Set 17 2013

L’ OLOCAUSTO AMERICANO – MILIONI DI CITTADINI USA MORTI PREMATURAMENTE E UN COSTO DI $40MILA MILIARDI A CAUSA DI ISRAELE

reduci senza scarpe

 

DI GIDEON POLYA

Countercurrents

 

Il tremendo costo finanziario israeliano imposto agli americani ha raggiunto l’enorme quota di 40mila miliardi di dollari odierni. Ma il prezzo umano da pagare riguarda le morti evitabili di milioni di americani, omicidio di massa passivo di americani in un olocausto americano inflitto dalla perversione fiscale di sleali neo-conservatori americani (Neocon) e di imperialisti sionisti “OnePercenters” impiegando $8mila-10mila miliardi nella pulizia etnica e in omicidi di massa attivi e passivi di musulmani all’estero a favore dell’apartheid israeliano invece di tenere gli americani al sicuro a casa.

 

Il sostegno all’apartheid israeliano da parte del governo USA corrotto dal sionismo ha raggiunto, intorno al 2008, $40mila miliardi, suddivisi in (1) $3mila miliardi tra il 1948 e il 2003, (2) $4-6mila miliardi (guerre dell’Iraq e dell’Afghanistan favorite dai sionisti), (3) $700 miliardi (valore statistico di vita basato sul costo di 88mila veterani statunitensi suicidi dal settembre del 2001) e (4) circa $30mila miliardi (un quarto del costo del valore statistico di vita dovuto 15,6 milioni di morti evitabili di americani dal 2001). Questa è una sottostima, perché non considera i milioni di morti evitabili antecedenti all’11 settembre, associati alle corruzioni e perversioni sioniste americane.

 

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Set 16 2013

PERCHÉ USA, INGHILTERRA, UNIONE EUROPEA E ISRAELE VOGLIONO DISTRUGGERE LA SIRIA ?

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Nella foto: La banca centrale della Siria in Sabaa Bahrat Square a Damasco

 

 

DI ADRIAN SALBUCHI

informationclearinghouse.info

 

Una giovane dalla voce delicata che vive la crisi siriana la descrive con molto più buon senso, verità e onestà dei potenti governi occidentali e dei loro mass media controllati dal denaro come burattini.

 

Identificandosi semplicemente come “siriana, patriota, anti-neocon, anti-nuovo-ordine-mondiale, anti-sionista”, lo scorso anno ha aperto un suo canale YouTube (YouTube/User/SyrianGirlpartisan).

 

 

Why The NWO Hates Syria

 

In un breve video (nove minuti) spiega “otto ragioni per cui il Nuovo Ordine Mondiale odia la Siria”. Faremmo tutti bene ad ascoltarlo …

 

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Set 15 2013

IL MISTERO DELL’INFORMATIVA UFFICIALE CENSURATA: VIOLENZA SULLE DONNE ALLARME SOCIALE GONFIATO, INCENTIVI PER FALSE DENUNCE

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Pubblicato il 30 dicembre 2012 da Luis

 

C’è qualcosa da salvare nel femminismo, l’ideologia che si è appropriata dei centri antiviolenza? Questa vicenda suggerisce di no.

Più di 30 associazioni femministe spagnole hanno ottenuto la censura di una informativa ufficiale firmata dalla dott.ssa Tatiana Torrejón Cuéllar per il Consejo Económico y Social (CES) de la Comunidad de Madrid, un organo consultivo. Il titolo del documento ufficiale era “Tratamiento de la violencia de género en España y en la Comunidad de Madrid”.

 

Il contenuto viene così descritto nel corso di un dibattito televisivo sulle false denunce: “esponeva i meccanismi di frode stabiliti per incentivare le denuncie false”. Siamo riusciti ad averne una copia che pubblichiamo su questo link e ne traduciamo alcune frasi:

 

le cifre non sono tanto allarmanti come si pensava inizialmente. […]

 

In questi ultimi anni le norme processuali sono state interpretate in un percorso favorevole alle vittime di violenza domestica, fra cui il riconoscere efficacia probatoria in giudizio ad una chiamata al 911. […]

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Set 15 2013

CENTRI ANTI-VIOLENZA: LA RAGIONE DI UN FALLIMENTO CRIMINALE

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Pubblicato il 2 gennaio 2013 da admin2

 

Famiglie distrutte, donne incitate alla conflittualità, false accuse contro i papà separati, bambini privati del loro papà ed adescati all’alienazione genitoriale, negazionismo di questo abuso sull’infanzia, incremento degli omicidi di donne.

