Mar 31 2014

LA CHIESA VERONESE AL PRINCIPIO DEL SECOLO XVII

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 22:28

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VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO IX

 

 

Nell’anno 1850 il nostro sac. Cesare Cavattoni, pubblicò un opuscolo prezioso per la storia della chiesa veronese. È una Reletio dello stato della nostra chiesa negli ultimi mesi dell’ anno 1606 e nei primi dell’anno seguente, scritta dal sac. Agostino Bettini, attribuita ufficialmente al vescovo Alberto Valier, succeduto nel maggio 1606 allo zio Agostino. Questa Reletio darà la materia principale del capo  presente; nel quale ci serviremo anche delle preziose note illustrative, che vi aggiunse l’erudito editore(1). Lo stesso sac. Cavattoni nel 1862 in occasione del solenne ingresso di mons. Luigi Canossa a vescovo di  Verona, pubblicò un altro prezioso opuscolo storico anonimo; una Informazione dello stato di Verona nel 1600, trascritta dall’originale, che si trovava nell’ Archivio dei Frari di Venezia: benché essa si occupi specialmente dello stato civile, tuttavia ci dà anche notizie sulle condizioni ecclesiastiche(2).  Ci gioverà pure una relazione anonima sullo stato di Verona nel 1600, che si trovava presso il nostro concittadino Giulio Lando nunzio residente a Venezia per la città di Verona, della quale si vale talvolta il nostro Biancolini; forse in origine è la stessa Informazione, benché non sempre siano identiche le cifre. Aggiungeremo in fine altri particolari, che trarremo da varie fonti, e specialmente da alcune monografie recenti. (a)

 

Per maggiore chiarezza divideremo questo Capo in quattro paragrafi:

1. Clero secolare;

2. Istituzioni religiose;

3. Istituzioni benefiche;

4. L’interdetto contro il Dominio Veneto.

– Seguiremo approssimativamente l’ordine della Relatio, non però rigorosamente; e ciò allo scopo che l’esposizione riesca più ordinata.

 

 

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Mar 29 2014

I DUE VESCOVI VALIER

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 18:10

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Monumento dedicato al  vescovo Agostino Luigi Valier (o Valerio ):  sta sulla parete del Duomo  di Verona a lato della cappella del SS. Sacramento.

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO VIII

 

SOMMARIO. – Agostino Valier – Suo modello e consigliere – Visite – Seminario – Scuola degli Accoliti – Dottrina cristiana – Culto del SS. Sacramento – Monache – Opere di beneficienza – Contagio del 1575 – Giubileo – L’arte sacra – Amicizia con S. Carlo – Visita le diocesi della Dalmazia, dell’Istria, ecc. – Creato cardinale – Suo coadiutore il nipote Alberto – Nuovi Ordini in Verona – Scissura tra la Repubblica e la S. Sede – Morte di Agostino Valier. – Successore Alberto Valier – Sue opere – Morte.

 

 

Il vescovo Agostino Velier, o Valeria, nipote e già coadiutore del Navagero, entrò in Verona nel giorno 15 luglio 1565.

Egli avrebbe voluto venire a Verona in forma privata: ma il Consiglio dei XII e L nella seduta del 14 giugno avea predisposto di solennizzare l’ingresso, e preparato anche i regali consueti in vettovaglie per il valore di circa 75 ducati.  Così l’ingresso fu celebrato con l’incontro o le consuete ceremonie usate verso i vescovi precedenti. Agostino Valier è il vescovo centesimodecimo; e tenne la sede di Verona per anni circa 41.

 

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Mar 28 2014

LA CHIESA VERONESE ALLA FINE DEL CONCILIO DI TRENTO

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 17:11

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Davanti al tornacoro del Duomo di Verona la  lapide sepolcrale del Cardinale Alberto Navagero

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO VII

 

SOMMARIO. – Un vescovo incerto – Girolamo Trevisani – Regolamento per la scuola degli Accoliti – Bernardo Navagero – Suoi consiglieri – Sinodo diocesano – Agostino Valier coadiutore e poi successore. (a)

 

Durante l’episcopato di Agostino Lippomano sorsero alcune liti tra la Repubblica Veneta e la S. Sede: per le quali sembra che la chiesa di Verona sia rimasta vacante per quasi due anni. A quanto narra uno storico veneziano, in questo frattempo si avrebbe un vescovo di Verona, che però mai non sarebbe venuto a Verona, Marco Antonio dalla Mula, od Amulio veneziano(1). Il pontefice Paolo IV lo avrebbe nominato poco dopo la morte del Lippomano: ma per ragioni diplomatiche vi si opponeva il Senato: comunque sia, questo M. Antonio dalla Mula non figura mai nella serie dei nostri vescovi.

