Apr 08 2009

Porta a porta/ Giuliani ad Affari italiani: Boschi era in difetto, ha riattaccato il telefono…

Enzo Boschi

Mercoledí 08.04.2009 10:21

 

Boschi ha riappeso il telefono perché Vespa sapeva la verità, ovvero che era falso quello che avevano armato nei miei confronti”. All’indomani di Porta a Porta, che ha visto un confronto poi interrotto con il presidente dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia,Giampaolo Giuliani si sfoga a tutto campo con il quotidiano online Affaritaliani.it. Il tecnico che aveva previsto il terremoto a L’Aquila afferma: “Ho contestato a Boschi che era falso quello che ha detto il sindaco (di Sulmona, ndr). O lui ha capito male o il sindaco era un bugiardo. Perché io ho detto esattamente il contrario di ciò che lui ha dichiarato”.

Ovvero?
”Io ho detto alle 15 e 30 al sindaco che poteva rassicurare tutti perché fino alla mezzanotte non ci sarebbero state scosse, neanche di assestamento. Avrei continuato a monitorare la situazione e se avessi trovato qualcosa di pregiudizievole li avrei chiamati io stesso. Dalle 15 e 30 non li ho più chiamati perché stavo controllando invece la situazione che andava crescendo a L’Aquila, dove ci sarebbe stato il giorno dopo il sisma di quarto grado. Quindi ho detto loro: ‘Non vi preoccupate, se dovessi vedere delle anomalie vi richiamo io. Ma rassicurate la popolazione, possono rientrare alle case perché fino alla mezzanotte non ci saranno a Sulmona altri eventi’. Così come è stato. Come si fa da queste parole – ‘non ci saranno altri eventi, rassicurate la popolazione’ – a dire ci sarà un evento catastrofico?”.

E Vespa sapeva come sono andate le cose?
”Vespa la sapeva la verità. E’ stato Boschi a mettere giù il telefono”.

Perché non voleva il confronto?
”No, perché sono stati smascherati. Qualcuno ha detto al sindaco di denunciarmi per procurato allarme”.

Chi è stato?
”E secondo lei chi è stato? Tutti quanti mi hanno telefonato per dirmi ‘abbiamo capito come stanno le cose’. Non mi faccia dire altro… Già ho un avviso di garanzia, che sono convinto che dopo la trasmissione di ieri sera sarà ritirato e spero che non sarà nemmeno presentato. Comunque, se la cosa dovesse andare avanti, il mio avvocato li denuncerà per falso, per ricatto, per tutto. Ci sono anche testimoni”.

Cioè?
”Un testimone della Commissione Grandi Rischi mi ha confermato che ha ascoltato ciò che avrebbero dovuto fare nei miei confronti. E il mio avvocato tirerà in ballo tutte quelle persone di cui siamo a conoscenza che hanno tirato su questa cosa. Non mi faccia dire cose però che mi si possano…”.

Quindi Vespa non ha interroto il confronto?
”No, gli ha riappeso in faccia il telefono, Boschi a Vespa. Così è andata”.

E il ministro La Russa (presente in studio)?
”Prima cercava di mantenere un equilibrio tra i ricercatori e me, dopo si è reso conto anche lui, perché non è uno stupido, di come effettivamente stavano le cose”.

Quindi il ministro della Difesa è d’accordo con lei?
”Non me lo faccia dire a me, io sono stanco… sono tre giorni che non dormo. Mi hanno telefonato tutti, anche tantissime persone che hanno seguito la trasmissione e mi hanno chiesto scusa a nome loro”.

A nome di Boschi?
”A nome di Boschi, di Bertolaso e di tutti quelli che hanno parlato contro di me. Non solo. La Caen di Viareggio è al corrente di tutto, mi hanno supportato fino a quando non sono stati messi in condizione di abbandonarmi perché sapevano che la nostra scoperta era valida”.

