Set 05 2013

MARRA AI DIESSINI: NON ELEGGETE SEGRETARIO, VI PREGO, UN MASSONE E FIGLIO DI MASSONE COME RENZI..

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 18:35

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Vi siete chiesti, amici miei, qual’è il motivo della fortuna politica di Renzi?

 

Ebbene, è unicamente nel fatto che è ‘portato’ dalla massoneria.

 

Ora, anche Bersani o Epifani, pur non essendo tesserati della massoneria, ne sono o silenti simpatizzanti o comunque aderenti di fatto, ma eleggere Renzi è come aggiungere un’altra espressione diretta del bilderberg e del potere bancario alle innumerevoli che, da Letta in Italia a Obama in America eccetera, stanno distruggendo il mondo in nome di un progetto economico ormai fallito, ovvero il progetto consumistico delle dinastie bancarie che, dai Rothschild e Rockefeller, usano da trecento anni la massoneria per governare il pianeta.

 

Un progetto scellerato, ma anche demenziale, che è stato messo in crisi dall’involuzione clinatica e dall’inquinamento, e che sarà ora stroncato dagli eventi terribili come il disastro di Fukushima, del quale tutti continueranno sì a tacere, ma solo fino a quando – in breve – l’oceano lungo la costa degli Stati Uniti e poi nel mondo sarà così carico di radiazioni da generare problemi che non è dato sapere come potranno essere affrontati, tipo l’incommestibilità dei pesci o forse la non navigabiltà dei mari, benché se accadrà questo verrà poi inquinata automaticamente anche l’atmosfera. E dico se accadrà perché i modi per fermare Fukushima ci sono, e non vengono utilizzati per i motivi che descriverò nel prossimo articolo.

 

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Set 05 2013

LUIGI MARRA: EUGENIO SCALFARI, ANCHE LUI UN ANALFABETA, UN ACCATTONE, UNA NULLITÀ, AL SERVIZIO DELL’NWO (BANCHE, MASSONERIA, BILDERBERG, ASPEN ECCETERA).

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19.8.2013   Marra

Anche quell’analfabeta e accattone di Eugenio Scalfari — un individuo che ha una consumata quanto gratuita e anzi risibile postura da filosofo o da ideologo, perché non ha mai espresso altro che fiuto nel seguire la corrente e nell’arrampicarsi socialmente — armato dei soliti ‘giusti’ appoggi (banche, massoneria, bilderberg, aspen.. insomma NWO), nonché di una serie di argomenti e  ‘tesi’ costituenti null’altro che la media dei luoghi comuni via via grati al sempiterno potere massonico bilderberghino (era massonissimo già il padre),  cerca ora, coerentemente, di far da spalla al sempre più vacillante, squallidissimo Enrico Letta.

Lo sostiene scrivendo con la sua novantennale supponenza di sparacazzate che solo la paura e la confusione ispirano il timore che il governo anch’esso massonico bilderberghino di Letta cada, perché, secondo lui, invece no, non cadrà!

Non cadrà — a suo dire — perché non conviene a nessuno, perché la ripresa è prossima, perché tutto sommato tutto va ormai meglio eccetera: una sceneggiata che serve a dare la sensazione, ora che Letta cadrà, che se non si sono risolti i problemi non è perché lui e i suoi mandanti non sono in grado di risolvere nulla, ma solo perché appunto lo si è fatto cadere..

 

A parte poi che quello che questo canuto cialtrone, questo difensore di criminali — perché i bilderberghini e i massoni, specie poi se deviati, sono dei criminali (vedi la mia denunzia a Monti) — non spiega è perché mai sarebbe una cosa buona il fatto che un delinquente bilderberghino come Letta rimanga al governo.

Forse perché fa parte dello stesso ordine morale ed economico di merda di cui fa parte lui?

O perché capisce che se anche Letta va in crisi in pochi mesi significa che si avvicina sempre di più il momento in cui andranno in carcere tutti per avere difeso con ogni mezzo questo regime miserabili venduti alle banche che stanno causando più morte e malessere della peggiore delle pesti?

Come potrebbe infatti mai sfuggirgli — se fosse l’uomo intelligente che solo dei cretini più cretini di lui possono ritenere che sia — che la crisi è frutto della diminuzione della domanda, e che dietro la diminuzione della domanda c’è l’involuzione climatica, perché le genti, nel mondo, stanno reagendo così al fatto che l’80% di quello che si produce non è ricchezza e non arreca benessere perché non serve a nulla e comunque va eliminato perché altrimenti in pochissimo tempo giungeremo all’ inabitabilità del pianeta?