 

Finalmente, per un concordato tra il Pontefice ed il Senato, nel 1661 fu destinato alla sede di Verona Girolamo Trevisani, patrizio veneto, religioso dell’Ordine di S. Domenico: egli tra i nostri vescovi è il centesimottavo, uomo di acutissimo ingegno e di scienza profonda e retta, ed insigne predicatore(2).  Fece il suo ingresso in Verona il giorno 12 febbraio 1561; ma vi stette breve tempo; poichè il Concilio di Trento lo invitava a recarsi colà, ed egli vi arrivò il 12 aprile.

 

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Mar 27 2014

CONTRIBUTI DELLA CHIESA VERONESE AL CONCILIO DI TRENTO

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 17:14

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Concilio di Trento – Castello del Buonconsiglio – Monumenti e collezioni provinciali.

La tela fu pagata dal Municipio di Trento ed è una replica fedele del dipinto attribuito a Elia Naurizio ora al Museo diocesano tridentino. Fu commissionato da Hans Hörmann di Hall, operante a Trento come fattore di casa Fugger.

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO VI

 

SOMMARIO. – Necessità di un Concilio generale. – Il Giberti a Vicenza ed a Trento. – Le Constitutiones Gibertine – I vescovi Luigi Lippomano, Girolamo Trevisani, Bernardo Navagero – Altri teologi e canonisti veronesi.

 

Due furono le cause, che fecero conoscere ed estimare la necessità di un Concilio generale verso la metà del secolo XVI: le nuove eresie, e la corruzione dei costumi, massime nel clero.

Già dal principio del secolo precedente l’autorità della Chiesa e del suo Capo visibile era stata scossa terribilmente per le eresie antiautoritative, causate, od almeno fomentate, dal grande scisma occidentale: deprezzata la sua autorità dottrinale, avvilita la sua autorità precettiva: Di qui si spiega come le dottrine di  Lutero, che considerate in se stesse e nel loro autore non doveano incontrare che la noncuranza generale, si poterono radicare nella mente di tanti cristiani ed in breve tempo trovar tanti proseliti in tutta la Germania, per estendersi poi in Francia e nell’Inghilterra.

 

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Mar 26 2014

OPERE DI BENEFICENZA

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 22:18

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Atrio della chiesa della Santissima Trinità. Nel 1536 il vescovo di Verona Matteo Giberti ottenne da papa Paolo III che il complesso  della chiesa della SS. Trinità diventasse una casa di ritiro per donne in difficoltà, le cosiddette “Convertite”. Perché assistessero alle funzioni senza essere viste, fu eretta la loggia, un tempo protetta  da grate.  Un’iscrizione posta nell’atrio della chiesa della SS. Trinità dall’arciprete Gaetano Giacobbe ricorda quest’opera insigne del Giberti: «lo Matth. Gibertus Ep. N. coenobium puellis nuptisq. e vitae coeno revocand. ad frugemque bonam reducendis vectig. ad tributa certisq. legibus constituit».

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO V

 

SOMMARIO. – Santa casa della Misericordia – Conservatorio delle convertite – Compagnia della Carità – Istituzioni rinnovate o ricostituite e migliorate.

 

 

Quanto Verona abbia sempre favorito le opere di beneficenza per i pellegrini, per i poveri, per gli infermi comunque bisognosi dell’altrui carità, apparisce, non fosse altro dalle Notizie storiche delle Chiese di Verona del nostro Biancolini, nella quale opera vengono registrati circa quaranta ospizi, eretti presso a poco entro i sette secoli dal decimo al decimosettimo, oltre non pochi nel territorio(1).

