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Da Wikipedia.
Nov 25 2024
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Elenco dei preti uccisi dai partigiani celebrati il 25 aprile, e non più ricordati neppure dagli uomini della chiesa italiana
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VALLE D’AOSTA
– Padre Fernando Ferrarotti – Champorcher, giugno 1944
– Don Luigi Border – Hòne, 5 marzo 1946
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PIEMONTE
– Don Edmondo De Amicis – Torino, 27 aprile 1945
– Padre Angelico (Cesare) Romiti – Boschetto Montanaro (TO), 7 maggio 1945
– Padre Eugenio Squizzato – Corio Canadese (TO), 15-16 aprile 1944
– Don Giuseppe Amatesi – Coassolo Torinese (TO), 16 marzo 1944
– Don Virginio Icardi – Squaneto (AL), 4 dicembre 1944
– Don Francesco Pellizzari – Tagliolo Monferrato (AL), 10 maggio 1945
– Don Enrico Percivalle – Variana (AL), 13 (15) marzo 1944
– Don Sebastiano Caviglia – Asti, 27 aprile 1945
– Don Luigi Solaro – Bottigliera d’Asti (AT), 3 aprile 1945
– Don Antonio Francesco Zali – Morra San Costanzo (CN), 8 giugno 1944
– Don Leandro Sangiorgio – Sordevolo (BI), 30 aprile 1945
Continua a leggere”ELENCO DEI PRETI UCCISI DAI PARTIGIANI, CELEBRATI IL 25 APRILE”
Ott 12 2024
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Eguaglianza politica ed emancipazione umana negli scritti giovanili di Karl Marx presentati da FAUSTO CODINO.
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In questo saggio sono raccolti alcuni scritti del giovane Marx. Marx in questi scritti poneva delle questioni che risultano al giorno d’oggi più attuali che mai.
Analizzando le questioni poste dal giovane Marx si può tranquillamente affermare che tutte le discriminazioni che gli ebrei subirono nel corso del ventesimo secolo furono diretta conseguenza dell’atteggiamento del popolo ebraico stesso, il quale, perciò, è essenzialmente il solo ed unico vero responsabile della diffusa antipatia che le popolazioni europee provano ed hanno provato nei suoi confronti.
Gli ebrei da sempre pretendono privilegi, differenziazione e leggi ad hoc che valgono solo per loro; da sempre gli ebrei chiedono di essere trattati in modo diverso dagli altri; da sempre gli ebrei si rendono estranei ed alieni rispetto ai luoghi in cui vivono; da sempre gli ebrei si oppongono a qualsiasi tipo di integrazione nel tessuto sociale delle nazioni; da sempre gli ebrei rivendicano la loro esclusività; da sempre gli ebrei pretendono privilegi. Per tutte queste ragioni nel passato gli ebrei si sono attirati le antipatie del resto dei cittadini europei.
Giu 17 2024
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Leggetela attentamente questa intervista, sappiate che è stata fatta nel 2006 e non abbiamo cambiato una virgola su quanto avrete modo di leggere, che questo sia di monito a tutti coloro che ancora oggi dubitano ancora sulle reali intenzioni di chi sta devastando intere nazioni sotto lo slogan che dice….
…ce lo chiede l’Europa.
Giugno 14, 2024
L’UNIONE EUROPEA È UN “MOSTRO” CHE DEVE ESSERE DISTRUTTO AL PIÙ PRESTO PRIMA CHE DIVENTI A TUTTI GLI EFFETTI UNO STATO TOTALITARIO
Leggetela attentamente questa intervista, sappiate che è stata fatta nel 2006 e non abbiamo cambiato una virgola su quanto avrete modo di leggere, che questo sia di monito a tutti coloro che ancora oggi dubitano ancora sulle reali intenzioni di chi sta devastando intere nazioni sotto lo slogan che dice….
...ce lo chiede l’Europa.
L’ex dissidente sovietico Vladimir Bukovsky mette in guardia da una dittatura nell’Unione europea. Prima si pone fine all’UE, meglio è.
Articolo pubblicato nel 2006.
Vladimir Bukovksy, ex dissidente sovietico di 63 anni, teme che l’Unione Europea si stia avviando a diventare un’altra Unione Sovietica.
