Ott 31 2013

L’ECCEZIONALE STUPIDITÀ DI QUEST’EPOCA BASTARDA

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:25

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Siamo individui senza radici, destinati a soccombere, travolti dalla furia e dalla collera di quel Dio che abbiamo voluto sfidare e ridicolizzare, profanando la sua Opera e violando i confini del suo imperscrutabile disegno celeste”.

 

Il valore supremo e vivificante della “diversità” (che è l’essenza stessa delle ragioni, della vita), è stato, di fatto, soppiantato e soppresso da un’opera di omologazione mentale che non trova precedenti nella storia dell’umanità. Non rendersi conto di questa realtà sostanziale e lapalissiana, (che ci uniforma in una sorta di appiattimento verso il basso, alle tendenze dominanti, propagandate e sdoganate, come opportune, dal Sistema Relativista), la dice lunga sullo stato di narcolessia prodotto negli individui.  Siamo, tutti quanti l’effetto di un diabolico esperimento di clonazione di massa e di lavaggio del cervello, risultato di una speciale e inedita forma di schiavitù che, per un assurdo contrasto logico, ci porta a ritenerci liberi. L’omologazione dei comportamenti e dei modi, in un unico pensiero dominante, tende a raggruppare tutte le identità in una sola, rendendo superflue, nulle e dissonanti, tutte le altre.
Un tempo, la diversità, era Regina di creatività, di tradizione, di storia, di cultura, di immaginazione e di sapere e, ogni essere umano rappresentava, per unicità, una delle infinite tessere che andavano a comporre l’immagine trascendente di quell’immenso e misterioso puzzle, icona del mistero infinito.

 

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Ott 30 2013

DISCRIMINAZIONE IN BASE A RAZZA E PROVENIENZA: “LA REPUBBLICA CERCA STAGISTI. LI PAGA. SOLO SE STRANIERI O FIGLI D’IMMIGRATI”

Category: Media e informazione,Monolandiagiorgio @ 18:28

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di Marianna Baroli

 

Ogni mattina, quando mi alzo, so che davanti a me si prospetta una giornata in cui dovrò lottare per quello che vorrei fosse il mio lavoro anche in futuro. Essere giornalista di questi tempi non è di certo facile, lo sappiamo tutti, fin troppo bene. Non ci sono fondi, non è il momento, è l’epoca sbagliata per campare scrivendo. Te lo dicono, ripetono, te lo inculcano in testa come un maledetto ritornello di un’odiosa canzone. Eppure, tutte le mattine, io – e con me tutti gli altri giovani sulla mia stessa barca – mi alzo, ci provo, e ci riprovo convinta che un giorno ce la farò.

 

Ma poi, ci sono mattine come questa mattina. Oggi quando mi sono alzata, mi sono imbattuta in una di quelle notizie che non solo ti fa passare un po’ la voglia di “farti il mazzo” ma ti fa anche arrabbiare quanto basta per rovinarti la mattinata.

 

Sul profilo Facebook di Alessandro Morelli, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino, è comparso un link in cui si annunciavano “stage trimestrali retribuiti in un grande quotidiano nazionale, la Repubblica o nella testata web Redattore Sociale“.  Occasione ghiotta per chi, ogni giorno, un po’ ci prova a ricavarsi un posto all’interno di una redazione.

Peccato che la gallinella dalle uova d’oro sia riservata esclusivamente a giovani stranieri e figli di migranti.

È il bando di concorso a parlare chiaro e a mettere i paletti su chi potrà candidarsi, entro il 2 novembre, allo stage previsto dal 20 novembre 2013 al 20 febbraio 2014. “I tre tirocini sono rivolti a giovani stranieri/e e figli/e di migranti residenti in Italia, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, in possesso di diploma di scuola media superiore o titolo equipollente e aventi conoscenza della lingua italiana (livello B2)”.

 

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Ott 30 2013

NON È CORRETTO DIRE CHE IL NAZISMO È TORNATO. NON SE NE ERA MAI ANDATO

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DA HITLER A MERKEL, L’ETERNA PRESENZA DELLA DINASTIA QUANDT

 

29 ott – Lentamente, tra mille cautele e distinguo, alcuni intellettuali spesso ospitati sulle pagine dei nostri “grandi giornali” cominciano a porsi domande sulle bontà di questa costruzione europea. Non sarà che alcune procedure riservate che preludono l’elaborazione di trattati europei, da fare poi approvare a scatola chiusa ai singoli parlamenti nazionali come nel caso del Fiscal Compact, si chiede pensosa Barbara Spinelli, finiscano con lo svuotare in nuce quella sovranità che la nostra Costituzione antifascista assegna ai cittadini? (clicca per leggere)

