Mag 25 2012

HO VISTO UOMINI CON LA SOLA SCUOLA ELEMENTARA METTERE SU AZIENDE E DARE LAVORO A DECINE E CENTINAIA DI PERSONE… POI …

Category: Economia e lavorogiorgio @ 09:24

Apollinare Veronesi, fondatore dell’omonimo  gruppo aziendale. Una persona  che poteva vivere in un castello, ma che invece ha deciso di passare la propria vita in una casa a due piani attaccata allo stabilimento di Quinto.

 

Ho visto uomini con la  sola scuola  elementare  mettere su aziende  e dare lavoro a  decine  e centinaia di persone.

Poi ho visto professori  plurelaureati  far chiudere migliaia di aziende  affamando milioni di persone.

L’ ingegno  non  si studia.

 


Mag 23 2012

CARO MONTI TI PRESENTO LA CURVA DI LAFFER. OVVERO UN LEGGERISSIMO PROBLEMA DI ENTRATE ERARIALI: QUANDO AUMENTARE LE TASSE DIMINUISCE IL GETTITO

Category: Economia e lavorogiorgio @ 07:48

(Venerdì 30 Dicembre, Mario Monti: Manovre Finite… a futura memoria)

 

Vi ricordate che quando dissi che Mario Monti era assente (forse malato) quando a lezione veniva spiegata (a lui)  la curva di Laffer?

Anche voi eravate assenti?

Bene allora rispiego:

Laffer era (è?) un economista di buon senso il quale faceva notare come ci fosse una relazione fra la pressione fiscale e la ricchezza prodotta (dunque tassabile) di un paese. Il sig. Laffer affermava che (interpretazione rozza di fk the teacher):

Esiste un certo livello di pressione fiscale ottimale per le casse dello stato. Se tale livello viene superato le entrate totali scendono per l’effetto depressivo delle imposte stesse.

Quello qui sopra enunciato è un concetto di banale buon senso.

Più lo stato rapina…ooops volevo dire, tassa il frutto del lavoro e dell’ingegno di imprese e cittadini meno queste produrranno. E’ necessario dunque trovare un punto ottimale fra imposizione fiscale in modo da massimizzare le entrate dello stato tenendo conto degli effetti depressivi delle tasse.

Con un grafico possiamo vedere cosa accade in Italia:

Sull’asse verticale abbiamo il totale delle entrate fiscali (T maiuscolo), sull’asse orizzontale il livello di pressione fiscale (t minuscolo). Con una freccia ho evidenziato dove siamo noi.

La pressione fiscale è così alta in italia per cui ad ogni variazione positiva del livello di tassazione si ottengono effetti talmente depressivi sulla base imponibile da ottenere meno entrate fiscali.

Ok… avete capito.

 

Fonte: da Rischio calcolato del 8 maggio 2012-05-11

Link: http://www.rischiocalcolato.it/2012/05/verso-la-bancarotta-e-siccome-declassano-la-spagna-lo-spread-italiano-va-a-413-ma-tornera-giu-per-ora-2-2-2.html

 

Nota e commenti

-Il  mese di aprile è  stato disastroso, infatti nel bollettino del ministero del tesoro non c’è la mitica frase ” buon andamento del gettito fiscale” ( anche a marzo era così, a differenza di gennaio e febbraio dove RIGOR MONTIS pavoneggiava un aumento delle entrate stesse)! Il deficit di aprile ( inferiore a 6 miliardi rispetto a quello dello scorso anno) è dovuto solo al fatto che i comuni hanno dovuto trasferire i loro soldi alla tesoreria centrale dello Stato ( circa 8 miliardi di euro)! Naturalmente sono soldi che lo Stato nel corso dell’anno restituirà  ai comuni stessi! E’ UN PURO ARTIFICIO CONTABILE!!!  (Nicola Clerici)

 

– Posso dirti che nel corso di Economia Politica I tenuto nell’A.A. 1988-89 dal Prof Monti la curva di Laffer era inclusa, ma lui l’ha liquidata in 5 minuti e affermando che la sua efficacia non era  certa.

Me lo ricordo bene perché, dopo aver ascoltato la sua lezione, decisi di “Rientrare” dal mio professore naturale … (Fabio Lugano)


Mag 19 2012

ECCO QUANDO È INIZIATA LA CRISI DELL’ITALIA: ERA IL 1992 SUL PANFILO BRITANNIA

Il Britannia

Il tutto é iniziato il 2 giugno 1992, nei pressi di Civitavecchia, sul Britannia, il lussuosissimo panfilo della Regina Elisabetta.

