Feb 10 2013

IL PIANO KALERGI: IL GENOCIDIO DEI POPOLI EUROPEI

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L’immigrazione di massa è un fenomeno le cui cause sono tutt’oggi abilmente celate dal Sistema e che la propaganda  multietnica si sforza falsamente di rappresentare come inevitabile. Con questo articolo intendiamo dimostrare una volta per tutte che non si tratta di un fenomeno spontaneo. Ciò che si vorrebbe far apparire come un frutto ineluttabile della storia è in realtà un piano studiato a tavolino e preparato da decenni per distruggere completamente il volto del Vecchio continente.

 

LA PANEUROPA

 

Pochi sanno che uno dei principali ideatori del processo d’integrazione europea fu anche colui che pianificò il genocidio programmato dei popoli europei. Si tratta di un oscuro personaggio di cui la massa ignora l’esistenza, ma che i potenti considerano come il padre fondatore dell’Unione Europea. Il suo nome è Richard Coudenhove Kalergi. Egli muovendosi dietro le quinte, lontano dai riflettori, riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto di unificazione europea. [1]

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Feb 09 2013

VI PREGHIAMO DI SCUSARCI, MA NON RIUSCIAMO PIÙ A PRODURRE PIÙ DI QUANTO VOI RIUSCIATE A RUBARE

Category: Economia e lavoro,Monolandiagiorgio @ 00:19

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Autore Gianni Tirelli

 

La gente non ha lavoro, non produce, non consuma – le fabbriche chiudono, il debito aumenta, il pil sprofonda, la borsa crolla – si spengono i boiler, il riscaldamento, si evita di usare l’automobile, di pagare bolli, assicurazioni, meccanici e sanzioni amministrative – di andare dal dentista, dall’oculista, dal farmacista, mentre la produzione industriale sta precipitando ai minimi di sempre e presto, la disoccupazione; raggiungerà livelli impressionanti.
 Una vera calamità, che lo stato intende contrastare dando soldi alle banche.
 Quale è la logica, ci domandiamo tutti, colti da infinito stupore, di questa operazione? 
E quale sofisticata e geniale strategia ha architettato la politica, perché a noi, poveri tapini ignoranti, sia negata la comprensione di un tale inedito e singolare piano di risanamento?

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Feb 08 2013

ARRIVANO GLI INFLUENCER PAGATI DALL’UE CONTRO I SITI ANTI-EURO

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 03:07

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Che da anni alcune agenzie offrano il “servizio influencer” – per scopi commerciali ma anche politici – è cosa nota. Per capire chi sono vi consigliamo la visione di questo video di Casaleggio associati. 

Ma ora, stando a quanto meglio descritto nell’articolo che vi proponiamo di seguito, arriveranno gli influencer pro-euro, pagati dall’UE con i nostri soldi; è stato stanziato un milione di euro per addestrare queste persone, che presto invaderanno il web per denigrare e contrastare coloro che “osano” criticare l’euro, tramite commenti sui social network e sui blog, cercando di intorbidire le acque e creare confusione nei lettori. Probabilmente sarà “rinforzata” anche la flotta di siti web di pura disinformazione che negano o denigrano temi importanti come la sovranità monetaria ed il signoraggio.

Al sistema non basta più gestire i mass media di massa e numerosi siti web; arrivano anche i commentatori-disinformatori, in vista delle prossime elezioni europee in cui gli eurocrati temono di imbarcare troppi deputati anti-europeisti…

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Feb 05 2013

L’AEREO VA FUORI PISTA… E LORO CANCELLANO I LOGHI DELL’ALITALIA

Category: Cronaca e notizie,Monolandia,Roba da Italiagiorgio @ 00:03

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Cancellato il logo Alitalia sull’aereo finito fuori pista a Fiumicino; hanno imbiancato anche la sigla “AZ” riconducibile alla compagnia aerea. La vernice bianca servirebbe a limitare i danni di immagine, anche se le immagini hanno già fatto il giro del mondo.   Doppia figura di m***a all’italiana… 

 

Fonte: da  NO  CENSURA  del  4  febbraio  2012

Link: http://www.nocensura.com/2013/02/laereo-va-fuori-pista-e-loro-cancellano.html

 

 


Gen 30 2013

LA PRIVATIZZAZIONE FINALE DELLO STATO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:28

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Giorgio Napolitano

Può suonare paradossale, ma è una seria e certa realtà giuridica: lo Stato italiano non è la Repubblica italiana voluta dalla Costituzione del 1948. È in radicale antitesi e contrapposizione con la Costituzione e con i fondamenti della medesima. Forse più di quanto lo sarebbe un ordinamento di tipo fascista. Perché in Italia siamo alla proprietà privata dello Stato e dei poteri politici.


