Lug 07 2019

TUTTO QUELLO CHE PIERCAMILLO DAVIGO DIREBBE SE AL POSTO DELLE TOGHE CI FOSSERO I POLITICI

 

 

Nello scandalo Csm fa rumore il silenzio dell’ex pm

 

di Ermes Antonucci

 

Roma. Mentre la bufera sulle nomine al Consiglio superiore della magistratura si estende, chiamando in causa ora anche il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio (membro di diritto del Csm e titolare dell’esercizio del potere disciplinare), c’è un dato, piuttosto passato inosservato, che continua a sorprendere: il silenzio tombale sulla vicenda da parte dell’ex pm di Mani pulite Piercamillo Davigo, oggi componente del Csm. Proprio lui che da oltre venticinque anni ci ha abituati a continui interventi pubblici su giornali e tv dal taglio moraleggiante, per denunciare il diffuso malaffare nella classe dirigente ogni qualvolta vi fosse uno scandalo di corruzione e per celebrare la superiorità etica della magistratura, ora tace di fronte a una delle più gravi crisi giudiziarie ed etiche mai vissute dall’organo di autogoverno della magistratura.

 

Eppure, se si ricordano le bordate lanciate dall’ex pm in passato sulla corruzione della classe dirigente, si capisce che oggi di cose da dire il “vero” Davigo ne avrebbe eccome. E a spiegare il suo silenzio non basta il fatto che in questo momento egli faccia parte della commissione disciplinare del Csm chiamata a valutare il comportamento dei consiglieri coinvolti nello scandalo, visto che nell’esternare le sue opinioni l’ex pm si è sempre giustificato sostenendo di parlare in termini generali e mai di casi specifici.

 

Così, se al posto delle toghe lo scandalo riguardasse esponenti politici, probabilmente Davigo sarebbe in televisione a dirci che “non esistono innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti” e che quindi dovremmo considerare gli indagati come già colpevoli.

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Mag 13 2019

ARTIGIANO FATTURA 75.000 EURO. PECCATO CHE PAGHI IL 111,6% DI TASSE!

 

di LEONARDO FACCO

 

Quando, in Italia, pensi che al peggio non c’è limite, non stai sbagliando.Se credevate che pagare l’82,7% di tasse su un reddito di 75.000 euro fosse il peggio (VEDI QUI), vi sbagliavate. Il limite è stato valicato alla grande, perché un artigiano lombardo nel 2014 ha fattura 74.964 euro, ma tra anticipi e balzelli vari ne deve allo Stato 83.700! In soldoni, il nostro servo deve al governo canaglia il 111,6% di quanto guadagna.

 

La storiaè ben raccontata da Flavia Mazza Catena su “Il Giornale”.In sintesi:“Ma ecco i conti. Il reddito lordo dichiarato, dunque, è di 74.964 euro. Con gli oneri deducibili si scende a 73.600. Su quanto dichiarato, da pagare ad agosto ci sono 24.639 euro di Irpef a saldo, l’addizionale regionale a saldo per 1179 euro, l’addizionale comunale a saldo per 589 euro. Ma anche l’Irap a saldo per 2591 euro. Non dimentichiamo, poi, i contributi (Inps) a saldo per 13.487 euro. E, in più, sempre da saldare ad agosto ci sono 9855 euro di acconto Irpef. Più il primo acconto per l’addizionale comunale di 177 euro, il primo acconto Irap di 1036 euro e il primo acconto di contributi di 6873 euro. Totale da versare in estate: 60.427 euro”.

Finito? “No, ci sono le scadenze di novembre, sempre in base a quanto dichiarato dal contribuente. Che tra secondo acconto Irpef di 14.783 euro, secondo acconto Irap di 1554 euro e secondo acconto contributi per 6873 a novembre dovrà versare 23.211 euro. Il totale complessivo da pagare da qui a fine anno è dunque di 83.700 , appunto a fronte di 74.964 di reddito lordo dichiarato”. Una storia non molto diversa da altre che abbiamo raccontato su queste pagine.

