Negli anni Sessanta, nel nostro negozio d’ottica gestito da Vito e mamma, entrò un’attraente signora. Portò a riparare un occhiale da sole con una lente rotta. Dai complimenti di mio fratello e dalle lusinghe che la donna smorfiosamente accettava, mia madre ne fiutò il pericolo.
La conferma arrivò tre giorni dopo quando la signora venne a ritirare l’occhiale. Alla richiesta di quanto dovesse, mio fratello sorridendo rispose:
– Cinque lire.
– Come mai così poco? – chiese con stupore quella quarantenne.
– È ciò che mi è costata la lente tanti anni fa. – e aggiunse – E poi, è un onore per me e per il negozio servire una come lei.
E dopo una leccata del genere, mia madre ch’era presente divenne verde, rossa e anche viola. Assunse tutte le sfumature dell’arcobaleno per reprimere quello che le era salito sulla punta della lingua.