E com’è possibile che questo orecchiuto ancorché barbuto asino sostenitore di criminali non capisca che in ogni caso non si può risolvere nulla se prima non si elimina il crimine del signoraggio e le inenarrabili contraddizioni che esso ha innescato nei secoli e che si possono ormai risolvere solo confiscando le quote delle banche centrali di proprietà delle banche private, istituendo sì un nuovo ordine, ma nel quale lui e quelli come i suoi padroni, quelli ai quali deve il suo ‘successo’, devono avere il ruolo di emblema di ciò che non bisogna essere?

 

illuminati

 

È infatti possibile che quello che lega Scalfari a questi criminali sia solo un fatto ‘culturale’? E cosa c’entra la cultura con il crimine? O non è invece probabile che abbia ragioni più concrete per difendere questa gentaglia con il suo silenzio?

Com’è cioè possibile che un uomo che ha così tanto le mani in pasta sia indenne da legami collusivi giuridicamente rilevanti con i criminali del bilderberg, delle dinastie Rothschild e Rockefeller, e insomma con la cupola dell’NWO?

Dobbiamo davvero credere alle favole?

 

19.8.2013

 

Alfonso Luigi Marra

 

 

 

Fonte: srs di Eugenio Marra, da SIGNORAGGIO  del  18 agosto 2013

Link: http://www.signoraggio.it/marra-eugenio-scalfari-anche-lui-un-analfabeta-un-accattone-una-nullita-al-servizio-dellnwo-banche-massoneria-bilderberg-aspen-eccetera/

Fonte: visto su STAMPA LIBERA  del 20 agosto 2013

Link: http://www.stampalibera.com/?p=65868

 

 

 


Set 04 2013

YES WE KILL

Category: Monolandiagiorgio @ 23:30

YES WE KILL


Set 04 2013

SYRIALEAKES: COME DARE LA COLPA AD ASSAD

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Quando il Daily Mail parlava di «Piano sostenuto dagli USA per lanciare un attacco con armi chimiche contro la Siria e dare la colpa al regime di Assad». [Pino Cabras]

 

Secondo il britannico “The Economist”, una delle tantissime testate di lord Rothschild, la distruzione della Siria, voluta da Sion & C., è la realizzazione di un piano ben preciso: la spaccatura di tutti i paesi vicini all’ombelico del mondo (Israele) secondo linee etnico-religiose. Nord Est ai curdi, mentre ai fanatici salafiti (gli alleati de “noialtri) andrà tutta la zona dell’Eufrate, che casualmente porta 32 miliardi di tonnellate annue di acqua… (vedi “I motivi per la guerra. Per Obama” di Maurizio Blondet)

 

Syrialeakes: come dare la colpa ad Assad
Pino Cabras, tratto da http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=85153&typeb=0&Syrialeaks-come-dare-la-colpa-ad-Assad

 

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Set 04 2013

SIRIA IN GUERRA. NOSTRI DUE INCUBI: AL QAIDA IN CASA, I MISSILI DAL CIELO

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Il messaggio di un siriano di Damasco: “I ribelli martellano da mesi il quartiere di noi cristiani. Perché l’America vuole colpirci?”

 

Samaan Daoud

 

 

Cari amici italiani,
due giorni fa mentre voi ascoltavate le notizie sugli attacchi con le armi chimiche i ribelli e i combattenti di Al Qaida che si trovano accanto a noi qui alla periferia est di Damasco, nella zona di Jobar (la stessa del presunto attacco con i gas, ndr) ci hanno regalato un ennesimo colpo di mortaio caduto molto vicino alla mia abitazione, nella zona di Bab Tuma.

 

Succede da mesi e io veramente non riesco più a capire perché tanto accanimento nel colpire un quartiere abitato da civili cristiani. In soli 6 giorni ci sono piovute sulla testa più di 20 bombe di mortaio. Alcune sono esplose tra le case, altre sui tetti delle chiese, una in una scuola femminile diretta dalla chiesa cattolica. Ormai è chiaro, questo quartiere abitato da cristiani è un obbiettivo.