L’articolo 1 della Costituzione afferma «L’Italia è una repubblica democratica. La sovranità appartiene al popolo». Al contrario, nello Stato italiano la sovranità economica, la sovranità monetaria, appartiene interamente ai privati. Ai finanzieri privati proprietari di Banca d’Italia. Sì, la Banca d’Italia non è degli Italiani, non è dello Stato: è di finanzieri privati.

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Gen 22 2013

THE UNTOUCHABLE

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:14

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I poteri di Giorgio Napolitano sono superiori a quelli di Dio. Egli è padrone del cielo e della Terra. E soprattutto: immune perfino al giudizio universale. Lo spiega bene l’ultimo professore di filosofia del diritto rimasto (ancora per poco?) libero, l’ultimo degli immortali della Costituzione: Paolo Becchi.  Prendete appunti.

 

di Paolo Becchi

Ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Genova

 

La Corte Costituzionale ha depositato il testo della sentenza sul conflitto di attribuzioni sollevato da Napolitano nei confronti della Procura di Palermo. Si chiariscono, così, alcuni degli interrogativi che, nel corso di una “querelle” a distanza con Eugenio Scalfari, avevo ritenuto sarebbero verosimilmente emersi con l’avvenuto deposito delle motivazioni (P. Becchi, Non siamo tutti uguali davanti alla legge: le prerogative di Re Giorgio, 6 dicembre 2012).

 

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Gen 18 2013

TASSE E COMUNITÀ, IL REGRESSO SPIEGATO CON UNA FAVOLA

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:42

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di GIOVANNI MARINI

 

Non solo la fiscalità non serve al funzionamento dello Stato ed è un furto che si intesta come legittimo a discapito delle proprie comunità, ma è anche un freno alla crescita civile e tecnologica della comunità che la subisce.

 

Tersilio è un mugnaio e vende ad Ambrogio il fornaio la farina per fare il pane, a 2 soldi; Tersilio ne deve dare 1 allo Stato come imposta e ne guadagna 1.  Ambrogio la compra per fare 4 pani  durante la sua giornata di lavoro. Lo vende a 1 soldo l’uno o a Tersilio il mugnaio o a Spartaco l’esattore o a Gennaro il dipendente statale o a Silverio l’ingegnere o ad Amilcare e Giacinto gli operai, che hanno a disposizione 1 soldo a testa per comprarli.  Ad Ambrogio fare il pane costa 3 soldi; 2 per la farina e 1 per le imposte che Spartaco incassa per conto dello Stato e che, insieme a quello di Tersilio, servono a pagare Spartaco e Gennaro. Ambrogio dal suo lavoro ottiene 1 soldo di guadagno, però non riesce a fare tutti i pani necessari per soddisfare la domanda e gli ultimi clienti non trovano mai il pane da comprare.  La cosa non piace e c’è un discreto malcontento.

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Gen 17 2013

ANNO PER ANNO, UNA DINASTIA CHE COMANDA IL MONDO…… E CHE “PER SBAGLIO” NEL 2012 HA VOTATO PER OBAMA

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 00:05

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Richard Nixon e  Prescott Bush

 

1833

A Yale viene fondata la Skull & Bones Society.

 

1837

Bancarotta della Union Pacific Railroad (UPR).

 

1898

La UPR viene venduta a Edward Henry Harriman & partner, al giudice Robert Scott Lovett,. L’affare viene condotto da Kuhn Loeb, del quale è partner Felix Warburg.

 

1902

Paul e Felix Warburg emigrano negli Usa.

 

1904

Il tedesco Alfred Ploetz fonda l’Archivio per la Biologia Razziale e Sociale, che diventa la pubblicazione leader del movimento eugenetico, o dell’igiene della razza, reso popolare da Ernst Haeckel, in Germania.

John D. Rockefeller diffonde “Lettera Occasionale n°1”, piani dettagliati per inquadrare la popolazione, ridurre l’intelligenza nazionale al minimo comun denominatore, distruggere le influenze parentali, tradizioni e costumi, ed eliminare le scienze e l’apprendimento reale “al fine di perfezionare la natura umana”.

