Dic 20 2009

Albaredo di Verona: la necropoli di Desmontà non smette
di regalare i suoi tesori

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 10:49

Archeologi al lavoro

Archeologi al lavoro nella necropoli di Desmontà di Albaredo

ALBAREDO,  Località Desmontà:  La campagna di scavo conclusasi a dicembre ha portato alla luce nuovi reperti di Paola Bosaro. Rinvenute altre 83 sepolture complete di corredi funerari Dal 1982 ad oggi il numero è arrivato a quota 324

La necropoli di Desmontà non finisce mai di stupire gli archeologi. L’ultima campagna di scavo, conclusasi a metà dicembre, ha permesso di portare alla luce ben 83 sepolture con corredi funerari in bronzo. Si tratta di elementi ornamentali della vita quotidiana come spilloni e fibule, deposti nelle buche al termine dei riti funebri assieme alle ossa combuste del defunto.

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Dic 20 2009

Nogara di Verona. Nel letto del fiume Tartaro i resti
delle guerre preistoriche

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 09:23

armi,626

Le armi

A Pila del Brancon  di Nogara il bottino di scontri sanguinosi: lance, pugnali e spade usati come trofeo di vittoria. Una scoperta archeologica che apre nuovi scenari: forse il Tartaro era il confine tra popolazioni in conflitto.

A Pila del Brancon, sul Tartaro, a due chilometri da Nogara, nel XII secolo avanti Cristo se le sono date di santa ragione durante l’età del Bronzo medio (1200 anni avanti Cristo), con lance, pugnali e spade. I vincitori depredarono i soccombenti e ne gettarono le armi in un rogo, bottino di guerra da sacrificare per celebrare la vittoria. Un rito che le popolazioni nordiche avrebbero ripetuto fin nel medioevo.

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delle guerre preistoriche”


Dic 19 2009

Verona: Il mistero di San Giorgio Ingannapoltron

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 18:18

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Luciano Salzani davanti agli scavi archeologici di San Giorgio

Verona  Archeologia:  San Giorgio di Sant’Ambrogio di Valpolicella.

Scoperto a monte del santuario un «castelliere» risalente al IV secolo avanti Cristo. Trovate anche monete greche: come sono finite in Valpolicella?

Un villaggio fortificato sull’apice della collina di San Giorgio in gannapoltron, tra la terra e il cielo, quasi nelle mani di quegli stessi dei a cui fu poi dedicato un santuario possente.

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Dic 19 2009

Aes signatum: lingotti in bronzo dal veronese

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 10:39

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Aes signatum da Oppeano,  grammi  626 (1)

Verona  archeologia e numismatica

I rinvenimenti di Oppeano, San Giorgio di Valpolicella e Gazzo Veronese; Il tipo del “ramo secco” dimostra gli stretti rapporti  con l’area etrusco-padana

Com’è risaputo, è Plinio (XXXIII, 43) a menzionare per la prima volta 1’aes signatum, termine con cui oggi si designano i pani in rame che sulla superficie recano una sorta di contrassegno a rilievo.

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Dic 19 2009

Verona: contadino scopre reperti nei campi, un tesoro da 3 milioni

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 01:03

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Una preziosissima ascia preistorica che risale a oltre 5 mila anni fa

ARCHEOLOGIA. Eccezionale recupero di oggetti preistorici: spicca un’ascia in rame collegabile all’uomo di Similaun (3.000 a.C.), ma anche monete e una Venere

Non è chiaro se il contadino della Bassa si fosse reso conto di avere, chiusi dentro una scatola da scarpe, pezzi archeologici del valore di almeno tre milioni di euro.  Di certo aveva il sentore che tutti quei reperti qualcosa gli avrebbero potuto rendere, perché i suoi contatti con il mercato nero dei collezionisti erano già a buon punto.

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Dic 18 2009

Brentino Belluno di Verona: Ecco la Mansio Servasa, l’autogrill romano

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 14:41

la mansio servara

Archeologi al lavoro alla «Mansio Servasa»

La catena della storia di Brentino Belluno ha un anello in più. Siamo solo a metà dell’opera e già la terra fa emergere altri preziosi tasselli che raccontano il passato di «Mansio Servasa».

Ritrovamenti di questi giorni, dalle funzioni ancora avvolte dal mistero, rivelano novità. In primis: questo insediamento romano, una stazione di sosta e cambio di cavalli, un deposito merci con abitazioni, vasche, canalizzazioni, camminamenti e cortili, proseguì almeno fino al Medioevo.

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Dic 17 2009

Castel del Tartaro di Cerea: una tomba di famiglia veneta di tremila anni fa

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 01:26

la tomba

Una  famiglia veneta di tremila anni fa

Verona – Castel del Tartaro di Cerea. Incredibile scoperta nella necropoli dell’età del Bronzo del castello del Tartaro.  Un sito assai prolifico: in questi ultimi anni sono venute alla luce 350 tombe

Una famiglia paleoveneta di oltre tremila anni fa sepolta insieme, anche se con sepolture risalenti ad anni diversi, secondo una composizione tombale assolutamente unica ed originale.

