Apr 28 2014

CONFESSIONI DI UN FINANZIERE: 
 “INCASSO TANGENTI PER LO STATO”

g.f-

 

 

Memorie di un finanziere della polizia tributaria. Si potrebbe intitolare così il sorprendente documento esclusivo che state per leggere. Si tratta della trascrizione, fedele alla lettera, del disarmante sfogo di un disincantato, onesto e preparato maresciallo della Guardia di Finanza, impegnato da diversi lustri nei temutissimi controlli alle imprese. L’uomo, di cui evitiamo di indicare dati anagrafici e curriculum per non renderlo riconoscibile, ha apparecchiato per Libero uno zibaldone di pensieri, suddiviso in capitoletti, sul suo lavoro di tutti i giorni. Che per lui è diventato un tran tran asfissiante, capace di condurlo quasi al rigetto. Il risultato è questa spietata radiografia che stupisce e, in un certo senso, preoccupa di un mestiere che tanto trambusto porta nelle vite degli italiani. Infatti in questo sfogo il militare dipinge le ispezioni delle Fiamme gialle come un ineluttabile meccanismo stritola-imprenditori il cui obiettivo non sarebbe una vera e sana lotta alle frodi fiscali, ma una fantasiosa e famelica caccia al tesoro indispensabile a lanciare le carriere di molti professionisti dell’Antievasione. «Nel nostro lavoro ci sono forzature evidenti, a volte imbarazzanti», ammette con Libero il maresciallo. Che qui di seguito svela retroscena e segreti dei controlli che intralciano ogni giorno il lavoro di centinaia di imprenditori. Una lettura che potrebbe agitare qualcuno e far alzare il sopracciglio ad altri. Ma a tutti deve essere chiaro che non di fiction si tratta e che domani il nostro maresciallo e la sua pattuglia potrebbero bussare alla vostra porta. Preparatevi a leggere il testo di questo finanziere raccolto in esclusiva da Libero.

 

Continua a leggere”CONFESSIONI DI UN FINANZIERE: 
 “INCASSO TANGENTI PER LO STATO””


Apr 25 2014

25 APRILE 1945: DAL FASCISMO AL DOMINIO AMERICANO.

Category: Monolandiagiorgio @ 00:15

25 aprile io non festeggio

 

 

 

Fonte: visto su Facebook

 

 


Apr 21 2014

GRANDE GUERRA, LE RESPONSABILITÀ DELLA MASSONERIA

Caduti-Alpini-Ortigara.525px

Caduti alpini sull’Oortigara

 

 

Gli italiani non volevano entrare in guerra, la massoneria sì

 

 

di Angela Pellicciari

 

Nel 1915, la popolazione cattolica non voleva la guerra, i socialisti nella loro maggioranza non la volevano, il parlamento non la voleva, l’uomo politico più influente di quegli anni, Giovanni Giolitti, non la voleva; chi, oltre al Re, voleva portare l’Italia in guerra? Un soggetto su tutti: la massoneria. Che forza aveva la massoneria all’inizio del secolo? Se Antonio Gramsci, fondatore del partito comunista italiano, è uomo degno di fede, annota: “La massoneria in Italia ha rappresentato l’ideologia e l’organizzazione reale della classe borghese capitalistica”, afferma il 16 maggio 1925 alla Camera dei deputati mentre è in discussione il progetto di legge sull’abolizione delle società segrete.

Le testimonianze dei vertici dell’ordine sono, al riguardo, univoche. Una per tutte: il 21 dicembre 1922, davanti alla giunta esecutiva, il gran maestro Domizio Torrigiani dichiara: “Il Grande Oriente fu il principale autore dell’intervento dell’Italia in guerra”. Perché la massoneria ha voluto la guerra, per di più contro gli alleati della Triplice? Per portare a termine il progetto ben delineato dal fratello Massimo D’Azeglio: per “fare gli italiani”. Che vuol dire fare gli italiani? Vuol dire renderli diversi da quelli che sono. Diversi. Più liberi. Più scientifici. Più moderni. In una parola: non più cattolici.

 

Continua a leggere”GRANDE GUERRA, LE RESPONSABILITÀ DELLA MASSONERIA”


Apr 18 2014

LA MASSONERIA VUOLE CREMARCI TUTTI E GLI IGNORANTI CADONO NELLA PROPAGANDA

Cremazione-Prova-della-Deriva-Culturale-imposta-dalla-Massoneria.1200

 

 

– di  Daniele Di Luciano –

 

Sempre più persone decidono di cremarsi. Perché? Se lo chiedessimo a loro ci risponderebbero che lo fanno per motivi ecologici, per far risparmiare la famiglia, per non creare problemi logistici ai cimiteri, ecc..

