Nov 12 2014

GIUSTIZZIA ALL’ ITALIANA: LECCO, MULTATO IL SINDACO DI BELLANO PERCHE LA CASCATA DELL’ORRIDO È TROPPO RUMOROSA”

Mille euro di sanzione dopo il ricorso di un cittadino e le rilevazioni acustiche dell’Arpa. Il primo cittadino si dichiara sconcertato e chiede ai tecnici di ritirare il provvedimento contro il Comune

 

 

Orrido di Bellano

L’Orrido di Bellano 

 

 

Sindaco multato per una cascata troppo rumorosa. Una sanzione da circa mille euro è piovuta sulla scrivania di Roberto Santalucia, primo cittadino di Bellano, in provincia di Lecco, paese che ospita un orrido (una gola scoscesa attraversata da un fiume che tra balzi e cascate crea un complesso spettacolo naturale) tra i più famosi in Italia, meta di 30mila visitatori ogni anno. La vicenda parte dal reclamo di un cittadino che, evidentemente infastidito dal suono dell’acqua, ha chiamato l’Arpa perché effettuasse analisi acustiche.

 

Detto fatto: la cascata è risultata tanto rumorosa da superare i limiti concessi dalle norme. Così non solo la sanzione è arrivata in Comune ma, per aggiungere danno a beffa, ha innescato anche un incredibile cortocircuito burocratico. “Ho ricevuto la multa – spiega Santalucia – e una lettera dove Arpa mi dava due alternative: pagare oppure preparare degli scritti difensivi. Scritti che, però, avrei dovuto presentare a me stesso, poiché sono l’autorità competente in materia”.

 

Continua a leggere”GIUSTIZZIA ALL’ ITALIANA: LECCO, MULTATO IL SINDACO DI BELLANO PERCHE LA CASCATA DELL’ORRIDO È TROPPO RUMOROSA””


Nov 12 2014

LA POLIZIA MUNICIPALE, OVVERO LA LONGA MANUS DEI SINDACI TASSATORI

Category: Monade satira e rattatuje,Società e politicagiorgio @ 00:09

alberto-sordi

 

 

di LEONARDO FACCO

 

La pressione fiscale italica ha trasformato ‘sto paese nel regno dei morti viventi. Un anno di governo Monti ha fatto schizzare all’insù il gravame impositivo. Ciononostante, non si finisce mai di pagare: oltre alle circa 2000 gabelle in servizio permanente ed effettivo, a peggiorare la nostra esistenza ci sono anche le multe, che i solerti “poliziotti municipali” (mano armata di sindaci straccioni e piagnoni, ma incapaci di reagire per davvero allo Stato) appioppano con una certa frequenza ai loro concittadini.

Leggo su una testata online questa notizia: “Ogni giorno, in Italia, vengono elevate 26.000 contravvenzioni. Nei Capoluoghi di Provincia italiani, vengono redatte quasi dieci milioni di multe l’anno: più di 26mila multe al giorno; 1.087 l’ora; 18 ogni minuto”. Roba da cardiopalma! Dati impressionanti che l’ACI ha diramato, “denunciando per l’ennesima volta la necessità di norme e controlli che siano meno repressivi, più votati alla prevenzione e più attenti alla sicurezza del cittadino piuttosto che volti ad alleggerire il suo portafoglio”.

Un’altra inchiesta – riportata sul mensile  “Quattroruote” racconta ben peggio: “In Italia ogni anno vengono fatti 78,5 milioni di multe, più di due per ogni patentato ogni 12 mesi, più di 215 mila al giorno, per un ammontare complessivo di 2,8 miliardi di euro. Lo rileva un’indagine del Centro studi e ricerche sociologiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it, magazine online dell’Associazione contribuenti italiani, che ha elaborato dati delle Polizie locali e stradali dei singoli stati dell’Ue”.

 

Continua a leggere”LA POLIZIA MUNICIPALE, OVVERO LA LONGA MANUS DEI SINDACI TASSATORI”


Ott 06 2014

PERFETTA LETIZIA

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 07:41

renzi-s-francesco

 

 

 

 

 

Fonte: Il Manifesto

 


Set 28 2014

ALMENO L’ITAGLIANO SALLO!

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:08

'Amori grammaticalmente scorretti', su Facebook gli strafalcioni nella frasi d'amore su strade e muri

 

 

1- Mi può disinnescare la segreteria telefonica?

(Ordigni moderni…)

 

2 -Soffro di vene vorticose.

(Sarà un ballerino…)

 

3 – Di fronte a queste cose rimango putrefatto!

(Che schifo!)

 

4 – In farmacia: Può darmi un “una tantum“?