I più grandi banchieri anglo-americani lo affittarono a peso d’oro con lo scopo di avere un luogo sicuro in cui poter “chiacchierare” con gli italiani. Su quel panfilo l’Italia venne svenduta alle banche internazionali.

Lì venne decisa la scellerata privatizzazione dei principali beni dello Stato italiano.

La SIP, le autostrade, ENI, le Ferrovie dello Stato, le Poste e addirittura la Banca d’Italia.

Fino a quel momento tutti noi contribuenti  italiani, con le nostre tasse, sovvenzionavamo tutte queste aziende. Dopo la riunione galleggiante, tutto venne privatizzato e svenduto alle banche.

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Mag 18 2012

PARTITOCRAZIA, TASSE, SPENDING REVIEW, RIVOLUZIONE

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 12:25

NOI CONTINUEREMO A MANGIARE SULLA SPESA PUBBLICA, PERCIO’ VOI DOVETE PAGARE SEMPRE PIU’ TASSE, ANCHE OLTRE IL LIVELLO ATTUALE (CA. 70% SULL’EMERSO, 50% SUL TOTALE)”.

 

Questo è il messaggio che la politica lancia al popolo con la beffarda spending review di 2,2 miliardi su circa 300 tra spesa per acquisti di beni e servizi e spesa per opere pubbliche – una spesa che è gonfiata grosso modo del 50%, ossia della quale politici e burocrati mangiano circa la metà. Che il gonfiaggio sia di quest’ordine lo dimostrano molti elementi: dalla pratica di moltiplicare il corrispettivo degli appalti in corso d’opera, a quella di moltiplicare il costo delle forniture ospedaliere di molte volte da Milano a Palermo). La politica non rinuncia a rubare e a sprecare perché quello è il suo guadagno e la sua fonte di mezzi per comprare consensi. Perciò parla di pagare le tasse come di un dovere assoluto, metafisico, indipendentemente dall’uso che la politica ne fa:

 “DOVETE PAGARE LE TASSE ANCHE SE NOI LE USIAMO MALISSIMO E SE LE RUBIAMO”.

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Mag 18 2012

PREAVVISO DI USCITA DALL’EURO – EURO BREAK UP WARNING

Il FMI ha ultimamente pubblicato numeri che danno la certezza matematica che l’Italia non può essere risanata e portata nei parametri dell’Eurosistema: è vero che dal 2008 al 2017 sarà leader nell’avanzo primario, ma questo conta ben poco rispetto al fatto che il suo pil, in quel periodo, calerà dell’1,7%, mentre quello USA aumenterà del 20,3, quello francese del 10, quello tedesco dell’8,8, quello cinese del 116. Il rapporto debito/pil italiano peggiora del 13,2%.

Ciò basta a porre l’Italia fuori del circolo dei paesi del Primo Mondo (già nella precedente fase di crescita era rimasta indietro di molti punti dall’Eurozona e dall’America) e ad escludere che possa rispettare il Fiscal Compact (riduzione del 20% all’anno della quota di debito pubblico eccedente il 60% del pil).

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Mag 18 2012

L’IMU DI MARIO MONTI: UN DISASTRO IMMOBILIARE.

Category: Economia e lavoro,Monolandiagiorgio @ 06:39

Di Marco Della Luna

 

Il Censis stima che l’IMU produca una perdita di valore degli immobili italiani tra il 20 e il 50%, cioè tra 800 e 2.000 miliardi di Euro, stimando 4.000 il patrimonio ante IMU. E’ come se una serie di bombardamenti avesse distrutto un edificio e un terreno su tre.

Quindi Monti, ha fatto un danno di circa 1.500 miliardi al patrimonio privato e pubblico del paese, per incassarne 47.

Ha fatto un danno di 2/3 del debito pubblico, senza ridurre il debito pubblico, ma aggravandolo e peggiorando il rapporto tra valore dei risparmi e debito pubblico e privato.

Ha colpito in tal modo l’unico punto forte della situazione finanziaria italiana: il buon rapporto tra debito (pubblico e privato) e patrimonio (pubblico e privato).

Davvero un genio dell’economia! Non basta la nomina a Senatore a Vita per alti meriti verso la patria. Merita un premio Nobel.