 

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Set 04 2013

SORPRESA: GUERRA E MENZOGNE NON CI INCANTANO PIÙ

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Cameron sconfitto alla Camera dei Comuni

 

Come in una tragedia greca, gli occidentali che annunciavano di voler bombardare la Siria entro un’ora, non hanno fatto nulla e si sbranano fra loro. «Gli dei fanno prima impazzire coloro che vogliono portare alla rovina», diceva Euripide. Da una parte i leader degli Stati che sono membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, Barack Obama, David Cameron e François Hollande; dall’altra, i loro popoli. Da un lato, l’hybris (ὕϐρις), l’eccesso delle ultime grandi potenze coloniali; dall’altro, i Lumi della Ragione. Di fronte a loro, i siriani, silenziosi e resistenti, e i loro alleati, russi e iraniani, appostati. Il brano che viene suonato non è solo un ennesimo episodio della dominazione mondiale, ma un tale momento cruciale che la Storia non conosceva dal 1956 e dalla vittoria di Nasser al Canale di Suez. All’epoca, il Regno Unito, la Francia e Israele dovettero rinunciare al loro sogno coloniale. Certo, ci furono ancora le guerra d’Algeria, del Vietnam e la fine dell’apartheid in Sud Africa, ma lo slancio che aveva posto l’Occidente a capo del mondo si era spezzato.

 

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Set 04 2013

LIBRO-CHOC: C’ERA GEORGE BUSH DIETRO ALL’OMICIDIO KENNEDY

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George Bush col padre Prescott 

 

A mezzo secolo dal fatale attentato di Dallas del 22 novembre 1963 si scopre che, oltre ai nomi già noti – Lyndon Johnson, Allen Dulles e Edgar Hoover – c’era un politico di prima grandezza dietro al complotto per assassinare John Fitzgerald Kennedy. Si tratta nientemeno che di George Bush padre, secondo la clamorosa ricostruzione offerta da un libro che uscirà negli Usa in ottobre, firmato dall’ex stratega repubblicano Roger Stone, già braccio destro di Richard Nixon, a sua volta coinvolto per la “copertura” del piano. Secondo Stone, fu Nixon – quand’era ancora un semplice deputato al Congresso – ad assoldare Jack Ruby, cioè Jacob Leon Rubinstein, l’uomo che poi assassinò il “capro espiatorio” Lee Harvey Oswald poche ore dopo il suo arresto-lampo. Ma – questa è la novità clamorosa – dietro le quinte c’era la regia occulta del futuro presidente Bush, padre di George W., poi capo della Cia prima di ascendere alla Casa Bianca. All’epoca fu spedito a Dallas come leader dei repubblicani del Texas e garante della potentissima lobby dei petrolieri texani, direttamente minacciata dai Kennedy. Un incrocio pericoloso – tenuto nascosto per decenni – fatto di depistaggi, omissioni, intimidazioni, menzogne e omicidi per eliminare testimoni scomodi.

 

L’annuncio della pubblicazione proviene dal “Daily Caller”, che indica anche la casa editrice, Skyhorse Publishing. Il titolo provvisorio del libro, scritto con Mike Colapietro, potrebbe essere tradotto così: “L’uomo che uccise Kennedy: Lyndon Johnson”. Per la prima volta, sottolinea Giulietto Chiesa su “Megachip”, un libro-inchiesta sulla fine di Jfk porta la firma di un autore del calibro di Roger Stone, già “aiutante di campo” di Nixon nella campagna elettorale vittoriosa del 1972, al termine della quale entrò nell’amministrazione presidenziale. Le sue memorie riguardano informazioni che raccolse stando all’interno della squadra che portò al potere Nixon, nove anni dopo l’assassinio di Kennedy. Stone rivela come Lyndon Johnson “convinse” Earl Warren a presiedere la commissione d’inchiesta sull’omicidio Kennedy: Warren, stimato giudice della Suprema Corte, non voleva accettare l’incarico; fu costretto da Johnson che ricorse al ricatto, ricordandogli un “piccolo incidente” nel quale il magistrato sarebbe incorso, anni prima, a Città del Messico, come riferito dal direttore dell’Fbi, Hoover. A quel punto, Warren cedette e accettò di presiedere la commissione-farsa. Accettò anche il senatore Richard Russell, pure lui riluttante, quando lo stesso Johnson gli raccontò come aveva “convinto” Warren.