In un discorso tenuto a Bruxelles la scorsa settimana, Bukovsky ha definito l’UE un “mostro” che deve essere distrutto, prima lo si fa meglio è, prima che diventi un vero e proprio Stato totalitario.
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Mag 06 2024
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Spesso quando si discute la teoria dei germi con qualcuno salta fuori la solita storia delle coperte infettate con il vaiolo date dai coloni agli indiani.
Mi è sempre sembrata una logica difficile: come potevano fare ad infettare le coperte con il vaiolo? Da malati che guarda caso erano a disposizione lì vicino? In un biolaboratorio classe 4 con tute antivirus e respiratori?
Non sarebbe stato più facile sparargli, a quegli indiani?
Il tutto risale ad un singolo libro scritto da Ward L. Churchill, della University of Colorado.
Peccato che il professore sia stato accusato di frode accademica, e di aver distorto gli eventi dell’outbreak di vaiolo che si verificò fra gli indiani del Nord Dakota.
Il libro si intitla “A Little Matter of Genocide” ed è l’unico documento che parla di questo fantomatico contagio la cui storia è diventata poi una leggenda metropolitana dura a morire.
La realtà fu molto più semplice. A monte di dove viveva la tribù venivano trattate pellicce con l’arsenico, ed i residui venivano trasportati dal fiume con l’acqua bevuta poi dagli indiani.
I sintomi dall’intossicazione di arsenico sono quasi gli stessi del vaiolo, con dolori muscolari, vomito, diarrea e lesioni cutanee.
L’arsenico è stato poi utilizzato ampiamente anche in Europa e nel resto degli USA, dove si sono sviluppati focolai di “vaiolo”.
Apr 27 2024
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Nel 1800, in una Sardegna dominata dalle lotte tra fazioni locali e le forze coloniali, sorse un leggendario vigilante noto come “Il Cavaliere di Baradili“.
Si narra che fosse un nobile decaduto, che perse la famiglia a causa dell’ingiustizia e della corruzione dei villici dell’epoca.
Costui, avendo giurato vendetta, adottò un’identità segreta e si impegnò a combattere per la giustizia, ispirandosi a un pipistrello che trovò nelle grotte della Sardegna.
Indossava un mantello nero e una maschera che evocava le leggende locali, e si serviva di abili strategie per sgominare gli sgherri e difendere i più deboli.
La sua leggenda si diffuse tra la gente comune, che lo considerava un eroe misterioso e incorruttibile, sempre pronto a difendere i deboli e a sfidare i potenti.
Si dice che lui fosse il vero batman noto anche zurrundeddu all’epoca.
Perché ci nascondono la vera storia?
Apr 22 2024
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Il professore comasco, autore di originali riflessioni e di studi pioneristici,
che fu anche senatore della Repubblica italiana nella XI, XII e XIII legislatura
È trascorso più di un ventennio da quando Gianfranco Miglio, political scientist, storico e costituzionalista di incomparabile lucidità, ha concluso la sua vicenda terrena. Tante volte aveva parlato, con ironia, della sua morte. Negli ultimi anni era felice di aver avuto in sorte la possibilità di raggiungere il nuovo millennio, dopo aver assistito, nel 1989-91, ai cambiamenti della storia mondiale, che aveva in gran parte previsto. Già prima della sua scomparsa, le case editrici avevano cancellato dai cataloghi i libri dei suoi ultimi dieci anni di lavoro, rendendoli introvabili, chiudendo anche le collane che dirigeva. Nelle università aveva subito da un pezzo i colpi di un sistematico ostracismo. I colleghi (in particolare coloro che – comodamente assisi in Parlamento – sono stati per lungo tempo complici oggettivi di un sistema politico corrotto e inefficiente e che oggi per onestà intellettuale dovrebbero finalmente riconoscere l’esattezza delle sue previsioni) lo percepivano come un “appestato”, per le sue aperte denunce e per le scomode prese di posizione in favore di una radicale riforma costituzionale in senso federale: l’unico fine che si era prefissato e che dimostrava essere indispensabile per trasformare uno Stato territoriale – nato nell’Ottocento per pigra imitazione di modelli inadatti e forieri di problemi sempre più gravi – in un sistema talmente moderno che (come riconosciuto da studiosi svizzeri) potesse essere utile perfino per migliorare l’assetto della Confederazione elvetica.