 

La verità, come al solito, è un’altra. Ogni tendenza della nostra società, globalizzata e indottrinata dai mezzi di propaganda di massa, è voluta dall’élite. E per “élite” intendo la massoneria.

 

Continua a leggere”LA MASSONERIA VUOLE CREMARCI TUTTI E GLI IGNORANTI CADONO NELLA PROPAGANDA”


Apr 16 2014

… UNA VOLTA, NON SI GIRAVA LA SCHIENA RASSEGNATI… SI CI INCAZZAVA SI LOTTAVA E SI VINCEVA

Category: Monolandiagiorgio @ 00:02

una volta ci si incazzava

 

 

 

Fonte: da facebook


Apr 15 2014

A CHE SERVE IL MIO VOTO? A LEGITTIMARE IL MIO CARNEFICE

votare-elettore-limone

 

 

di UBER ANGHINONI

 

Fra poco saremo chiamati a votare per i membri italiani del Parlamento Europeo.

 Suppongo che per la maggior parte dei votanti, non conoscendo direttamente i candidati, si insinuerà il dubbio per chi votare per poi scegliere fra chi è più di destra, di sinistra o di centro. Estremista o moderato. Chi è comparso in Tv dicendo una frase che ci ha colpiti, chi ha interpretato il nostro pensiero, ecc.ecc., tanto poi nessuno gli chiederà conto e mai ne renderanno, del loro operato. Per una volta voglio dare priorità ad una diversa domanda. A chi i compiti decisionali della struttura eletta? A chi i compiti di legiferare? Aiutiamoci a capire.

 

Continua a leggere”A CHE SERVE IL MIO VOTO? A LEGITTIMARE IL MIO CARNEFICE”


Dic 11 2013

NAKBA: DI CATASTROFI NE ACCADONO QUOTIDIANAMENTE.

terra santa libera

 

 

MARCO VARASIO

 

Perchè sappiamo che Palestina non indica una remota ragione dall’altra parte del mondo, ma semplicemente un paese sull’altra sponda del Mar Mediterraneo.

 

Perchè sappiamo quale sia il dramma delle donne palestinesi incinte forzate a partorire ai checkpoint israeliani.

 

Perchè sappiamo che la colonie israeliane sono costruite su terra rubata ai palestinesi.

 

Perchè sappiamo cogliere la poesia e la storia che si cela dietro una chiave tramandata da padre in figlio, per generazioni.

 

Perchè sappiamo che un olivo che viene bruciato, o una casa che viene giornalmente demolita, è un pezzo di dignità che viene calpestato.

 

Perchè sappiamo che la striscia di Gaza è la più grande prigione a cielo aperto mai esistita.

 

Continua a leggere”NAKBA: DI CATASTROFI NE ACCADONO QUOTIDIANAMENTE.”


Dic 10 2013

SUD AFRICA: NELSON MANDELA, L’EREDITÀ DEL “CHE GUEVARA DEL CONTINENTE NERO”

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 00:06

Into the Cannibal’s Pot- Lessons for America from Post-Apartheid South Africa,

 

 

di REDAZIONE

 

Proponiamo in ANTEPRIMA per L’Indipendenza la traduzione in italiano dell’articolo Nelson Mandela, ‘The Che Guevara of Africa’, un estratto dal capitolo The Che Guevara of Africa scritto da Ilana Mercer, scrittrice liberale classica/paleolibertaria canadese nata in Sud Africa, è opinionista e commentatrice presso varie testate giornalistiche statunitensi. I brani sono tratti dal suo libro Into the Cannibal’s Pot: Lessons for America from Post-Apartheid South Africa, edito nel 2011 (si fa riferimento alle pagine 140-151), il quale oltre a confutare vari falsi miti apologetici nati attorno alla figura di Nelson Mandela, descrive in ambito socio-politico il Sud Africa post-apartheid. (Traduzione di Luca Fusari, Copyright 2013 Ilana Mercer.com)

 

IL CHE GUEVARA D’AFRICA

 

(…) In una certa misura, la leggenda di Mandela è stata nutrita e addirittura creata dagli occidentali sentimentali. La valutazione dell’uomo (che Oprah Winfrey e la top model Naomi Campbell hanno preso a chiamare col titolo onorifico africano di ‘Madiba’) l’affettuosità di Winfrey e Campbell è stata determinata dall’imbevuto sentimentalismo che la nostra cultura in stile Mtv ha generato. Il sorriso televisivo di ‘Madiba’ ha prevalso sulla sua filosofia politica, fondata su una energica redistribuzione del reddito nella tradizione neo-marxista, per la “riforma agraria” della stessa tradizione, e sull’animosità etnica verso gli afrikaner.