 

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Apr 19 2019

LA FORMICA, CHE ODIAVA LO SCARAFAGGIO….

Category: Monolandiagiorgio @ 21:48

 

 

 

La Formica, che odiava lo Scarafaggio, votò  per l’Insetticida.

Morirono tutti  quanti….

Anche il Grillo che si era astenuto.

Questa è l’Italia

 

 


Mar 06 2019

DIO È ALTROVE …. LA DERIVA DELL’ARCHITETTURA SACRA MODERNA

 

 

La chiesa di Palù appena ristrutturata in provincia di Verona! L’orribile senza storia nella Bassa Veronese.

 

 

La vecchia chiesa restaurata per altri usi  dopo essere stata lasciata nell’abbandono per 30 anni

 

 

DIO È ALTROVE

 

Le Chiese costruite dalle archistar fanno schifo, e Dio è traslocato altrove. Un saggio corrosivo di Angelo Crespi …

 

Costruito da dio. Perché le chiese contemporanee sono brutte e i musei sono diventati le nuove cattedrali” 

 

 Nuova Chiesa di San Paolo a Foligno, Foligno 

 

“Chiediamoci: queste chiese sono davvero orrende? Se sul bello oggettivo molti nicchiamo, convinti che il nostro personale gusto sia imprescindibile nel valutare una cosa, sul brutto oggettivo ci troviamo d’accordo. Se una cosa è brutta spesso lo è in modo oggettivo e totalmente irredimibile. Tralasciamo per clemenza le chiese di periferia frutto delle scarne linee guida della Cei e progettate da oscuri architetti, e concentriamoci invece sulle elaborazioni delle archistar che hanno misurato il proprio ingegno anche nel campo del sacro. Edifici che – spesso in opposizione, spesso in ossequio alla disciplina postconciliare – sono o anonimi e cheap, oppure magniloquenti nella “ricerca forzata della monumentalità”, oppure frutto di mera esibizione strutturale, ma il risultato non cambia.

 

La chiesa del Santo Volto a Torino, disegnata da Mario Botta, è stata consacrata nel 2006. È un edificio a pianta centrale di dodicimila metri quadrati con sette torri perimetrali alte trentacinque metri, tutto in pietra rossa nel tipico stile dell’architetto svizzero.

 

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Nov 21 2018

LA BRUTTEZZA NELLA CHIESA

Gallarate Chiesa Madonna della speranza 

 

 

Che Dio perdoni gli architetti per le chiese che gli hanno dedicato 

 

In seguito alla realizzazione dell’altare di Gallarate (città già duramente castigata dall’edificazione della chiesa della Madonna della speranza) ingiustificabile da ogni punto di vista, sto cominciando a pormi la domanda: ma perchè è entrata così tanta bruttezza nelle chiese? Cosa dicono i documenti scritti a tal proposito dopo il Concilio Vaticano II, momento a partire dal quale si è innescato un meccanismo infernale di produzione dell’orrido?

 

Sono veramente stanco, e sento tanta gente che la pensa come me, e mi sono messo in testa che va fatto qualcosa, va attivata l’opinione pubblica, per fermare questa malintesa ricerca del rinnovamento attraverso forme che non portano più né bellezza, né, tantomeno, sentimenti di serenità e di spiritualità.

 

Altare della Basilica di Gallarate 

 

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Nov 16 2018

CHIEDERE AL POTERE DI RIFORMARE IL POTERE. CHE MORTIFICAZIONE! CHE INGENUITÀ!

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 22:12

 

 

 

di ENZO TRENTIN

 

– Che mortificazione! Chiedere al potere di riformare il potere. Che ingenuità! 

 

Mi sia consentito d’iniziare parafrasando Giovannino Guareschi al fine di speculare su espressioni, comportamenti e conseguenze civili e politiche sui nostri giorni.