 

Fonte: Affari italiani.it


Apr 08 2009

TERREMOTO: AMBROSIO (INFN), GIAMPAOLO GIULIANI HA RAGIONE SU GAS RADON

Conosco bene Giampaolo Giuliani perche’ ho lavorato quattro anni con lui. Negli ultimi tempi ci siamo scambiati dati sulla possibile correlazione terremoti-emissioni di gas Radon. Nei laboratori del Gran Sasso c’e’ un interferometro laser che registra gli spostamenti della roccia perche’ il laboratorio e’ attraversato da una faglia sismica: questa e’ una cosa nota. 

Lo afferma Michelangelo Ambrosio, Dirigente Ricerca Infn (Istituto Fisica Nucleare) di Napoli, in una lettera all’associazione ‘Giuseppe Dossetti’ in cui nota “trascurare con superficialita’ le applicazioni di nuove tecnologie solo perche’ proposte  da ricercatori non appartenenti allo establishment preposto a tale funzione e’ una negligenza criminale di cui oggi paghiamo le conseguenze”

Insomma, una conferma della teoria di previsione del terremoto di Giampaolo Giuliani. “Le tragiche sequenze di queste ore del terremoto in Abruzzo rendono piu’ che mai attuali le indicazioni degli scienziati – si aggiunge nella nota – che compiono studi di vulcanologia come il Dott. Giuliani tecnico e ricercatore del laboratorio di fisica del Gran Sasso”. Quindi a supporto della tesi Giuliani c’e’ l’intervento ora di Ambrosio dell’Infn di Napoli e del responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione, “Giuseppe Dossetti”, Corrado Stillo. 

“Chiediamo che quanto prima si apra un serio dibattito sul perche’ studi di previsione ricercatori italiani sulla possibile previsione di terremoti non sono presi in considerazione. Non e’ l’ora delle polemiche ma e’ opportuno che in un Paese sismico come il nostro – sostiene Stillo – gli studi sulle previsioni basate sull’emissione di gas radon siano valutate come avviene in altri Paesi, tra cui il Giappone, dove da tempo i dati sul radon vengono presi ed analizzati dagli esperti”.

 

Fonte: La Repubblica.it del  7 aprile 2009


Apr 06 2009

Terremoto a L’ Aquila: Giampaolo Giuliani, l’uomo che annunciò la scossa devastante

 

Giampaolo Giuliani sostiene ormai da molti anni di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici. E oggi il suo allarme, lanciato esattamente una settimana fa, risulta tragicamente premonitore.

Domenica scorsa, dopo la prima scossa di terremoto che ha avuto come epicentro la zona di Sulmona l’uomo avrebbe telefonato prima al commissariato del capoluogo peligno e poi alla polizia municipale sostenendo che nel pomeriggio ci sarebbe stata una scossa di una intensità superiore alla precedente, creando allarmismi tra la popolazione.

La notizia indusse il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, a un rientro precipitoso da Roma dove stava partecipando al congresso fondativo del Pdl. Lo stesso sindaco aveva poi parlato telefonicamente con il tecnico ricevendo la conferma dell’alta probabilità che nella stessa serata la Valle Peligna sarebbe stata interessata dal sisma. 

Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto anche il direttore dell’Istituto nazionale di fisica nucleare del Gran Sasso, Eugenio Coccia: «I Laboratori del Gran Sasso non si occupano di ricerca sui terremoti e il tecnico non è un nostro dipendente, che frequenta la nostra struttura scientifica in quanto il suo istituto, l’istituto nazionale di Astrofisica di Torino, collabora in uno dei nostri esperimenti sui neutrini. Nessuna ricerca è in atto nella nostra struttura sulla previsione dei terremoti».

Sta di fatto che da diversi giorni si registrano segnalazioni in merito a notizie diffuse da qualcuno su presunte nuove scosse. E da più parti si moltiplicano anche gli avvisi alla calma e ala tranquillità perché nessuno può prevedere scosse future. Così anche Bertolaso ha oggi minacciato denunce a chi avesse diffuso notizie infondate e alimentato il panico ingiustificato.