(forse si chiama “tantum verde”?)

 

5 – Quando muoio mi faccio cromare.

(Valido!)

 

6 – Arriva il treno, hai blaterato il biglietto?

 

7 – Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente? Dovrei avere il dono dell’obliquità!

 

8 – Un’onda anonima ha travolto i surfisti.

 

9 – Almeno l’italiano… sallo!

(Eh…)

 

10 – Basta! Vi state coagulando contro di me!

 

11 – E’ nel mio carattere: quando qualcosa non va, io sodomizzo!

(Stategli lontano!)

 

12 – Anche l’occhio va dalla sua parte…

(Si chiama strabismo…)

 

13 – Non so a che santo riavvolgermi.

(Una videocassetta devota…)

 

14 – Avete i nuovi telefonini GPL?

 

15 – Il cadavere presentava evidenti segni di decesso.

(Ma va?!)

 

16 – Prima di operarmi mi fanno un’autopsia generale.

(Auguri!)

 

17 – Vorrei un pacco di cotone idraulico.

 

18 – Abbiamo mangiato la trota salmonellata.

(Ancora auguri!)

 

19 – Vorrei un’aspirina in supposte effervescenti.

 

20 – Vorrei una maglia con il collo a volpino.

(Non era lupetto?…)

 

21 – Devo andare dall’ otorinolalinguaiatra.

 

22 – Ho visitato palazzo degli infissi a Firenze.

 

23 – Vorrei una pomata per l’Irpef.

(Herpes è difficile…)

 

24 – Se lo sapevo glielo divo!

 

25 – Usare il DDT fa diventare più grande il buco nell’Orzoro.

(Addio colazione)

 

26 – Tu non sei proprio uno sterco di santo.

(Meno male…)

 

27 – Tu l’hai letto il fu Mattia Bazar?

 

28 – E’ andato a lavorare negli evirati arabi.

(Contento lui…)

 

29 – Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 confusi.

 

30 – forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrata.

(O disidratata???)

 

31 – Mia nonna ha il morbo di Pakistan.

 

32 – La mia auto ha la marmitta paralitica.

 

33 -Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio.

(Si salvi chi può!)

 

34 – Sono momentaneamente in stand-bike.

(L’attesa in bicicletta…)

 

36 – Che lingua si parla in Turchia? Il turchese.

 

37 – Davanti alla sua prepotenza resto illibato.

 

 

 

Fonte: facebook

 


Set 04 2014

20 MOTIVI PER USCIRE CON UN UOMO CON LA PANCIA

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:04

omo-de-pansa.1024

 

 

Ecco, dunque, i 20 motivi per uscire con un uomo con la pancia:

 

1. Può farti da scudo quando c’è vento

 

2. Ti senti meno in colpa per la tua pancetta

 

3. Quando ti abbraccia ti senti avvolta da una fornitura a vita di ammorbidente

 

4. Quando litighi puoi lanciargli tutti i piatti che vuoi tanto gli rimbalzano addosso

 

5. Hai la certezza di non stare insieme a un surrogato di Ken di Barbie

 

6. Puoi usare la sua pancia per allenarti a impastare la focaccia

 

7. Quando sei accanto a lui sul divano puoi utilizzare il suo ventre per appoggiare bibita e popcorn

 

8. Puoi far saltare i tuoi nipotini sulla sua pancia come su un tappetto elastico

 

9. Quando piove puoi ripararti sotto la sua trippa

 

10. Puoi prendere a pugni e calci il suo addome risparmiando i soldi di un corso di Kick-boxing

 

11. Quando devi fargli un regalo puoi riciclare le magliette di tuo padre

 

12. Puoi disegnargli gli addominali con un pennarello

 

13. Puoi suonare la sua pancia come dei bonghi quando fate l’amore

 

14. Se rimani incinta ti insegna a gestire tale carico addominale

 

15. Hai sempre un comodo cuscino portatile a disposizione

 

16. Puoi massaggiargli la pancia come una palla antistress

 

17. Secondo alcuni studi la pancia è dovuta alla maggior presenza di ormoni femminili, perciò è più dolce e sensibile

 

18. Quando balla ti fa scompisciare dalle risate

 

19. Se ti lanci dal terzo piano può salvarti la vita facendo da materasso

 

20. La pancia è simbolo di saggezza

 

 

 

Fonte: Facebook

 

 


Set 02 2014

EL CAREGARO A LO FA PAL TO BEN, EL PAR ONESTO

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:22

sedia

 

 

El caregaro a lo fa pal to ben, el par onesto

 

El caregaro el par bon senpre vestio puito

 

El caregaro el ghe da la man tuti

 

El caregaro el xe senpre co ti darte raxon

 

