Dopo tre anni di recessione, disoccupazione e crollo dei consumi la situazione dell’Italia è peggiorata fino a precipitare: «L’euro ha scaricato su lavoratori e pensionati aggiustamenti di competitività con gli altri paesi dell’area euro ottenibili solo con austerità e disoccupazione», riconosce Beppe Grillo, che finalmente accusa frontalmente il sistema della moneta unica imposta dal Trattato di Maastricht.

«I media in difesa dell’establishment ignorano completamente un legittimo dibattito sull’euro», e quindi sono «colpevoli e complici».

Il “Movimento 5 Stelle”, dice il leader, è l’unico in Parlamento a parlare di sovranità monetaria e signoraggio: «I cittadini si stanno informando» e chiedono più Europa e meno banche.

«E’ necessario un nuovo concetto di Europa, solidale e veramente comunitaria: il ruolo dell’Italia in Europa è fondamentale, ma dobbiamo ridiscutere le condizioni in cui partecipiamo, a partire dall’emissione di eurobond che tutelino le economie più deboli, di una rinegoziazione del debito pubblico e della cancellazione del Fiscal Compact, un nodo scorsoio che impiccherà il nostro paese».

 

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Set 29 2013

BRUNO AMOROSO: VIA DALL’EURO, O FACCIAMO LA FINE DELLA JUGOSLAVIA

Amoroso

Bruno Amoroso

 

La ricreazione è finita, presto vi dovrete arrangiare anche per le pensioni. Questo, in sintesi, il discorso-choc che il sovrano olandese Guglielmo Alessandro ha rivolto alla nazione: la globalizzazione impone anche all’Olanda l’addio al glorioso sistema del welfare e delle protezioni sociali. E’ l’élite, direttamente, che parla: la stessa élite feudale che si è impadronita della moneta, imponendoci l’Eurozona, per poi dirci: scusate, non ci sono più soldi.

Falso. I soldi li “fabbricano” loro, mentre a mancare sono i politici in grado di difenderci.

Enrico Letta, che rincorre i diktat della Merkel, governa con Berlusconi, che nel suo videomessaggio del 18 settembre, di fronte alla catastrofe economica dell’Italia, proclama: «Occorre imboccare la strada maestra del liberalismo: meno Stato, meno spesa pubblica». Il liberismo: cioè il tunnel senza uscita del quale siamo già prigionieri, da vent’anni. Attenti, avverte il professor Bruno Amoroso: di questo passo, già a novembre sprofonderemo nel baratro della Grecia, saremo esposti a tempeste mai viste e rischiamo di fare la fine della Jugoslavia.

 

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Set 29 2013

LA RUSSIA TUTELA I SUOI INTERESSI NAZIONALI: PUTIN DICE NO AL NUOVO ORDINE MONDIALE DEI ROTHSCHILD

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Il Rothschild Cabalista Boris Berezovsky era il più implacabile nemico di Vladimir Putin!

 

FONTE

Tradotto e Riadattato da Fractions Of Reality

 

Boris Berezovsky, il magnate russo in esilio, è stato trovato morto nella sua casa nel Surrey , hanno riferito le agenzie di stampa.

 

Non c’erano informazioni immediate su come Berezovsky, che aveva 67 anni e che ha vissuto nel Regno Unito dal 2000, sia morto.

 

Capo della banca russa riceve asilo nel Regno Unito

 

Putin vieta ai funzionari del governo di possedere conti o azioni delle banche Rothschild. 

 

Il Presidente Putin reprime i sicari dei Rothschild John Kerry & Barry Soetoro. La Moria di Api della Monsanto

 

Della Russia in esilio il magnate Boris Berezovsky si ‘suicida’ a 67 anni

 

abbiamo imparato dall'esperienza di combattere

La Russia Dice ai cittadini degli Stati Uniti di non mollare le loro armi: Abbiamo imparato dall’esperienza di combattere i progetti del settore bancario dei Rothschild!

 

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Set 24 2013

VERONA. BOOM DI POVERI E DISOCCUPATI 
E NELLE CASE TORNANO LE CANDELE

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OPPEANO. Il sindaco Montagnoli ha lanciato l´allarme in Consiglio sulle difficoltà con cui sono alle prese molte famiglie.  Aumentano gli sfratti e i cittadini che non riescono più a pagare le bollette di luce e gas Sono in progressivo calo anche i bimbi all´asilo: i genitori non hanno i soldi per la retta

 

Allarme crisi in paese. Per sottolineare quanto le situazioni di difficoltà siano pesanti, è intervenuto il sindaco che ha raccontato in Consiglio le situazioni più urgenti. «Abbiamo sempre più persone sfrattate ed ho assistito personalmente ad interventi per interrompere l´erogazione della luce e del gas in alcune famiglie che non riescono a pagare le bollette: c´è gente che a casa usa le candele».

 

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E NELLE CASE TORNANO LE CANDELE”


Set 19 2013

DA OGGI L’ITALIA È “UFFICIALMENTE” COMMISSARIATA DALL’EUROPA. TRANQUILLI, NON VE LO DIRÀ NESSUNO.