 

Fonte: http://www.primadanoi.it/ del 06/04/2009 6.24


Mar 06 2009

La femminilizzazione del Maschio

Category: Natura e scienza,Salute e benesseregiorgio @ 20:18

 

Le sostanze chimiche immesse nell’ambiente interferiscono con i sistemi endocrini dell’uomo e degli animali, determinando radicali cambiamenti fisici. 

Una recente ricerca indica che queste sostanze chimiche, soprannominare “modificatrici di genere” stanno portando i maschi di molte specie a divenire femminilizzati. 

Nei fiumi inglesi il 50% dei pesci di sesso maschile è stato trovato con un numero sempre maggiore di uova nei testicoli. Altre anomale scoperte includono orsi polari ermafroditi. La relazione completa della Chem TRUST sottolinea che lo studio, che si concentra soprattutto su animali, è importante anche per l’uomo, perché «tutti i vertebrati hanno simili recettori di ormoni  sessuali». Dunque, la femminilizzazione di diverse specie animali porterebbe ad indicare un modello analogo per l’uomo. 

I ricercatori hanno infatti scoperto che i topi maschi esposti a sostanze ftaliche generano tratti fisici più femminili, e hanno riscontrato risultati simili nell’uomo, con la crescita di peni più piccoli e tratti femminili.

 

Fonte: Fenix  n° 5 marzo 2009


Feb 27 2009

Google Earth rivela probabili tracce di impatti di meteoriti nel Mediterraneo

Category: Bibbia ed Egitto,Natura e scienzagiorgio @ 22:26

La mappatura  dei fondali, attuata recentemente da Google, mostra quello che potrebbero  essere le tracce di impatti di meteoriti nel Mediterraneo.

Osservando i depositi alluvionali sotto il livello del mare al largo della  foce del Nilo, si notano chiaramente degli avvallamenti che sembrano essere causati da  impatti  di meteoriti sui depositi alluvionali del delta e non ancora ricoperti dalle successive alluvioni; ciò fa pensare ad una datazione temporale dell’evento relativamente recente, tale da poter essere ricordata dalle popolazioni che ne furono  testimoni o che ne subirono le conseguenze…  e  la separazione delle acque di biblica memoria, ne potrebbe esserne  un  ricordo.


Feb 21 2009

IL FENOMENO SOTTOVALUTATO DELLE ISOLE DI CALORE URBANE

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 14:05

Ondata di calore del 2003 – Image courtesy of NASA

In un torrido pomeriggio di quell’Agosto del 2003, intrappolato, per motivi di lavoro, in una rovente Milano, recandomi per una passeggiata al Parco Sempione, fui assolutamente sorpreso da una sensazione di refrigerio che andava ben al di là delle mie aspettative. Quell’ondata di calore causò un incremento della mortalità di circa 35.000 persone su scala europea colpendo sopratutto le popolazioni delle grandi aree urbane del nostro continente.

Anche in assenza di tali episodi eccezionali non è però difficile rendersi conto delle marcate differenze climatiche esistenti tra le città e i loro immediati dintorni.

Considerando che quasi la metà della popolazione mondiale e circa i tre quarti di quella dei paesi sviluppati vivono ormai nelle città, stupisce la scarsa popolarità di cui il fenomeno delle isole di calore urbane (urban heat islands) gode tra i mass media.

Tale fenomeno infatti, oltre a riguardare un’altissima percentuale della popolazione mondiale, determina delle anomalie termiche locali ben superiori rispetto a quelle causate dal più noto global warming1. Da non sottovalutare, inoltre, l’effetto sulle precipitazioni con incrementi dell’ordine del 30% nei centri urbani rispetto alle zone periferiche e l’impatto su umidità e ventilazione.