 

Continua a leggere”SUD AFRICA: NELSON MANDELA, L’EREDITÀ DEL “CHE GUEVARA DEL CONTINENTE NERO””


Dic 09 2013

DITTATURA FISCALE, I PARTITI CANCELLANO L’EDITTO DI COSTANTINO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 20:06

Costantino-imperatore-di-Bisanzio

 

 

di STEFANIA PIAZZO

 

Dal 1° gennaio 2014 scatta l’incrocio dei dati fiscali. Ma la dittatura fiscale non è solo una questione di tasse. Quando il cittadino viene privato degli spazi che riguardano la propria libertà, derubato da quello spazio di privacy che appartiene agli individui liberi, a cosa stiamo assistendo se non ad un arretramento di civiltà che ci porta nella storia a prima dell’editto di Costantino, con cui l’imperatore pose fine alla persecuzione dei cristiani e proclamò la neutralità dello Stato?

 

Il fisco italiano è riuscito a fare un salto nella storia di 1.700 anni, ad azzerare le conquiste di spazio temporali di libertà e di scelta. Se l’Editto sanciva una sfera di libertà di piena pertinenza della coscienza, spazio che quello stato non poteva toccare, il fisco italiano in pochi decenni è riuscito nell’impresa epica di azzerare una delle più grandi conquiste di civiltà arrogandosi il diritto di poter toccare tutto. Ciò che si è, ciò che si fa, ciò verso cui ci si muove.

 

Continua a leggere”DITTATURA FISCALE, I PARTITI CANCELLANO L’EDITTO DI COSTANTINO”


Dic 07 2013

DALLA PERDITA DELLA SOVRANITA’ ALIMENTARE ALLA SCHIAVITU’

ManoSpighe

 

Quattrocento anni fa, gli esseri umani, prima dell’avvento del capitalismo, si nutrivano con più di 500 specie diverse di piante.

Cento anni fa, con l’egemonia della rivoluzione industriale, si sono ridotte a 100 le specie diverse di cibo, che dopo l’aratura passavano ai processi industriali.

Da trent’anni, dopo l’egemonia del capitale finanziario, la base di tutta l’alimentazione dell’umanità è rappresentata per l’80% da soia, mais, riso, fagioli, orzo e manioca. Il mondo è diventato un grande supermercato, unico. Le persone, indipendentemente da dove vivono, si nutrono della stessa dieta di base, fornita dalle stesse imprese, come se fossimo i maiali di una grande porcilaia che aspettano, passivi e dominati, la distribuzione della stessa razione giornaliera.

 

C’è stata una enorme concentrazione della proprietà della terra, dei beni della natura e del cibo. Qual è la soluzione?

 

In primo luogo abbiamo bisogno di rinegoziare in tutto il pianeta il principio che il cibo non può essere una merce. Il cibo è l’energia della natura (sole più terra, più acqua, più vento) che muove gli esseri umani, prodotti in armonia e collaborazione con gli altri esseri viventi che formano l’immensa biodiversità. Tutti dipendiamo da tutti, in questa sinergia collettiva di sopravvivenza e di riproduzione. Il cibo è un diritto di sopravvivenza. E quindi, ogni individuo della terra dovrebbe avere accesso a questa energia per riprodursi, in maniera egualitaria e senza alcun vincolo.

 

Noi sosteniamo il concetto di sovranità alimentare, che è il bisogno e il diritto che in ogni territorio, ci sia un villaggio, una tribù, un insediamento, una città, uno stato e anche un paese, ogni popolo abbia il diritto e il dovere di produrre il proprio cibo.
(João Pedro Stédile)

 

Continua a leggere”DALLA PERDITA DELLA SOVRANITA’ ALIMENTARE ALLA SCHIAVITU’”


Dic 02 2013

LA SCHIAVITÙ FISCALE? SERVE AI POLITICI PER REGALARE DENARO IN NOME DI FALSI DIRITTI

cartoon-politico.266x200

 

di REDAZIONE

 

