Dic 07 2012

SVEGLIATEVI! 11 FATTI CHE MOSTRANO CHE L’EUROPA SI STA DIRIGENDO VERSO UNA DEPRESSIONE ECONOMICA

 

L’Europa non si sta dirigendo solo verso un’altra recessione. La verità è che l’Europa si sta dirigendo verso una devastante depressione.

L’economia dell’UE è in realtà più grande dell’economia degli Stati Uniti, e sta crollando davanti ai nostri occhi.

Le cose continuano a peggiorare in Europa, eppure in qualche modo le autorità europee continuano ad insistere sul fatto che tutto andrà “bene”.

Beh, niente va “bene” in Europa in questo momento.

La disoccupazione nella zona euro ha appena raggiunto un altro nuovo livello record.

In alcune nazioni d’Europa, il tasso di disoccupazione è già nettamente superiore a qualsiasi cosa gli Stati Uniti abbiano sperimentato durante la Grande Depressione del 1930.  I funzionari in tutta Europa stanno cercando di tenere insieme il sistema finanziario europeo con del nastro adesivo e la preghiera, ma potrebbe cadere a pezzi da un momento all’altro.

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Dic 02 2012

LETTERA DI ALCUNE LAVORATRICI DELLA COOP A LUCIANA LETIZZETTO: ” CARA LUCIANA LA COOP NON SEI TU, MA SIAMO NOI LAVORATRICI DONNE PRECARIE E SFRUTTATE…”

Category: Economia e lavorogiorgio @ 00:04

 

“Cara Luciana,

 

lo sai cosa si nasconde dietro il sorriso di una cassiera che ti chiede di quante buste hai bisogno? Una busta paga che non arriva a 700 euro mensili dopo aver lavorato sei giorni su sette comprese tutte le domeniche del mese. Le nostre famiglie fanno una grande fatica a tirare avanti e in questi tempi di crisi noi ci siamo abituate ad accontentarci anche di questi pochi soldi che portiamo a casa. Abbiamo un’alternativa secondo te?

 

Nei tuoi spot spiritosi descrivi la Coop come un mondo accattivante e un ambiente simpatico dove noi, quelle che la mandano avanti, non ci siamo mai. Sembra tutto così attrattivo e sereno che parlarti della nostra sofferenza quotidiana rischia di sporcare quella bella fotografia che tu racconti tutti i giorni. Ma in questa storia noi ci siamo, eccome se ci siamo, e non siamo contente. Si guadagna poco e si lavora tanto.

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Nov 30 2012

QUESTO È IL POTERE

 

Di paolo Bernard

 

Questo è Il Potere.

 

Eccovi i nomi e cognomi del Potere, chi sono, dove stanno, cosa fanno.  Così li potrete riconoscere e saprete chi realmente oggi decide come viviamo. Così evitate di dedicare tutto il vostro tempo a contrastare le marionette del Potere, e mi riferisco a Berlusconi, Gelli, Napolitano, D’Alema, i ministri della Repubblica, la Casta e le mafie regionali. Così non avrete più quell’imbarazzo nelle discussioni, quando chi ascolta chiede “Sì, ma chi è il Sistema esattamente?”, e vi toccava di rispondere le vaghezze come “le multinazionali… l’Impero… i politici… ”. Qui ci sono i nomi e i cognomi, quindi, dopo avervi raccontato dove nacque il Potere (‘Ecco come morimmo’, paolobarnard.info), ora l’attualità del Potere. Tuttavia è necessaria una premessa assai breve.

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Nov 29 2012

I RECENTI PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO MONTI IN MATERIA AGRICOLA E DOVE FINISCONO I SOLDI DELL’UE

 

I recenti provvedimenti del governo Monti: i finanziamenti per incentivare la depilazione dei peli del culo in Kiribati

 

di Paolo Franceschetti

 

1. Premessa e una domanda. I recenti provvedimenti del governo Monti in materia di agricoltura. 2. Dove finiscono i  soldi dell’UE. 3. Ricapitoliamo per chi non avesse capito. 4. Fonti e documenti normativi ufficiali

 

1. PREMESSA E UNA DOMANDA. I RECENTI PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO MONTI IN MATERIA AGRICOLA.

 

In questo periodo si fa un gran parlare dei soldi che alcuni esponenti del PDL avrebbero rubacchiato (quasi come se gli altri partiti non rubassero allo stesso modo). E si fa anche un gran parlare delle somme che i parlamentari prenderebbero come stipendio.

Sacrosanto per carità. Ma a me vien da ridere quando leggo queste petizioni per ridurre gli stipendi dei parlamentari o che gridano allo scandalo per le troppe auto blu.