Charles B. Davenport costruisce a a Cold Springs Harbor, Long Island, il primo laboratorio di studi ed esperimenti eugenetici.
Cold Springs è anche il luogo delle proprietà dei fratelli Dulles. I laboratory di Cold Springs ricevono fondi sovradimensionati, nella misura di 11 milioni di Usd dell’epoca dagli Harriman e dai Rockfeller.

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Gen 14 2013

PERCHÉ VOTERETE UN GOVERNO SOLO VIRTUALE. SE NON CAPITE QUESTO SIETE FINITI.

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Articolo di Paolo Barnard | Link

 

Da oltre dieci anni pubblico le prove della progressiva perdita di qualsiasi sovranità politica e costituzionale degli Stati occidentali (WTO, GATS, ecc.). Oggi, nel caso dell’Eurozona, quella perdita è totale. Ciò significa che nessuno degli uomini o delle donne che oggi si azzuffano nelle liste elettorali, premier o parlamentari, vi potrà governare nei prossimi 5 anni.

 

Essi eseguiranno solo ordini impartiti da tecnocrati europei, dai Trattati europei, e dai mercati finanziari, fine (le prove qui sotto). Fra Vendola e Monti lo spazio di manovra è non più dello 0,1%, se consideriamo le politiche nazionali che contano. Grillo ancora meno, perché il suo team è talmente scadente che neppure riuscirebbe a capire come si paga uno stipendio di un bidello, meno che meno cosa siano le Collective Action Clauses sui titoli del Tesoro o il Correcting Macroeconomic Imbalances.

 

Inutile votare sti politici, inutile leggerne i programmi, guardare i dibattiti tv. Essi sono figure virtuali, impotenti al 99,9%, sono morti viventi.

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Gen 09 2013

QUANDO LA GIUSTIZIA ERRA MARCHIANDO IN MODO INDELEBILE UN ESSERE UMANO: BEPPE NON PUÒ PIÙ VIVERE IN UNA CASA

Category: Giustizia Legula e Legulei,Gli ultimi,Monolandiagiorgio @ 00:07

 

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Beppe e la minestra di piazza San Babila

 

Beppe non può più vivere in una casa. Beppe è morto a 89 anni il 31-12-2012.

Leggetela è un pezzo di storia Italiana.

 

Beppe è morto in silenzio su una panchina di Via Marina in pieno centro di Milano, nel quadrilatero della Moda. Io avevo scritto questa nota circa 3 anni fa, oggi la ripropongo, mi sembra giusto rendergli questo ultimo omaggio ad un’uomo onestò che ha pagato ingiustamente un debito non suo.

(Pubblicata da Guglielmo Ludovico Sinigaglia)

 

QUANDO LA GIUSTIZIA ERRA MARCHIANDO IN MODO INDELEBILE UN ESSERE UMANO. 

QUESTA È LA STORIA DI BEPPE, DI ANNI 86.

 

Questa è la storia di Beppe, di anni 86.  Iniziare a narrarla non è facile, non è facile perché è una storia che ho vissuto da vicino. Siamo stati compagni di viaggio per circa tre mesi. Quando dico compagni di viaggio, non intendo dire che ci recavamo in giro per le Città viaggiando realmente. Ma essere compagni di viaggio, per chi non ha nulla, vuol dire condividere tutte le ore della propria vita con un’ altra persona, e dura finché dura:  ha un inizio e può interrompersi in qualunque momento.

 

Beppe l’ho incontrato una sera mentre cucinavo in piazza San Babila, con un fornelletto da campeggio: “In quel periodo sopravvivevo ancora vivendo in strada”, e mi disse se poteva avere un piattino di quel cibo e che me lo avrebbe pagato. Gli sorrisi come mio solito rispondendogli che non doveva darmi nulla e che ero felice di condividere con lui quel cibo. Mi chiese una sigaretta che gli offrii volentieri, quando l’ebbe finita mi disse che si sarebbe allontanato per qualche minuto, gli risposi che era libero di fare quello che voleva, la strada era tutto meno che una prigione con le sbarre:  vidi il suo volto rabbuiarsi e si allontanò.

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Gen 06 2013

IL MANIFESTO PER IL CONTANTE LIBERO

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«Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere».

(George Orwell, 1984)

 

La tecnologia come mezzo di controllo sociale per imporre, attraverso una continua induzione di paure ed ansie, moduli di pensiero e comportamenti umani totalmente spersonalizzati, asserviti e ideologizzati. Obbiettivo finale: annichilire qualsiasi sentire, agire e pensare che possa essere veramente alternativo e concorrente. In sintesi, annichilire la libertà.