Chi sono? Sono un ex giornalista che adopera trecento o più parole. Federalista in una repubblica contraddistinta dall’accentramento dei poteri anche quando propone un  regionalismo che spaccia per decentramento amministrativo. Ho in uggia i partiti politici in un Paese che continua a destreggiarsi tra pseudo sinistra-destra e sovranisti-populisti. Sostengo l’iniziativa privata in tempi di statalismo becero e inefficiente. Sono assertore di un nuovo progetto politico di autodeterminazione in tempi di antinazionalismo. Non sono un indipendente, bensì un anarchico, un uomo libero, ma sovversivo.

 

Il fatto è che un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. L’idea di una repubblica fondata sulla partitocrazia non era quella per la quale gli Alleati vincitori della seconda guerra mondiale stimolarono e affrettarono l’avvio dei lavori della Costituente le cui sedute si svolsero fra il 25 giugno 1946 e il 31 gennaio 1948, perché nella visione degli Alleati c’era la nascita di uno Stato federale, come avvenne per la Repubblica Federale Tedesca (RFT) o Germania Ovest.

 

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Nov 14 2018

L’ORRORE INUTILE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

 

 

Un battaglione dei Cameron Highlanders nel 1914, prima di essere spedito in prima linea, di seguito lo stesso battaglione al loro ritorno nel 1918 dopo l’armistizio . ”

Pagina FB di Gerry Burns.


Nov 08 2018

VOLETE ESSERE AUTONOMI? MARCITE CON I VOSTRI PINI

 

Il post di un dirigente Ulss dell’Abruzzo scatena una reazione a catena. Dal sud molti commenti sullo stesso stampo. La reazione della Regione.

 

Un incredibile incidente diplomatico fra Veneto e Abruzzo.

Il post su Facebook di un dirigente dell’Ulss di Sulmona, in Abruzzo (dunque un dirigente di alto livello della Regione Abruzzo), ha scatenato una vera e propria rivolta.

 

 

Commentando la richiesta di aiuti da parte del Veneto per fare fronte al disastro causato dal maltempo, il dirigente ha scritto:

 

 

 

“Però avete fatto il referendum per l’indipendenza… Ve lo ricordate vero? Mica state pensando di chiedere lo stato di emergenza per finanziare la ricostruzione con i soldi di tutti gli italiani, no? Se fosse per me vi farei marcire insieme al legno delle vostre foreste abbattute”.

E non si tratta di un commento isolato, sul tipo: volete essere autonomi e tenervi i vostri soldi? Allora arrangiatevi.

 

A parte l’ignoranza di chi confonde autonomia con indipendenza, il post è senza scusanti. E la reazione del presidente del consiglio regionale,Roberto Ciambetti, al suo omologo abruzzese è stata immediata. “Scusa, quando il terremoto ha messo in ginocchio l’Abruzzo noi siamo stati in prima fila ad aiutarvi. E adesso ci ripagate così?“.

 

Per la cronaca il dirigente è stato rintracciato e si è difeso dicendo che il suo profilo Facebook era stato hackerato.

 

Dura la reazione dell’assessore alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin.

 

“Se ci lasciano i 15 miliardi di euro di residuo fiscale che il Veneto dà a Roma ogni anno, il miliardo di danni causato dal maltempo che lo paghiamo noi senza problemi. Noi non stiamo chiedendo aiuto allo Stato, chiediamo solo che un piccolo pezzettino di quello che regaliamo ogni anno al resto d’Italia ci venga restituito“.

