Nov 24 2013

ITALIA, ANNO ZERO. ALLARME DELLA LONDON SCHOOL OF ECONOMICS: “NON RIMARRÀ NULLA DELL’ITALIA”

poverta.-italiana jpg

 

Nel giro di 10 anni, l’Italia involverà allo stadio di economia di sussistenza, è’ la conclusione catastrofica cui giunge nella sua analisi il professore ROBERTO ORSI  della London School of Economics and Political Science (LSE):

 

“Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. Peggiorerà.

 

Continua a leggere”ITALIA, ANNO ZERO. ALLARME DELLA LONDON SCHOOL OF ECONOMICS: “NON RIMARRÀ NULLA DELL’ITALIA””


Nov 24 2013

L’ITALIA MORIRÀ COI CONTI IN ORDINE ED IL PLAUSO DELLA UE

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 05:48

paoloturatitactica.460-

Paolo Turati

 

In Italia continuano le tensioni sulla legge di Stabilità. Il fuoco di fila proviene da tutti i fronti. La Voce della Russia ha chiesto all’illustre economista Paolo Turati, presidente della Fondazione Magna Carta Nord-Ovest e advisor di Istituzioni di art market & finance, di analizzare questa legge così discussa.

 

Le tasse sono camuffate, così l’Italia può morire, ha affermato l’esponente del centrodestra Sandro Bondi;  Noi del pubblico impiego siamo il bancomat del Governo, ora basta o sarà sciopero, ha tuonato Rossana Dettori, segretaria generale della Funzione Pubblica per Cgil; Legge condivisibile ma del tutto insufficiente con il rischio che il Parlamento la tramuti in una porcata, ha dichiarato seccamente Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria; Questa manovra non esiste, ha commentato asciutto Yoram Gutgeld, il consigliere economico di Matteo Renzi; Nessuna scossa per il sistema. Per la crescita è investito meno dello 0,5% del Pil, ha spiegato Sergio De Nardis, capo economista di Nomisma; Con questa legge il prelievo fiscale non è più legato ai servizi reali, ha infine chiosato Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia. Insomma, è una manovra economica che non trova alleati né nelle parti sociali né paradossalmente tra chi ha contribuito a scriverla, cioè gli esponenti dei due partiti maggiori del governo Letta.

 

–  Dott. Turati, ci spieghi: questa legge di Stabilità è proprio da buttar via?

– Credo che se il Parlamento non interverrà per correggerla, assisteremo all’ennesima occasione mancata per il nostro Paese: con l’aggravante che ci avviciniamo a passi rapidi verso il nostro “shutdown”. La direzione intrapresa dal Governo su alcuni argomenti, tra i quali il cuneo fiscale, era giusta. Risultano però essere totalmente sproporzionate le risorse messe in campo, come se si somministrasse uno sciroppo a un malato terminale.

 

Continua a leggere”L’ITALIA MORIRÀ COI CONTI IN ORDINE ED IL PLAUSO DELLA UE”


Nov 23 2013

IL MIRAGGIO DEL PAREGGIO DI BILANCIO ITALIANO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 22:13

pareggio bilancio

 

Negli questi ultimi anni, in questo paese chiamato Italia, sentiamo sempre più parlare dell’agognato “pareggio di bilancio”, in nome di queste tre parole i nostri cari governanti, non eletti, ci stanno obbligando ai sacrifici più alti dal punto di vista economico ma anche sociale. Per cercare di essere sicuri di raggiungerlo l’hanno pure messo in Costituzione, come se di solito all’Italia della propria Costituzione importasse qualcosa.

 

Comunque in nome di quest’ultimo, hanno portato la tassazione italiana al top a livello mondiale (record di cui esserne davvero fieri), hanno tagliato i servizi, hanno impoverito i pensionati, hanno fatto suicidare imprenditori ed operai, hanno fatto raddoppiare il livello di povertà e disoccupazione, soprattutto giovanile, hanno costretto le aziende a chiudere qua in Italia per andarsene anche appena oltre confine per poter continuare a sopravvivere.