 

Questo è il pericolo su cui ci ammonisce il celebre romanzo 1984 di George Orwell. Ciò nondimeno, in questi anni di crisi tale pericolo non è lontano da un suo pieno concretizzarsi. Buona parte della società civile e dell’opinione pubblica sembra non voler vedere questo mostro che cresce; lentamente e apaticamente essa sta lasciando la propria libertà nelle mani di un’entità manipolatrice dai tratti allo stesso tempo oligarchici e collettivistici.

 

Se vogliamo difendere la libertà (la nostra libertà) dobbiamo innanzitutto scrollarci di dosso l’apatia e prendere coscienza del nostro potere. Per far questo è necessario “educarci alla libertà” processo che in primo luogo implica il comprendere e il saper confutare rigorosamente la logica antirazionale propugnata dai nemici della libertà.

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Gen 05 2013

ASSOGGETTAMENTO E DECADENZA DELLE SOVRANITÀ DEMOCRATICHE

 

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La “innovativa” presa in conto da parte del diritto penale contemporaneo dell’intenzione puramente soggettiva (movente ultimo, arrière-pensée, foro interiore, o coscienza intima che sia), per la definizione strutturale stessa dei crimini e dei reati, ha una fonte internazionale (1).

 

Questa fonte storica essenziale risiede nello statuto del Tribunale Militare Internazionale, incluso nell’Accordo di Londra dell’8 agosto 1945, così come nella giurisprudenza che ne è seguita. Ma ciò che ben merita di essere chiamata la decadenza dei sistemi giuridici europei ha altre fonti estere, che emanano da convenzioni e trattati dal contenuto moraleggiante, che mirano a fondare anzi un nuovo ordine morale universale. Sotto la copertura dell’ordine morale occidentale e mondialista è stato edificato il sistema che ha fatto uscire dai confini religiosi la cattiva coscienza secolarizzata. Questo fenomeno, come vedremo, è in gran parte il frutto dell’unione che le circostanze hanno creato tra la plutocrazia puritana e l’”antifascismo”.

 

Le convenzioni e i trattati internazionali, fondati su una «morale di unanimità ed ortodossia» (vedi Robert Munchenbled) dalle pretese universali, pullulano, e strumentalizzano un “dovere alla virtù”. Sono atti multilaterali tramite cui i paesi europei partecipanti, in nome dell’”etica” rivelata dalle Nazioni Unite, non cessano di abdicare a grandi passi alla sovranità “democratica” nazionale.

 

Prima, questa sovranità veniva fondata, specie in Francia, sull’imperativo della “salute pubblica” della Nazione, cara ai rivoluzionari del 1793; ma poteva anche richiamarsi alla tradizione nazionale precedentemente incarnata dal Re, che, da parte sua, si riteneva ricevesse la sua sovranità da Dio; ed ancora nella prima parte del ventesimo secolo la sovranità sfuggiva alla metafisica mondialista debilitante dei Diritti dell’Uomo, cui essa è ora invece strettamente assoggettata. Così che ogni reticenza, ogni ribellione a questo nuovo ordine morale è giudicata oscena, e non può costituire altro che il fatto di “estremisti” indifendibili, dediti al vizio ed alla fornicazione spirituale con idee impure e peccaminose.

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Gen 04 2013

IN ITALIA LA DEMOCRAZIA È MORTA. QUELLA CONGIURA DEI POTERI FORTI CHE HA UCCISO LA DEMOCRAZIA

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di Magdi Cristiano Allam

 

La denuncia di Berlusconi è la fotografia della realtà: l’esecutivo Monti fu calato dall’alto per ordine dei colossi finanziari di cui il Prof è espressione

 

 

(Il Giornale) – La Storia ricorderà il primo anno del governo Monti per aver perpetrato tre crimini ai danni della democrazia, dello Stato e degli italiani. La denuncia di Berlusconi, fatta tardivamente, di essere stato vittima di una congiura che lo costrinse a rassegnare le dimissioni, è un dato di fatto oggettivo e documentabile.