 

Infatti altri e ben più gravi sono i problemi economici e i furti dei politici ai danni della popolazione.

 

Vediamo quali, partendo da alcuni demenziali provvedimenti presi dal governo Monti in questo periodo, per poi spiegare dove andranno a finire questi soldi che verranno rubati ai cittadini.

 

Recentemente Monti ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale al fine di vietare i cosiddetti prodotti agricoli a KM 0 nei supermercati.

 

Questo significa, in altre parole, che i supermercati – se la Corte Costituzionale darà ragione al presidente del consiglio – non dovranno più comprare prodotti agricoli dai coltivatori locali, ma dovranno servirsi della grande distribuzione (che fa venire frutta e verdura dai mercati dell’est, dai mercati africani, o orientali).

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Nov 27 2012

COSI’ L’EUROPA DISTRUGGE L’INDUSTRIA ITALIANA…

 

di Marcello Foa

 

Un paio d’anni fa, quando ero ancora inviato de “il Giornale”, seguii e appoggiai la battaglia di un gruppo di imprenditori italiani che chiedevano una cosa semplice e di buon senso ovvero che solo che chi produce davvero in Italia possa usare il marchio Made In. Ricevo ora la lettera di Roberto Belloli, un vero eroe dei nostri tempi, che segna la fine di quella battaglia. Fine amara, considerato che il Parlamento italiano all’unanimità aveva votato la legge promossa da Belloli e dai Contadini del Tessile, ma che l’Europa ha bocciato. Questa vicenda dimostra che primo l’Italia non è più un Paese sovrano e forse giornali e partiti dovrebbero dirlo con chiarezza al popolo italiano; secondo che viene dato l’ennesimo schiaffo a quei pochi imprenditori che si ostinano a produrre in Italia, disprezzati dai politici, massacrati dalle tasse e dalla burocrazia, umiliati dall’Europa. Senza industria l’Italia muore, ma questo a Monti e ai suoi sodali europei non importa proprio nulla. Sono indignato.

 

Ecco la lettera che Belloli ha inviato all’onorevole Muscardini dopo la decisione europea.

 

Gentile Signora Muscardini,

io che sono un “piccolo” , un contadino del tessile,  e quindi conto meno di nulla, non sono affatto sorpreso, e per niente stralunato dalla decisione che “finalmente” la Commissione Europea ha preso dopo 7 anni di discussioni (accanimento terapeutico ?!) “.. John Clancy portavoce del commissario europeo al commercio Karel De Gucht ha difeso la decisione della Commissione UE di non portare avanti la proposta di regolamento sul MadeIn!..”

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Nov 26 2012

COME DISTRUGGERE IL FUTURO DI UN PAESE: LA MORTE DELLE PICCOLE AZIENDE AGRICOLE A VANTAGGIO DELLE CORPORAZIONI

 

STANNO RENDENDO QUASI IMPOSSIBILE LASCIARE UNA FATTORIA O UN’IMPRESA AI VOSTRI FIGLI

 

di MichaelThe Economic Collapse

 

Se avete una fattoria o una piccola impresa, vorreste trasmetterla ai vostri figli quando morirete? Beh, a meno che il Congresso non faccia qualcosa, diventerà molto, molto più difficile a partire dal prossimo anno. In questo momento, c’è esenzione fiscale sul patrimonio fino a  5 milioni di dollari e qualsiasi cosa li superi viene tassato al 35 per cento. Ma il 1° gennaio, l’esenzione scenderà a 1 milione di dollari e l’aliquota salirà al 55 per cento.

 

Molti liberali sono entusiasti di questo, perché credono che il governo manderà a fondo persone ricche come Warren Buffett e Bill Gates. Ma la verità è che un sacco di aziende agricole, allevamenti e  piccole imprese saranno assolutamente devastate da questa modifica della legge fiscale. Oggi, ci sono molti agricoltori e allevatori che non hanno molto denaro, ma risiedono su pezzi di terra che valgono milioni di dollari. Secondo l’American Farm Bureau, circa il 97 per cento di tutte le aziende agricole e allevamenti degli Stati Uniti sarà soggetto alla tassa di proprietà, se l’esenzione sarà ridotta solo ad un milione di dollari. Ciò significa che i figli di questi agricoltori e allevatori si troveranno di fronte ad una scelta molto crudele quando sarà il momento di ereditare queste aziende agricole e allevamenti.

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Nov 24 2012

LA FINE DELLA PRESTIGIOSA OLIVETTI

Category: Economia e lavorogiorgio @ 00:01

Adriano Olivetti  l’imprenditore che non aveva un buon rapporto con la politica del tempo e nemmeno con il sindacato, ala sua morte finisce anche una certa Italia prestigiosa e d’avanguardia tecnologica!