El caregaro el xe amigo de tuti

 

El caregaro el soride co tuti fa na màscara

 

El caregaro el te fa sentir puito

 

El caregaro el te rasicura

 

El caregaro el te ispira fidusa

 

El caregaro el te dimanda fidusa

 

El caregaro el rufiana co tuti

 

El caregaro el parla puito de tuti e co tuti

 

E caregaro el par onesto

 

El caregaro el ghe dixe de si tuti

 

El caregaro el xe inpienà de tituli

 

El caregaro el parla co moderasion

 

el caregaro el xe inpienà de boni propositi

 

El caregaro a lo fa pal to ben

 

El caregaro no el se sporca mai le man

 

El caregaro no el se inrabia mai, solo co te ghe cavi a carega

 

El caregaro el vende la cauxa pa la carega

 

El caregaro el te tira na cortela le spale pa la carega.

 

 

na corterla ne la schena.

 

 

Fonte: ars di di Alessio Bettio Tornego  visto su L’Indipendenza

Link: http://www.lindipendenzanuova.com/el-caregaro-a-lo-fa-pal-to-ben-el-par-onesto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=el-caregaro-a-lo-fa-pal-to-ben-el-par-onesto

 


Ago 15 2014

LETTERA DI UN NONNO AI PROPRI NIPOTI

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 13:36

nonnio-nipoti

 

“Cari adorati nipoti, la mia Rachele mi ha spinto a scrivere una lettera con qualche consiglio per voi, in cui raccontarvi le cose importanti che ho imparato nella mia lunga vita. L’ho iniziata a scrivere l’8 aprile 2012, alla vigilia del mio 72° compleanno.

 

Ognuno di voi è un meraviglioso dono di Dio, un dono per la vostra famiglia e per tutto il mondo. Ricordatelo sempre, soprattutto quando i venti freddi portati dai dubbio e dai momenti tristi arriveranno nella vostra vita.

 

Non abbiate paura…di niente e di nessuno. Inseguite i vostri sogni, non fatevi scoraggiare dalle difficoltà o da quello che può pensare la gente. Troppe persone non fanno quello che vogliono e poi passano la vita a giudicare quello che fanno gli altri. Evitare quei pessimisti acidi che vivono di “se” e di “ma”. Non fatevi condizionare. La cosa peggiore nella vita è guardare indietro e dire: “Avrei dovuto…Avrei potuto”. Prendetevi dei rischi, fate degli errori.

 

Continua a leggere”LETTERA DI UN NONNO AI PROPRI NIPOTI”


Lug 04 2014

IL SUO VOLTO PER LA RAZZA ARIANA: MA LEI ERA EBREA

Hessy Tafts Geschichte. 0.bild

Hessy Tafts Geschichte

Ein Fotograf reichte ihr Bild 1935 zum Wettbewerb ein. Gesucht wurde ein typisch deutsches Kind

 

 

Una sua fotografia da neonata era stata usata, nel 1935, per la propaganda nazista. Ma quella che avrebbe dovuto essere la perfetta «bambina ariana» era in realtà un’ebrea.

Ha dell’incredibile la storia dell’ottantenne Hessy Taft, il cui volto d’infante, fotografato per un concorso elogiato dallo stesso ministro della Propaganda Joseph Goebbels, era stato scelto per rappresentare la bellezza della razza su una rivista per famiglie ”Sole in casa”.

 

Hessy Tafts.bild-B

 

«Oggi posso riderne – racconta alla Bild-online -, ma se i nazisti allora avessero scoperto chi sono davvero, non sarei qui viva a raccontarlo».

Tutto è nato proprio dall’iniziativa di un fotografo audace, che all’insaputa dei genitori di Hessy aveva mandato l’immagine della piccola a un concorso. «Volevo ridicolizzare i nazisti», avrebbe confessato il fotografo secondo quanto ha poi raccontato la madre dell’ottantenne, che oggi vive negli Usa. La verità allora non fu mai scoperta. Ancora quando il padre di Hessy veniva arrestato dalle SS, nel 1938, i tedeschi ”ariani” si spedivano cartoline con il volto della bambina ebrea per tutta la Germania, racconta il tabloid.

 

 

Fonte: Bild

Link: http://www.bild.de/regional/berlin/adolf-hitler/berliner-juedin-hessy-taft-war-hitlers-propaganda-baby-36611794.bild.html#

Fonte: visto su il Gazzettino.it del 1 luglio 2014-07-01

Link: http://www.gazzettino.it/LEALTRE/shoah_bimba_ebrea_volto_propaganda_nazista_nazi_hitler_hessy_taft/notizie/775344.shtml

 

 

 


Lug 02 2014

LA FARSA DEI FARI DELL’ AUTOMOBILE ACCESI DI GIORNO

Category: Monade satira e rattatuje,Monolandiagiorgio @ 00:10

auto-fari-accesi.1200

 

Vi siete mai chiesti perché dovete accendere i fari dell’automobile anche di giorno, quando magari c’è un sole accecante e non ce n’è assolutamente bisogno?

