Feb 21 2025

UNA CURIOSITÀ SU BERNARDINO ZENDRINI “CAMUNO PER NASCITA PER MERITI VENETO”

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Fotografia: Riccardo Roiter Rigoni – Il Murazzo di Ca’ Roman visto durante un passaggio aereo con un Cessna 152

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La vista aerea del Murazzo di Ca’ Roman, sull’isola di Pellestrina, è un qualcosa d’incredibile oltre che fonte di emozioni!

La sua realizzazione è opera non di un veneziano ma di un lombardo proveniente dalle montagne: Bernardino Zendrini, nato a Valle (Saviore dell’Adamello), in Val Camonica nel 1679.

Curioso sapere che, nel 1700 si laureò in medicina, a Padova e che, seppure per poco tempo, esercitò la professione di medico.

Nel 1704 si trasferì a Venezia e, nel 1708, a seguito di una tromba d’aria marina scrisse un’ interessante dissertazione dove dimostrò di aver intuito le leggi della gravità e le teorie circa l’elettricità e le proprietà dei corpi gassosi.

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Feb 17 2025

IO, EX MILIZIANO DI HEZBOLLAH, HO INCONTRATO GESÙ

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Sabato 7 ottobre, giorno dell’attacco del gruppo terroristico di Hamas a Israele, lui si trovava proprio in territorio israeliano.

 Afshin Javid, fosse stato lo stesso di anni prima, avrebbe potuto essere tra i sostenitori di quell’assalto senza precedenti. Era un soldato di Hezbollah una volta, totalmente votato alla causa, radicalmente convinto della giustizia e della bontà del progetto di annientare gli ebrei, certo che la sua fede islamica fosse l’unica degna.

Adolf Hitler? Un uomo in gamba che semplicemente non è riuscito a finire il lavoro. Questo è quello che lui stesso pensava e che ha raccontato in diverse testimonianze, in un libro autobiografico pubblicato nel 2010 e recentemente all’emittente CBNNews: «Stavo andando negli Stati Uniti per convertire i cristiani all’Islam, e all’epoca avevo 30 passaporti illegali. Sono stato arrestato e messo in prigione in Malesia. Ero un musulmano devoto che non solo pregava le preghiere, ma leggevo il Corano una volta ogni dieci giorni da copertina a copertina. Quindi sono stato molto devoto nel mio tempo in prigione», ha detto Javid.

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Gen 21 2025

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Don Rino Breoni

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Don Rino Breoni ha collaborato al periodico VERONA IN, chiuso lo scorso anno dopo 20 anni di vita. Don Rino volle raccogliere gli articoli pubblicati in un libriccino dal titolo “Adagio… non troppo” di cui mi affidò una breve presentazione. Ricordo che dopo averla letta mi chiamò al telefono dicendomi «Te m’é propio centrà!» e questo fu per me motivo di grande soddisfazione perché ci tenevo molto a questo prete. Eccola quella presentazione:

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Dic 16 2024

È MORTO MARINO COLOMBARI  IL LEONE DELLA LESSINIA  «TENACE  E  GENEROSO»

Category: Lessinia,Persone e personaggigiorgio @ 22:45

Marino Colombari

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20.01.2017

È andato in un mondo migliore»: così recita l’epigrafe della necrologia di Marino Colombari, 73 anni, morto in seguito a una caduta accidentale nel giardino di casa e ricoverato in terapia intensiva dove però la sua forte fibra ha ceduto dopo pochi giorni. Era conosciuto in Lessinia, e non solo, per le sue decise prese di posizione su ambiente, migranti e ordine pubblico.

Nacque in Lussemburgo, da genitori originari di Badia Calavena: il papà aveva trovato lavoro in miniera. Lui fu sempre operaio, allo stabilimento dolciario «Motta» di San Martino Buon Albergo; con la pensione decise di trasferirsi da Marcellise, dove passò la maggior parte dei suoi anni, a San Rocco di Piegara di Roverè, dove finalmente si trovò a contatto con quell’ambiente naturale che frequentava giornalmente e difendeva a spada tratta.