 

La brillante e sempre originale editorialista in forza a Repubblica è stata effettivamente colta da un pensiero infido e sottile. Con sommo ossequio provo ad accennare una sintetica analisi volta a rafforzare le argute suggestioni che, come fantasmi molesti, albergano nella mente dei più intuitivi fra gli illustri pensatori che quotidianamente danno lustro alla nostra povera Patria. Ebbene sì, luminosissima professoressa Spinelli, la Ue è nei fatti e non da oggi nemica della democrazia e del benessere diffuso, l’acqua calda brucia e in inverno è preferibile indossare un cappotto prima di uscire (specie la sera).

 

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Ott 30 2013

NON SAPPIAMO PIÙ COME DIRLO, NON SAPPIAMO PIÙ QUALI PAROLE USARE, MA LO RIPETEREMO FINO ALLA NOIA. QUI È SUICIDIO ASSISTITO DI MASSA

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L’euro è una truffa come lo è la comunità europea in questo stato di cose: ossia sotto la blindatura dei trattati Maastritch, Lisbona, Mes, Fiscal compact, Nato, WTO, ecc.

 

Non abbiamo più la sovranità di niente se non soltanto quella di decidere chi ci deve prendere per i fondelli per un altro turno (ed in parte nemmeno quella: leggasi porcellum).

 

Ora se uno è consapevole di essere vittima di una truffa cosa fa?

 

1) Aspetta perché non è ancora convinto della truffa?

2) Denuncia il truffatore e lo insegue?

3) Si lascia truffare perché in fondo si lasciano truffare tutti?

4) Fa di tutto per uscire dalla truffa e la fa conoscere agli altri?

 

Sono quattro ipotesi che potrebbero rappresentare uno scenario di gente normale. Già: ma cosa vuol dire normale, in un paese dove l’informazione è orribilmente manipolata?
Il popolo manipolato e stregato dalla politica asservita alla finanza internazionale non si muove. Meglio: è la maggioranza che non si muove.

 

Se diamo per buono il movimento di Grillo, almeno il 26% di quelli che sono andati a votare sembra si siano svegliati almeno per affermare che così, non si può più andare avanti. Non siamo convinti che siano consapevoli sulle fondamentali (multinazionali, moneta-debito, NWO) ma lo sono di certo sulla cattiva gestione dello Stato (sprechi, ruberie, nepotismo, corruzione, ecc).

 

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Ott 29 2013

POVERO EX BEL PAESE, È ORA DI FINIRLA DI VANTARSI DI PRIMATI INESISTENTI

Category: Monolandia,Roba da Italia,Società e politicagiorgio @ 00:03

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Lo sfoggio di moralità odierno: nel campo etico privato oggi, se uno è considerato progressista, può fare i cavoli suoi, predicando bene (soprattutto la moralità) e razzolando male senza che nessuno dica niente, purchè, naturalmente sia dichiaratamente “de sinistra”. Nel campo pubblico si trinciano regole di presunta moralità senza fare distinguo. Stabiliamo anzitutto un principio, facilmente dimostrabile: se c’è una delle nazioni, sulla faccia della terra nella quale si dovrebbe fare silenzio sulla moralità e non predicarla in termini sia privati che pubblici, è proprio l’Italia. E anche smettere di vantarsi di primati inesistenti.

 

E’ inutile, oltreché abbondantemente ridicolo, che da giudici e maitre a penser si scaglino fulmini quando l’Italia occupa ben il 72esimo posto nella classifica di “moralità” nel settore pubblico. La notissima TRANSPARENCY INTERNATIONAL pubblica infatti annualmente una classifica in testa alla quale stanno le nazioni con l’indice più alto di CORRUZIONE. Davanti all’Italia stanno:

 

15° posto Barbados

22° posto Bahamas e Santa Lucia

41° posto Repubblica Dominicana

50° posto Rwanda

58° posto Namibia

 

Ossia tutte quelle nazioni bollate da politici, stampa e altri mezzi di comunicazione italiani, come corrotti paradisi fiscali, con toni accesi in stile indignados. Precedenti statistiche internazionali, qui a suo tempo pubblicate, hanno dimostrato che per cultura, idee nuove (ma valide), capacità innovativa, e considerazione internazionale, occupiamo gli ultimi posti su scala mondiale. E allora perché continuiamo a salire sul pulpito per predicare agli altri quello che dovrebbero fare?