 

Continua a leggere”IL MIRAGGIO DEL PAREGGIO DI BILANCIO ITALIANO”


Nov 23 2013

CONTRO I LADRONI DI STATO L’EVASIONE FISCALE È UN DOVERE MORALE

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 20:18

tax_revolt

 

 

di LEONARDO FACCO

 

Tre notizie, ieri, mi hanno infastidito: la prima, è che i capigruppo delle varie “gang” politiche che affollano la Camera hanno l’abitudine di bruciare i loro conti, onde evitare che le prove delle loro malefatte possano finire sotto la lente di qualche controllore; la seconda, è che tra i parassiti che imperversano in Parlamento, ce n’è sempre qualcuno che infila un qualche emendamento tra le leggi in discussione per mantenere intatti i privilegi che essi stessi si sono concessi. Stavolta è toccato ai vitalizi dei consiglieri regionali; terzo, che l’inutile “Garante della privacy” (l’ennesimo boiardo di Stato mantenuto coi soldi dei contribuenti) ha dato il via libera all’Agenzia delle Entrate affinché possa ficcanasare a suo piacere i nostri conti correnti.

 

Nonostante questo, più tutto il pregresso del caso, siamo ancora costretti a subire le prediche di trinariciuti del calibro della Gabanelli e di Santoro, che non perdono occasione per mettere sotto inchiesta l’evasione fiscale, ovvero l’ultimo baluardo di resistenza pacifica – per dirla con le parole di Charles Adams – che rimane ai vessati di questa penisola, sottoposti ad un’infernale pressione contributiva che rasenta, ormai, l’esproprio totale. In Italia, ahimè, lo Stato tassatore e canaglia gode di grandi consensi ed ha assoldato un esercito di locuste improduttive, quelle che – non casualmente – ritengono doveroso ed opportuno aumentare i controlli tributari. Vi sono scherani del Leviatano dappertutto: nelle università, nella “società incivile e clientelare”, nei media, tra le caste varie della politica e della sotto-politica, ma finanche tra quelli che si son messi in testa di fermare il declino. Tutti odiano gli evasori, ma tutti lo sono (seppur in modi differenti), per il semplice fatto che a nessuno piace vedersi espropriare gran parte del frutto del proprio lavoro.

 

Nonostante non vi sia politico, o un suo lacché, che non dica che le imposte vanno abbassate (slogan ritriti di cui abusa pure Monti), la lezione di Laffer che con aliquote più basse si aumenta il gettito fiscale, in questa landa libico-mediterranea non è mai stata applicata, perché non è mai stata imparata, dato che il taglio delle spese pubbliche non è gradito ai frequentatori dei Palazzi. Al contrario, i diritti del contribuente italiano sono violati vergognosamente e di continuo, persino quando sono stati promulgati dallo Stato stesso sotto forma di leggi e statuti. Inoltre, Equitalia è il braccio armato di chi ha in animo solo di distruggere la ricchezza, anziché produrla.

 

Accettare passivamente la violenza dello Stato tassatore significa legittimare una condizione di schiavitù a cui sono sottoposti i cittadini, troppo spesso condizionati da slogan – falsi e tendenziosi – tipo quell’infame “pagare tutti per pagare meno”.  Vi ricordo, senza timor di smentita, cosa insegna la prassi: se tutti pagassero il dovuto, è certezza matematica che il maggior gettito si tradurrebbe in maggiori spese da parte degli apparati pubblici, sempre pronti a sprecare denari per alimentare consenso e clientele. La cura del governo dei tecnici ne è la riprova: nonostante un aumento ferale delle gabelle, il debito pubblico è cresciuto di 90 miliardi di euro in un anno! Se analizzate la serie storica relativa all’aumento della spesa pubblica, e la confrontate con quella afferente la pressione fiscale, ve ne convincerete.