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Dic 03 2024

MIA MADRE SUBI’ VIOLENZA E QUEL PESO MI TORMENTA 

Category: Persone e personaggi,Società e politicagiorgio @ 11:08

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Fabio Crivellente, presidente della Consulta del lavoro, ha donato al «Silva – Ricci» due panchine invitando gli studenti a non stare in silenzio

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Testimonianza «La prima volta avevo 16 anni e non ho avuto il coraggio di difendere la mamma da mio papà. Per questo mi appello ai ragazzi affinché denuncino subito»

LEGNAGO «Avevo 16 anni quando ho visto per la prima volta mia madre vittima di violenza. Questa esperienza terribile l’ho vissuto sulla mia pelle, per cui quando una vostra insegnante mi ha chiesto se volessi contribuire al progetto della scuola non ho avuto dubbi. Ho donato due panchine pensando alla mia storia, ma soprattutto a voi che avete gli strumenti per cambiare davvero le cose». È un messaggio forte, che arriva dritto al cuore, quello che Fabio Crivellente, presidente della Consulta comunale dell’Economia e del lavoro, ha lanciato agli studenti dell’Iss Silva- Ricci di Legnago, dove l’altra mattina, nell’ingresso dell’istituto, sono state inaugurate due panchine speciali: una rossa, emblema della lotta contro la violenza sulle donne, ed una blu, per dire basta ad ogni forma di esclusione ed emarginazione.

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Cerimonia toccante

Due simboli di grande impatto, che entrando nella quotidianità di tutti gli studenti, come hanno ricordato le docenti referenti del progetto Romana Rossin, insegnante di lettere e vicepreside, e Patrizia Ferraro, di Scienze motorie – potranno fungere da stimolo ad un maggiore impegno personale nel combattere ogni forma di violenza e di discriminazione. 

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Dic 02 2024

LA STORIA DI NIETZSCHE E DEL CAVALLO,

( Immagine da Pinterest )

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– Pedro Arturo Hernández Zeta

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Forse non tutti sanno che per un breve periodo della sua vita, precisamente dal 21 settembre 1888 al 9 gennaio 1889, il grande filosofo tedesco Friedrich Nietzsche visse nella città di Torino. Un lasso di tempo breve, ma che fu sufficiente a Nietzsche per innamorarsi della città e della sua gente. Scrisse di Torino, in alcune lettere indirizzate a parenti e amici, frasi come: “Su Torino non c’è niente da ridire: è una città magnifica e singolarmente benefica” e ancora “Torino non è un luogo che si abbandona”.

La sua abitazione si trovava in via Carlo Alberto 6, al quarto piano. Qui per 30 lire al mese, l’autore di Così parlò Zarathustra, aveva affittato una camera (che si affacciava sulla piazza, proprio sopra l’ingresso della Galleria Subalpina) da Davide e Candida Fino, gestori del negozio di giornali in Piazza Carlo Alberto. I Fino gli avevano messo a disposizione anche un pianoforte che, secondo le testimonianze, Nietzsche era solito suonare diverse ore al giorno.

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Nov 14 2024

STEFANO…SCOGLIO

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Venerdì 8 novembre 2024 è mancato all’affetto dei suoi cari

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STEFANO SCOGLIO 

di 67 anni

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Ne danno il triste annuncio la moglie Tasha, i figli Gabriel e Alexandra, 
la mamma Delfina, gli amici ed i parenti tutti.

I funerali avranno luogo martedì 12 novembre alle ore 10,00 nella chiesa di San Bernardino,
partendo alle ore 9,45 dall’Obitorio dell’Ospedale di Urbino;
seguirà la cremazione.

URBINO , 8 novembre 2024

DURANTI LUIGI SRL

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NON VI DIRRO’ COME E’ MORTO, MA COME E’ VISSUTO

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È un giorno di oltre 30 anni fa, e Gabriel Slonjna Ubaldini mi porta a conoscere Stefano Scoglio

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Lo conoscevo già di fama, come uno dei leader dell’Urbino intellettuale e politica…

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Ott 14 2024

IL TESTAMENTO DI SAMMY BASSO

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State tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato...” di Sammy Basso