 

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Set 03 2013

SIRIA. I RIBELLI AMMETTONO: LE ARMI CHIMICHE LE ABBIAMO USATE NOI

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 00:19

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I ribelli siriani del sobborgo di Ghouta a Damasco, collegati ai jihadisti di al-Qaeda Jabhat al-Nusra (Nusra Front), hanno ammesso al corrispondente Dale Gavlak che lavora anche per Associated Press che sono loro i responsabili per l’incidente con armi chimiche della scorsa settimana, che le potenze occidentali hanno attribuito alle forze Siriane di Bashar al-Assad, rivelando che le vittime sono state il risultato di un incidente causato dai ribelli che non sapevano usare le armi chimiche fornite loro dalla Arabia Saudita. Dalle numerose interviste con medici, residenti a Ghouta, combattenti ribelli e le loro famiglie, molti credono che alcuni ribelli hanno ricevuto armi chimiche tramite il capo dell’intelligence saudita, il principe Bandar bin Sultan, e sono stati responsabili per l’esecuzione dell’attacco gas (mortale), scrive Gavlak. I ribelli hanno detto a Gavlak che essi non sono stati adeguatamente addestrati su come gestire le armi chimiche persino non sapevano cosa fosse stato loro consegnato. Sembra che le armi inizialmente dovevano essere consegnate ad Al Qaeda mediante la propaggine di Jabhat al-Nusra.

 

Eravamo molto curiosi di queste armi,  e purtroppo, alcuni dei combattenti hanno gestito le armi in modo improprio e si è scatenata un’esplosioni per errore.” riferisce un militante di nome ‘J’ , sempre secondo il giornalista Gavlak.

 

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Set 02 2013

GUERRA ALLA SIRIA: VELOCE RIPASSO

 

obama

 

 

1. Tutte le guerre sono guerre di banchieri

 

 

Allora, se è vero quello che è stato scritto, cioè che “All wars are bankers’ wars” (“Tutte le guerre sono guerre di banchieri“,  che tradotto in tre parti, che potete trovare qui: 1, 2 e 3), anche questa dovrebbe essere una guerra che soddisfa le ambizioni dei banchieri: eliminare cioè dalla carta geografica tutti quegli stati che si permettono di avere una banca centrale pubblica, non privata e controllata dall’elìte finanziaria di poche famiglie mondiali, a tutti i costi, anche se gli stati interessati sono piccoli, perchè comunque con il loro esempio potrebbero stuzzicare la fantasia dei popoli che non si assoggettano a questa prassi.

E in effetti, una rapida conferma di questo si trova facilmente: ad esempio in questo articolo di Nicoletta Forcheri su Stampalibera, o in questo video di Albamediterranea, sulla proprietà e indipendenza della banca centrale siriana.

 

2. La guerra alla Siria era da tempo pianificata

 

Bene. Ma… se fosse un caso? Se fosse cioè che l’attacco, e l’indipendenza della banca centrale siano una coincidenza?

Togliamoci allora anche questo dubbio. In questo video il generale in pensione Wesley Clark racconta di come, già pochi giorni l’attentato dell’11 Settembre, fosse chiara, all’interno dell’amministrazione USA, l’intenzione dell’attacco all’Iraq; al quale sarebbero seguiti gli attacchi ad altri paesi, fra i quali Libia e Siria. Mission Accomplished.

 

 

 

 

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Set 01 2013

ABBIAMO FATTO DI HITLER UN MOSTRO, UN DEMONIO…

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James Baker

 

Abbiamo fatto di Hitler un mostro, un demonio. Sicché non abbiamo potuto sconfessare questo dopo la guerra. Dopotutto, avevamo mobilitato le masse contro il diavolo in persona. Così siamo stati obbligati a recitare la nostra parte in questo scenario diabolico dopo la guerra.

In nessun modo potevamo dire al nostro popolo che la guerra era solo una misura economica preventiva.” (James Baker, sottosegretario agli Esteri USA, 1992)

 

Winston Churchill

Winston Churchill

 

Il delitto imperdonabile della Germania prima della Seconda Guerra Mondiale fu il suo tentativo di sganciare la sua economia dal sistema di commercio mondiale, e di costruire un sistema di cambi indipendente di cui la finanza mondiale non poteva più trarre profitto.” (Winston Churchill, 1960)

 

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Generale John Frederick Charles Fuller

 

Non fu la politica di Hitler a lanciarci in questa guerra. La ragione fu il suo successo nel costruire una nuova economia crescente. Le radici della guerra furono l’invidia, l’avidità e la paura.” (Generale J. P. C. Fuller, storico della Seconda Guerra Mondiale)

 

INFATTI

 

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Adolf Hitler

 