 

Lo Stato massimo ha indottrinato ben bene i suoi sudditi ad odiare l’evasore fiscale, i paradisi fiscali, gli esportatori di capitali, facendoli passare per dei furfantelli che rubano a qualcun altro. A me non pare che chi vuol tenere per sé ciò che ha onestamente guadagnato sia un mariuolo. Semmai, il malfattore è chi pretende da lui i tre quarti del suo fatturato, per poi andarselo a spendere in videopoker o a puttane. E’, insomma, doveroso coltivare nell’opinione pubblica un senso di avversione all’invadenza governativa e all’interventismo (finalmente non regge più nemmeno la balla che senza tasse i servizi non esisterebbero), nonché il rifiuto dell’esercizio indiscriminato e irresponsabile del potere fiscale. Anche perché – e questo forse non è ancora ben chiaro a tutti – il 99% delle rivoluzioni ha preso avvio da una rivolta fiscale.

 

Rassegnatevi però o voi che votate e sperate nell’urna: qui da noi, non aspettatevi alcun ribaltamento per via elettorale. Bisogna fare da soli. Quanti più saremo a difendere i diritti del nostro portafoglio tanto più avremo davanti un futuro roseo. La Catalogna ha accelerato la sua rivoluzione secessionista perché la crisi ha fatto da detonatore e la resistenza fiscale – oltre all’appartenenza ad una comunità – è qualcosa di più che una minaccia. Anche i fiamminghi, che anelano l’indipendenza, ne han piene le tasche di mantenere i valloni. Gianni Rodari non sbaglia quando sostiene “che è inutile parlare di libertà ad uno schiavo che pensa di essere un uomo libero”, e che non sa che l’alternativa alla ribellione è pagare in silenzio, senza lamentarsi troppo della corda che si stringe al nostro collo. Lo ribadirò fino alla noia: “Non esiste alcuna libertà politica senza libertà economica”. Se non la pensate così, mettetevi in fila fin dal 30 novembre prossimo, dato che c’è da versare il 96% dell’acconto Irpef del 2013.

 

Come diceva Barry Goldwater “l’estremismo, nella difesa della libertà, non è un vizio. La moderazione, nel perseguimento della giustizia, non è una virtù”. Per chi ti punta una pistola in faccia intimandoti “o la borsa o la vita” non può esserci rispetto. Senza la convinzione e il coraggio di resistere al Fisco (come insegnava anche quel buon uomo di Gandhi), senza l’orgoglio di dire sul muso ai ladroni di Stato che “evadere le tasse è un dovere morale” , non resta – per chi rimarrà in Italia – che la sopraffazione, l’agonia, la decadenza e l’umiliazione.

 

 

Fonte: visto su L’Indipendenza del  17 novembre 2012

Link: http://www.lindipendenza.com/ladroni-stato-evasione-fiscale/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ladroni-stato-evasione-fiscale

 


Nov 23 2013

ECCO COME FREGARE IL FISCO TIRANNICO: I SEI 6 MODI PIÙ USATI

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 20:07

FORZA-EVASORI-SIMBOLO

 

 

di LEONARDO FACCO

 

Se le tasse sono un furto – e in Italia lo sono – non pagarle è legittima difesa. Guai a dirlo, però, passereste per i soliti criminali, che non vogliono dare allo Stato (ladro per antonomasia) il frutto del loro lavoro, indispensabile per mantenere milioni di parassiti, che quando non pasteggiano a ostriche e champagne, si fanno rimborsare anche i 50 cents che spendono per andare al cesso.

 

Nel frattempo, la pressione fiscale sta stracciando ogni record, le spese delle zecche di cui sopra (e delle loro clientele) crescono e quel poco che rimane della classe di produttori di ricchezza muore. Per ovviare a cotanto furto legalizzato, c’è chi se ne va o se ne è andato. Chi, invece, ha scelto di scendere per le strade (accadrà il 9 dicembre) per cacciarli, chi evade quel che riesce ad evadere e chi adotta altre strategie elusive.  Di seguito, ne elenchiamo sei, che per “l’Unità di Informazione Finanziaria” sono definite le più diffuse “piaghe che affliggono l’Italia”, veri e propri “schemi di evasione”, i più utilizzati.