 

Noi qui diremo delle opere di beneficenza erette in Verona al principio e verso la metà del secolo XVI.

 

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Mar 25 2014

ISTITUZIONI RELIGIOSE (a)

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:27

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Interno della Chiesa di S. Giorgio in  Braida, consacrata il 27 aprile del 1536 dal vescovo Giberti. 

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO IV

 

SOMMARIO. – Confraternita segreta del SS. Corpo di Cristo Chierici Regolari Teatini – Terziarie Francescane claustrali – Suore Domenicane a S. Domenico – Suore Benedettine al Corpus Domini Cappuccini – Barnabiti e Suore Angeliche – Funzioni delle Quarantore Scuole della Dottrina Cristiana. – Oratorio. – S. Giorgio in Braida ed altre chiese. – Conclusione.

 

Un’opera efficacissima di vita veramente cristiana fu istituita in Verona l’anno 1518, col titolo Confraternita segreta delSS. Corpo di Cristo.

Il frate Girolamo Auricalco degli Auricalchi dell’ordine dei Minori Osservanti, predicando in quest’anno la Quaresima nella nostra cattedrale, propose ai buoni veronesi di unirsi in una società, che avesse a suo scopo restaurare nei suoi membri la vita cristiana, mediante la devozione al SS. Sacramento. A lui si unì Francesco Baroni cappellano del monastero di S. Maria in Organo; e così formarono un primo gruppo di socii, che si radunarono il 10 maggio nella chiesa dei ss. Siro e Libera in numero di vent’otto, tutti di sesso maschile(1).  Ben presto la confraternita ottenne dagli Olivetani di S. Maria in Organo che le fosse ceduta quella chiesa dietro il tributo annuo di una libbra di cera lavorata; e la cessione fu poi confermata da Leone X con la bolla His quae data il 29 luglio 1521(2).

 

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Mar 24 2014

ALCUNE GLORIE VERONESI

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 03:25

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Il vecchio Altare Maggiore nel tornacoro  del Duomo di Verona con il grande stemma del Canossa;  Lodovico di Canossa fu sepolto il 3 febbraio nel duomo di Verona, nel coro dinanzi all’altar maggiore; Bernardo Donato pronunziò l’orazione funebre. Sulla tomba venne successivamente collocata una lapide con il suo stemma, e i suoi nipoti vi aggiunsero poi un epitaffio; nel 1544 vi venne sepolto il Giberti, deceduto l’anno prima.

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO III

 

SOMMARIO. – Lodovico di Canossa – Adamo Fumano – Bernardino Maffei – Sant’Angela Merici – B. Lucia – Francesco Zini – Giovanni Del Bene – Nicolò Ormaneto – Onofrio Panvinio.

  

Un erudito scrittore veronese, parlando del secolo XVI, dice che esso per Verona fu «il periodo più splendido della nostra cultura classica» (1).  Noi, avendo assunto come compito nostro, non di esporre la storia di Verona, ma soltanto di dare alcuni cenni storici sulla sua chiesa, diremo soltanto di quelle glorie che spettano alla chiesa, sia pér il grado delle persone in sè, sia per la natura delle opere da loro istituite o favorite; seguendo presso a poco un ordine cronologico.

 

Il  primo personaggio, celebre, che ci si presenta nei primi decenni del secolo XVI, è il conte Lodovico di Canossa, nato in Verona l’anno 1476 da Bartolomeo ed Isabella degli Uberti(2). Ancor giovane, sia per le sue doti personali, sia per la nobiltà della sua famiglia, si trovò impigliato in affari politici; prima presso il duca di Urbino, poi in Roma nella Corte Pontificia sottò i papi Giulio II, Leone X, Adriano VI.  Nel 1514 da Leone X fu mandato per una legazione a Londra, dove entrò in relazione con Erasmo di Rotterdam. Nel 1515 era in Francia, dove si  cattivò tosto la stima ed il favore del nuovo re Francesco I, il quale poi nel 1525 lo mandò come suo ambasciatore presso la Repubblica Veneta. In questo ufficio tenuto per oltre tre anni lavorò indefesso per gli interessi del suo re, massime nelle terribili lotte disastrose con l’imperatore Carlo V. Fin qui il conte Canossa diplomatico.