 

Fonte: da la Voce di Rovigo del   7 novembre 2018

Link: http://www.polesine24.it/veneto/2018/11/07/news/volete-essere-autonomi-marcite-con-i-vostri-pini-33202/?fbclid=IwAR1L5V8yoL7JsILfSCOzgDJH1S2xfk91T0Fr9Kj_8SO4fC1j4gZ5rNPAnkk

 

(“era stato hackerato”…non ci crede  nessuno)

 


Ott 21 2018

LA CGIL PROTESTA PER LA STORIA VENETA. MASSIMO TOMASUTTI RISPONDE

Category: Monolandia,Veneto e dintorni,Verona storia e artegiorgio @ 01:01

 

 

Mi segnala l’amico e storico Massimo Tomasutti, che in una lettera al Gazzettino, la dirigente della Cgil scuola del Veneto, si lamenta del fatto che Zaia voglia far insegnare la storia veneta nelle scuole (orrore!) mentre dovremmo far studiare l’influsso della civiltà italiana nella formazione della civiltà veneta. (A noi veneti che sappiamo la storia parrebbe dover esser il contrario. Studiare l’influenza della civiltà veneta in Italia). Risponde Tomasutti in maniera mirabile, tanto che è riuscito a commuovermi e a riempirmi di orgoglio. Ecco la sua lettera al giornale:

 

Gentile Direttore Papetti,

 

La lamentela espressa su queste pagine dal Segretario Regionale Flc Cgil Marta Viotto secondo cui nelle dichiarazioni pubbliche rese dal Governatore Luca Zaia – conseguenti alla firma dell’intesa tra Ministero dell’Istruzione e Regione Veneto per l’individuazione di percorsi didattici per sviluppare lo studio e la conoscenza della cultura e della storia veneta -, fossero assenti i ‘necessari’ riferimenti ai legami storici e culturali del Veneto con l’Italia non può lasciare indifferente chi, come lo scrivente, allo studio e all’insegnamento (molto precario e talvolta gratuito) della storia veneta ha dedicato tanto tempo, fatica e moltissima passione.

 

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Ott 14 2018

OGGI HO CHIESTO AD ALCUNI LICEALI CHE PROTESTAVANO

Category: Monolandia,Scuola e università,Società e politicagiorgio @ 20:00

 

 

Oggi ho chiesto ad alcuni liceali che protestavano:

Io “Come mai tutto sto casino?”
– Una ragazza di 3^ “Perché Salvini è un fascista, anzi, no, è nazista.”
– Io “Perché dici che è nazista?”
– Lei “Perché non vuole mettere soldi alle scuole e arresta tutti i profughi.”
– Io “Ma Salvini NON si occupa di scuola e poi vuole arrestare solo i delinquenti.”
– Lei “Non è vero! Noi abbiamo bisogno di tutti i profughi perché se noi diventiamo dottori, chi coltiva la terra?

 

 

– Io “Come mai state scioperando?”
– Un ragazzo di 19 anni “Perché ci siamo rotto i coglioni di questi vecchi bacucchi della politica italiana.
– Io “Ma, veramente, i due ministri che state contestando sono giovanissimi e appena arrivati al governo.”
– Lui “A me che cazzo me ne frega, frate, qua dicono tutti così!”

 

– Io “come mai tutta sta mobilitazione?”
– Un altro ragazzo più giovane ” I proff. hanno detto che questi ministri sono incapaci e vogliono distruggere la scuola.”
– Io “Ma tu cosa ne pensi?”
– Lui “A me basta che saltiamo un giorno di scuola!
– Io “Ma sai, almeno, chi sono i ministri che contestate?”
– Lui “Come si chiama, quella lì, forse Fornero? No, aspetta… chiama alcuni amici e amiche in aiuto… la prima dice, “La Rossa no!“…

 

la seconda dice “No ma che cazzo dici, si chiamano Mattarella e quello scemo di Saviano.” (Saviano!?!)…

 

Ma il terzo è il più fenomenale… “Minchia raga, non sapete proprio un cazzo, è contro il governo e la BELDRINI (ha detto e ripetuto proprio BELDRINI) CHE CI STIAMO FACENDO SENTIRE.

 

AUGURI RAGAZZI

 

 

Fonte: da Facebook di Antonio  Settembrini del 12  ottobre 20018

Link: https://www.facebook.com/antonio.settembrini.10

 


Set 23 2018

L’ITALIA È QUELLA STRANA NAZIONE

 

 

L’Italia è quella strana nazione dove ti mettono i codici identificativi sui sacchetti della spazzatura per multarti se butti un pezzo di carta nel sacco della plastica… ma permettono a migliaia di rom di vivere in campi abusivi dove buttano nei fossi la loro spazzatura.