 

OLIVETTI ADDIO, CHIUDE ANCHE L’ULTIMA FABBRICA 

 

Adriano Olivetti  l’imprenditore che non aveva un buon rapporto con la politica del tempo e nemmeno con il sindacato, alla sua morte finisce anche una certa Italia prestigiosa e d’avanguardia tecnologica!-

 

La Olivetti I-Jet di Arnad, in liquidazione, ha ormai davanti poco più di un mese di vita. Dava lavoro a 162 persone e non tutte saranno ricollocate. A rischio sono i livelli alti e i ricercatori, perché serve manovalanza da call center. Intanto, a Ivrea, si gira la fiction su Adriano, e c’è ressa per fare le comparse.

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Nov 02 2012

LA DITTATURA DELL’ÉLITE DI BANCHIERI CHE VOGLIONO DOMINARE IL MONDO

COMPLOTTISTI SONO COLORO CHE ANCORA NON SI SONO ACCORTI CHE IL MONDO STA FINENDO IN MANO AD UN’ELITE… MA COME SI PUO’ NON COMPRENDERE CIO’ CHE E’ COSI’ EVIDENTE SOLO PERCHE’ LA TV ED I GIORNALI NON NE PARLANO?

 

Editoriale a cura di Alessandro Raffa per Nocensura.com – Lettura e divulgazione consigliata! 

 

I blog fanno paura. I blogger sono liberi, non devono assecondare un “direttore” servo di un politico o di un partito, non rendono conto a nessuna agenzia pubblicitaria, e dicono anche ciò che i potenti vogliono nascondere.

 

Fino a pochi anni fa i blog di “controinformazione” erano frequentati solo da una nicchia di “complottisti”, scarsamente considerati ed ignorati dai mass media. I loro blog si trovavano al 720° posto sui motori di ricerca, non costituivano un problema.

 

La condivisione di contenuti permessa dai social network in questo ha avuto un ruolo FONDAMENTALE. La condivisione ha portato all’attenzione di persone che sul web cercavano tutt’altro, informazioni che non avrebbero mai appreso attraverso i canali mediatici al soldo dei potenti, e chi inizia ad apprendere la verità non può che svegliarsi.

 

Inizialmente molti sono scettici: certo non è facile, soprattutto per i più adulti, ammettere che quelle istituzioni che fin da piccoli ci hanno insegnato a rispettare non fanno “il bene dei cittadini” ma conseguono i propri interessi, o quelli di chi li manovra: di chi gli consente di “essere lì”,  nei centri di potere.

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Ott 28 2012

EVASIONE, TASSAZIONE E CORRUZIONE: IL DANNO E L’INGANNO

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 00:18

 

Le esportazioni di capitali sono un danno diretto in termini di deprivazione monetaria, di perdita secca di mezzi da parte del sistema-paese. Invece, non sono un danno e una perdita secca i fatti (come il prelievo dei tributi e l’evasione dei tributi) che determinano solo uno spostamento di capitali da un soggetto A a un soggetto B all’interno del sistema-paese. Se tali fatti facciano bene o male al paese, dipende da un fattore diverso, ossia se il modo in cui spende il denaro il soggetto B fa crescere l’economia di più o di meno rispetto al modo in cui lo spenderebbe il soggetto A. In ogni caso, si è visto che, se il prelievo fiscale effettivo supera stabilmente il 40% del pil, esso ha effetti depressivi sull’economia. In Italia è al 55%.

 

Nelle sue campagne “informative” e moralizzatrici, governo descrive all’opinione pubblica l’evasore fiscale come un ladro che sottrae ricchezza alla collettività ed è colpevole per le tasse molto alte; aggiunge che, se si vincesse l’evasione fiscale, si pagherebbe meno tasse.

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Ott 19 2012

PASSERA: IN ITALIA IL FEDERALISMO NON LO ABBIAMO MAI REALIZZATO

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 00:26

”Il nostro Paese e’ stato vicinissimo a perdere la sua sovranita’, indipendenza e dignita’” ma “tutti insieme siamo riusciti a evitarlo perche’ quello che e’ stato fatto e’ stato fatto con la grandissima compartecipazione di tutti”. Cosi’ il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, intervenendo agli Stati generali del Nord promossi dalla Lega in corso al Lingotto di Torino. Per questo, ha aggiunto “se possiamo parlare di crescita e’ perche’ abbiamo passato quel grandissimo momento di rischio”.

