Verona 1970 – Manifestazione sindacale.
BASTA CON L’IMMIGRAZIONE! ai meridionali il lavoro nella loro terra.
Quando nel sindacato vi erano altri archetipi.
Fonte: archivio fotografico CGIL Verona. (materiale disperso)
Ott 26 2012
Verona 1970 – Manifestazione sindacale.
BASTA CON L’IMMIGRAZIONE! ai meridionali il lavoro nella loro terra.
Quando nel sindacato vi erano altri archetipi.
Fonte: archivio fotografico CGIL Verona. (materiale disperso)
Ott 25 2012
E’ bravo! Ma percepire la sensibilità culturale nel sindaco di Verona e come fare super enalotto con tre numeri.
Fonte: gazebo della Lega, Borgo Trieste, Verona, in risposta alla domanda: Ma perché Flavio Tosi vuole vendere i musei di Verona?
Dic 30 2009
Vago di Lavagno di Verona: E questo è quanto sta avvenendo nei resti di quello che fu l’antico monastero benedettino della Lepia, il complesso conventuale più antico dell’area veronese sorto nel 1170 XII sec, all’interno del quale si trova la chiesetta romanica dedicata a San Giuliano.
Giu 21 2009
Comitato per la celebrazione delle PASQUE VERONESI
(17-25 aprile 1797)
Via L. Montano, 1 – 37131 VERONA
Tel. 329/0274315 – 347/3603084
www.traditio.it – E-mail: pasqueveronesi@libero.it
COMUNICATO STAMPA
Dopo la strumentale incursione a Porta Nuova di un gruppo di amministratori di AN (con giornalisti e fotografi al seguito) per pretendere il tricolore alla Messa per i caduti contro Napoleone
Per la prima volta, il 18 giugno di quest’anno, anniversario delle fucilazioni dei patrioti veronesi caduti contro Napoleone, non è stato possibile celebrare la Santa Messa latina antica per i Martiri delle Pasque Veronesi a Porta Nuova, per la pretesa di un gruppo di amministratori di AN d’issare il tricolore anche durante la funzione religiosa di suffragio.
Le Pasque Veronesi furono l’insurrezione della città di Verona e del contado contro Napoleone e i rivoluzionari francesi (17-25 aprile 1797). I tradizionalisti cattolici sono stati costretti a rinunziare al Sacro Rito per l’imposizione a officiare la Santa Messa, non con le tradizionali bandiere per cui combatterono i patrioti veronesi e per le quali bagnarono quel suolo del loro sangue, bandiere che sono quelle della Serenissima, della città di Verona e del Sacro Romano Impero (i soldati austriaci che militarono assieme agl’insorti contro i francesi), bensì con il vessillo tricoloruto che rappresenta i collaborazionisti di Bonaparte, i giacobini e, poi, il Risorgimento liberal-massonico che perseguitò la Chiesa, dissacrò tradizioni millenarie d’Italia e ridusse le nostre cento capitali a provinciali “schiave” della Roma centralista, burocratica e neogiacobina. Sostituendo l’autentica Patria rappresentata da millenari Stati tradizionali e cattolici con un’altra artificiale, inventata da carbonari, massoni e dai loro eredi modernisti e social-comunisti, cui non riesce tuttora di legittimarsi.
Giu 12 2009
EMERGENZA TERREMOTO. Protagonisti a Santa Rufina i clown veronesi di Rido Ridò.
Il nostro obiettivo: reperire scarpe da trekking per il campo di Santa Rufina, provincia dell’ Aquila. Noi clown volontari, non professionisti, dell”’Associazione Culturale RidoRidò” svolgiamo attività di volontariato presso i reparti di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Verona e presso l’Ospedale e la Casa di Riposo di Isola della Scala.
Il nostro motto è: “la voglia di regalare del proprio tempo a servizio degli altri attraverso il naso rosso del Clown: la più piccola maschera al mondo”, come racconta Diana, clown Guizzo.
Continua a leggere”I clown veronesi di Rido Ridò di corsia, in Abruzzo”
Apr 11 2009
La rete Sismica Nazionale dell’INGV ha registrato il terremoto dell’Aquila, del 06 aprile 2009, di Magnitudo Richter 5.8. Un evento che è riuscito a demolire mezza città e renderne inagibile il resto. Una città da sempre inserita in zona ad alto rischio sismico e pertanto soggetta a severe restrizioni edilizie per far dormire “sogni tranquilli” ai suoi cittadini, ( si fa per dire, visti i risultati).