 

L’italia è quella strana nazione dove ti multano se regali un panino a un senzatetto senza aver fatto lo scontrino… ma permettono a venditori abusivi di vendere le loro merci taroccate agli angoli delle strade.

 

L’Italia è quella strana nazione dove ti multano se dove c’è il limite di 50 km/h.. e  vai a 51 km/h… ma permette a chi ha targa straniera di andare e fare quel cavolo che gli pare.

 

L’italia è quella strana nazione che se un militare delle forze dell’ordine arresta un violento in modo violento… viene indagato per violenza.

 

L’italia è quella strana nazione che mette il divieto di accendere le stufe a legna per non aumentare l’inquinamento atmosferico… ma permette ai rom di fare falò con i copertoni delle ruote per pulire il rame.

 

L’Italia è quello strana nazione dove per comprarti una casa devi farti un mutuo di 30 anni… ma poi permette ad occupanti abusivi di occuparti la casa e cambiare le serrature.

 

L’italia è quella strana nazione dove i giudici condannano i proprietari di casa a rimborsare i rapinatori se questi vengono morsicati dal cane in giardino.

 

L’italia è quella strana nazione dove dopo innumerevoli casi dove maestre d’asilo picchiano i bimbi… non si possono mettere telecamere di controllo perché ledono la privacy.

 

L’italia è quella strana nazione dove i giudici diminuiscono la pena a un assassino perché 48 coltellate non è sinonimo di crudeltà.

 

L’italia è quella strana nazione che sfratta una nonnina terremotata perché nella sua casetta manca un foglio burocratico… ma permette a zecche dei centri sociali di occupare e vivere in aziende capannoni ed edifici.

 

L’Italia è quella strana nazione in cui molti milionari al governo, con pensioni da trentamila euro al mese, ordinano al popolo di tirare la cinghia, fare sacrifici e morire lavorando fino alla fine.

 

Potrei andare avanti x ore, ma la musica e’ sempre la stessa…

L’Italia in una sola frase è 
La potenza dell’impotenza!!! 

 

Se non si opera un vero cambiamento, l’Italia non apparterrà mai  agli italiani.

 

Fonte: facebook  settembre 2018

 


Set 22 2018

AVEVO DETTO “SIATE FOLLI” NON DEFICIENTI

Category: Monade satira e rattatuje,Monolandiagiorgio @ 00:04

 


Set 17 2018

L’INQUALIFICABILE PETIZIONE FIRMATA DA PIÙ DI “MILLE INTELLETTUALI, ECONOMISTI, PROFESSORI, GIORNALISTI”. UN CONCENTRATO INDECENTE DI RAZZISMO ANTI VENETO.

 

 

 

E questa è l’inqualificabile petizione firmata da più di “mille intellettuali, economisti, professori, giornalisti” che parla di eversione (per il referendum veneto approvato dalla corte costituzionale…) e che confonde volutamente, autonomia con secessione, un concentrato indecente di RAZZISMO ANTI VENETO. 


I veneti, per questa brava gente preoccupata soprattutto di mantenere i suoi privilegi, devono subire, pagare e tacere !!!

 

Il Veneto, la Lombardia e sulla loro scia altre undici Regioni si sono attivate per ottenere maggiori poteri e risorse. Su maggiori poteri alle Regioni si possono avere le opinioni più diverse. Ma nei giorni scorsi è stata formalizzata dal Veneto (e in misura più sfumata dalla Lombardia) una richiesta che non è estremo definire eversiva, secessionista.

 

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Ago 30 2018

LE INVASIONI MIGRATORIE SARANNO L’INGREDIENTE FATALE CHE SCIOGLIERÀ L’UNIONE EUROPEA

 

 

Invece di portare alla fusione, la crisi migratoria europea sta portando alla fissione”, ha scritto lo storico di Stanford Niall Ferguson.