 

Tale fallimento dei centri anti-violenza poteva essere anticipato dal fatto difendono non le persone, ma solo le donne vittime di violenza maschile, in base all’ideologia femminista.

L’errore criminale è stato l’aver permesso di inserirsi nelle famiglie con problemi di violenza ad odiatrici di uomini, quali quella stereotipata come Millie Tant dalla rivista inglese Viz:

 

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REALI SONO INVECE LE FRASI DI QUESTE FEMMINISTE:

 

“Tutti gli uomini che stanno combattendo e piangendo per ottenere la custodia condivisa dei figli sono proprio quegli uomini che non meritano nessuna custodia. Non sono altro che violentatori e pedofili”. –Cindy Ross

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Set 14 2013

FEMMINICIDIO: MA I DELITTI NON SONO IN AUMENTO E IN EUROPA SI UCCIDE PIÙ CHE IN ITALIA


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L’Italia è uno dei paesi con minore incidenza di violenze sulle donne: riportiamo il confronto con altri paesi occidentali in merito a stupri ed omicidi

 

Furio Stella per www.disinformazione.it – 20 agosto 2013

 

Questo ottimo articolo dell’amico giornalista Furio Stella, dimostra con dati alla mano, che il tanto pubblicizzato “femminicidio” rientra nelle armi di distrazione di massa usate dai media mainstream: notizie inventate o amplificate per distogliere l’attenzione dei sudditi dalle cose veramente serie e importanti

 

Il decreto legge sul femminicidio approda (oggi) alla Camera per la sua approvazione. Sul tavolo,  il  pacchetto di nuove norme varate d’urgenza dal governo che prevedono pene più severe (arresti in flagranza, querela irrevocabile, aggravanti per coniuge e compagno anche non conviventi, etc.) per contrastare l’ondata di delitti, praticamente uno ogni tre giorni, che dall’inizio dell’anno hanno una donna come vittima.

Sul fenomeno – omicidi efferati, dunque particolarmente odiosi e inaccettabili in un contesto civile –  si sono mobilitati in tanti. Peccato che in tanta mobilitazione sia mancato l’elemento più importante sul piano dell’informazione, e cioè i dati.

 

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”


Set 10 2013

SORELLA KYENGE, INSULTI RAZZISTI E BOTTE ALLA VICINA ALBANESE: “TANTO CECILE È IN PARLAMENTO”

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 Il ministro  Cecile,  Kyenge sorella della Dora

 

Dora Kyenge, uno dei trentotto fratelli del ministro all’integrazione, avrebbe picchiato la vicina albanese e l’avrebbe offesa facendo riferimento al suo Paese di provenienza. Poi, la sfida: “Ho le spalle coperte, mia sorella è in Parlamento”

 

PESARO – Avrebbe picchiato e insultato una vicina di casa albanese lo scorso diciotto aprile. Con questa accusa Dora Kyenge, 46enne sorella del ministro italiano Cecile, è stata rinviata a giudizio davanti al Giudice di Pace di Pesaro. 

L’albanese, medicata al pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni, aveva sporto querela per lesioni, minacce e ingiurie soltanto un mese dopo. Secondo il suo racconto, Dora Kyenge, uno dei trentotto fratelli del ministro, l’avrebbe colpita con un pugno al collo, minacciata di morte e insultata facendo riferimento al suo paese di provenienza. Il tutto, “permesso” dalla sicurezza di “avere le spalle coperte, perché mia sorella è in Parlamento”.

Alla fine della presunta aggressione, infatti, secondo quanto raccontato dalla donna albanese, la Kyenge l’avrebbe sfidata ricordandole la parentela con il ministro all’integrazione italiano.  

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Set 08 2013

CHI COMANDA IN AMERICA

aipac

 

 

“OGNI VOLTA CHE FACCIAMO QUALCOSA

TU MI DICI CHE L’AMERICA FARA’ QUESTO O QUELLO…

DEVO DIRTI QUALCOSA MOLTO CHIARAMENTE:

NON PREOCCUPARTI DELLA PRESSIONE AMERICANA SU ISRAELE.

NOI, IL POPOLO EBRAICO, CONTROLLIAMO L’AMERICA 

E GLI AMERICANI LO SANNO”.

 

Ariel Sharon, Primo Ministro d’Israele, 31 ottobre 2001, risposta a Shimon Peres,

come riportato in un programma della radio Kol Yisrael.