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Mar 23 2014

TRE VESCOVI LIPPOMANI

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:51

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Maria col Bambino fra l’Apostolo S. Bartolomeo e Sant’Antonio: poco prima dell’inizio dei lavori della chiesa di Madonna della campagna  su disegno del Sammicheli,  davanti a questa immagine il vescovo Agostino Lippomano nella festa di Pentecoste celebrò la messa.

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO II

 

SOMMARIO. – Pietro Lippomano – Il suo coadiutore – Luigi Lippomano – Interviene al Concilio di Trento – Legazione presso Carlo V – Legazione in Polonia. – Sua operosità in Roma – Visite nella diocesi di Verona – Il vicario – Regolamento per la scuola dei chierici. – Industrie del vescovo per la conservazione della fede in Verona – Il monastero delle Maddalene – Vite dei santi ed altri scritti – Relazione con nomi celebri per santità – Traslazione alla sede di Bergamo – Agostino Lippomano – La chiesa di S. Maria della Pace.

 

 

Il vescovo Giberti pochi mesi prima della sua morte avea proposto come vescovo di Verona Pietro Contarini gentiluomo veneziano; e ne avea presentato domanda al doge di Venezia ed al pontefice Paolo III.  Ma, non sappiamo di certo per quale motivo, la sua domanda non fu esaudita (1).  A reggere la chiesa veronese fu mandato Pietro Lippomeno, il quale nella serie dei nostri vescovi sarebbe il centesimoquinto, e resse in qualche modo la nostra chiesa per circa quattro anni.

 

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Mar 22 2014

GIOVANNI MATTEO GIBERTI: UN VESCOVO PROVVIDENZIALE

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 08:17

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 GIOVANNI MATTEO GIBERTI

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO  I

 

SOMMARIO. – La così detta Riforma. – Condizioni della chiesa veronese – G. M. Giberti creato vescovo di Verona – Suo vicario e suffraganeo: prima visita alla diocesi – Giberti a Verona – Liti coi canonici – Visite pastorali: riforma del clero secolare – Il clero regolare – Istruzione dei fedeli; riforma dei costumi – Precauzioni contro le eresie protestanti – Opere di carità – Le Constitutiones – La chiesa veronese restaurata – Morte del vescovo Giberti.

 

La così detta Riforma sorse in Germania verso gli anni 1518-1521.

Primo autore di essa fu Martino Lutero apostata dell’ ordine Agostiniano; il quale, presa occasione da una questione particolare, quella delle indulgenze, procedendo di passo in passo, negò il principio di autorità nella Chiesa, asserendo a tutti e singoli i fedeli il diritto di credere o non credere, e secondo il proprio arbitrio obbedire o non obbedire. Queste teorie attecchirono ben facilmente nelle menti dei fedeli in Germania; dove l’autorità della Chiesa era già scossa fin dalla prima metà del secolo precedente.  Coerentemente a questi principi l’evoluzionismo delle teorie riformistiche non avrà mai fine; ed i nuovi riformatori giustamente dissero se stessi Protestanti, essendo la Riforma una   protesta contro qualsiasi autorità della Chiesa. Dalla Germania le nuove teorie passarono gradatamente nei paesi limitrofi; e così si insinuarono anche nell’ Italia superiore verso gli anni 1525-1530. (a)

 

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Mar 21 2014

EPOCA IV: DALLA RIFORMA AI PRIMORDII DEL SECOLO XX. (a)

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:51

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Chiesa dei  Santi  Nazzaro e Celso a Verona. I  lavori del complesso religioso  furono  iniziati il 13 ottobre 1464 e terminarono  il  14 febbraio 1483  con la consacrazione della chiesa  effettuata da Marco Cattaneo, arcivescovo di Durazzo.                

 

 

a) Mons. Pighi aveva progettato di estendere i suoi cenni a tutto il secolo XIX e fino ai primi decenni del nostro secolo; ma la morte gli impedì di attuare il suo progetto. Il suo lavoro giunge fino all’episcopato di mons. Giovanni Morosini (1772-1789). Quindi il lettore troverà che l’opera si conclude con l’episcopato di mons. Morosini.