 “Noi non conduciamo la nostra politica economica secondo le vedute o i desideri dei banchieri di New York o di Londra, la politica economica della Germania viene invece condotta esclusivamente in base agli interessi del popolo tedesco. Ed in ciò sono un fanatico socialista che conserva costantemente davanti ai propri occhi gli interessi totali del suo popolo.” (Adolf Hitler, 24/2/1941)

 

Fonte: http://thule-italia.com/wordpress/archives/3778

 

 

Fonte: visto su Olodogma

Link: http://olodogma.com/wordpress/2013/05/27/0252-abbiamo-fatto-di-hitler-un-mostro-un-demonio-quando-la-verita-storica-cancella-le-falsita/#comments

 


Ago 31 2013

HITLER IMITO’ IL SISTEMA MONETARIO DI LINCOLN; IL MOTIVO PER CUI HITLER ANDAVA DISTRUTTO

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Non siamo stati così sciocchi da creare una valuta collegata all’oro, di cui non abbiamo disponibilità, ma per ogni marco stampato abbiamo richiesto l’equivalente di un marco in lavoro o in beni prodotti.

Ci viene da ridere tutte le volte che i nostri finanzieri nazionali sostengono che il valore della valuta deve essere regolato dall’oro o da beni conservati nei forzieri della banca di stato“.

(Adolf Hitler, citato in Hitler’s Monetary System, www.rense.com, che riprende C.C.Veith, Citadels of Chaos, Meador, 1949).

Quello di Guernsey (politico del Minnesota, ndr), non fu dunque l’unico governo a risolvere i propri problemi infrastrutturali stampando da solo la propria moneta. Un modello assai più noto si può trovarlo nella Germania uscita dalla Prima Guerra Mondiale. Quando Hitler arrivò al potere, il Paese era completamente, disperatamente, in rovina.

 

Il Trattato di Versailles aveva imposto al popolo tedesco risarcimenti che lo avevano distrutto, con i quali si intendeva rimborsare i costi sostenuti nella partecipazione alla guerra per tutti i Paesi belligeranti. Costi che ammontavano al triplo del valore di tutte le proprietà esistenti nella Germania. La speculazione sul marco tedesco aveva provocato il suo crollo, affrettando l’evento di uno dei fenomeni d’inflazione più rovinosi della modernità. Al suo apice, una carriola piena di banconote, per l’equivalente di 100 miliardi di marchi, non bastava a comprare nemmeno un tozzo di pane. Le casse dello Stato erano vuote ed enormi quantità di case e di fattorie erano state sequestrate dalle banche e dagli speculatori. La gente viveva nelle baracche e moriva di fame. Nulla di simile era mai accaduto in precedenza: la totale distruzione di una moneta nazionale, che aveva spazzato via i risparmi della gente, le loro attività e l’economia in generale. A peggiorare le cose arrivò, alla fine del decennio, la depressione globale. La Germania non poteva far altro che soccombere alla schiavitù del debito e agli strozzini internazionali. O almeno così sembrava.

 

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Ago 29 2013

SIRIA: PUTIN SPUTTANA OBAMA E CONSEGNA ALL’ONU LE IMMAGINI DEI SATELLITI RUSSI

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Siria – Putin Smaschera il Piano del NWO.  I satelliti Russi forniscono la prova definitiva all’ONU sull’innocenza di Assad e le responsabilità di USA e Arabia Saudita

 

Damasco, Mosca, New York – Vladimir Putin ancora una volta fa centro, e sbugiarda i signori del Nuovo Ordine Mondiale: la strage in Siria? Non è stato Assad, ma i ribelli Salafiti, appoggiati dal governo Saudita e dagli USA con i suoi alleati. La prova “finale” è stata fornita nelle ultime ore dal Cremlino al Palazzo di Vetro dell’ONU. Si tratta di video e foto che illustrano come i satelliti russi abbiano fatto luce sul fatto che i razzi che hanno causato l’ultima strage in Siria (1300 morti) non sono partiti da Damasco o dalla Siria, ma da territori di pertinenza di gruppi Salafiti: ovvero dei cosiddetti “ribelli-mercenari” al soldo di Arabia Saudita e USA.