 

1. Conti correnti personali per aziende – Uno degli schemi che ha ricevuto più segnalazioni (oltre 5mila delazioni nel 2012) è quello che prevede l’utilizzo di conti correnti privati per operazioni svolte da una società. Il meccanismo è il seguente: un’azienda versa su conti correnti intestati ad amici e parenti parte dei propri ricavi, evitando così di fatturarli all’interno del bilancio. La mancata inclusione nel bilancio determina quindi che le tasse a carico della società si frazionino tra più soggetti, diminuendo quindi l’ammontare delle tasse da pagare al Fisco. La parte deviata sui conti correnti dei privati diventa quindi la somma che l’azienda elude.

 

Continua a leggere”ECCO COME FREGARE IL FISCO TIRANNICO: I SEI 6 MODI PIÙ USATI”


Nov 23 2013

GLOBALIZZAZIONE: UN MITO AL CAPOLINEA

Category: Economia e lavoro,Mondo,Monolandiagiorgio @ 07:59

 

globalizzazione.793

 

 

Un amico che lavora al controllo gestione di una multinazionale mi raccontava della frustrazione nei costi di trasferimento di certi servizi interni in paesi remoti. Credevo si trattasse solo di sviluppo software (sono di moda gli indiani) o di call center dove gli operatori in teoria costano molto meno (i paesi anglofoni vanno in India o estremo oriente; i Francesi in Africa; gli spagnoli in sudamerica e noi italiani tipicamente in Romania) e dove vengono affidati i servizi di help desk alla clientela finale o alla clientela interna: invece anche tutta una serie di servizi di back-office, gestione amministrativo-contabile, vengono sempre più spostati in paesi con lingue, culture, abitudini diverse dalle nostre. Quello che ci hanno insegnato è sempre stato: si fa così per sfruttare un costo del lavoro più basso, sfruttare economie di scala, e grazie ai servizi avanzati di di telecomunicazioni (mail, telefono, audio e video conferenze, webmeeting, workgroup, sharepoint e via dicendo) si lavora come se si fosse tutti nella stessa stanza, sfruttando competenze, disponibilità di capitale umano che stanno da altre parti del mondo.

 

Continua a leggere”GLOBALIZZAZIONE: UN MITO AL CAPOLINEA”


Nov 23 2013

IL MONDIALISMO

novus-world-1000

 

Maurizio Lattanzio

 

 

«Il mondo si divide in tre categorie di persone:
un piccolissimo numero che produce gli avvenimenti;
un gruppo un poco più numeroso che vigila alla loro esecuzione
e ne segue il compimento, e, infine,
una stragrande maggioranza che non conosce mai
ciò che si è prodotto in realtà»

 

Il termine mondialismo si riferisce ad una concezione politico-culturale di cui si fanno portatori e diffusori potenti gruppi tecnocratico-plutocratici occulti o, quanto meno, defilati, non esposti alle luci dei riflettori -cioè dei mass-media sapientemente manovrati- che illuminano la grande ribalta politica internazionale. Costoro operano tramite istituzioni parimenti occulte o, se si preferisce, semi-pubbliche (Trilateral Commission, Bilderberg Group, Council on Foreign Relations, Pilgrims Society, sistema bancario internazionale, ecc.), con l’obiettivo di giungere alla realizzazione di un progetto che prevede l’instaurazione di un unico Governo Mondiale, depositario del potere economico, politico, culturale e religioso. Le articolazioni strutturali di un simile progetto -già in via di attuazione, si pensi solo all’Unione Europea- sono fondate sulla integrazione dei grandi insiemi (USA -in posizione preminente- Europa Occidentale, Giappone, Russia e relativi satelliti, Cina Popolare, Terzo Mondo), che saranno sottoposti al dominio dei tecnocrati-funzionari dell’apparato di potere plutocratico installato nei consigli di amministrazione delle banche e delle multinazionali. Sono le strutture operative del comando oligarchico dal quale l’Alta Finanza internazionale pianifica e concretizza l’asservimento dei popoli mediante i diabolici meccanismi della Grande Usura. [1]