Proponiamo in ANTEPRIMA per L’Indipendenza la traduzione integrale in italiano dell’articolo Masking Totalitarianism apparso sulla rivista Townhall, da parte di Walter E. Williams, insigne professore di economia alla George Mason University, editorialista per molte testate a livello nazionale statunitense. (Traduzione di Luca Fusari)

 

Una delle più antiche nozioni nella storia dell’umanità è che alcune persone danno gli ordini mentre altre ubbidiscono. Le potenti élite credono di avere una saggezza superiore alle masse e che gli sia stato dato il compito di imporre con la forza la loro saggezza sul resto di noi. La loro agenda prevede un attacco al libero mercato e a ciò che esso implica: lo scambio volontario. I tiranni non si fidano delle persone che agiscono volontariamente, vogliono che facciate ciò che loro ritengono dobbiate fare.

 

Pertanto il libero mercato viene sostituito con la pianificazione economica e la regolamentazione normativa che è niente meno che il superamento forzato dei propositi delle persone ad opera della potente élite. Poiché gli americani conservano ancora un ampio margine di libertà, i tiranni devono mascherare la loro agenda. A livello universitario, alcuni professori danno alla tirannia una caratterizzazione qualitativa intellettuale, predicando che la libertà negativa non sia sufficiente. Ci deve essere la libertà positiva.

 

Continua a leggere”LA SCHIAVITÙ FISCALE? SERVE AI POLITICI PER REGALARE DENARO IN NOME DI FALSI DIRITTI”


Dic 02 2013

COSTI DELLA POLITICA E DELL’EUROPA

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 11:41

costi politica

 

Insistiamo su questo argomento, per tutti quelli che credono di affrontare la crisi tagliando auto blu, pensioni d’oro, mega stipendi e rimborsi elettorali.

Sono tutte questioni di moralizzazione, ininfluenti sulle finanze pubbliche.

Nel grafico manca il costo degli interessi sul debito in moneta NON sovrana che potremmo tranquillamente NON avere, ed è il doppio del Fiscal Compact. (Ste)

 

 


Dic 02 2013

ERA IL MIO PAESE

Category: Monolandiagiorgio @ 06:59

era-il-mio-paese-0

 

 

ALLA MEMORIA DI CHI HA DATO LA VITA PER L’ITALIA

IGNARO DI CHI L’AVVREBBE POI DISTRUTTA


Dic 01 2013

I SINDACATI? IMPRENDITORI MANCATI

Category: Monade satira e rattatuje,Monolandiagiorgio @ 19:13

sindacato.1024

 

 

Uno dei problemi dei  lavoratori è che i nostri  rappresentanti,  i sindacati, sono in buona parte degli…”imprenditori falliti”, perché quasi  tutti vorrebbero fare gli imprenditori,  ma  non ne sono capaci, non ci riescono proprio, e allora per reazione  si mettono dall’altra parte a “sfasciare”  a più non posso i così detti “padroni”  ottenendo nel lungo tempo per i lavoratori solo marginali risultati.

 


Nov 30 2013

LA TIRANNIA DEMOCRATICA

dittatura_europea

 

 

di: Alessandro Scipionidirettore@rinascita.net

 

Non può un uomo essere libero in una nazione schiava. La libertà individuale è connessa e dipende molto dal contesto  che la circonda. Non è libertà, l’iperlibertinaggio che viene offerto oggi dal nuovo ordine mondiale.

 

Non si contesta le singole scelte, e non ci si rende maestri di alcuna morale. Ma riflettiamo esattamente su cosa sia questa libertà che ci viene offerta in un mondo che viene etichettato come il più libero.  Cosa possiamo realmente fare? Avere una vita privata piena di ogni tipo di avventure, potremmo in futuro liberamente drogarci, verranno consentiti i matrimoni omosessuali, potremmo adottare bambini da singles, potremmo spostarci come vogliamo per il mondo, potremmo credere o non credere in tutto.

Ma i nostri paesi dovranno comunque adottare la politica monetaria imposta da altri, non potremmo avere la libertà di codificare comportamenti che urtano la sensibilità dei nostri Popoli, la nostra sovranità in campo legislativo sarà subordinata a scelte fatte da stranieri, chi votiamo conterà di meno del capitale apolide.

E per guardare solo al presente abbiamo la libertà di far morire milioni di persone di fame per avere le rate che divorano il potere d’acquisto dei nostri stipendi, possiamo “sballarci” in cambio di non guardare alla distruzione della nostra millenaria civiltà.
E saremo gli uomini liberi del più libero dei mondi?

 

Continua a leggere”LA TIRANNIA DEMOCRATICA”


« Pagina precedentePagina successiva »