Gli scarti termici positivi risultano notevoli durante la notte (particolarmente nella stagione invernale) mentre si attenuano notevolmente (e in taluni casi si annullano o diventano negativi) nelle ore diurne. Quest’ultimo fenomeno è attribuibile ai moti convettivi generati dall’isola di calore stessa che, rimescolando le masse d’aria, comportano l’afflusso di aria più fresca dagli strati più in alto nonché una convergenza nei bassi strati verso il centro di brezze che spirano dalla periferia.

Date le particolari peculiarità delle aree ad alta intensità urbana le cause del fenomeno delle isole di calore urbane vanno ricercate in un complesso insieme di fattori:

1. le proprietà dei materiali predominanti in termini di conducibilità e capacità termica determinano un maggiore assorbimento di energia solare. Le pareti degli edifici o l’asfalto delle strade possono, ad es., raggiungere, durante la stagione estiva, temperature fino a 90°C e oltre.

2. le caratteristiche orografiche delle città e le proprietà dei materiali predominanti in termini di emissività ed effetto albedo, danno luogo al cosiddetto “effetto canyon”. L’emissione in termini di radiazione infrarossa uscente da parte delle superfici urbane rimbalza su analoghe superfici a causa dell’assetto geometrico delle città, come in un gioco di specchi, rimanendo a lungo intrappolata tra le facciate degli edifici ed il fondo stradale prima di venire rilasciata nell’atmosfera.

3. la progressiva scomparsa dall’ambiente urbano della vegetazione annulla l’effetto dell’evapotraspirazione delle piante.

4. Per ogni grammo di acqua evaporata le piante assorbono 633 calorie

 

5. New York: le zone con più vegetazione sono più fredde – Image courtesy of NASA

6. Quest’ultima è legata alla fotosintesi clorofilliana che implica l’assorbimento da parte delle piante di grandi quantità di energia (luce nelle porzioni rossa e azzurro-violetta dello spettro visibile) per la produzione di NADPH2 e ATP3 utilizzati per ridurre l’anidride carbonica e sintetizzare gli zuccheri. Durante l’assunzione di biossido di carbonio dall’atmosfera le piante rilasciano, tramite le aperture stomatiche, vapore acqueo. In altre parole, le foglie colpite dai raggi solari, per poter assumere anidride carbonica dall’atmosfera, cedono acqua all’ambiente circostante sottoforma di vapore. Per tale passaggio di stato dell’acqua le piante necessitano di una notevole quantità di energia che sottraggono all’ambiente circostante4. Un’area di 100 mq a piante ad alto fusto può raggiungere un livello di traspirazione di 50.000 litri al giorno, sottraendo all’ambiente circostante circa 31.650.000 calorie, altrimenti assorbite dagli edifici e rilasciate come calore5. Un altro effetto microclimatico da non sottovalutare consiste nella riduzione della radiazione solare incidente su edifici ombreggiati da vegetazione.

7. la maggiore concentrazione di fattori inquinanti e in particolare degli aerosol ha un effetto misto e parzialmente mitigante per quanto riguarda il campo termico oltre a determinare un incremento delle precipitazioni e un minore soleggiamento.

8. l’immissione di calore artificiale generato da impianti industriali, impianti di condizionamento e riscaldamento, frigoriferi, mezzi di trasporto e altre fonti di calore aggiuntivo legate, in generale, alle attività antropiche.

9. i processi metabolici degli abitanti (umani e non) implicano un’aggiunta di circa 10-20 Watt per metro quadro e oltre6.


In ambito scientifico si tende a considerare il fenomeno delle urban heat islands come avente un impatto irrilevante7 o di modesta entità8 sui trend climatici globali.

Tali valutazioni non ci devono però indurre a minimizzare la portata delle trasformazioni climatiche negli ambienti nei quali viviamo imponendoci una diversa pianificazione delle città con una diversa attenzione ai materiali utilizzati includendo “pareti verdi”9, giardini pensili e “tetti verdi”.

