Ott 19 2013
OGNUNO È EBREO DI QUALCUNO.
Ott 19 2013
I PARASSITI DELLA SOCIETA’
I parassiti sono nella società così come sono sugli animali.
Chi di voi ha un cane o un gatto sa che a un certo punto se i parassiti crescono al di là di un certo limite l’animale muore. e muore una società.
Chi è il parassita?
Il parassita è colui che non produce ricchezza, ma vive consumando quella prodotta dagli altri.
Ott 17 2013
LONDON SCHOOL OF ECONOMICS: NON RIMARRA’ NULLA, DELL’ITALIA. NEI PROSSIMI 10 ANNI SI DISSOLVERA’ . (VERO! MA PRIMA)
“Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. Peggiorerà.
Il governo sa perfettamente che la situazione è insostenibile, ma per il momento è in grado soltanto di ricorrere ad un aumento estremamente miope dell’IVA (un incredibile 22%!), che deprime ulteriormente i consumi, e a vacui proclami circa la necessità di spostare il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese alle rendite finanziarie. Le probabilità che questo accada sono essenzialmente trascurabili. Per tutta l’estate, i leader politici italiani e la stampa mainstream hanno martellato la popolazione con messaggi di una ripresa imminente. In effetti, non è impossibile per un’economia che ha perso circa l’8 % del suo PIL avere uno o più trimestri in territorio positivo. Chiamare un (forse) +0,3% di aumento annuo “ripresa” è una distorsione semantica, considerando il disastro economico degli ultimi cinque anni. Più corretto sarebbe parlare di una transizione da una grave recessione a una sorta di stagnazione.
Ott 09 2013
…COSÌ FAN TUTTI…
Per la serie: “non dimenticare”…
GUARDA IL VIDEO: http://youtu.be/8L-e5Cvm-wQ
2004 – L’allora europarlamentare Giorgio Napolitano tallonato da un Giornalista tedesco sullo scandalo dei rimborsi spese di viaggio.
Per un volo Roma-Bruxelles di 90 euro, otterrà un rimborso di 800, più altri 80 per il taxi e 268 come indennità di missione.
Video andato in onda in prima serata sulla tv tedesca il 17 Marzo 2004 e mai trasmesso né diffuso in Italia dai mass media ‘mainstream’
Fonte: da facebook INFORMATITALIA
Link: https://www.facebook.com/Informatitalia?directed_target_id=0
Ott 06 2013
HO FATTO UN SOGNO, IL CAV PROCLAMA LA REPUBBLICA DI ARCORE
di GIANLUCA MARCHI
Ho fatto un sogno. Io, che non sono mai stato berlusconiano e che sono uscito dalla direzione de la Padania con 14 cause per diffamazione intentate dal Cavaliere e dal suo gruppo, stanotte mi sono risvegliato di colpo come in preda a un incubo: applaudivo Silvio Belrusconi e gridavo estasiato il suo nome. O mio dio che m’è successo? mi son chiesto in preda al panico… Così son riuscito a ricostruire quel che avevo oniricamente immaginato.
Stretto fra la decadenza da senatore, l’interdizione dai pubblici uffici, gli altri processi pendenti con il rischio di incocciare in qualche magistrato che se ne impippa dei suoi 77 anni e decide di sbatterlo per qualche giorno nelle patrie galere, assediato dai falchi che l’hanno convinto a mandare in crisi il governo Letta, deluso dalle colombe che hanno cercato di scongiurare il precipizio e ora si stanno dirigendo verso un nuovo gruppo che potrebbe sostenere un Letta 2, il Cavalier Silvio Berlusconi, classe di ferro 1936, milanese di nascita e di formazione (nonostante l’ultimo “tradimento” che l’ha portato a prendere la residenza a Roma) decide di rompere gli indugi e ribaltare il tavolo.
“Basta – urla nel mio sogno – non gioco più a questa Italia traditrice e ingrata: essa non mi merita”. Che abbia deciso di ritirarsi alle Barbados o in un altro luogo dei Caraibi per miliardari attempati in fuga dalla solita vita e dai problemi giudiziari? No, il Cav non è uno che si arrende: mai mulà! E dunque? Decide così di ritornare definiticamente a Villa San Martino e proclamare la Repubblica di Arcore.
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