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:11

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TOC TOC, CHI E’ ? “SALVE, SONO LA REALTA’!”. DA OGGI INIZIA IL COMMISSARIAMENTO EUROPEO DELL’ITALIA, I NOSTRI CONTI FANNO ACQUA DA TUTTE LE PARTI. E NON SI TRATTA DI UN RUSCELLO

 

 

DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI

Libero pensiero

 

 

Da oggi l’Italia è “ufficialmente” commissariata dall’Europa. Tranquilli, non ve lo dirà nessuno. Ci potete scommettere a colpo sicuro che questa sera, a Ballarò, neppure ne parleranno. Nessuna notizia neppure nei telegiornali e sulla stampa. Nada de nada. Quindi, è come se l’evento non si fosse mai verificato. Però è accaduto. Anzi, sta accadendo mentre scrivo. Altro che decadenza di Berlusconi! Quella è una furbata squallida per distogliere l’attenzione. Pensavate che l’Europa si sarebbe bevuta la manfrina del Mago Attel & clownerie di cialtroni appresso senza andare a controllare che cosa stessero combinando (per davvero) i nostri super marpioni?

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Set 01 2013

MUSSOLINI BRUCIA IL DEBITO PUBBLICO AL VITTORIANO

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Pubblicato in data 15/giu/2012

Giornale Luce A0208 del 11/1928

Descrizione sequenze: Mussolini e alcuni notabili salgono le gradinate dell’altare della patria e fanno il saluto romano;  Mussolini brucia sulla fiamma perpetua alcune pagine del bilancio del debito pubblico – alcuni notabili lo aiutano a far bruciare bene il foglio – alla cerimonia è presente anche Turati; l’altare della patria; il foglio che continua a bruciare; il foglio incenerito nel bruciatore; particolare dell’altare della patria.

 

 

 

 

Fonte: visto su STAMPA LIBERA del 28 marzo 2013

Link: http://www.stampalibera.com/?p=61639

 


Ago 31 2013

HITLER IMITO’ IL SISTEMA MONETARIO DI LINCOLN; IL MOTIVO PER CUI HITLER ANDAVA DISTRUTTO

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Non siamo stati così sciocchi da creare una valuta collegata all’oro, di cui non abbiamo disponibilità, ma per ogni marco stampato abbiamo richiesto l’equivalente di un marco in lavoro o in beni prodotti.

Ci viene da ridere tutte le volte che i nostri finanzieri nazionali sostengono che il valore della valuta deve essere regolato dall’oro o da beni conservati nei forzieri della banca di stato“.

(Adolf Hitler, citato in Hitler’s Monetary System, www.rense.com, che riprende C.C.Veith, Citadels of Chaos, Meador, 1949).

Quello di Guernsey (politico del Minnesota, ndr), non fu dunque l’unico governo a risolvere i propri problemi infrastrutturali stampando da solo la propria moneta. Un modello assai più noto si può trovarlo nella Germania uscita dalla Prima Guerra Mondiale. Quando Hitler arrivò al potere, il Paese era completamente, disperatamente, in rovina.

 

Il Trattato di Versailles aveva imposto al popolo tedesco risarcimenti che lo avevano distrutto, con i quali si intendeva rimborsare i costi sostenuti nella partecipazione alla guerra per tutti i Paesi belligeranti. Costi che ammontavano al triplo del valore di tutte le proprietà esistenti nella Germania. La speculazione sul marco tedesco aveva provocato il suo crollo, affrettando l’evento di uno dei fenomeni d’inflazione più rovinosi della modernità. Al suo apice, una carriola piena di banconote, per l’equivalente di 100 miliardi di marchi, non bastava a comprare nemmeno un tozzo di pane. Le casse dello Stato erano vuote ed enormi quantità di case e di fattorie erano state sequestrate dalle banche e dagli speculatori. La gente viveva nelle baracche e moriva di fame. Nulla di simile era mai accaduto in precedenza: la totale distruzione di una moneta nazionale, che aveva spazzato via i risparmi della gente, le loro attività e l’economia in generale. A peggiorare le cose arrivò, alla fine del decennio, la depressione globale. La Germania non poteva far altro che soccombere alla schiavitù del debito e agli strozzini internazionali. O almeno così sembrava.

 

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Lug 29 2013

IL LAVORO È FONTE DI VALORI MORALI E SPIRITUALI, MA SOLO SE A MISURA D’UOMO

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 14:05

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di Francesco Lamendola

 

Il fatto che la riflessione sul senso, sul fine e sulla dignità del lavoro umano sia così scarsa e lacunosa nel pensiero dei filosofi moderni è la miglior testimonianza dell’obnubilamento che si è impossessato della nostra civiltà e di quanto gli effimeri e pericolosi successi della tecnica e l’aumento dei beni materiali (ma a vantaggio, ricordiamolo, solo di una piccola parte dell’umanità) le abbiano fatto perdere di vista i valori che contano e senza i quali non può esservi autentico progresso, ma solo crescita quantitativa, disordinata e potenzialmente distruttiva.