 

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Ott 28 2013

LA CROAZIA DOPO 12 MESI DALL’INGRESSO NELL’UNIONE EUROPEA, E’ TRACOLLATA. ADESSO VUOLE USCIRNE (VIVA)

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Zagabria – A festeggiare, il primo luglio scorso, l’ingresso della Croazia nel club dell’Unione Europea in qualità di ventottesimo membro effettivo fu soprattutto l’élite politico-economica al timone di questa ex-scheggia della defunta Jugoslavia. A partire dalla coalizione di governo progressista al potere da due anni dopo il lungo dominio dei conservatori dell’HDZ per arrivare agli ambienti finanziari legati a doppio filo al mondo austro-tedesco.

 

Lo scetticismo dell’opinione pubblica, sconfitto da una non eccezionale mobilitazione degli entusiasti ( al referendum sull’ingresso nell’unione, svoltosi nel febbraio del 2012, si recarono alle urne non più del 44% degli aventi diritto) si è preso una sonante rivincita non più di un anno dopo allorquando, nell’aprile 2013, la scelta dei 12 fortunati destinati a rappresentare la piccola repubblica nell’europarlamento fu boicottata da 4 elettori su 5 stabilendo quasi un record storico di scarsa affluenza battuto solamente dal 16% della Slovacchia.Ma il misfatto era già stato compiuto ed i buoi erano già fuggiti dal recinto per finire nel vagone piombato di eurolandia.

 

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Ott 28 2013

LO TENGONO NASCOSTO, MA È UFFICIALE: L’ITALIA È ALLA FAME.

 

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LEGGETE QSTO ARTICOLO PRIMA DI PROSEGUIRE LA LETTURA…

 

4,1 milioni di italiani che hanno PROBLEMI DI ACCESSO AL CIBO: i dati, oscurati dai mass me(r)dia e dalla politica, sono di Coldiretti.

 

VENGONO I *BRIVIDI* … se pensiamo che 500.000 persone sopravvivono di cassa integrazione e assegno di mobilità e 200.000 di ‘assegno di disoccupazione’; quando gli ammortizzatori sociali saranno finiti… cosa faranno?

Ovviamente la questione non riguarda solo 700.000 persone, ma anche le loro famiglie che si troveranno senza reddito o nel migliore dei casi, con uno stipendio in meno.

Ci sarà un calo dei consumi ulteriore, che farà chiudere decine, centinaia di migliaia di negozi, artigiani, piccole imprese, mentre le grandi continuano a chiudere i pochi stabilimenti rimasti per trasferirsi all’estero; il processo di delocalizzazione non è finito.

 

Uno scenario TERRIFICANTE quanto reale, purtroppo, a meno che non ci sia una decisa “inversione di tendenza” di cui non si intravede la volontà politica.

 

Quando arriveremo a questo punto, gli italiani conosceranno anche EUROGENDFOR; la gendarmeria europea che opera al di sopra della legge; nessun media ne ha parlato, ma probabilmente molte persone si troveranno a fare i conti con loro. E non sarà una “conoscenza felice”… spero tanto di essere smentito.

 

Alessandro Raffa

 

 

Fonte: visto su  NO CENSURA del  25 ottobre 2013

Link: http://www.nocensura.com/2013/10/lo-tengono-nascosto-ma-e-ufficiale.html

 


Ott 27 2013

L’INGRESSO DEI “PAPERONI” NELLA POLITICA ITALIANA

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:36

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Il  governo Letta-Alfano sta portando avanti un disegno di legge che tende ad eliminare progressivamente il finanziamento pubblico ai partiti. Come sostituirlo? Tra l’altro, uno dei modi è contribuire con “finanziamenti” e “donazioni”.

 

Perciò l’eliminazione totale o parziale del finanziamento pubblico ai partiti, misura diventata “urgente” per riguadagnare almeno in parte la fiducia persa di tanti elettori e per arginare il successo elettorale del M5S, forse porterà ad una situazione che per un certo punto di vista potrebbe sembrare anche più grave di come è ora: l’ingresso nella politica italiana di milionari, miliardari e “paperoni” oltre a quelli che già ci sono, i quali una volta assicurato il loro sostegno economico ai partiti potranno chiedere “qualcosa in cambio”.

Insomma più o meno come succede attualmente negli Stati Uniti, dove i privati “guidano” il risultato elettorale a “suon di dollari”.

 

La politica ha bisogno di soldi in Italia come in altri paesi, questo è scontato: però il finanziamento pubblico ai partiti potrebbe essere “l’occasione”, come già accade, per affermare il potere di lobbies e “poteri forti”.