 

Fu proseguita poi fino ai primi decenni del secolo XIX da mons. Angelo Grazioli, parte su appunti lasciati da mons. Pighi, parte con ricerche proprie; ma non si spinse oltre l’episcopato di mons. Giuseppe Grasser (1828-1839).

 

I capitoli scritti da mons. Grazioli non sono compresi in questo volume.

 

 

Fonte:  srs di Giovanni Battista Pighi, da CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE, volume II

 

 


Mar 21 2014

SPIGOLATURE NELL’EPOCA TERZA

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:49

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Santa Maria di Nazaret,  antica residenza estiva dei Vescovi veronesi, oggi del Don Calabria. La chiesa fa parte dell’itinerario della Verona minor Hierusalem

 

 

VOLUME II –  EPOCA III  –  CAPO XXIII

 

SOMMARIO. Verona nova Jerusalem – La Madonna del Popolo – Festa e processione del Corpus Domini – S. Rocco – Sant’ Antonio di Vienna – Santuario della Corona – Alcune chiese della Diocesi – Un calendario ecclesiastico del secolo XV.

 

 

Come abbiamo fatto nella fine della due epoche precedenti così intendiamo ora di raccogliere qui alcuni fatti particolari dell’ epoca terza, che, o ci sono sfuggiti nella narrazione cronologica, o non aveano una connessione naturale con la materia dei singoli capi.  Comincieremo dalla città, per dar poi alcuni accenni a fatti della diocesi.

 

Il Consiglio dei XII e L nel giorno 25 novembre 1477 prese la parte (deliberazione) che, abolito l’antico sigillo del Comune di Verona, gli fosse sostituito un nuovo con la iscrizione: VERONA NOVA IERUSALEM D. ZENONI PATRONO (1)

Questa iscrizione, mentre attesta la devozione dei veronesi verso il loro patrono S. Zeno, onora la città col titolo: NOVA IERUSALEM.  Questo appellativo indicava una certa somiglianza di Verona a Gerusalemme dovuta, non tanto al sito, quanto alle memorie di Terra Santa riportate sulle colline di Verona dai pellegrini reduci dalla Palestina.

Così dietro S. Pietro in aree si pose una chiesetta dedicata all’Annunciazione di Maria, con altra chiesetta ad onore dell’Arcangelo S. Gabriele sul colle di fronte; (a) quella località fu chiamata Nazareth. Sul colle che sta di fianco se ne costrusse un’altra, detta S. Maria di Betlemme: ed ai piedi di questo colle un’altra chiesetta detta del Santo Sepolcro, che risale alla prima metà del secolo XII.

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Mar 19 2014

ALCUNE GLORIE VERONESI

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:05

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Specchi del coro di S. Maria in Organo di Verona, capolavori di intarsio Fra Giovanni Cappello da Verona

 

 

VOLUME II –  EPOCA III – CAPO XXII

 

SOMMARIO.  Pietro Emilei – B. Andrea Grego – S. Catterina – B. Elena Agli – B. Giannetto – B. Filippo – Il vescovo ErmoIao Barbaro – Isotta Nogarola – Canonici Lateranesi di S. Leonardo – Giovanni Panteo – Fra Giacomo da Verona – Fra Giocondo – Fra Giovanni – Alcune opere artistiche – Un’avvertenza.

 

Benché il primo stadio della Signoria veneta abbia avuto funeste conseguenze nel regime della chiesa veronese, pure anche in questo secolo godiamo poter registrare i nomi di alcuni personaggi, che lasciarono di sé felici memorie. Diremo anzitutto di quelli che illustrarono la nostra chiesa per la loro vita operosa e santa, per i loro scritti massime in materie religiose, poi accenneremo ad altri che vi lasciarono i frutti della loro intelligenza nel campo delle lettere e dell’arte.

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Mar 18 2014

NUOVE FONDAZIONI RELIGIOSE E BENEFICHE

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:20

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Convento di San Bernardino in Verona. La prima pietra della chiesa fu solennemente benedetta dal vescovo Condulmier il 23 Aprile 1452.