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Ott 18 2012

L’ITALIA È ALLO SFASCIO? TUTTA COLPA DEL FEDERALISMO CHE NON C’È

Finalmente è tutto molto chiaro e dobbiamo ringraziare un eroico e illuminato stuolo di geni italici che ci hanno svelato la vera causa di ogni nostro malessere sociale, morale ed economico: il federalismo! La salvifica diagnosi gode di uno straordinario unanimismo che travalica ogni steccato ideologico: lo dicono il compagno Napolitano, monsignor Bagnasco, il camerata Storace e il disciplinato  coro dei giornalisti più autorevoli. Tutti sono infiocchettati di tricolore, circondati da scolari che cantano l’inno di Mameli, tutti agitano al vento come fosse il libretto di Mao l’ultimo parto editoriale di Marcello Veneziani: “Dio Patria Famiglia”.  Come il Che, Mazzini non è mai morto e il suo spirito funesto e menagramo ha ripreso a volteggiare sui destini del felice Stivale.

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Ott 04 2012

IMBARAZZO SUL CUPOLONE DI SAN PIETRO: BASTA MONTI, BASTA EUROPA, BASTA MULTINAZIONALI.

 

Marcello Di Finizio, imprenditore triestino, ha deciso di andare controcorrente rispetto ai tanti italiani che ridotti sul lastrico dal “progresso” decidono di suicidarsi nell’anonimato e nell’anonimato restano racchiusi per sempre, grazie alla compiacente omertà dei media.

Marcello da oltre un giorno è abbarbicato a rischio della propria vita sul Cupolone di San Pietro, dove ha srotolato uno striscione che racchiude in poche parole tutto ciò che dovrebbe urlare a squarciagola ogni italiano onesto, se solo conoscesse le coordinate di quanto accade intorno a lui.

Se la protesta di Marcello non fosse in primo luogo indirizzata contro il banchiere Mario Monti ed i suoi padroni una vicenda di questo genere monopolizzerebbe da ieri il palinsesto dei TG e le prime pagine dei giornali, invece…..

Il circo mainstream sta mostrando una grande difficoltà nel trattare la vicenda.

Infatti se da un lato la notizia di un uomo in bilico sul Cupolone di San Pietro è tale da garantire ottimi risultati in termine di audience, dall’altro le rivendicazioni di quest’uomo sono tali da creare non pochi imbarazzi, tanto ai giornalisti quanto ai loro padroni.

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Set 24 2012

ECONOMIA: SOFFOCARE LA BESTIA

Category: Economia e lavorogiorgio @ 00:01

Il termine bestia deriva dal latino, il suo significato etimologico voleva rappresentare una belva violenta, solitamente cieca, originariamente infatti questa parola veniva usata per identificare animali molto feroci e violenti destinati al combattimento nei circhi: la bestia è stata la prima agghiacciante paura dell’uomo. Nel linguaggio figurativo esprime anche un animale spaventoso che non si può controllare o domare il quale ostenta violenza e furia inaudita in grado di prendere il sopravvento su tutto e tutti. La bestia per gli italiani è rappresentata dal suo apparato statale contraddistinto dai suoi organi istituzionali e dai suoi vari dipartimenti parastatali. Questa bestia ormai è senza più controllo, nessuno riesce più a domarla, combatte quotidianamente con i suoi artigli (Agenzia delle Entrate ed Equitalia) per strappare e lacerare la carne e le viscere dalle sue prede (contribuenti italiani). La bestia è insaziabile, più mangia e più vuole mangiare, non si stanca, non dà cenni di tregua nemmeno vedendo le sue prede accasciarsi al suolo esanime o in procinto di morire.

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Set 11 2012

CREDIAMO DI MORIRE PER LA PATRIA MA MORIAMO PER LE BANCHE

Smedley Butler, U.S. Marine Corps

CREDIAMO DI MORIRE PER LA PATRIA MA MORIAMO PER LE BANCHE.”

Lo diceva pure SMEDLEY BUTLER Generale US Marines e più decorato soldato storia USA, in tempi non sospetti, morto nel 1940.

IL GENERALE DI DIVISIONE SMEDLEY BUTLER SPIEGA IL PERCHÉ DELLA GUERRA PERPETUA.

Ho speso 33 anni nei Marines, la maggior parte del mio tempo facendo l’impiegato di alta classe per grandi affari, per Wall Street e banchieri. In breve, ero un malvivente per il capitalismo. (Smedley Butler, U.S. Marine Corps)

LA GUERRA È SOLTANTO UN IMBROGLIO. Credo che il modo migliore di descrivere un imbroglio sia come qualcosa che non è affatto ciò che sembra dalla maggioranza della popolazione; soltanto un ristretto gruppo interno sa di cosa si tratta, e viene gestito per il vantaggio di pochi ed a scapito delle masse.

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Set 08 2012

LA PIRAMIDE CAPITALISTA

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:28


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