Se volgo invece lo sguardo alla mia Verona, forse egoisticamente mi posso considerare più fortunato nell’abitare in una città considerata a basso rischio sismico, e pertanto felice di dormire sempre “sogni tranquilli”, forse… anzi… non proprio.
Se guardo una mappa sismica e cronologica degli eventi sismici, vedo che la situazione non è per niente idilliaca, anzi è molto preoccupante.
Prendiamo in considerazione questo schema sismotettonico dell’area compresa tra la pianura veronese e la Val Venosta, dove sono riportate le principali strutture definite attive durante il Quaternario e la distribuzione degli eventi sismici (rappresentata dal loro volume focale, ovvero proporzionalmente alla loro energia) e modificata da Camassi e Stucchi (1997) per il periodo 1000-1980 e dalle registrazioni della rete sismometrica del Trentino-Alto Adige per il periodo 1982-1997 (Provincia Autonoma di Trento), si vede subito che la città di Verona, e la sua provincia, è stata interessata in passato da terremoti d’intensità Magnitudo Richter variabile da 5.5 a 5.9 e con un terremoto, a Verona, stimato in un valore di Magnitudo Richter 6.4: valore molto più elevato di quello dell’Aquila.
Questi dati fanno immediatamente inserire Verona in una zona ad alto rischio sismico con tutte le relative conseguenze e, soprattutto, nel recepire le normative per le zone sismiche.
Lo so, questo non farà dormire sonni tranquilli ai costruttori edili e li pone in un grave stato “d’ansia depressiva” per “possibili” mancati guadagni, d’altronde sono personaggi che hanno una capacità imprenditoriale da caterpillar, riuscendo a spianare elevatissimi valori ambientali e morali.
Attualmente purtroppo, in Verona città, nessuna normativa obbliga a costruire abitazioni con coefficienti edilizi tali da rendere le abitazione resistenti a terremoti di quella forza… e… anche d’intensità minore.
Nella speranza che i nostri amministratori siano sensibili a questo problema, anche se personalmente ci credo poco: notoriamente sono più sensibili ad altri quesiti, soprattutto di valore pecuniario, si spera che un barlume di saggezza scappi dalla loro mente e provveda a colmare questa gravissima lacuna.
Disgraziatamente mi torna alle mente una frase percepita anni fa in occasione di un altro sima: “ I terremoti servono per ricostruire”. E i morti? “Sono danni collaterali…”.
Mar 23 2009
Prima
E dopo la cura edilizia
Ecco com’ è la condizione attuale del Castejon di Colognola ai Colli prima e dopo la “cura” edilizia.
Un vero esempio di misfatto culturale. Il più bell’ abitato di origine protostorica esistente nel Nord Italia, praticamente devastato.
Ai naviganti… l’arduo giudizio.
Feb 20 2009
Sarebbero peggiorati i danni ai muri del sacello
Technital smentisce la ditta titolare del parcheggio
L’antico sacello trema, e la dimensione delle crepe lo dimostra ben oltre il metodo dei vetrini: parola della ditta Technital, che per voce del suo amministratore Massimo Raccosta rilancia l’allarme sulla gravità delle condizioni della chiesa dei Santi Apostoli.
All’indomani del primo «verdetto» espresso dall’azienda Mantovani, che sta eseguendo i lavori per il parcheggio sotterraneo, e che solo l’altro giorno ha affermato che da un primo esame dei vetrini posizionati lungo le crepe sarebbe da escludere che le fessure notate dal parroco sulle pareti del sacello delle Sante Teuteria e Tosca siano legate ai movimenti di assestamento del terreno seguiti allo scavo per il parcheggio, arriva una prima smentita: le crepe sono aumentate, e le immagini lo dimostrano.