 

 

Fonte: Facebook

 


Set 08 2013

IL PRESSING DELLA LOBBY PRO ISRAELE SUL CONGRESSO, IN 250 A WASHINGTON LA PROSSIMA SETTIMANA

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Duecentocinquanta membri dell’Aipac, la potente lobby americana pro Israele, saranno a Washington la prossima settimana per fare pressing sul Congresso e spingerlo a votare la risoluzione che Obama sottoporrà per chiedere l’autorizzazione ad un intervento militare in Siria.

Lo scrive Politico.com spiegando che “l’obiettivo sarà convincere ogni membro del Parlamento, dal momento che la ‘barbarie’ del regime di Assad non può essere tollerata e rinunciare ad agire vorrebbe dire ‘mandare un messaggio’ a Teheran che gli Stati Uniti non si opporrebbero alle azioni di paesi ostili impegnate nello sviluppo di armi di distruzione di massa. “La storia – ha detto al sito una fonte che ha chiesto di restare anonima – dimostra che l’ambiguità (nelle mosse degli Stati Uniti) spingono all’aggressione”.

Intanto i sondaggi mettono in allarme Barack Obama. Il sostegno del congresso non è scontato, come dimostrano queste rilevazioni condotte quotdianamente sui singoli membri dell’assemblea.

 

Fonte: visto su HUFFINGTONPOST.IT del 6 settembre 2013

Link: http://www.huffingtonpost.it/2013/09/06/pressing-lobby-israele_n_3882071.html?utm_hp_ref=italy

 


Set 08 2013

SIRIA: SMASCHERATO OBAMA! NESSUN CIVILE SA NULLA NELLA CITTA’ “VITTIMA” DELL’ATTACCO CHIMICO . NESSUNA TRACCIA DI MORTI E DI GAS. IL REPORTAGE DI UN GIORNALISTA ITALIANO GIUNTO A GHOUTA

vittime guerra siria

 

L’unico giornalista italiano a raggiungere i dintorni dell’area colpita dai gas, scrive di non aver trovato traccia dell’uso di gas né persone informate dei fatti…

di Gianandrea Gaiani.

 

Il gas sarin attribuito agli arsenali di Bashar Assad (che contano, a seconda delle stime, tra le mille e le 5 mila tonnellate armi chimiche) quante persone ha ucciso nei sobborghi di Damasco? Oltre 1.400 secondo l’intelligence statunitense e quanto riferito dal Segretario di Stato John Kerry, circa 350 secondo Medici senza frontiere che denunciano però 3.500 persone colpite, solo 280 secondo l’intelligence francese.

 

Gian Micalessin, reporter del Giornale e finora unico giornalista italiano a raggiungere i dintorni dell’area colpita dai gas a Ghouta, scrive oggi dal villaggio di Jobar di non aver trovato traccia dell’uso di gas  né persone informate dei fatti accaduti proprio in quella zona. 

Sui media di tutto il mondo quasi non si parla d’altro eppure pochi hanno diffuso una notizia che dovrebbe risultare invece di grande interesse per cercare di dipanare la matassa intorno all’impiego del gas nervino il 21 agosto nei sobborghi di Damasco.

 

Se il reportage di Micalessin è realizzato sul lato del fronte controllato dai lealisti il reportage firmato da Dale Gavlak (che da Amman collabora da anni con l’agenzia Associated Press) e Yahya Ababnehdel 29 agosto è stato effettuato dalla parte opposta, intervistando alcuni ribelli siriani appartenenti a gruppi islamisti attivi nel settore diGhouta che hanno ammesso le loro responsabilità nel massacro di civili del 21 agosto che Washington e parte della comunità internazionale attribuiscono ad Assad.

 

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Set 08 2013

A DAMASCO TRA MACERIE E PAURA. “MA QUI DEI GAS NON C’È OMBRA”

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 08:06

 

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Le testimonianze raccolte dal nostro cronista, unico reporter italiano nell’area del presunto attacco chimico: “Le bombe sono un incubo. Eppure la storia del sarin…”

 

Ottocento metri più in là, oltre il fiume Barada, c’è Jobar, il villaggio punta di lancia dello schieramento ribelle che attraversa la piana di Ghouta, la foresta («ghouta» in arabo ndr) degli orrori dove a dar retta a Obama le armi chimiche avrebbero ucciso più di mille e cinquecento persone.

 

Qui, a meno di 800 metri, si stende uno dei quartieri più eleganti di Damasco, il preferito dalla borghesia cristiana della capitale. Ma anche qui eleganza e lusso hanno lasciato il posto a guerra e distruzioni. Il «Caffè di Roma» ne porta tutti i segni.