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“Se state leggendo questo scritto allora non sono più tra il mondo dei vivi. Per lo meno non nel mondo dei vivi per come lo conosciamo. Scrivo questa Iettera perché se c’è una cosa che mi ha sempre angosciato sono i funerali. Non che ci fosse qualcosa di male, nei funerali, dare l’ultimo saluto ai propri cari è una tra le cose più umane e più poetiche in assoluto. Tuttavia, ogni volta che pensavo a come sarebbe stato il mio funerale, ci sono sempre state due cose che non sopportavo: il non poter esserci e dire le ultime cose, e il fatto di non potere consolare chi mi è caro. Oltre al fatto di non poter parteciparvi, ma questo è un altro discorso… E perciò, ecco che ho deciso di scrivere le mie ultime parole, e ringrazio chiunque le stia leggendo. Non voglio lasciarvi altro che quello che ho vissuto, e visto che si tratta dell’ultima volta che ho la possibilità di dire la mia, dirò solo l’essenziale senza cose superflue o altro.

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Set 26 2024

MONSIGNOR GIUSEPPE CAPPELLETTI, LO STUDIOSO DEL TAUCIAS GAREIDA

Don Giuseppe CappellettI

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Don Giuseppe Cappelletti, nativo di Giazza (1871-1958), fu professore di matematica presso il Seminario vescovile ed in seguito al Liceo vescovile pareggiato. Profondo amante della sua Lessinia, le dedicò numerosi studi, scritti e poesie. Rimase sempre a fianco dei suoi compaesani con aiuti spirituali e materiali, specialmente durante l’epidemia di spagnola che scoppiò nel 1918. 

Proprio questo drammatico evento potrebbe aver contribuito alla nascita del sodalizio con Luigi Messedaglia, il quale, tenente colonnello medico, fu mandato a Giazza per valutare la situazione sanitaria e programmare eventuali provvedimenti. Qui, terminato il lungo e drammatico lavoro si intratteneva spesso a discutere con don Cappelletti dell’antica parlata dei coloni bavaro- tirolesi che si erano insediati sui nostri monti. Discorsi che lo affascinavano enormemente.

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Set 25 2024

IL RESILIENTE

Category: Monolandia,Persone e personaggi,Società e politicagiorgio @ 22:58

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ll termine resiliente e stato diffuso per poetizzare la parola coglione. 

Un resiliente non resiste, non protesta, sta zitto e non rompe le palle. 

In pratica un ebete che fa tanto comodo al sistema.


Mag 05 2024

 IL CASO NON ESISTE, C’E’ UNA FORZA INTELLIGENTE CHE GOVERNA TUTTO 

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Michio Kaku è uno dei più eminenti fisici teorici attualmente viventi e si occupa del campo più avanzato della fisica teorica contemporanea: l’universo delle superstringhe.

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Fisico e teorico americano molto rispettato, Michio Kaku, famoso per la formulazione della teoria rivoluzionaria delle stringhe (modello di fisica fondamentale che presuppone che le particelle materiali apparentemente specifici sono in realtà “stati vibrazionali”) , ha recentemente causato una piccola scossa nella comunità scientifica sostenendo di aver trovato le prove dell’esistenza di una forza sconosciuta e intelligente che governa la natura.

Più semplicemente, qualcuno simile al concetto che molti hanno di Dio come creatore e organizzatore dell’universo.

Per arrivare a questa conclusione Michio Kaku ha utilizzato una nuova tecnologia creata nel 2005 e che gli ha permesso di analizzare il comportamento della materia su scala subatomica, basandosi su un “primitivo tachioni semi-radio”.

Tachioni, incidentalmente, sono tutte quelle ipotetiche particelle in grado di muoversi a velocità superluminali, cioè sono particelle teoriche, prive di qualsiasi contatto con l’universo.

Quindi questa materia è pura, totalmente libera dalle influenze dell’universo che la circonda.

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Mag 02 2024

SEMPLICEMENTE… GOFFREDO PARISE

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(Vicenza 8 dicembre 1929 – Treviso 31 agosto 1986)

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Questa la sua intervista del 7 febbraio 1982, parlando del suo amato Veneto al Corriere della Sera

“Il Veneto è la mia Patria. Do alla parola Patria lo stesso significato che si dava durante la prima guerra mondiale all’Italia: ma l’Italia non è la mia Patria e sono profondamente convinto che la parola e il sentimento di Patria è rappresentato fisicamente dalla terra, dalla regione dove uno è nato. Sebbene esista una Repubblica Italiana questa espressione astratta non è la mia Patria e non lo è per nessuno degli italiani che sono invece veneti, toscani, liguri e via dicendo. L’Unità d’Italia non c’è mai stata nonostante la “Patria” del Risorgimento, della prima guerra mondiale, della seconda e della costituzione repubblicana in cui viviamo.