 

Continua a leggere”IL MONDIALISMO”


Nov 22 2013

ECONOMISTI ALLO SBARAGLIO – LA SORDIDA FARSA DEL DEBITO PUBBLICO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 13:35

Unknown

 

di Fabrizio Fiorini

Affrontare le questioni di politica monetaria e – in particolar modo – trattare dell’aspetto della proprietà della moneta espone a una serie di critiche, il più delle volte interessate, volte a mettere in discussione il rigore scientifico della metodologia giuridico-politica nell’analisi del fenomeno che, a detta degli economisti, dovrebbe e potrebbe essere trattato solo da loro.

 

Dicono: “La moneta è tema economico, se lo affronta un giurista è come  se un gommista si occupasse di cardiochirurgia”. Dicono ancora: “la matematica non è un’opinione”. Bene, allora guardiamola, questa “matematica”.

 

Continua a leggere”ECONOMISTI ALLO SBARAGLIO – LA SORDIDA FARSA DEL DEBITO PUBBLICO”


Nov 22 2013

ROMA SALVATA CON 115 MILIONI. LA POPPATA NON FINISCE MAI

lupa_logo-264x200

 

 

di GILBERTO ONETO

 

Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto “salva Roma” che stanzia una mancetta di 115 milioni per salvare il bilancio della capitale e impedirne la bancarotta.  Lo ha fatto alla svelta, in una riunione che è durata neanche un’ora ma non si confonda la rapidità con l’efficienza:  quando si tratta di dare soldi a Roma non si deve decidere un fico secco. È così e basta! Sarebbe come perdere tempo a stabilire per legge che l’acqua segue la forza di gravità: i soldi finiscono in quel buco perché i soldi sono raccolti proprio per quel buco e perché il buco stesso è stato fatto proprio per inghiottire soldi.

 

È così dalla notte dei tempi, quando i due fondatori poppavano a sbafo da una povera lupa prima di dedicarsi con nonchalance al fratricidio col coltello. Per secoli è stata la imperiale voragine per le risorse di mezzo mondo, per altri secoli ha arraffato le offerte delle cassette delle elemosine sparse su vari continenti e poi – quando anche i fedeli si sono rotti le palle di versare l’obolo  sanpietrino – si è inventata l’Italia per rapinare un pezzo di mondo più piccolo ma farlo con patriottica intensità e sistematicità.

 

Continua a leggere”ROMA SALVATA CON 115 MILIONI. LA POPPATA NON FINISCE MAI”


Nov 21 2013

QUOTE LATTE: IL MINISTERO SBAGLIO’ I DATI, GLI ALLEVATORI AVEVANO RAGIONE, PECCATO CHE ORAMAI SONO FALLITI E NELLE MANI DI EQUITALIA

cobas latte

 

 

Quote latte, allevatori del Friuli beffati

La procura di Roma apre un fascicolo per l’ipotesi di falso sui dati di Agea. Oltre 400 gli imprenditori locali danneggiati

UDINE. Multati, trattati da truffatori per aver sforato le quote latte. Costretti a chiudere le aziende. Eppure innocenti. Ma non c’erano sforamenti. E quelle multe non erano dovute.

 

La denuncia. Per almeno mezzo migliaio di allevatori friulani si profila una svolta storica sulla travagliata vicenda delle Qri (quote individuali di riferimento disciplinate dalla legge 469/92).

 

Dopo la denuncia presentata da 150 allevatori delle province di Udine, Pordenone e Gorizia, e da realtà consortili come quella di Cospalat, Cooperativa Nord Est, Cospa Interregionale e Latteria San Giacomo, rappresentati dall’avvocato Cesare Tapparo, ora le indagini dei carabinieri delle politiche agricole e alimentari coordinate dalla magistratura sono approdate a una svolta.

