di ETTORE BEGGIATO
Enzo Trulla è vicesindaco del Comune di Sosàn/Sossano e ha, fra le altre, la delega all’identità veneta; e come assessore non perde occasione di lottare per difendere l’identità e la lingua veneta.
Qualche mese fa ha pensato bene di stampare in lingua veneta l’obbligatorio cartello di inizio dei lavori per la nuova piazza della frazione di Collaredo, ricordando a tutti che “CHI SEMO AL COLAREDO, NEL VENETO TERA DE SAN MARCO” e che per finire “ i laòri ghe meteremo presapoco novanta dì”.
Nei giorni scorsi, in occasione della scadenza della famigerata TASI ha pensato bene di ricordare la scadenza ai suoi concittadini ricorrendo ancora una volta alla lingua del Goldoni, di Noventa, del Pittarini e di tanti altri poeti che hanno nobilitato la nostra “lengua veneta”; ecco il testo:
Caro amico de Sosàn paga e TASI !
Son quà n‘altra volta, senza voja, a scrivarVe par dirve come la funziòna n’altra tassa che nè gà tacà lo stato taliàn, par pròare a vegnèrghe fora da stò casòto economico. Casòto che noàltri, come altra jente de altri paesi, de sicuro non ghèmo fato capitàre…. e vorìa anca vèdare!
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