 

VOLUME II –  EPOCA III  –  CAPO XXI

 

SOMMARIO. – S. Bernardino da Siena a Verona – Monastero di S. Chiara – Minori Osservanti all’ Arcarotta; indi nel Borgo S. Zeno: S. Giovanni da Capistrano – Servite Terziarie – Gesuati – Fiesolani – Eremiti Gerolimini – Olivetani a S. Maria in Organo – Gli Umiliati – Confraternita del SS. Corpo di Cristo – La Domus sanctae Pietatis – Il Monte di Pietà – Religiosità della Signoria e del Consiglio dei XII

e L.

 

Abbiamo già veduto come nel secolo XIV s’abbia avuto un po’ di risveglio religioso in Verona.

Ora possiamo aggiungere che un tale risveglio ebbe un più ampio sviluppo nel secolo XV; non solo individuale nei singoli fedeli, ma anche sociale. Pur troppo la dominazione dei veneziani porta una generale demoralizzazione dei costumi per il lusso smodato e la mania dei godimenti carnali: Verona seguiva gli esempi della città dominatrice. Pur tuttavia sotto la Signoria Veneta regnava in Verona la pace e la concordia. La città era governata saggiamente, e tanto la Signoria quanto il comune, il così detto Consiglio dei XII e L, riconoscevano nella religione un mezzo efficacissimo per il buon ordine e per la pubblica tranquillità; e così riconoscevano nell’autorità il dovere di tutelare e promuovere il culto religioso e di praticarlo ufficialmente.

 

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Mar 17 2014

LA CHIESA VERONESE ASSERVITA ALLA SIGNORIA VENETA

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:34

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Porta esterna del vescovado, la quale sul piedestallo della colonna a destra di chi entra ha la celebre scritta: PROBIS IMPROBISQ. PAR ADITVS DISPAR EXITVS.

probis improbisque par aditus, dispar exitus:   l’entrata è uguale per i buoni e per i cattivi, ma differente è l’uscita

 

 

VOLUME II –  EPOCA III – CAPO XX

 

SOMMARIO. – Un secolo di Signoria Veneta – Angelo Barbarigo – Guido Memo – La chiesa veronese aderisce ai Papi pisani – Francesco Condulmier – Renitenze dei veronesi – Il vescovo assente – Ermolao Barbaro – Prima visita alle chiese della diocesi – La « Oratio contra poetas » – Giovanni Michiel – Marco Corner – La Mensa Cornelia.

 

Il  primo stadio della Signoria dei veneziani in Verona abbraccia circa un secolo.

Presero possesso di Verona contro i Visconti l’anno 1405: ne furono scacciati nel 1509 per le armi dell‘imperatore Massimiliano. In quest’epoca, parte per imposizione diretta dei veneziani, parte per la loro influenza presso la Corte Romana, avvenne che tutti i vescovi nostri furono veneziani, e patrizi, e quasi tutti ricchissimi.

 

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Mar 16 2014

CONSEGUENZE DELLE MUTAZIONI POLITICHE

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:28

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Frammento di affresco riproducente forse san Benedetto, attribuito a Martino da Verona; Chiesa di San Zeno a Verona.

 

 

VOLUME II –  EPOCA III  –  CAPO XIX

 

SOMMARIO. – Scaligeri – Visconti – Veneziani – Pietro II Scaligero: Atti principali: rinunzia alla sede di Verona – Un Vescovo dubbio – Jacopo de Rossi: si ritira da Verona – Angelo Barbarigo: creato cardinale rinunzia alla sede di Verona – Guido Memo.

 

Il declino dei Della Scala dalla metà del secolo XIV portò in breve la fine della loro signoria in Verona.(1) Nell’ estate del 1387 vennero contro Verona Giangaleazzo Visconti da Milano, il Gonzaga da Mantova, il Carrara da Padova.

Antonio Della Scala, allora signore di Verona, dopo alcune trattative inutili, vedendo avvicinarsi i nemici si rifugiò nel Castelvecchio, donde potè fuggire la notte dal 18 al19 ottobre: si recò a Venezia, indi a Firenze per trattare con Urbano VI; finalmente andò a morire miseramente, forse anche di veleno, a Tredosio tra Firenze e Faenza nell’agosto 1388.

 

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