 

Il gip. Il gip Giulia Proto di Roma, cui sono confluite le indagini avviate dalla procura di Udine e di Pordenone assieme a quelle di quasi una settantina di procure italiane dove sono approdate le denunce degli altri allevatori, ha disposto il rinvio degli atti al pm di Roma affinchè valuti in merito a un’iscrizione a carico dei funzionari della Agea per il reato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale.

 

Continua a leggere”QUOTE LATTE: IL MINISTERO SBAGLIO’ I DATI, GLI ALLEVATORI AVEVANO RAGIONE, PECCATO CHE ORAMAI SONO FALLITI E NELLE MANI DI EQUITALIA”


Nov 20 2013

UN MONDO DI ESSERI INFERIORI DA STERMINARE

liberta di guerra

 

 

3 novembre  2013  – di Gianni Lannes –

 

 Malattie inventate in laboratorio e morte. La salute è ormai un lusso nel medioevo tecnologico del terzo millennio corrente. Mentre l’élite globale consolida bunker sotterranei, mangia cibi di prima qualità, e nasconde in casseforti artiche semi biologici; gli sparuti negazionisti – decisamente cretini – compresa gran parte della popolazione mondiale muore lentamente di avvelenamento da scie chimiche, e per intossicazione da cibo industriale e perfino geneticamente modificato, ormai da decenni.

 

L’imperativo è ovviamente categorico: la gente non deve sapere niente. Altrimenti farebbero una rivoluzione perfino nell’arretrata Italia imbottita di rimbambiti. Non a caso nel Belpaese è stata chiusa l’anno scorso la banca del seme naturale che aveva sede a Bari. Un tesoro naturale di biodiversità che il popolo italiano quando si sveglierà dal letargo rimpiangerà davvero. Monsanto docet!

 

Dunque ignoranza galoppante, stupidità contagiosa e avidità senza limiti. Ci sono imbecilli a pagamento o dementi nullafacenti che blaterano di complottismi. E i media sotto padrone pompano le bufale di regime, coadiuvati dagli esperti di turno e da luminari a parcella e poltrona inamovibile. E così le agenzie diintelligence alimentano la confusione, soprattutto su internet. Il problema vero è la mistificazione della realtà in atto a danno dei popoli. Incredibile: le vittime si scannano tra di loro e applaudono pure; insomma sono più realiste del re.

 

Continua a leggere”UN MONDO DI ESSERI INFERIORI DA STERMINARE”


Nov 19 2013

APOLOGIA DEL GENOCIDIO

 GeorgiaGuidestones-576

 

GEORGIA GUIDESTONES

Mantieni l’Umanità sotto 500’000’000 in perenne equilibrio con la natura.

 

 

THOMAS MALTHUS, SAGGIO SUI PRINCIPI DELLA POPOLAZIONE  

“Ogni bambino nato in soprannumero rispetto all’occorrente per mantenere la popolazione al livello necessario deve inevitabilmente perire, a meno che per lui non sia fatto posto dalla morte degli adulti … pertanto … dovremmo facilitare, invece di sforzarci stupidamente e vanamente di impedire, il modo in cui la natura produce questa mortalità; e se temiamo le visite troppo frequenti degli orrori della fame, dobbiamo incoraggiare assiduamente le altre forme di distruzione che noi costringiamo la natura ad usare. Invece di raccomandare ai poveri l’igiene, dobbiamo incoraggiare il contrario. Nelle città occorre fare le strade più strette, affollare più persone nelle case, agevolando il ritorno della peste. In campagna occorre costruire i villaggi dove l’acqua ristagna, facilitando gli insediamenti in tutte le zone palustri e malsane. Ma soprattutto occorre deplorare i rimedi specifici alla diffusione delle malattie e scoraggiare quella persone benevole, ma tratte decisamente in ingannano, che ritengono di rendere un servizio all’umanità ostacolando il decorso della estirpazione completa dei disordini particolari”.