In un contesto di global warming in cui le estati urbane sono sempre più a rischio, non possiamo permetterci il lusso di ignorare il fatto che una parete inverdita possa avere una temperatura invernale superiore di 5°C e una estiva di 30°C inferiore rispetto a una parete tradizionale10, oppure che sempre, una parete inverdita può ridurre la dispersione di calore di un edificio del 38%11 permettendo un enorme risparmio energetico.

Secondo uno studio dell’Università di Singapore12, invece, solo cambiando il colore della facciata dei palazzi da scuro a chiaro la temperatura della stessa può scendere di ben 6°C permettendo un risparmio energetico nelle abitazioni di circa il 9%. Lo stesso studio rilevava, inoltre, l’enorme effetto mitigante esercitato dalla presenza di parchi con differenze della temperatura dell’aria anche di 5°C tra le diverse zone dell’isola di Singapore13. Sempre questo studio, infine, rilevava come gli appartamenti situati nelle zone prospicienti i parchi avessero un consumo medio di energia inferiore di circa il 10% data la loro minore necessità di climatizzazione.

Concludendo possiamo dunque affermare che una più attenta pianificazione degli spazi urbani, con il contributo ad es. della bioedilizia, associata all’utilizzo di tecnologie che consentano un maggiore risparmio energetico possa avere potenzialmente enormi effetti mitiganti nell’ordine di grandezza di alcuni gradi ovvero tali, in molti casi, da controbilanciare localmente il trend positivo globale previsto per i prossimi decenni.

 

Note

1 Tale surriscaldamento è valutato nell’ordine degli 1-6°C (fonte: United States Environmental Protection Agency).

2 Nicotinammide adenina dinucleotide fosfato ridotto, composto riducente ad alta energia.

3 L’Adenosintrifosfato o ATP è un ribonucleotide trifosfato formato da una base azotata, cioè l’adenina, dal ribosio, che è uno zucchero pentoso, e da tre gruppi fosfato.

 

4 Per ogni grammo di acqua evaporata le piante assorbono 633 calorie.

5 F.Margelli (CNR-ISAC Laboratorio LaRIA), S. Rossi (CNR-IBIMET),. T.Georgiadis (CNR-IBIMET)

6 Vedi http://www.globe.gov/fsl/scientistsblog/?m=200702.

7 Thomas C. Peterson: Assessment of Urban Versus Rural In Situ Surface Temperatures in the Contiguous United States: No Difference Found (Journal of Climate, Volume 16, Issue 18, September 2003).

8 Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), l’effetto globale sulle terre emerse consisterebbe in un riscaldamento inferiore a 0,006°C per decade.

9 Per parete verde viene inteso un fronte edilizio ricoperto da specie vegetali aventi intrinseche caratteristiche rampicanti e/o ricadenti aggrappate direttamente o indirettamente, tramite supporti verticali di sostegno, alla muratura (Antonella Bellomo, “Pareti verdi”, 2003).

10 Rudi Baumann, Begrünte Architektur. Bauen und Gestalten mit Kletterpflanzen Callwey München 1985.

11 Häuser mit grünem Pelz, Minke / Witter, Fricke Verlag, 1983.

12 “A Study of Urban Heat Island in Singapore”, Associate Professor Wong Nyuk Hien, Programme Director, MSc (Building Science), National University of Singapore.

13 E’ questo il caso dell’area industriale di Tuas comparata alla zona ad alta densità di vegetazione vicino Tengah, nel nord-ovest dell’isola.

 

Bibliografia

http://en.wikipedia.org/wiki/Urban_heat_island

http://www.scienzaonline.com/ambiente/riscaldamento_della_citta.html

http://www.epa.gov/heatislands/

http://www.nus.edu.sg/corporate/research/gallery/research34.htm

http://geography.about.com/od/urbaneconomicgeography/a/urbanheatisland.htm

 

 

Fonte: da srs di Andrea Binetti/clima.meteogiornale /04 aprile 2007

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Feb 21 2009

Un anello di diamante, un velo sottile: è tutta l’atmosfera che abbiamo

La sonda automatica giapponese Kaguya ha da poco trasmesso quest’immagine splendida della Terra che eclissa il Sole, vista dalla Luna, scattata il 10 febbraio scorso.