Sono sempre più convinto che la crisi migratoria sarà vista dai futuri storici come l’ingrediente fatale che ha sciolto l’Unione Europea”. Settimana dopo settimana, la previsione di Ferguson sembra trasformarsi in realtà.

 

Non solo l’Europa continua a frammentarsi poiché il sentimento anti-immigrazione acquista forza politica, ma in seguito alla crisi migratoria, la zona interna all’Unione Europea senza frontiere, il gioiello più prezioso del nostro continente dopo la seconda guerra mondiale, è ora definita “a rischio” dal governo italiano, ma anche da parte di altri governi, come l’Austria.

 

L’immigrazione sta inoltre ridefinendo l’accordo intraunionale.

 

La Cechia, l’Ungheria, la Polonia e la Slovacchia, il cosiddetto “gruppo di Visegrad”, hanno recentemente invocato la difesa delle frontiere UE. “Noi dobbiamo avere un’Europa in grado di difenderci”, ha affermato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, dopo essere stato invitato a partecipare alla riunione dei Paesi di Visegrad.

 

Anche il nuovo governo populista italiano, dopo che l’Italia ha visto arrivare sulle proprie coste più di 700 mila migranti negli ultimi cinque anni, ha adottato una linea intransigente. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha di recente chiuso i porti italiani alle navi cariche di migranti. In Germania, dopo che la cancelliera tedesca si è scontrata sul tema dell’immigrazione con il ministro dell’Interno Horst Seehofer, la politica migratoria potrebbe anche portare alla fine del mandato della Merkel.

 

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Lug 24 2018

COIMPO, UNA STORIA VENETA DI FANGHI TOSSICI SVERSATI NELLE CAMPAGNE

Veneti che tradiscono la loro terra. Un girone dell’inferno solo per loro.

 

La trasformazione di una latteria sociale del Rodigino in un impianto di trattamento. La tragedia del settembre 2014: quattro morti, uccisi dalle esalazioni. I segreti della vasca D.

 

 

La ricerca della verità e dei colpevoli di Gianni Belloni 

 

Gli inizi della storia

 

Era la latteria sociale di Cà Emoun pugno di case perse nella pianura sconfinata tra Adria e Rovigo. Mauro Luiseha il fiuto per gli affari e dal trasporto latte, a metà degli anni ’80, si converte alla gestione dei fanghi di depurazione. In questa operazione è aiutato da un nuovo socio con più esperienza e con le spalle più grosse: Gianni Pagnindi Noventa Padovana.

 

Il procedimento è semplice: dopo la stabilizzazione e il trattamento, i fanghi vengono distribuiti nei campi. Nasce così, nel 1984, la Coimpospecializzata nel trattamento nei fanghi da depurazione.

 

Gli affari vanno bene, i fanghi arrivano da tutta Italia e anche dall’estero stando alle dichiarazioni degli abitanti che annotano le targhe dei camion in arrivo. Ma gli odori sono forti e pungenti.

 

Le proteste e i malumori degli abitanti si concretizzano nella costituzione di un comitato e in una raccolta di firme. Qualcuno ricorda ancora gli appostamenti notturni presso i cancelli della Coimpo per scoprire che cosa succedesse all’interno e che cosa trasportassero i tanti camion in arrivo. Ma la mobilitazione dei cittadini ha vita breve. Luise appare come un uomo potente. La Coimpo sponsorizza diverse manifestazioni compresa la locale squadra di calcio. La gente si acquatta in silenzio.

 

Gli affari proseguono a gonfie vele. Nel 2006 la Coimpo ottiene di gestire 99mila tonnellate annue di rifiuti. Entrano in società anche le figlie dei due fondatori. Nel frattempo Mauro Luise acquista una tenuta in Romania, La Fazenda, e lì si trasferisce, ma continua ad esercitare un controllo ferreo sull’azienda.

 

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