 

In Italia la democrazia sostanziale è morta. La Costituzione che recita che siamo una Repubblica parlamentare è stata stravolta da un capo dello Stato che si comporta come se fossimo una Repubblica presidenziale auto-attribuendosi il potere esecutivo, commissariando il Parlamento e riducendo il governo a esecutore di direttive presidenziali arbitrarie.  Così come Berlusconi si dimise senza un voto di sfiducia del Parlamento, ugualmente Monti si è dimesso senza un voto di sfiducia del Parlamento. Napolitano ha annunciato la data delle elezioni anticipate quando il Parlamento non era ancora dissolto e il governo era ancora in carica. Il fatto che le scelte politiche cruciali avvengano senza tener conto del Parlamento che dovrebbe esprimere la sovranità popolare, conferma che siamo già in un contesto estraneo alla democrazia sostanziale. L’insieme delle istituzioni non sono più rappresentative della volontà popolare. Il Parlamento è formato da deputati e senatori designati, non essendoci più il voto di preferenza, ciò che fa venir meno il fulcro della democrazia sostanziale, ovvero il rapporto fiduciario tra l’elettore e l’eletto. Il capo dello Stato è designato da un Parlamento di designati. E il capo del governo è stato calato dall’alto dai poteri finanziari globalizzati.

 

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Gen 03 2013

BCE, LA FABBRICA DEL DEBITO CHE STA ROVINANDO L’EUROPA

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di Magdi Cristiano Allam

Se tutti i giorni i Merkel, Monti, Barroso, Draghi scendono in campo per rassicurarci che «l’euro è irreversibile», vuol dire che stiamo assistendo a un rito scaramantico per allungare il più possibile la vita del moribondo. Tutti gli indicatori dell’economia reale attestano in modo inequivocabile che giorno dopo giorno siamo prossimi al funerale. Il nostro funerale. La recessione sempre più profonda, l’indebitamento pubblico che cresce, il Pil che si riduce, la produzione, le esportazioni e i consumi in calo, le tasse più alte al mondo, le imprese strangolate che chiudono, i disoccupati e i poveri che aumentano, i giovani senza prospettive.

 

Ebbene, come è possibile che, da un lato, la crisi è causata dall’euro e, dall’altro, siamo noi italiani, noi europei, a pagarne le conseguenze? La risposta è nella recente dichiarazione del governatore della Bce (Banca centrale europea) Mario Draghi a Le Monde: «Il nostro mandato non è di risolvere i problemi finanziari degli Stati, ma di garantire la stabilità dei prezzi e mantenere la stabilità del sistema finanziario in tutta indipendenza».

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Dic 22 2012

LA “MAMMA” DEL BENIGNI È “LA PIÙ BELLA DEL MONDO”

Category: Monolandia,Musica e spettacoli,Società e politicagiorgio @ 00:03

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di GILBERTO ONETO

 

L’altro giorno, con gran cassa mediatica, il Benigni ha dichiarato che si deve voler bene alla Costituzione come fosse la mamma. Applausi. In Italia la mamma è tutto, comincia per emme come Mussolini, come Monti. Luciano Tajoli  e Beniamino Gigli dovevano essere dei padri costituenti. Siccome a molti questa Costituzione non garba (fuori dai palazzi, dai teatri e dai café-chantant non piace quasi a nessuno), gli lasciamo volentieri questo riconoscimento di maternità: è la mamma del Benigni, che è perciò un figlio della Costituzione. E ci fermiamo qui per evitare di scadere in linguaggio da caserma.

 

Una strana mamma di cui tutti raccontano ed esaltano solo i primi 12 articoli e glissano sul resto. È come la biografia di una signora chiacchierata di cui si ricordano solo i primissimi anni, quelli dell’illibatezza. Diamo un’occhiata a questi pochi sprazzi di verginità.

 

Art. 1

 

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

 

Tre milioni di disoccupati, legioni di sottoccupati, occupati in nero, cassintegrati e finti lavoratori; un esercito di pubblici dipendenti, di finti invalidi, di immigrati nullafacenti, di pensionati che non hanno mai lavorato, di politici. Tutta gente che vive di Italia e sul lavoro degli altri.

 

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

 

Fosse una cosa seria si fermerebbe a “la sovranità appartiene al popolo”, punto. Il reso è limitativo, toglie reale potere alla sovranità: è come dire che si gode della più assoluta libertà ma all’interno delle mura di una cella. Al popolo è mai stato chiesto se era d’accordo sulle cessioni di sovranità a stranieri della Nato o alla Comunità europea? In realtà non gli è mai stato neppure chiesto se gli andava bene la Costituzione. Qualche volta gli si chiede un parere con referendum abrogativi che però abrogano solo quello che il potere ha deciso di abrogare e lasciano tutto il resto così com’è. Alla faccia della sovranità!

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