Il Sole è quasi completamente occultato dal nostro pianeta, e illumina in controluce l’atmosfera terrestre, formando un anello sottile che rende molto chiaramente l’idea di quanto sia tenue lo strato d’aria nel quale vivono tutte le creature del nostro mondo e nel quale rigurgitiamo ogni sorta di porcherie.

A cosa serve l’esplorazione spaziale? A fare scienza, certo, ma anche, e forse soprattutto, a fornire immagini come questa, che più di mille grafici fanno capire quando sia fragile l’ambiente in cui viviamo. E ci fanno ricordare che è l’unico che c’è: rovinato quello, non possiamo andare al centro commerciale a comperarne un altro.

L’immagine è stata scattata mentre la Terra era parzialmente coperta dall’orizzonte lunare, che in questo fotogramma è buio e taglia l’anello dell’atmosfera terrestre in basso.

 

Fonte: JAXA/NHK/ attivissimo

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Feb 16 2009

Meteorologia: I record delle temperature

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 07:37

Stazione meteorologica di Vostok

 

Dopo anni  di controversie,  e ripuliti dai valori  che da sempre infestano e che per ancora  molti anni  infesteranno  testi,  atlanti e libri di geografia,  ecco i dati corretti  e reali  degli estremi storici  delle temperature  minime e massime.

 

Record Mondiali


MIN -89,2°C a Vostok, in Antartide, il 21 Luglio 1983


MAX +53,9°C nella Death Valley, negli Stati Uniti, il 18 Luglio 1960, 17 Luglio 1998, 19 Luglio 2005 e 6 Luglio 2007


Record Africani


MIN -23,9°C a Ifrane, in Marocco, l’11 Febbraio 1935


MAX +50,7°C a Semara, nel Sahara Occidentale (Marocco), il 13 Luglio 1961


Record Asiatici


MIN -67,7°C a Oymyakon, in Russia, il 6 Febbraio 1933


MAX +52,8°C a Jacobâbâd, in Pakistan, il 12 Giugno 1919


Record Europei


MIN -58,1°C a Ust’Schugor, in Russia, il 31 Dicembre 1978


MAX +48,5°C a Catenanuova, in Italia (Sicilia) il 10 Agosto 1999


Record Nord Americani


MIN-69,6°C a Klinck, in Groenlandia, il 22 Dicembre 1991

MAX +53,9°C nella Death Valley (Stati Uniti) il 18 Luglio 1960, il 17 Luglio 1998, il 19 Luglio 2005 e il 6 Luglio 2007


Record Sud Americani


MIN -40,0°C a Puesto Viejo, in Cile, il 21 Giugno 2002

MAX +47,3°C a Campo Gallo, in Argentina, il 16 Ottobre 1936


Record Oceanici


MIN -23,0°C a Charlotte Pass, in Australia, il 29 Giugno 1994 


MAX+50,7°C a Oodnadatta, in Australia il 2 Gennaio 1960


Record Antartici


MIN-89,2°C a Vostok il 21 Luglio 1983


MAX +19,8°C a Signy Island, nelle South Orkney Islands, il 30 Gennaio 1982


Dic 10 2008

L’eruzione di Santorini che porto’ distruzione in Egitto

 

Zahi Hawass ha comunicato che sono state trovate tracce di lava  e materiale piroclastico nel Sinai, testimonianza di una grandissima eruzione vulcanica che avrebbe distrutto molte citta’  costiere del Mediterraneo e del delta del Nilo, ed  ha interessato anche la zona della Arabia Saudita.

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Dic 09 2008

Venezia-Cronaca delle acque alte

Piccola cronologia delle acque alte a Venezia

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