Gen 12 2015

CEREGNANO (RO): 65ENNE TROVA LADRO IN CASA. FINISCE A BIRRE E BRISCOLA

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Storia che ha rischiato di avere un finale non troppo divertente, quella capitata ieri nel cuore della Provincia di Rovigo e, più precisamente, a Ceregnano, globalmente riconosciuta come la città della felicità, e forse è proprio per questo che la vicenda che stiamo per raccontarvi ha avuto un lieto fine.

Ecco come sono andati i fatti:

Verso le ore 15.30, T.P. 65 enne residente proprio in piazza a Ceregnano, si trovava nella frazione di Lama Polesine, lungo lo scolo Brugnolo, a tentare di catturare qualche pescegatto per la cena utilizzando come esche le cosiddette corbole.

Sarà stata la temperatura non molto favorevole o l’alta marea, ma di pesci gatti se ne sono visti pochi tant’è che, approfittando di un disturbo intestinale causato dall’umidità circostante, il 65enne ha preso la sua bicicletta ed è tornato a casa.

Ed è qui che avviene il fattaccio. Aprendo il garage, lo sfortunato pescatore si è trovato di fronte ad un uomo alto in passamontagna che stava rovistando tra cassettiere e scaffali, e che alla vista del proprietario di casa ha iniziato a bestemmiare con una riconoscibilissima cadenza veneta.

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Gen 12 2015

ADDIO NEVIO BOTAZZI, FU IL “PERLASCA” BERICO:
SALVÒ DAI LAGER 11MILA PERSONE

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Nevio Bottazzi

 

Nevio Bottazzi, eletto cittadino illustre, aveva raccontato il suo “segreto” solo qualche anno fa. Aveva cestinato o cambiato indirizzo alle cartoline-precetto

 

 

VICENZA – E’ scomparso ieri a Vicenza, all’età di 96 anni, Nevio Bottazzi, uno dei cittadini illustri della città berica. La morte è avvenuta all’ospedale San Bortolo, dove era stato ricoverato da qualche giorno per l’aggravarsi di alcune patologie.

 

Era considerato il “Perlasca vicentino” in quanto salvò 11 mila persone dai campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale: lo fece con un’idea ingegnosa, buttando via le cartoline-precetto destinate ai vicentini da arrestare e deportare in Germania oppure cambiando gli indirizzi, in modo che il pacco con le cartoline destinate non arrivasse mai a destinazione. La particolarità sta nel fatto che mantenne questo segreto per oltre 60 anni, raccontando pubblicamente questa vicenda solo pochi anni fa.

 

Dopo questa sua testimonianza, l’attuale sindaco di Vicenza, Achille Variati, lo insignì del titolo di cittadino illustre. I funerali di Bottazzi si terranno domani mattina in città.

 

 

 

Fonte: visto su il gazzettino del 9 gennaio 2014

Link: http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VICENZA/vicenza_morto_nevio_bottazzi_campi_di_concentramento/notizie/1110399.shtml

 

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SALVÒ DAI LAGER 11MILA PERSONE”


Gen 01 2015

CONTRO L’UNITA’ D’ITALIA

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di Anna Iseppon

 

Fa innervosire leggere che, in epoca preunitaria, un francese vedesse con tanta chiarezza quello che stava succedendo nella penisola e come sarebbe andata a finire. Fa innervosire che lo vedesse prima delle sanguinose guerre risorgimentali, prima del brigantaggio, dei paesi rasi al suolo, prima dell’emigrazione di massa, delle catastrofiche guerre mondiali, prima della dittatura, dello scandalo della banca di Roma, prima di mani pulite, delle olgettine…

 

Eppure, ancora oggi, molti veneti moderni si ostinano a non vedere. O meglio, solo adesso cominciano a vedere. Meglio tardi che mai! Sappiamo che il risveglio è cominciato e con altrettanta chiarezza sappiamo che sarà INARRESTABILE.

 

Leggendo un libro di Lorenzo Del Boca (“Polentoni”) mi sono imbattuta in qualcosa che, da molti anni, avremmo dovuto sapere… tutti noi! Vi riporto alcuni stralci del libro in questione

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Dic 24 2014

CARO AMICO DE SOSÀN, PAGA E TASI. LA TASSA SPIEGATA IN VENETO

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di ETTORE BEGGIATO

 

Enzo Trulla è vicesindaco del Comune di Sosàn/Sossano e ha, fra le altre, la delega all’identità veneta; e come assessore non perde occasione di lottare per difendere l’identità e la lingua veneta.