 

Se a quanto detto poi aggiungiamo che nelle ultime elezioni amministrative c’è stato il “trionfo” dell’astensionismo allora ci rendiamo conto che la politica sta diventando un gioco inutile, ma soprattutto sta diventando “qualcosa” di antidemocratico, un “mostro senza forma” che “fagocita” democrazia e diritti delle persone.

 

La politica infatti ormai è solo come un notaio che ratifica ordini ricevuti dall’alto: a guidare la politica oggi sono le “lobbies”,  i “poteri forti”, l’economia, le banche, i mercati etc.

 

In  questa condizione di postdemocrazia c’è la “morte della democrazia”, l’assenza totale di quest’ultima.

 

 

 

Fonte: visto su System failure del  2 giugno 2013

Link: :  http://systemfailureb.altervista.org/lingresso-dei-paperoni-nella-politica-italiana/

 

 


Ott 25 2013

LA TRUFFA DELLO SPREAD. E NELLE ISOLE CAYMAN SONO DEPOSITATI 30 MILA MILIARDI DI DOLLARI

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Ma se l’Italia va a rotoli peggio che mai, perché lo spread scende? Spiegazione di un mistero

 

Il differenziale tra titoli di Stato dice poco sull’economia reale dei paesi, serve solo a capire le intenzioni di quei «pochi potenti che detengono la ricchezza del mondo». E comandano i mercati. Intervista a Fabrizio Pezzani (Bocconi)

 

 

Se veramente lo spread fosse un’indicatore dell’”economia reale”, allora, in Italia, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali (Btp) e il Bund tedesco non dovrebbe attestarsi a meno di duecentocinquanta punti base, com’è attualmente, ma «come minimo a mille punti base». Ne è convinto Fabrizio Pezzani, docente dell’Università Bocconi di Milano, secondo il quale, dal novembre del 2011, quando lo spread aveva superato i cinquecento punti base e le tensioni sui mercati portarono alle dimissioni di Berlusconi aprendo la strada alla “salita” in politica di Monti, «da quel momento a oggi sono peggiorati i conti pubblici, il debito, il rapporto debito/Pil, la disoccupazione, il numero dei fallimenti, la povertà, il disagio sociale, l’instabilità politica e anche il giudizio guidato strumentalmente delle agenzie di rating sui nostri conti». Tutto questo, prosegue Pezzani, mentre «inspiegabilmente il nostro spread migliora continuamente e oggi è simile a quello di agosto 2011, tra i 220 e i 240 punti base».

IL TERMOMETRO DEI POTENTI. Come mai, dunque, lo spread non peggiora, anzi addirittura migliora? Hanno ragione coloro i quali sostengono che non conti nulla e sia solo una variabile economica impazzita? Niente affatto. Lo spread è un indicatore prezioso secondo Pezzani, ma lungi dal fotografare lo stato di salute di un’economia nazionale, rappresenta le intenzioni e le manovre della finanza globale, ossia di quei pochi attori che «detengono la ricchezza» del mondo.

 

DOVE SONO TUTTI I SOLDI. Se, infatti, un tempo «la ricchezza era facilmente individuabile negli Stati nazione che materialmente la possedevano», oggi, spiega il professore, «ci troviamo di fronte a una situazione assolutamente nuova nella storia dell’uomo». Per farsene un’idea basta guardare a un dato: «Nelle isole Cayman sono depositati 30 mila miliardi di dollari, che insieme eguagliano il Pil degli Stati Uniti, della Cina e di un pezzo del Giappone messi insieme». Oppure, continua Pezzani, si pensi ai derivati, che «nel 1989, l’anno in cui cadde il Muro di Berlino, rappresentavano un ventesimo del Pil mondiale, nel 1999 erano già il doppio di esso e nel 2009 ammontavano addirittura a venti volte il Pil della Terra». Ebbene, di tutti questi derivati, alla vigilia della crisi finanziaria, il 95 per cento era posseduto da sole «cinque banche: Goldman Sachs, J.P. Morgan, Morgan Stanley, Bank of America e Citi Bank». Che si riempivano di titoli tossici, secondo l’economista, al solo scopo di «tenere bassa la volatilità del dollaro».

 

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Ott 25 2013

CHIARIMENTI SU “MES” ED I “PRESTITI SALVASTATO” (SPIEGATI IN MODO SEMPLICE)

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Una nota circa i prestiti concessi alle nazioni europee in difficoltà dalle altre nazioni europee, e circa il “Meccanismo Europeo di stabilità”; cerco di illustrare la situazione in modo semplice e chiaro, visto che in molto non hanno ben capito certi meccanismi.