Continua a leggere”LA LEZIONE SEMPRE PIÙ ATTUALE DI GIANFRANCO MIGLIO“
Mar 17 2024
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Sapevate che molti paesi africani continuano a pagare una tassa coloniale alla Francia dalla loro indipendenza fino ad oggi?
Quando Sékou Touré della Guinea decise nel 1958 di uscire dall’impero coloniale francese, e optò per l’indipendenza del paese, l’elite coloniale francese a Parigi andò su tutte le furie e, con uno storico gesto, l’amministrazione francese della Guinea distrusse qualsiasi cosa che nel paese rappresentasse quelli che definivano i vantaggi della colonizzazione francese.
Tremila francesi lasciarono il paese, prendendo tutte le proprietà e distruggendo qualsiasi cosa che non si muovesse: scuole, ambulatori, immobili dell’amministrazione pubblica furono distrutti; macchine, libri, strumenti degli istituti di ricerca, trattori furono sabotati; i cavalli e le mucche nelle fattorie furono uccisi, e le derrate alimentari nei magazzini furono bruciate o avvelenate.
L’obiettivo di questo gesto indegno era quello di mandare un messaggio chiaro a tutte le altre colonie che il costo di rigettare la Francia sarebbe stato molto alto.
Lentamente la paura serpeggiò tra le elite africane e nessuno dopo gli eventi della Guinea trovò mai il coraggio di seguire l’esempio di Sékou Touré, il cui slogan fu “Preferiamo la libertà in povertà all’opulenza nella schiavitù.”
Mar 16 2024
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Maurizio Blondet 18 Agosto 2020
Il famigerato “Piano Oded Yinon”. Introduzione di Michel Chossudovskys
di Israel Shahak e Prof Michel Chossudovsky
Ripubblichiamo questo articolo alla luce dei recenti sviluppi in Libano segnati dalla tragica esplosione di Beirut del 4 agosto 2020
Il Libano fa parte del progetto “Grande Israele” come delineato in questo importante articolo:
“Il Grande Israele creerebbe una serie di stati proxy. Includerebbe parti del Libano, Giordania, Siria, Sinai, nonché parti dell’Iraq e dell’Arabia Saudita “.
“La Palestina è andata! Andato! راحت فلسطين. La difficile situazione palestinese è selvaggiamente dolorosa e il dolore è aggravato dallo sconcertante licenziamento e cancellazione da parte delle potenze occidentali di quel dolore, Rima Najjar, Global Research, 7 giugno 2020
Introduzione
Il seguente documento relativo alla formazione del “Grande Israele” costituisce la pietra angolare di potenti fazioni sioniste all’interno dell’attuale governo Netanyahu, il partito Likud, nonché all’interno dell’establishment militare e dell’intelligence israeliana.
Continua a leggere”GRANDE ISRAELE: IL PIANO SIONISTA PER IL MEDIO ORIENTE”
Mar 14 2024
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Nel 1948, il nascente Stato di Israele sconfisse gli eserciti di Egitto, Iraq, Siria, Transgiordania, Libano, Arabia Saudita e Yemen che volevano distruggerlo completamente. Il jihad contro Israele proseguì, ma lo Stato ebraico tenne duro, sconfiggendo ancora Egitto, Iraq, Siria, Giordania e Libano nella guerra dei Sei Giorni nel 1967 e l’Egitto e la Siria ancora una volta nella guerra dello Yom Kippur del 1973. Nell’ottenere queste vittorie contro enormi difficoltà, Israele riscosse l’ammirazione del mondo libero, vittorie che comportarono l’attuazione più audace e su più ampia scala nella storia islamica del detto di Maometto: “La guerra è inganno”.
Feb 28 2024
LA PRIMA GUERRA MONDIALE INIZIA A SARAJEVO IL 28 GIUGNO 1914.
Così raccontano i libri di storiah…
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La prima guerra mondiale fu il risultato di una cospirazione, ma non da parte di un conclave di nazionalisti serbi, ma, inizialmente, da parte di 3 uomini in buona fede convinti che la loro ricchezza e potere potessero modellare il corso della storia.
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Era l’inverno del 1891, era un salotto di Londra, lì i 3 cospiratori formeranno un’organizzazione segreta “dedita all’estensione del dominio britannico in tutto il mondo” e “al recupero finale degli Stati Uniti d’America come parte integrante dell’Impero britannico”.