 

Una settimana fa, pochi giorni dopo la strage chimica destinata a far scattare l’intervento statunitense, le granate provenienti da Jobar sono esplose sul marciapiede qui davanti, hanno colpito in pieno Padre Amer, un prete siro cattolico sedutosi per un caffè pomeridiano. «Urlava, era in un lago di sangue, aveva la faccia distrutta, il fianco completamente aperto – ricorda Rania una ragazza cristiana – ora è ancora in ospedale preghiamo ogni giorno per lui».

 

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Set 08 2013

LA CNN FABBRICA LE NOTIZIE SULLA SIRIA

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Anderson Cooper della CNN è stato scoperto fabbricare false notizie sulla Siria per giustificare l’intervento militare

 

JG Vibes,  Intellihub, 30 agosto 2013

 

Il principale “testimone” che i media mainstream usano come fonte sulla Siria è stato colto a fabbricare notizie false. I recenti video dimostrano che “Danny il siriano”, il presunto attivista che accattona l’intervento militare sulla CNN, è in realtà solo un attore e un bugiardo a pagamento.  Mentre Assad è sicuramente un capo di Stato tirannico, l’invasione statunitense del Paese è lo scenario peggiore per il suo popolo. Facendo notare che i media mainstream orchestrano la loro copertura di questi eventi, non neghiamo che ci siano stragi e violenze in Siria in questo momento. Tuttavia, dimostriamo che la versione corrente dei media principali sugli eventi, viene scritta e inscenata in modo propagandistico. Il video seguente mostra le contraddizioni durante la trasmissione, dove si chiede ai membri della troupe di “tenere pronti i suoni della sparatoria”, per la videoconferenza con Anderson Cooper, sulla CNN.

 

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Set 07 2013

SIRIA: L’INTERVENTO MILITARE DEGLI USA NON SARÀ LIMITATO, DURERÀ PIÙ DI 90 GIORNI

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di REDAZIONE

 

Proponiamo in ANTEPRIMA per L’Indipendenza la traduzione integrale in italiano dell’articolo Syria: What is the War Good For?, tratto da Reason magazine, di Andrew P. Napolitano, ex giudice della Corte Superiore del New Jersey, commentatore ed opinionista presso Fox News Channel. Ha scritto sette libri sulla Costituzione americana. (Traduzione di Luca Fusari)

 

La richiesta del presidente Obama per una espressa autorizzazione del Congresso ad un’invasione aerea limitata della Siria solleva profonde questioni giuridiche e costituzionali. Per cominciare, semplicemente non c’è alcuna base giuridica nel diritto internazionale per poter sostenere l’invasione americana della Siria. Eppure, nonostante questo, la legge federale permette al presidente di impegnare le forze militari statunitensi ovunque egli voglia per un massimo di 90 giorni senza l’espressa autorizzazione da parte del Congresso. Allora, perché Obama chiede l’autorizzazione se già c’è l’ha?.

 

Da Marzo 2011, la Siria è in preda ad una guerra civile. Coloro i quali cercano di spodestare il governo del presidente Bashar al-Assad sono un mix di suoi avversari politici nazionali, di ex ufficiali militari siriani scontenti, e di pericolosi combattenti islamici radicali tra i quali dei stranieri affiliati ad al-Qaeda. Le organizzazioni internazionali di monitoraggio della guerra hanno contato i morti da entrambe le parti a più di 100 mila persone.

 

Fino alla scorsa settimana, gli Stati Uniti erano ostinatamente rimasti fuori da questa guerra, dato che il suo esito non dovrebbe interessare la sicurezza nazionale americana. Anche se Assad era un amico dell’allora senatore John Kerry, tanto che è nota una famosa cena tra i due, ora è un mostro disposto ad usare gli estremi rimedi per rimanere al potere. D’altra parte, i nostri alleati nella regione sicuramente preferirebbero che il governo siriano non fosse diretto o sotto l’influenza di al-Qaeda, e la legge federale proibisce agli americani e al governo degli Stati Uniti di aiutare al-Qaeda. Quindi la nostra neutralità è durata fino al mese di Agosto 2012, quando Obama fece un commento sconsiderato e dettato dalla spavalderia durante la sua campagna per la rielezione, e ora teme che esso venga definito un bluff.

 

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Set 07 2013

COSTRUIRE UN PRETESTO PER MUOVERE GUERRA ALLA SIRIA: L’AGENDA NASCOSTA DIETRO LA RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU

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Sabato 29 ottobre 2011

 

di Ronda Hauben

 
Global Researchblogs.taz.de/netizenblog – 27 Ottobre 2011

 

I – Introduzione

 

Martedì, 4 ottobre, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha annunciato di voler riprendere un progetto di risoluzione sulla Siria. Questo incontro doveva essere un’occasione, nella quale le lezioni che alcuni membri del Consiglio di Sicurezza avevano tratto dall’esperienza con le risoluzioni sulla Libia, potevano riflettersi sul loro comportamento riguardo ad un progetto di risoluzione contro la Siria.