 

Qualche mese fa ha pensato bene di stampare in lingua veneta l’obbligatorio cartello di inizio dei lavori per la nuova piazza della frazione di Collaredo, ricordando a tutti che “CHI SEMO AL COLAREDO, NEL VENETO TERA DE SAN MARCO” e che per finire “ i laòri ghe meteremo presapoco novanta dì”.

 

Nei giorni scorsi, in occasione della scadenza della famigerata TASI ha pensato bene di ricordare la scadenza ai suoi concittadini ricorrendo ancora una volta alla lingua del Goldoni, di Noventa, del Pittarini e di tanti altri poeti che hanno nobilitato la nostra “lengua veneta”; ecco il testo:

 

Caro amico de Sosàn paga e TASI !

Son quà n‘altra volta, senza voja, a scrivarVe par dirve come la funziòna n’altra tassa che nè gà tacà lo stato taliàn, par pròare a vegnèrghe fora da stò casòto economico. Casòto che noàltri, come altra jente de altri paesi, de sicuro non ghèmo fato capitàre…. e vorìa anca vèdare!

 

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Dic 21 2014

EUROPA VISTA DA UN VENETO

Category: Monade satira e rattatuje,Veneto e dintornigiorgio @ 00:21

EUROPA VISTA DA UN VENETO


Dic 21 2014

ITALIA VISTO DA UN VENETO

Category: Monade satira e rattatuje,Veneto e dintornigiorgio @ 00:21

 

 

 

 

italia vista da un veneto

 

 

 

Prendetela con un po’ di ironia, vogliamo far ridere!

 


Dic 21 2014

IL VENETO VISTO DA UN VENETO

Category: Monade satira e rattatuje,Veneto e dintornigiorgio @ 00:15

veneto visto da un veneto


Dic 09 2014

QUANDO MIGLIO DISSE: VENETI, FATE IN FRETTA

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Gianfranco Miglio

 

 

di ETTORE BEGGIATO e GIANFRANCO MIGLIO

 

Il 5 febbraio 1999 il gruppo “Liga Veneta Repubblica” in Consiglio Regionale del Veneto organizzava a Padova un memorabile convegno intitolato “Veneto: un popolo sovrano verso l’Europa”, con la partecipazioni di prestigiosi studiosi, dal prof. Miglio al prof. Mario Bertolissi, dall’avv. Ivone Cacciavillani al prof. Renzo Gubert, allora senatore; il convegno fu poi nobilitato da tre straordinarie relazioni incentrate sulla Catalunya e sulla Sozia tenute dal prof. Ferran Requejo dell’Università Pompeo Fabra di Barcellona, da Josep Camps di “Convergencia Democratica di Catalunia e da Donald Henderson dello “European Affairs Division dello Scottish Office” di Edimburgo. Francesco Jori riuscì, da par suo, a mettere insieme il tutto, intervallando sapientemente anche gli interventi di  Comencini, Foggiato, Morosin e il mio.Fu una giornata di un’intensità straordinaria e lo può confermare chi  partecipò all’Hotel Sheraton all’evento; ma in particolare vorrei riproporre l’intervento del prof. Miglio, per certi versi profetico,direi, in particolare quando sottolineava con forza: “Ma fate più in fretta possibile, o Veneti, perché questo Stato italiano sta avvicinandosi al suo momento critico.”

 

Eravamo nel 1999….

 

 

IL PROGETTO DI UNA CARTA COSTITUZIONALE VENETA ADOTTATA IN ESERCIZIO PRECOSTITUZIONALE DELLA SOVRANITÀ

 

di Gianfranco MIGLIO:

 

 

Quando ho ricevuto il materiale che gli organizzatori di questo convegno mi hanno mandato, ho fatto un salto sulla mia seggiola, perché ho visto esaltata quest’idea del “Popolo Sovrano”, e allora mi sono detto: “Non pensano a una costituzione federale”, perché voi sapete che la caratteristica di una costituzione federale è che al suo interno nessun potere è sovrano. Poi. leggendo, e ascoltando le belle relazioni di Morosin e di Bertolissi, mi si è chiarito il concetto di “sovranità pre-costituzionale”, che non pregiudica la struttura di una costituzione federale o confederale, e quindi della sovranità “divisa”.

 

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Nov 18 2014

NON CHIAMATEMI RAZZISTA …. SONO VENETO !!!

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di Mario Alessandro Tasca – Zugliano (VI)

 

Mi chiedo come mai ci sia sempre qualcuno pronto a darci dei razzisti xenofobi, a dirci come dobbiamo pensare e cosa dobbiamo dire, cosa sia etico e cosa non lo sia…..