 

Eppure, esistevano tutti gli elementi per rendersi conto di quanto ci si stesse allontanando dalla giusta prospettiva; c’era di che riflettere su come si stesse smarrendo il senso della dimensione umana, laddove ci si limitava ad inseguire i miti ingannevoli di un progresso materiale fine a se stesso, che rendeva – è vero – la vita più comoda sul piano materiale – anche se, lo ripetiamo, per una parte soltanto del genere umano, e a detrimento di tutte le altre specie viventi -,  ma che allontanava sempre di più l’uomo dal significato spirituale della sua esistenza, lo alienava dal lavoro delle sue mani, lo imprigionava entro un rigido meccanismo produttivo – e, da ultimo, speculativo – nel quale era destino che finisse stritolato e fagocitato, ridotto a servitore cieco e obbediente di leggi impersonali che lo avrebbero degradato a semplice strumento.

 

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Lug 25 2013

COME UCCIDERE I COMMERCIANTI: SAVONA, 5MILA EURO DI MULTA PER DUE PEZZI DI PIZZA

I commercianti e la cittadinanza esprimono solidarietà ai lavoratori Fincantieri

 

Nel Savonese una pizzeria al taglio rischia di chiudere per aver servito due tranci di pizza ai clienti seduti al tavolo. E intanto altri 250mila posti di lavoro vanno in fumo

 

Entrare in una pizzeria al taglio, chiedere una margherita e sedersi mentre viene scaldata, ringraziare il gestore che – con un gesto gentile – ci porta il nostro trancio fumante al tavolo, senza farci alzare.

Una scena ordinaria in molti locali, ma che rischia di costare cara. Come è successo ad Albisola Superiore (Savona), dove la pizzeria “Benvenuti al Sud” si è vista comminare una multa da 5mila euro solo perché il proprietario ha portato due pezzi di pizza ai clienti seduti al tavolino esterno.

Una sanzione severa imposta dalle normative che vietano l’esercizio di servizi non previsti dalle licenze e sulle quali gli agenti che in questi giorni stanno battendo a tappeto il litorale savonese non possono fare molto.

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Lug 06 2013

HENRY KISSINGER: SE NON RIESCI A SENTIRE I TAMBURI DI GUERRA ALLORA DEVI ESSERE SORDO

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Henry Kissinger

 

NEW YORK – Stati Uniti – Con una notevole ammissione l’ex Segretario di Stato dell’era Nixon, Henry Kissinger, rivela ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo e in particolare in Medio Oriente. Parlando dal suo lussuoso appartamento di Manhattan, l’anziano statista, che compirà 89 anni a maggio, con la sua analisi della situazione attuale, è molto più avanti del forum mondiale di geo-politica ed economia.

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Giu 23 2013

CHIUDETE EQUITALIA, HA I BILANCI IN ROSSO

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Il sole 24 ore del 18 giugno  http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2013-06-17/ecco-conti-equitalia-perdite-220034.shtml  ha pubblicato una notizia che già da qualche tempo circolava negli ambienti ben informati:  Equitalia ha i bilanci in rosso. La società che dà lavoro a 8100 dipendenti ha speso nel 2012 in sole paghe, 506 milioni di euro per un costo medio  per ogni addetto di 62.500 euro/anno,  altri  450 milioni se ne sono andati per i servizi. Quindi per far funzionare Equitalia ci sono voluti nel 2.012. 956 milioni di euro.

Dal 2010 a tutto il 2012 Equitalia ha accumulato perdite per 40 milioni di euro; solo nel 2012 ha chiuso con un lieve avanzo di 8 milioni.

Al di là della ricerca dei motivi che hanno portato l’ente esattore in perdita c’è da chiedersi quale sia il vantaggio per lo Stato italiano tenere in vita simile carrozzone.

Il comune cittadino potrebbe pensare che quanto recuperato da Equitalia venga immesso in circolo per la gestione della cosa pubblica e abbassare così il livello delle esigenze di cassa: ma non è così perché abbiamo visto che l’incassato non copre nemmeno le spese.  In pratica lo Stato, creditore nei confronti dei cittadini, da lavoro a 8100 dipendenti per recuperare quei crediti che vengono però assorbiti oltre misura dalla stessa struttura esattoriale.

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Giu 20 2013

LA CINA SOTTOCASA. MA GLI ISPETTORI ITALIANI HANNO ALTRO DA FARE

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Il prezzo dei prodotti fabbricati in Cina non trova concorrenza con quello dei prodotti fabbricati in Europa. Il grande Prodi diceva che la nostra salvezza sarebbe stata la qualità, la tecnologia, ma anche in questo la Cina sta facendo passi da gigante potendo contare sulle multinazionali che non hanno alcuna remora a trasferire lì, tecnologie e know how.

 

Ma la Cina non si limita a produrre a casa sua per farci una concorrenza spietata  perché è arrivata qui da noi e, sotto casa nostra, formichine cinesi producono dalle 8 alle 23 di ogni giorno e di qualsiasi Festa Comandata, manufatti che fino a qualche anno fa impegnavano manodopera locale.

 

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