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Ott 28 2010

Cuba: socialismo fai da te

Paladar cubano

A CUBA SI LICENZIANO GLI STATALI E S’INCORAGGIA IL LAVORO «FAI-DA-TE»

Il governo cubano ha deciso di aumentare l’iniziativa privata per cercare di ricollocare mezzo milione di lavoratori statali che saranno licenziati entro sei mesi in un processo definito «aggiornamento» del socialismo.

In queste settimane è partita la consegna della licenza di «liberi professionisti» per 178 attività che consentirà ai cubani di affittare agli stranieri tutta la casa in valuta, e non solo una parte come finora, e di aumentare fino a 20 posti i 12 attuali nei «paladar», i piccoli ristoranti privati «fai-da-te» (nella foto).

I cubani potranno inoltre fare più di un lavoro.

Fonte: Da L’Arena di Verona di Martedì, 26 Ottobre 2010, LETTERE, pagina 19

Link: http://www.larena.it/


Ott 21 2010

Bisogna cambiare l’articolo 53 della Costituzione

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 07:45

TASSE

La norma contenuta nell’articolo 53 della Costituzione italiana afferma:

Tutti sono tenuti a concorrere  alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.

Potrebbe  sembrare valido in un paese normale.

Ma un paese nato sull’oppressione dei suoi popoli, su un’inclinazione mafiosa di parte della sua società, corrotto in tutti i suoi gangli, intriso di tangenti, di rapine più o meno legalizzate, di caste più o meno arroganti e malavitose e, altro, e altro ancora…. tale articolo va cambiato in:

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche nella misura in cui  essi fruiscono delle stesse


Gen 03 2010

Quella sovranità della moneta in mani private

Category: Economia e lavorogiorgio @ 10:31

50 euri

Abbiamo ricominciato a tremare per le banche. Abbiamo ricominciato a tremare addirittura per gli Stati, a rischio di fallimento attraverso i debiti delle banche.

Si è alzata anche, in questi frangenti, la voce di Mario Draghi con il suo memento ai governanti: attenzione al debito pubblico e a quello privato; dovete a tutti i costi farli diminuire.

Giusto. Ma l’unico modo efficace per farli diminuire è finalmente riappropriarsene.

Non è forse giunta l’ora, dopo tutto quanto abbiamo dovuto soffrire a causa delle incredibili malversazioni dei banchieri, di sottrarci al loro macroscopico potere?

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Dic 13 2009

Marx e il concetto di struttura economica

Category: Economia e lavorogiorgio @ 21:16

marx-karl

Il pensiero economico socialista e Marx, Marx e i Classici, sfruttamento e valore, il plusvalore, le proposizioni di Locke, la trasformazione del valore in prezzi, innovazioni monetarie…

Karl Marx nasce nel 1811 a Treviri, figlio di avvocato ebreo ma che si sentiva tedesco, viene inscritto all’università ma non ebbe ottimi risultati. Si laureò con una tesi in filosofia “Sulle differenze tra la filosofia di Democrito e di Epicuro“. Si sposa, e scrive su dei giornali entrando in collaborazione con la sinistra hegeliana. Ogni suo scritto veniva censurato.
Gli offrono di collaborare con gli “annali Franco-tedeschi” e viene nuovamente censurato.
In Francia conosce Proudhon e si lega a Frederic Engels, benestante che lo mantiene. Viene cacciato dalla Francia e lo ritroviamo nel 1848 a Bruxelles per il manifesto del partito comunista.
Anche qui viene condannato ed insieme ad Engels si ritirava definitivamente a Londra dove scrive “il Capitale”. Lì organizza nel 1864 la “I internazionale” dove si trovarono Proudhon, Backmin anche Mazzini che quando saprà di cosa si tratta si ritirerà.
Nel 1871 in Francia c’è la Comune, governo socialista represso nel sangue. Ci fu un conflitto tra Backmin e Marx che culminò con il fallimento della “I internazionale” (1876). Dopo avere lavorato tutta la vita al “Capitale”, morì a Londra.

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Dic 10 2009

Cuoi e buoi dei paesi tuoi

Category: Economia e lavorogiorgio @ 01:09

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Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar.

Chi non l’ha sentita canticchiare almeno una volta nel corso della sua vita, un motivetto canoro ormai di vecchia data che ricorda un’epoca ormai passata in cui chi era giovane sognava di andarsene via dall’Italia per trovare un posto di lavoro.