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Il gruppo dovrà strutturarsi sul modello di una confraternita religiosa, l’ordine dei Gesuiti, ossia divisa in due circoli: un circolo interno, denominato “Società degli Eletti”, che dovrà dirigere l’attività del cerchio più grande, esterno, soprannominato “L’Associazione degli Aiutanti“, che non devono sapere dell’esistenza del cerchio interno.
Feb 17 2024
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Secondo la ricerca genetica della Johns Hopkins, il 97,5% degli ebrei che vivono in Israele non hanno il DNA ebraico antico e quindi non sono semiti e non hanno antichi legami di sangue con la terra di Palestina.
Mentre l’80% dei palestinesi porta con sé l’antico DNA ebraico e quindi sono veri semiti.
Feb 15 2024
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DAVID IRVING
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Il successo di David Irving come storico britannico della Seconda Guerra Mondiale deriva sia dalle sue conversazioni con i sopravvissuti tedeschi, sia dalla sua capacità di leggere i documenti del tempo di guerra, compresi, e soprattutto, i diari.
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Il suo successo iniziò con la pubblicazione nel 1963 di “La distruzione di Dresda”, seguito dalla pubblicazione di Hitler’s War nel 1977: nel 1991 e nel 2001 una seconda e una terza edizione di quest’ultimo successo, completata da migliaia di segnali intercettati dai decodificatori britannici dopo la scoperta del “codice enigma”.
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La sua fama “esplose” quando nel 1983 smascherò la bufala dei “Diari di Hitler”: il settimanale tedesco Stern acquistò i 61 volumi dei presunti “Diari di Hitler” per 9 milioni di DM e ne pubblicò alcuni estratti: nell’ottobre 1982, Irving acquistò, dalla stessa fonte dell’acquisto di Stern, 800 pagine di documenti relativi a Hitler, dimostrando fossero FALSI.
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Gen 06 2024
Giulio Chinappi 02/04/2020
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Il 2 dicembre 1948, ventotto intellettuali ebrei, tra i quali Albert Einstein ed Hannah Arendt, inviarono una lettera alla redazione del New York Times per denunciare la deriva fascista imposta dal futuro primo ministro Menachem Begin alla natura dello Stato israeliano, fondato nel maggio dello stesso anno.
Agli editori del New York Times
Fra i fenomeni più preoccupanti dei nostri tempi emerge quello relativo alla fondazione, nel nuovo stato di Israele, del Partito della Libertà (Tnuat Haherut), un partito politico che nell’organizzazione, nei metodi, nella filosofia politica e nell’azione sociale appare strettamente affine ai partiti Nazista e Fascista. È stato fondato fuori dall’assemblea e come evoluzione del precedente Irgun Zvai Leumi, una organizzazione terroristica, sciovinista, di destra della Palestina.
Continua a leggere”LA LETTERA DI ALBERT EINSTEIN E HANNAH ARENDT SULLA DERIVA FASCISTA DI ISRAELE“
Ago 15 2023
GELINDO BONIN, NOME DI BATTAGLIA TIGRE. L’ INFOIBATORE VICENTINO
GELINDO BONIN, NOME DI BATTAGLIA TIGRE.
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Oggi è un anno che mi precipitai a Gallarate a fotografare la tomba di un infoibatore nostrano.
Mi avevano finalmente informato in quale cimitero fosse sepolto, mi avevano informato il pomeriggio di un caldissimo giorno di agosto e la mattina dopo ero già in autostrada. Era un mercoledì, giorno di chiusura del cimitero, lo leggevo, stordito, in un cartello sulla grande cancellata d’ingresso.
Avevo fatto quattrocento chilometri per nulla? Me ne aspettavano altrettanti. E ottocento erano troppi! Ho forzato il cancellone tanto quanto mi fosse sufficiente passare, ovviamente in tralice. Mi avrebbero visto? Mi avrebbero portato a rispondere in un ufficio di polizia? Avevo con me la tessera di giornalista e in automobile qualche copia dei miei libri. Non sarebbe stato facile per l’ottuso carabiniere o vigile urbano, che fossero, sospettarmi d’intrusione e confondermi con un profugo in attività.