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Mag 01 2024

MARILYN MONROE DISSE AD EINSTEIN

Category: Cultura e dintorni,Persone e personaggigiorgio @ 11:52

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Si dice che Marilyn disse a Einstein, con una franchezza incantevole: “tu ed io potremmo avere un figlio: nascerebbe con la mia bellezza e la tua intelligenza”.

A ciò che il padre della relatività e della bomba atomica ha risposto: “Forse nascerebbe con la mia bellezza e con la tua intelligenza”.

Ancora non si sapeva,(i test sono stati fatti più tardi) che il QI di Marilyn Monroe era di 165, cinque punti sopra il “maggiore genio di tutti i tempi”.

Marilyn Monroe (Norma Jeane Baker, 1926-1962) era una grande lettrice. Aveva a casa una biblioteca con circa mille libri. Passava molte ore a leggere opere di letteratura, poesia, teatro, filosofia, perché il suo spirito, oltre a tanta voglia di vivere, era di insaziabile curiosità e fame di conoscenza.


Apr 27 2024

ECCO  DOVE E COME NASCE LA LEGGENDA DI BATMAN! 

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Nel 1800, in una Sardegna dominata dalle lotte tra fazioni locali e le forze coloniali, sorse un leggendario vigilante noto come “Il Cavaliere di Baradili“. 

Si narra che fosse un nobile decaduto, che perse la famiglia a causa dell’ingiustizia e della corruzione dei villici dell’epoca. 

Costui, avendo giurato vendetta, adottò un’identità segreta e si impegnò a combattere per la giustizia, ispirandosi a un pipistrello che trovò nelle grotte della Sardegna. 

Indossava un mantello nero e una maschera che evocava le leggende locali, e si serviva di abili strategie per sgominare gli sgherri e difendere i più deboli. 

La sua leggenda si diffuse tra la gente comune, che lo considerava un eroe misterioso e incorruttibile, sempre pronto a difendere i deboli e a sfidare i potenti. 

Si dice che lui fosse il vero batman noto anche zurrundeddu all’epoca. 

Perché ci nascondono la vera storia?


Apr 22 2024

LA LEZIONE SEMPRE PIÙ ATTUALE DI GIANFRANCO MIGLIO

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Il professore comasco, autore di originali riflessioni e di studi pioneristici,

che fu anche senatore della Repubblica italiana nella XI, XII e XIII legislatura

È trascorso più di un ventennio da quando Gianfranco Migliopolitical scientist, storico e costituzionalista di incomparabile lucidità, ha concluso la sua vicenda terrena. Tante volte aveva parlato, con ironia, della sua morte. Negli ultimi anni era felice di aver avuto in sorte la possibilità di raggiungere il nuovo millennio, dopo aver assistito, nel 1989-91, ai cambiamenti della storia mondiale, che aveva in gran parte previsto. Già prima della sua scomparsa, le case editrici avevano cancellato dai cataloghi i libri dei suoi ultimi dieci anni di lavoro, rendendoli introvabili, chiudendo anche le collane che dirigeva. Nelle università aveva subito da un pezzo i colpi di un sistematico ostracismo. I colleghi (in particolare coloro che – comodamente assisi in Parlamento – sono stati per lungo tempo complici oggettivi di un sistema politico corrotto e inefficiente e che oggi per onestà intellettuale dovrebbero finalmente riconoscere l’esattezza delle sue previsioni) lo percepivano come un “appestato”, per le sue aperte denunce e per le scomode prese di posizione in favore di una radicale riforma costituzionale in senso federale: l’unico fine che si era prefissato e che dimostrava essere indispensabile per trasformare uno Stato territoriale – nato nell’Ottocento per pigra imitazione di modelli inadatti e forieri di problemi sempre più gravi – in un sistema talmente moderno che (come riconosciuto da studiosi svizzeri) potesse essere utile perfino per migliorare l’assetto della Confederazione elvetica.

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