Per motivi di sicurezza?

Quali, se col sole non servono?

Per “uniformarci” agli altri paesi europei (altra favola in circolazione)?

Beh, in Germania, Gran Bretagna, Francia, Olanda, Spagna, Svizzera e Belgio non vige questo obbligo assurdo, che, al massimo, può avere (ed ha) un senso in inverno nei paesi scandinavi dell’estremo nord. Nei quali è vero che si registrano in media meno incidenti che da noi, ma perché guidano in maniera più disciplinata, non perché hanno le luci accese.

Continua a leggere”LA FARSA DEI FARI DELL’ AUTOMOBILE ACCESI DI GIORNO”


Lug 01 2014

PER I “BAMBINI” DEGLI ANNI 50, 60 E 70: COME AVETE FATTO A SOPRAVVIVERE?

Category: Monade satira e rattatuje,Veja migiorgio @ 00:00

giorgio-1959.877

 

 

1. Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…

 

2. Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.

 

3. Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.

 

4. Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.

 

5. Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.

 

6. Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino, invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…

 

7. Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto!

 

8. Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile .

 

9. La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà ).

 

10. Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.

 

11. Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di soprappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…

 

12. Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.

 

13. Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet … Avevamo invece tanti AMICI.

 

14. Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.

 

15. Sì! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? E se un signore ci sorrideva e ci dava una caramella ce la prendevamo. E se nostra madre vedeva la scena sorrideva al signore gentile e lo ringraziava.

 

16. Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma .

 

17. Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.

 

18. Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità… e imparavamo a gestirli.

 

La grande domanda allora è questa: Come abbiamo fatto a sopravvivere ed a crescere e diventare grandi ?

 

 

Fonte: Facebook

 


Giu 24 2014

LA VITA AL CONTRARIO DI WOODY ALLEN. – SEMPRE MITICA !

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:13

Woody-Allen.567

 

 

“Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così il trauma è bello che superato.

Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.

Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio.

Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.

Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.

Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.

Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.

Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè.

Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.

Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.

E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo”.

 

 


Giu 06 2014

IL SEGRETO DI APPLE STA NEI TEAM PICCOLI E NEGLI INGEGNERI COL CUORE DI DESIGNER

mark-Kawano

Un ex senior designer di Apple, Mark Kawano, racconta come funziona il processo di creazione dei prodotti a Cupertino. Svela un paio di segreti e ridimensiona pure qualche mito.

 

In una intervista a Fast Company, Mark Kawano, uno dei senior designer cui si deve lo sviluppo di Aperture e iPhone, ha sfatato alcuni dei miti che aleggiano su Cupertino. Si scopre così che il segreto dei prodotti con la mela non sta solo nella qualità delle persone, ma anche e soprattutto nel modo in cui è organizzato il lavoro.

Leggi: Jony Ive si sfoga, “gli altri non copiano solo il design di Apple, ma anche anni di lavoro”

Di solito la gente crede che Apple possa contare sui migliori designer e sui migliori processi di design al mondo. In realtà, spiega Kawano, “è la cultura ingegneristica, e il modo in cui l’organizzazione è strutturata, che premia e supporta il design; tutti lì pensano all’esperienza utente e al design, non solo i designer. E questo è ciò che rende ogni aspetto del prodotto molto migliore… migliore di quel che si otterrebbe con un designer solo o con un intero team.”

Continua a leggere”IL SEGRETO DI APPLE STA NEI TEAM PICCOLI E NEGLI INGEGNERI COL CUORE DI DESIGNER”


Giu 02 2014

TANTO VA LO SCHIAVO ALL’URNE CHE SI SENTE CITTADINO

Category: Monade satira e rattatuje,Pensieri e parolegiorgio @ 00:10

schiavo-cittadino


Mag 31 2014

QUESTA LE ME SPUSA!

questa-la-me-spusa

 

ERBEZZO: QUESTA LA ME SPUSA!

31 MAGGIO 2014

ELENA E MOSE’

OGGI SPOSI


Mag 28 2014

A MIA SUOCERA…

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:43

a mia suocera

 

A MIA SUOCERA: 

NON DIRMI COME CRESCERE

I MIEI FIGLI...

NE HO UNO DEI TUOI IN CASA…

E TI ASSICURO CHE HAI FATTO UN CASINO


« Pagina precedentePagina successiva »