Magari questi sono parlamentari stranieri o stranieri residenti o perbenisti incapaci di conoscere perfino il loro pensiero, gente che vuole imporci culture che non  ci appartengono e non ci apparterranno mai, magari indirettamente facendoci sentire in colpa per colpe non nostre, farci credere che siamo ottusi e intolleranti!

 

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Nov 17 2014

IL LEONE DI VETRO DAL 13 NOVEMBRE AL CINEMA

 IL LEONE DI VETRO

 

A partire da Giovedi 13 novembre 2014 esce nel Veneto e in tutte le sale d’Italia

il film del regista napoletano Salvatore Chiosi

 

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BOICOTTATO IL LEONE DI VETRO: IL FILM ACCUSATO DI INDIPENDENTISMO

 

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Salta la proiezione al Melies, caso politico da Vazzola a Conegliano

 

CONEGLIANO. Le major cinematrografiche boicottano “Il leone di vetro”, che è stato girato anche nel Coneglianese. Doveva uscire anche al Melies di Conegliano, ma non verrà proiettato. «Il motivo? Il ricatto delle multinazionali», è questa l’accusa fatta attraverso i social network dalla produzione del film, il caso è diventato anche politico.

«Il cinema Melies di Conegliano», è la comunicazione dello staff del film, «dopo averci richiesto la pellicola e dato l’ok per la proiezione in sala, mandando anche il trailer tra quelli prossimamente in cartellone, a tre giorni dall’uscita fa dietrofront e ci comunica che non proietterà più il film».

Il film storico narra le vicende di due famiglie venete nell’annessione del 1866. Ha visto molti ciak nella Marca, con protagonista lo storico Borgo Malanotte, di Tezze di Piave, e i suoi abitanti che hanno fatto da comparse. Per questo in molti attendevano l’uscita nelle sale. Invece a Conegliano il film è saltato.

L’Associazione Borgo Malanotte ha commentato con un «Senza parole». Si è sollevato anche un polverone politico, con voci di una “censura” per i contenuti vicini all’indipendentismo.

 

 


Nov 17 2014

VERONA VINITALY: PRESENTATO IL FILM “IL LEONE DI VETRO”

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Verona – Presentazione (martedì 8 aprile 2014 ) nello stand del Consorzio Vini Venezia all’interno del Vinitaly, del lungometraggio storico – culturale “Il Leone di vetro” prodotto dalla padovana Venicefilm con Cultour Active e Running Tv International, che uscirà nelle sale in autunno.

 

Il film, diretto da Salvatore Chiosi, racconta le vicende della famiglia Biasin, produttori di Raboso del Piave, che commerciano in tutta Europa. “Siamo agli albori della Regione del Veneto e dell’Italia, nel 1866, nei giorni del referendum – ricorda Giorgio Piazza, il Presidente del Consorzio Vini Venezia – e i nostri prodotti sono stati inseriti in questa cornice storica, per parlare in modo intelligente del nostro territorio. Basti pensare al Malanotte vino simbolo di grande qualità e spessore che ne Il Leone di Vetro viene raccontato anche attraverso il suo splendido Borgo, Borgo Malanotte”.

Nel film ambientato appunto nel periodo storico dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia, ripercorre, attraverso un flashback, anche le vicende delle Pasque Veronesi del 1797, dell’insurrezione della città di Verona contro l’impero napoleonico.

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Nov 17 2014

L’INDIPENDENZA DA CESARE NON È SOLO UN FATTO ECONOMICO. PER DIO

CESARE

 

 

di DAVIDE LOVAT

 

La laicità dello Stato non coincide con il concetto di “laicismo” di matrice giacobina e non significa che lo Stato debba essere ateo, perché se lo Stato fosse ateo smetterebbe di essere laico in quanto farebbe una precisa scelta, l’ateismo, in rapporto alla religione. Va detto anche che la “aconfessionalità” delle istituzioni, ammesso e non concesso che sia necessaria, non obbliga a una legislazione che tratti tutte le religioni allo stesso modo.

 

La separazione fra sfera spirituale e sfera temporale è connaturata alla civiltà cristiana, essendo stato addirittura Gesù di Nazareth a proclamarla per primo nella storia dell’umanità, durante il processo al cospetto di Pilato, narrato nel Vangelo di Giovanni. Fu quello, e solo quello, il momento originario del concetto puro di laicità delle istituzioni; non, come taluni erroneamente credono, quello della disputata questione circa la legittimità del tributo a Cesare, perché chiunque abbia studiato la dottrina patristica sa che quel passo evangelico ha tutt’altra portata e si collega bene alle istanze indipendentiste, tanto che la riflessione su quel brano è attualissima e opportuna per capire le differenze tra autonomismo e indipendentismo. Ragioniamoci sopra attualizzando, con anche un po’ d’ironia francescana nell’esegesi testuale del Vangelo.