Forse l’anno venturo qualche rapper italiano (confido in Fabbi Fibra) proporrà un rifacimento musicale all’industria discografica per lo scenario italiano, magari qualcosa del tipo “Mamma mia dammi 1000 euro che all’estero me ne voglio andar”.

L’Italia è stata assoggettata al dictat delle privatizzazioni e della concorrenza sleale: si è fatto l’impossibile per distruggere quello che è stato costruito dal dopoguerra ad oggi, soprattutto il cosiddetto vantaggio competitivo italiano non esiste più.Interi distretti industriali messi in ginocchio e decimati per aver abbracciato il pensiero globalizzante. 



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Nov 30 2009

Economia: Tagli e dettagli

Category: Economia e lavorogiorgio @ 09:42

Pubblicato il 26/11/2009

Quando nel 1994 Amy Whitfield scalava le classifiche musicali internazionali con il suo “Saturday Night” ed imperava la cultura del disco entertainment degli anni 90, allo stesso tempo il nostro paese raggiungeva il suo picco di massimo splendore per quanto concerneva il benessere economico alimentato da uno sviluppo e successo industriale che proprio in quell’epoca ostentava il suo massimo slancio evolutivo.

Ricordo molte bene quel periodo, frequentavo da qualche anno l’università ed al tempo stesso mi dilettavo come dee jay negli house club: rammento ancora come tutti noi giovani “discotecari” sognavamo un giorno di poter possedere o gestire un locale da ballo (e sballo) tutto nostro, vedendo gli incassi e le migliaia di persone che vi gravitavano ad ogni serata.  Sono passati appena quindici anni e quel periodo ormai è un ricordo di un passato che non rivedremo mai più.



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Nov 25 2009

Oppressione fiscale: l’Italia batte tutti

Category: Economia e lavorogiorgio @ 08:12

Oscar Giannino

Aggiornamenti sull’emergenza vera, della competitività italiana: quella fiscale. Quella cioè che prima di tutte si potrebbe risolvere, a patto di decisioni energiche, visto che per il ritardo infrastrutturale e il gap energetico i tempi sono necessariamente lunghi, quand’anche intervenisse un Licurgo.

Un nuovo studio comparato fresco fresco di pubblicazione attribuisce all’Italia la poco onorabile palma di Paese in testa alla graduatoria dell’oppressione fiscale mondiale. Il governo farebbe meglio a leggerlo. Ma anche Confindustria.  Perché credere che la caduta di gettito figlia della contrazione economica condanni all’inerzia delle aliquote – vista la fame di nuova spesa pubblica – significa solo contribuire aggiuntivamente alla caduta del PIL.

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Giu 14 2009

E’ la finanza ( alias Banche) che ci vuole alla fame

Category: Economia e lavorogiorgio @ 08:22

Finalmente anche i grandi media – (come al solito  sempre in ritardo) – si sono accorti che nel mondo manca il cibo, e che nei Paesi della povertà scoppiano tumulti per il pane e il riso  rincarato. Ovviamente, forniscono il risaputo elenco di cause: aumentati consumi cinesi e indiani, global warming, cereali destinati a bio-carburante anzichè all’alimentazione; e infine, la «speculazione»: gli investitori speculativi (hedge fund) sono lì a guadagnare sui rincari, puntanto su ulteriori rincari e con ciò provocandoli.

Ma tacciono sempre la causa primaria della carestia avanzante, che è la dittatura globale della finanza bancaria, di un’economia in cui i valori sono esclusivamente monetari.

La finanza, semplicemente, odia l’agricoltura. La odia da sempre.  Perchè?

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Giu 12 2009

Muhammad Yunus Banchiere premio nobel per la pace 2006 accusato di “usura” da France 24

Il premio Nobel 2006 per la pace, Muhammad Yunus è stato accusato di aver fondato non una grande banca che aiuta i poveri, motivo del premio nobel, ma di controllare una grande banca che sovraindebita e nei fatti strozzina i poveri del Bangladesh.

La parola usata e “sovraindebitamento”, ma la traduzione più corretta sarebbe “usura” dato che la condizione è la stessa.

Senza tanti veli questo è stato affermato dalla trasmissione Humanitaire dal titolo “Bangladesh, i sovraindebitati del microcredito” andata in onda alle 16.10 su France24 , visibile online

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