 

 

ARNE SCHIOTZ WWF, DIRETTORE DELLA CONSERVAZIONE, 1984

“Malthus ha avuto ragione, finalmente la realtà lo conferma. Il Terzo Mondo è sovrappopolato, versa in un disastro economico, e non c’è modo che ne esca data la sua rapida crescita demografica”

 

 

THOMAS LOVEJOY, VICE PRESIDENTE WWF USA, 1984

“Il problema maggiore è costituito da quei maledetti settori nazionali di quei paesi in via di sviluppo. Credono di avere il diritto di sviluppare le loro risorse come pare loro opportuno. Vogliono diventare delle potenze”.

 

Continua a leggere”APOLOGIA DEL GENOCIDIO”


Nov 18 2013

L’EUROPA VERSO IL FASCISMO

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 15:06

ue_nazista_

 

Le oligarchie finanziarie si baloccano con governi compiacenti o direttamente imposti da loro. Infatti la BCE ha ormai il potere di influenzare la composizione dei governi nazionali. Questi alchimisti dello spread evocano una nuova guerra santa contro i “populismi” rei di mettere in discussione un’architettura economica costruita sopra le teste dei cittadini, un atto profondamente anti democratico.

 

La povertà e la disoccupazione dilagano ovunque in Europa insieme a un’emigrazione incontrollata dall’Africa e dall’Est dell’area Schenghen, a cui non aderisce la Gran Bretagna che sta studiando nuove limitazioni agli ingressi e sospesa in Danimarca, ennesimo fallimento della UE.

 

La Grecia è stata lasciata morire dai “fratelli” europei, sacrificata sull’altare delle banche tedesche e francesi che volevano indietro la loro “libbra di carne“.

 

Continua a leggere”L’EUROPA VERSO IL FASCISMO”


Nov 18 2013

RICEVE POCA ATTENZIONE MEDIATICA: LA BOLDRINI CONVOCA I GIORNALISTI

Category: Media e informazione,Monolandiagiorgio @ 13:45

boldrini0

 

17 novembre 2013 – Doveva essere il simbolo della buona politica in grado di riconciliare l’opinione pubblica con le istituzioni, l’emblema tangibile di quella “Italia migliore” tanto cara a Nichi Vendola, che l’ha voluta in Parlamento. A sette mesi dal suo insediamento al vertice di Montecitorio, però, Laura Boldrini continua a vivere un rapporto difficile col mondo dell’informazione.

 

Non è un attacco soft quello scelto da Antonio Monti, giornalista de L’Espresso, per raccontare il “buffet” organizzato pochi giorni fa da Laura Boldrini a Montecitorio. Invitati: la stampa in generale. Obiettivo (teorico, stando al tono dell’articolo): come aiutare il lavoro giornalistico a raccontare meglio la vita del Palazzo in tempi di antipolitica.

 

Obiettivo (reale): “Come rilanciare l’immagine di una presidenza che, malgrado tutti gli sforzi, sembra non scaldare i cuori”.

 

Continua a leggere”RICEVE POCA ATTENZIONE MEDIATICA: LA BOLDRINI CONVOCA I GIORNALISTI”


Nov 18 2013

CONTRO I LADRONI DI STATO L’EVASIONE FISCALE È UN DOVERE MORALE

un dovere thomas jefferson

 

di LEONARDO FACCO

 

Tre notizie, ieri, mi hanno infastidito: la prima, è che i capigruppo delle varie “gang” politiche che affollano la Camera hanno l’abitudine di bruciare i loro conti, onde evitare che le prove delle loro malefatte possano finire sotto la lente di qualche controllore; la seconda, è che tra i parassiti che imperversano in Parlamento, ce n’è sempre qualcuno che infila un qualche emendamento tra le leggi in discussione per mantenere intatti i privilegi che essi stessi si sono concessi. Stavolta è toccato ai vitalizi dei consiglieri regionali; terzo, che l’inutile “Garante della privacy” (l’ennesimo boiardo di Stato mantenuto coi soldi dei contribuenti) ha dato il via libera all’Agenzia delle Entrate affinché possa ficcanasare a suo piacere i nostri conti correnti.

 

Continua a leggere”CONTRO I LADRONI DI STATO L’EVASIONE FISCALE È UN DOVERE MORALE”


« Pagina precedentePagina successiva »