 

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Nov 11 2014

SERGIO SAVIANE, NOSTRO MAESTRO – RIPESCATO DALL’OBLIO UN GRANDISSIMO CHE HA CAMBIATO IL VOLTO DEL GIORNALISMO

Nuovo libro di Stefano Lorenzetto – Dalla genialità e alle staffilate che lo portavano da un giornale all’altro, al dramma della morte della figlia Caterina – La passione per i soprannomi e quella, mai sopita, per l’irriverenza con la quale addestrò un’intera generazione di giornalisti…

 

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Sergio Saviane

 

Il quarto veneto notevole entrato nella mia vita fu quel cronista di razza e inarrivabile scrutatore di umane debolezze che rispondeva al nome di Sergio Saviane. Non riesco a darmi pace per aver maldestramente cancellato il messaggio di benvenuto della sua segreteria telefonica, che avevo tenuto per anni inciso nella mia; una registrazione effettuata pochi giorni dopo la sua morte, avvenuta nel 2001, quando, telefonando al numero 0423 563676, ti rispondeva ancora lui, come se fosse vivo: «Non sono in casa. Potete lasciare un messaggio dopo il segnale acustico».

 

E qui – ecco il genio assoluto, l’irriverenza fatta persona – invece del banale bip elettronico ascoltavi Saviane che gorgheggiava soavemente, tale e quale il fringuello che si sentiva in sottofondo nel motivetto L’uccellino della radio cantato da Silvana Fioresi negli anni Quaranta. Nella scelta di imitare il cinguettio che dalle onde medie prima dell’Eiar e poi della Rai tenne compagnia a tre generazioni d’italiani, c’era una totale identificazione con quello che era stato il suo lavoro di critico televisivo, sempre attento anche ai significati apparentemente più trascurabili di ciò che si spandeva nell’etere.

 

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Mag 23 2014

SPARITA DAL SITO DELL’ONU 
LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI IN VENETO

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IL CASO. Da una decina di giorni non ce n’è traccia. Una delegazione è pronta ad andare a Ginevra a chiedere spiegazioni. Insorge il mondo dell’indipendentismo: «Siamo in una situazione preoccupante se nemmeno chi esiste per tutelare i diritti dell’uomo li garantisce»

 

 

L’Onu fa sparire la dichiarazione dei diritti dell’uomo in Veneto.

 

L’Onu ci ripensa: prima pubblica e poi fa sparire dal proprio sito la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo in lingua veneta. E il mondo dell’indipendentismo veneto insorge: «Allucinante, se nemmeno chi esiste per tutelare i diritti dell’uomo li garantisce siamo davvero in una situazione preoccupante».

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LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI IN VENETO”


Mag 15 2014

I VENETI NON SONO NE’ SOCIALISTI, NE’ LIBERISTI, E DI SICURO NON AMANO L’ANARCHIA.

Category: Società e politica,Veneto e dintornigiorgio @ 21:06

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Dal sito del movimento libertario Leonardo Facco fa alcune considerazioni sull’indipendentismo, e come ha sempre fatto se la prende con la Lega (per altro in passato ha dimostrato che il simbolo della Lega era proprietà di Silvio Berlusconi), ma involontariamente mette in luce che il pensiero libertario non ha nulla a che vedere con l’indipendentismo veneto. La cosa mi da lo spunto per una analisi culturale della faccenda, sperando che non si passi dalla discussione culturale all’insulto di qualche suo seguace.

 

Scrive Facco “Un indipendentista è consapevole che “il governo non è la soluzione, è il problema” e che – come sosteneva Sheldon Richman – “l’imprenditore non può comprare favori da un burocrate che non ha favori da vendere”. Un indipendentista – insomma – serve a nulla (anzi finirà col fare danni, come dimostrano gli ultimi 4 lustri di leghismo) se la sua preoccupazione è di partecipare alle elezioni per amministrare un Comune o una Regione per aggiustare tombini o per elargire prebende arbitrariamente. Anche in vista del prossimo 25 maggio, viceversa, assisteremo alle solite promesse, di cui evito l’elenco perché sarebbe troppo lungo.” Ancora aggiunge “Un movimento indipendentista se proprio puntasse ad essere credibile, eviterebbe di sbrodolare programmi articolatissimi finalizzati al fantomatico “bene comune” della sua città o della sua regione. Nel suo programma avrebbe un solo punto: dichiarare unilateralmente l’indipendenza dell’ente in cui è candidato, con conseguenze (anche non piacevoli) annesse e connesse. Tutto il resto è solo italian-style. Meglio i Liberi Comuni d’Italia.”

 

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