 

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Ago 27 2013

SMASCHERATO IL COMPLOTTO SAUDITA CONTRO LA SIRIA

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di Luciano Lago

 

Smascherato il complotto contro la Siria ordito dai “ribelli” salafiti in accordo con i servizi di Riad:

 

La delegazione russa all’ONU ha presentato le foto rilevate dai satelliti russi in base alle quali, contestando la versione fornita dai media occidentali e dalle TV saudite,  SI RILEVA CHE I RAZZI CONTENENTI IL GAS LETALE SONO PARTITI DALLE POSIZIONI MANTENUTE DALLE MILIZIE SALAFITE.

 

Da notare che  le stesse foto collimano con le foto dei satelliti militari USA e le autorità USA erano quindi al corrente di chi fossero i veri autori dell’attacco criminale e terroristico.

 

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Ago 26 2013

È ARRIVATO IL MOMENTO DI ROTTAMARE I SESSANTOTTINI: I DATI MOSTRANO CHE LA GENERAZIONE DEL ’68 HA AVUTO PIÙ DI TUTTE LE ALTRE SENZA LASCIARE NULLA

Category: Monolandia,Società e politica,Videogiorgio @ 00:12

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Dalle Okkupazioni ai posti di potere

 

Ad interrogarli per bene, i grafici dicono molte cose interessanti: ad esempio la figura qui sotto, tratta dall’indagine di Bankitalia sui bilanci delle famiglie italiane nel 2010, mostra come il reddito medio di coloro che hanno tra i 55 e i 64 anni è cresciuto sensibilmente di più rispetto a quello delle altre generazioni, e in particolare delle generazioni più giovani.

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Reddito equivalente per classe di eta: valori medi e prezzi costanti

 

Un po’ di matematica spicciola ci dice che nel 2010 gli appartenenti a questa generazione fortunata sono gli italiani nati tra il 1946 e il 1955. Adesso vi mischio la statistica con la storia: chi è nato tra il 1946 e il 1955 nel fatidico 1968 delle contestazioni studentesche aveva tra i 13 e i 22 anni. Peccato che i dati storici messi insieme da Bankitalia non mostrino direttamente la porzione del PIL detenuto da questa generazione, che rappresenta all’incirca il 12% della popolazione italiana.

 

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Ago 25 2013

IMBECILLITA’ DI SINISTRA: DEPUTATI DEL PD VOGLIONO VIETARE IL ”MONOPOLI” (NON C’E’ LA CASELLA PRIGIONE, SI LAMENTANO)

Category: Monade satira e rattatuje,Monolandiagiorgio @ 00:03

compagni monopoli

Roma – “In questi giorni, contraddicendo la chiave etica del Presidente Obama, l’azienda statunitense Hasbro starebbe per lanciare la nuova versione dello storico gioco da tavolo ‘Monopoly’. Stavolta pero’ le tradizionali proprieta’ immobiliari sono sostituite da pacchetti azionari di grandi multinazionali. Si passa dall’acquisto di immobili alla speculazione in Borsa e inoltre, novita’ decisamente preoccupante, sarebbe stata abolita la casella della ‘prigione’“.

 

Lo hanno scritto in una lettera, indirizzata all’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, i deputati del Pd Michele Anzaldi, Marina Berlinghieri, Matteo Biffoni, Luigi Bobba, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno.

 

Mentre la Casa Bianca, con realismo e saggezza, pone l’accento -scrivono ancora i deputati Pd- contro le frodi dei titoli e gli abusi degli strumenti finanziari, il ‘Monopoly’, gioco che da generazioni alfabetizza i giovani sui meccanismi del liberto mercato, torna ad esaltare la turbo economia che ha aperto la crisi finanziaria 2008, con il messaggio diseducativo che, in caso di violazione delle regole, non si viene neanche puniti. Contrariamente a quanto accade in realta’ negli Usa dove l’illecito in Borsa e’ punito anche con il carcere“.

 

Per noi gli Stati Uniti rappresentano il faro sulle tutele ai consumatori e spesso il nostro Paese ha seguito gli Usa su battaglie sociali a protezione dei cittadini. Percio’ -concludono i deputati- ci permettiamo di chiederLe se non sia il caso di valutare eventuali provvedimenti delle autorita’ competenti o comunque una posizione critica sul nuovo Monopoly, gioco distribuito in tutto il mondo e quindi anche in Italia“. (Ansa)

 

Fonte: visto su Il Nord del 22 agosto 2013

Link: http://www.ilnord.it/c-1272_IMBECILLITA_DI_SINISTRA_DEPUTATI_DEL_PD_VOGLIONO_VIETARE_IL_MONOPOLI_NON_CE_LA_CASELLA_PRIGIONE_SI_LAMENTANO

 


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