 

Negli ultimi anni le nazioni dell’eurozona sono state chiamate a sborsare miliardi per diverse operazioni di “salvataggio” dei paesi membri in difficoltà; o meglio, delle loro banche.  Ultimo caso in ordine cronologico, quello della Spagna, che ha ricevuto 100 miliardi, di cui 20 dall’Italia. In totale l’Italia ha sborsato fin’ora poco meno d 50 miliardi.

 

(vedi: L’Italia è nella me**a ma continua a sborsare soldi per salvare gli altri )

 

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Ott 24 2013

GALLI DELLA LOGGIA: CRITICHE DEVASTANTI, MA NON AMMETTE CHE “DI ITALIA SI MUORE”

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di GILBERTO ONETO

 

Ernesto Galli della Loggia è uomo colto e intelligente che però è vittima di un tormento interiore, di una scelta dolorosa e sempre rimandata, che sembra essere riassunta dal suo cognome, in bilico fra celtismo padano e italianità massonica, fra ribellistico slancio di libertà gallico e costrizioni mentali da setta patriottica.

 

Il suo impegno esprime la dilaniante contrapposizione fra la constatazione del fallimento dell’Italia unita e la necessità di continuare – oltre ogni ragionevole dubbio – a sostenerne l’intangibilità.

 

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Ott 23 2013

GIORNATA STORICA PER L’ITALIA: CACCIATA DAL G8, PIL A 133,3% E ADESSO IL RECORD! BORSA DI MILANO LA PEGGIORE AL MONDO.

Category: Economia e lavoro,Monolandiagiorgio @ 20:18

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MILANO – A parte il caso di Atene, la Borsa di Milano è stata la peggiore al mondo e l’unica che ha riportato un trend negativo negli ultimi 10 anni. E’ quanto si apprende da un rapporto dell’ufficio studi di Mediobanca. La performance, a partire dal dicembre del 2002, è stata -5,6%, a fronte di un +129% della Germania. 

 

L’indagine sull’andamento dei listini azionari mondiali di Ricerche & Studi di Mediobanca – dati aggiornati dal dicembre del 2002 al 16 ottobre 2013 – mette in evidenza che gli indici migliori sono stati quelli del cosiddetto ‘nuovissimo mondo’.

 

Palma d’oro a Jakarta +957% e con un ricco rendimento medio annuo del 24%. La Borsa indonesiana è seguita da Città del Messico (+558%), Mumbai (+511%) e San Paolo (+396%). Molto bene anche i rendimenti della Borsa sudafricana, cresciuta del 378%, russa (+317%) e coreana, con Seul + 224%.

 

La migliore borsa ‘occidentale’ è stata Copenhagen (+190%), seguita da Wall Street, con il Nasdaq di New York (+187%).

 

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Ott 23 2013

SUOMY VENDUTA AI CINESI, UN ALTRO PEZZO DEL MADE IN ITALY SE NE VA

Category: Economia e lavoro,Monolandiagiorgio @ 19:13

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Fondata nel 1997 la società nel 2012 ha fato segnare 6,8 milioni di ricavi e una perdita di 200 mila.

 

La globalizzazione ha le sue regole e ora un altro marchio ormai storico del made in Italy se ne va. Suomy, azienda comasca fondata nel 1997 da Umberto Monti e che ha fornito i suoi caschi a campioni del calibro di Max Biaggi, Loris Capirossi e Troy Bayliss, è stata ceduta a un hedge fund cinese, la SK Sport di Hong Kong.

 

Lo scorso anno l’azienda ha segnato ricavi per quasi 7 milioni di euro ma a causa della recessione, che in Occidente ha fatto crollare la domanda di moto sportive, anche la domanda di caschi di “livello” è andata calando. Nel 2007 i dipendenti erano oltre 100, ora sono 52 e nel prossimo futuro potrebbero calare a 30.

 

La buona notizia (o perlomeno quella meno negativa) è che almeno al momento la produzione (600 caschi al giorno) della linea d’alta gamma non verrà spostata all’estero, anche se quelli di fascia media verranno prodotti in Indonesia.

 

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Ott 23 2013

COMPLIMENTI SIGNOR LETTA!!! QUESTA E’ L’ULTIMA VOLTA DI UN PREMIER ITALIANO AL G8. L’ITALIA E’ STATA ESPULSA…

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QUESTA E’ L’ULTIMA VOLTA DI UN PREMIER ITALIANO AL G8. 

L’ITALIA E’ STATA ESPULSA…

COMPLIMENTI  SIGNOR LETTA!!!  


Ott 23 2013

LIBERTA’ DEL WEB NUOVAMENTE SOTTO ATTACCO

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