 

Diverse settimane prima, era stato detto ai giornalisti che c’erano due diverse bozze di risoluzione sulla Siria; presentate al Consiglio di Sicurezza.

 

Un progetto di risoluzione sulla Siria era stato proposto da Russia e Cina. Russia e Cina hanno dichiarato che la loro risoluzione era stata progettata per favorire un processo pacifico per aiutare il governo siriano, sia ad effettuare le riforme secondo il suo desiderio dichiarato, che con la violenza estremista contro il governo siriano che rendeva tali riforme difficili.

 

L’altro progetto di risoluzione è stato presentato da altri quattro membri europei del Consiglio di Sicurezza – Francia, Regno Unito, Germania e Portogallo. (1) Questo progetto condannava le azioni del governo siriano. Non si opponeva all’intervento straniero negli affari interni della Siria. Il progetto europeo invitava tutti gli Stati a negare armi al governo siriano, ma non faceva alcuna richiesta di negare armi all’opposizione armata.

 

La bozza del progetto europeo individuava il problema nel governo siriano, similmente a come la risoluzione 1973 individuava il problema in Libia nel governo guidato da Muammar Gheddafi. 
Arrivando nella zona controllata dove erano riuniti i giornalisti, i quattro membri Europei del Consiglio di Sicurezza hanno informato i giornalisti che avevano chiesto un voto per la loro risoluzione, quella sera in una riunione programmata per le 6 pm. 


 

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Set 05 2013

CAMPANIA “ECCO PERCHÉ LA GENTE STA MORENDO DI CANCRO”. DICHIARAZIONI CHOC DELL’EX BOSS DEI CASALESI

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Carmine Schiavone

 

E’ Carmine Schiavone a parlare in un’intervista di qualche giorno fa a Sky Tg 24.  La sua intervista spaziava dal traffico di rifiuti all’ecomafia. Di una criminalità che a molti fa paura ma non a lui. Che di giochi mafiosi, essendo l’ex boss del clan dei Casalesi, ci ha vissuto. E’ consapevole però che questo tipo di criminalità, anche se non uccide con il sangue, lo fa con il silenzio e con la lentezza. E con i soldi che può creare può decidere chi campa e chi muore. Nel nome del Dio denaro. Carmine Schiavone, cugino del temibile Sandokan, di questo ha vissuto fino al 1993, quando ha deciso di pentirsi.

 

Ecco uno stralcio di quello che ha deciso di raccontare: “Il vero business era quello dei carichi che dal Nord Europa arrivavano al Sud. Rifiuti chimici, ospedalieri, farmaceutici e fanghi termonucleari. Scaricati e interrati dal lungomare di Baia Domizia fino a Pozzuoli. Avevamo capozona a Roma, ma anche a Milano, Modena, Reggio Emilia. E all’estero.”

 

I rifiuti da eliminare arrivavano specialmente dalla Germania. Venivano scaricati nei campi e nelle cave di sabbia, chiusi in cassette di piombo. “Negli anni si saranno aperte, ecco perchè la gente sta morendo di cancro.”

 

Il punto focale del racconto arriva però a questo punto: “Il tutto avveniva con la complicità delle forze dell’ordine e delle forze politiche. Mantenevamo caserme, carabinieri e Guardia di finanza e Spostavamo 70-80mila voti“.

 

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Set 05 2013

OLOCAUSTO CAMPANO

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I numeri, che non riportano mai con fedeltà il vero significato di una strage, non si discostano di molto da quelli stimati per le vittime dei campi di concentramento nazista.

 

5 milioni di persone stanno morendo, avvelenate da quei rifiuti tossici che camorra, istituzioni silenti e compiacenti, forze dell’ordine distratte e aziende del Nord italico, hanno disseminato in tutta la Campania.

 

Don Patriciello, noto per le sue forti denunce, per il suo impegno, per la forza che lo ha contraddistinto, anche difronte all’evidente fastidio di chi è preposto, per incarico, a fronteggiare l’emergenza, come accadde con il prefetto di Napoli (http://www.youtube.com/watch?v=hzAcfAm49Aw),  lancia un appello…affinché la si finisca di prendere in giro i campani, si affronti il problema con serietà e determinazione e si fermi il massacro.

 

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