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Dic 10 2009

Necropoli del Castel del Tartaro: bilancio della sesta campagna di scavo

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 12:49

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Studentessa alle prese con una tomba appena scoperta

Cerea di Verona – Castel del Tartaro: il  cantiere archeologico chiude per l’inverno 2009, bilancio della sesta compagnia di scavo.  Con oltre cinquemila tombe venute alla luce, è uno dei più grandi cimiteri preistorici del Nord Italia

Chiuso il «cantiere archeologico» della necropoli del castello del Tartaro alla fine della sesta campagna di scavi. La settima riprenderà in primavera, quando si cercherà di riportare alla luce le testimonianza di quello che – con le sue oltre 5mila sepolture dell’età del Bronzo – è il cimitero preistorico tra i più vasti mai rinvenuti nel nord Italia.

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Dic 08 2009

Verona – Borgo Venezia: posando la rete fognaria affiora tomba romana del primo secolo

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 10:20

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Il tratto dell’acquedotto romano individuato in via TIBERGHIEN e attualmente funzionante come…  fognatura della città

Borgo Venezia. A due passi dallo Sporting Mondadori una testimonianza dei metodi di cremazione usati duemila anni fa. Scoperta durante la posa della nuova rete fognaria, risalirebbe al primo secolo dopo Cristo

Una tomba romana è stata rinvenuta poco distante dallo Sporting Mondadori di Borgo Venezia. All’angolo con via TIBERGHIEN, la strada che collega viale Venezia a via Mondadori, i tecnici Agsm impegnati nella posa della nuova rete fognaria, hanno rinvenuto i resti di un antico sepolcro, di quasi duemila anni fa.
«Si tratta di una tomba cineraria, senza scheletro umano», ha precisato il   dott. Peter Hudson, archeologo della cooperativa «Multiart», che esegue i necessari controlli per conto della Soprintendenza ai beni Archeologici. E aggiunge: «È verosimile attribuire questa antica testimonianza ad un’epoca che si aggira fra il primo e il secondo secolo dopo Cristo».
Ma erano state segnalate altre sepolture in questa zona periferica? «No, nessun’altra tomba era stata rilevata.

Evidentemente si tratta di un caso isolato. Successive analisi permetteranno di formulare valutazioni più approfondite da parte della soprintendente Giuliana Cavalieri Manasse». «C’è da dire», osserva Luciano Albieri, responsabile dell’area lavori Agsm, «che proprio in questa zona, la scorsa settimana erano stati individuati i resti dell’acquedotto romano. Verosimilmente si trattava di un collegamento con la medesima struttura romana che venne alla luce alcuni anni fa in via Da Legnago, la strada che conduce a Montorio, quando l’Agsm aveva effettuato altri scavi in occasione dell’edificazione del ponte sulla tangenziale di Verona Est».

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Dic 08 2009

Verona – via Stella: muro scaligero? Lavori avanti

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 09:56

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Un altro manufatto dell’epoca scaligera, dopo quello di lungadige Capuleti, è spuntato durante i lavori dell’Agsm.

La soprintendenza ha compiuto un sopralluogo per repertarlo, poi i tecnici hanno ripreso i lavori.

Fonte: L’Arena di Verona di giovedì 13 marzo 2008 cronaca pag. 16


Dic 08 2009

Verona-Brentino Belluno: Emerge una strada romana

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 01:05

mansio di brentino belluno

Nell’ampia area archeologica è emersa una strada romana

Verona-Brentino Belluno: Presso la Mansio Servasa in località – le taoline – emerge una strada romana

Importante scoperta archeologica nel sito aperto negli anni ’70 e poi abbandonato fino al 2004. Per gli studiosi è necessario proseguire: «Ogni volta che si alza la terra ci sono belle sorprese».  Asileppi: «Spero che la Regione voglia proseguire»

È emersa una strada romana prima ignota e sono stati definiti in modo sorprendente i limiti della «Mansio Servasa», l’enorme stazione di posta romana del I° – 2° secolo d.C. di Brentino Belluno, che fu luogo di sosta nodale, base di cambio cavalli, un ampio complesso residenziale con deposito merci, alloggi, vasche, canalizzazioni, camminamenti e cortili.

Lo scavo, iniziato negli anni ’70, abbandonato per mancanza di fondi fino al 2004 e riaperto l’anno scorso, è proseguito in settembre e non ha lasciato delusi quanti ci credono. Il progetto è infatti proseguito grazie ad un nuovo contributo della Regione che ha voluto dare ossigeno a questo «scavo-scuola» curato dall’Università Cà Foscari di Venezia con la Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto e il supporto del Comune (ha garantito vitto e alloggio a studenti e archeologi).

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Nov 30 2009

Verona: Piazza Corrubbio, spunta un muro

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 13:08

muro.1000

Nello scavo di piazza Corrubbio si intravede il muro che potrebbe essere un reperto antico

(Verona.30 11.09)

SCAVI ARCHEOLOGICI A SAN ZENO. Nell’area del parcheggio altri reperti dopo le tombe «alla cappuccina». Di forma semicircolare, dovrà essere visionato dalla Sovrintendenza E martedì si riapre al traffico l’incrocio di piazza Arditi e via Marconi

Verona. Spunta un pezzo di muro sotto piazza Corrubbio, nel tratto verso via Da Vico, nel luogo in cui dovrebbe sorgere il — contestato — parcheggio interrato, misto pubblico e pertinenziale.  I tecnici addetti agli scavi per verificare se sotto il terreno ci sono reperti archeologici tali da bloccare il via ai lavori, hanno trovato tracce di un muro, lungo circa tre metri, di forma semicircolare, ancora avvolto da terra e sassi.

Sarà ora la Sovrintendenza ai beni archeologici a dover verificare a che cosa appartiene quel tratto di muro, che ricorderebbe la parete di un pozzo, vicino al quale però si intravede anche un blocco di marmo che fa pensare a una colonna.

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Nov 30 2009

Verona: Strada dell’età del bronzo individuata nelle Valli Grandi Veronesi

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 01:29

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Nella  bassa veronese s’incrocia la storia: Uno storico topografo ferrarese individua un’antica e sconosciuta strada romana, mentre un archeologo parla di una via di oltre 3mila anni fa. Non è detto che i due percorsi siano sovrapposti. In ogni caso sono in corso ricerche con nuove

Una scoperta tira l’altra. Una strada dell’età del bronzo sarebbe stata individuata nelle Valli Grandi veronesi da un equipe dell’università di Padova nello stesso identico luogo dove solo pochi giorni fa un archeologo di Ferrara aveva ritenuto ci fosse una strada di epoca romana.

L’ipotetico tracciato, la cui presenza verrà verificata dagli studiosi della città del Santo nelle prossime settimane, è stato rilevato attraverso alcune foto aeree e satellitari e risalirebbe ad oltre 3mila anni fa.

La strada sarebbe dunque almeno di un millennio più antica di quanto immaginato da Nicola Cassone, il topografo storico ferrarese che aveva datato lo stesso avvistamento ai primi decenni dopo Cristo.

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Nov 29 2009

Verona. Parcheggi di piazza Corrubbio: spuntano gli scheletri

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 20:42

area scavo

I reperti venuti alla luce non sembrano sufficienti per bloccare l’opera, ma è presto per la decisione finale.  Sabato manifestazione del comitato

Resti di antiche tombe, ossa umane e, per ora, nulla più. In piazza Corrubio si continua a scavare: lungi dall’essere conclusi, infatti, dureranno almeno un altro mese e mezzo i sondaggi archeologici nel terreno, così come previsto fin dall’inizio.

Lo scopo, condito dalla vivida speranza dei residenti e commercianti di San Zeno, è verificare se in quest’area si trovino reperti di rilevanza storica e dimensioni tali da sbarrare la strada al progetto del parcheggio interrato, approvato dall’amministrazione Zanotto. Perché non c’è altra via, ha spiegato più volte la giunta Tosi, per recedere dal contratto con la ditta Rettondini e fermare la realizzazione dell’opera senza pagare penali di milioni di euro.

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Set 25 2009

Verona: La storia sotto i nostri piedi

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 20:42

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Scavi in Piazza delle Poste

Le «indagini» della Soprintendenza sulla dimensione urbanistica

Le stratigrafie del sottosuolo aggiungono nuovi elementi alla conoscenza del patrimonio archeologico di Verona.

La prima documentazione certa di una occupazione dell’attuale centro storico della città si riscontra nell’area a sinistra del fiume con testimonianze provenienti da Porta S. Giorgio e da via Carducci, entrambe databili da IX e VIII secolo a.C. cui si devono aggiungere materiali ceramici rinvenuti in via Redentore e in Regaste Redentore. Tali ritrovamenti indicano che l’occupazione della collina di S. Pietro, in posizione strategica per il dominio del passaggio del fiume, si inserisce in un ambiente culturale protoveneto, collegato cioè ai paleoveneti di cui sono state trovate tracce sia a Ponte Florio, sia sui pendii del castello di Montorio sia a S. Maria di Zevio.

La collina di S. Pietro, e le sue adiacenze, resterà fino alla costituzione del municipio la zona in cui si svilupperà la primitiva Verona, tuttavia le possibilità di ricostruzione dell’abitato preromano e poi dell’ oppidum sono minime, proprio a causa della dinamica dell’evoluzione urbanistica della collina stessa. (1)

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