«Possiamo confrontare due immagini molto indicative», spiega Raccosta. «La prima è stata scattata il 22 dicembre 2008, la seconda il 29 gennaio 2009: si vede chiaramente che la fessura nell’arcata sovrastante l’altare si è ampliata. Con questo non vogliamo dire che la responsabilità sia dell’azienda Mantovani e dei lavori che sta eseguendo. Ora bisogna, prima di tutto, evidenziare il pericolo e porvi tempestivo rimedio, e don Ezio ha scritto già al Comune, al vescovo, alla Sovrintendenza e all’azienda Mantovani stessa per dare notizia del problema. A noi pare che non sia il momento per uno scarico di responsabilità, per un rimbalzo di accuse. Allo stato attuale del rilevamento, come non è possibile affermare con certezza che l’ampliamento delle crepe è dovuto ai lavori del parcheggio, così non si può dire che le crepe abbiano origine indipendente dai lavori, come hanno affermato i titolari della Mantovani».
Quanto alla tecnica di rilevamento coi vetrini effettuata dallo studio Campagnola, Raccosta spiega: «In un primo tempo erano stati posti vetrini troppo grossolani per rilevare mutamenti così piccoli, per cui sono stati sostituiti. Quelli nuovi sono stati posizionati a inizio febbraio e possono rilevare variazioni millimetriche. Per questo, nonostante il reale ampliamento della crepa, non c’è stata rilevazione coi vetrini, che solo ora sono del tipo adatto per l’indagine».A.G.
Fonte: L’Arena di Verona di giovedì 19 Febbraio 2009, cronaca, pagina 15
Gen 30 2009
L’Arena è venuta in possesso di due fotografie che documentano la deliberata operazione di abbattimento, avvenuta lo scorso 8 ottobre
Il Comune aveva autorizzato solo la pulizia e l’intervento sugli edifici retrostanti. Chi ha dato il via alla ruspa?
Gen 29 2009
Terremoto nella Bassa: sei arresti e 84 indagati per presunti abusi edilizi. il sindaco di Gazzo Veronese, Stefano Negrini, l’ex segretario comunale Antonio Tambascia, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune e tre componenti della commissione edilizia, sono stati posti agli arresti domiciliari. L’accusa è quella di associazione per delinquere finalizzata a compiere reati contro la sede pubblica e la pubbliCa amministrazione in materia di abusi edilizi. Il provvedimenti sono stati emessi dal gip di Verona Taramelli su richiesta del pm scaligero Ballarin. Sono però 84 gli indagati nell’inchiesta della Procura: tra questi persone legate a studi privati ed esterni che facevano da prestanome.
Gen 28 2009
Il professore Gianni Lollis, presidente della Società Belle Arti, indica la posizione delle crepe nei muri del sacello
Ieri sono iniziate le verifiche per capire se le crepe sui muri del sacello siano riconducibili ai lavori per il parcheggio sotterraneo
L’assessore Di Dio si impegna a trovare il modo per finanziare la messa in sicurezza del tetto: servono 300-400 mila euro:
Nella chiesa dei Santi Apostoli sono iniziati i controlli per capire se i danni alle strutture murarie sono in qualche modo attribuibili al contiguo cantiere del parcheggio interrato. Ma ieri, mentre nell’antico sacello delle sante Tosca e Teuteria i tecnici incaricati dalla ditta Mantovani stavano sistemando le scale per avviare il lavoro di posa e sistemazione dei vetrini necessari a monitorare l’andamento delle crepe rilevate lungo le pareti, nella canonica adiacente, dove vive il parroco don Ezio Falavegna, è squillato il telefono.
Continua a leggere”Verona, Santi Apostoli: Chiesa in pericolo, si muove il Comune”
Gen 27 2009
Don Ezio Falavegna, parroco dei Santi Apostoli, mostra le crepe che si sono aperte sui muri del Sacello delle Sante Tosca e Teuteria
«Arriva il momento in cui bisogna decidere se salvare la chiesa che è lì da secoli (e quindi l’è vècia) o se salvare il parcheggio sotterraneo che le si sta scavando davanti pregiudicandone la stabilità» scrive la Olga. «Se n’è discusso al baretto dopo aver saputo che la chiesa dei Santi Apostoli si sta crepando a causa delle vibrazioni prodotte dai lavori per il parcheggio e che ci sono certi sbreghi nei muri che la gente, entrando, si fa il segno della croce non tanto per devozione ma per intercedere presso il Padreterno a favore della propria incolumità. Dice la Elide, che ha una parente da quelle parti, che sono sempre più numerosi i fedeli che chiedono al parroco di mettere degli altoparlanti esterni in modo da poter seguire la messa restando fuori dal portone, a distanza di sicurezza».
Gen 27 2009
Il cantiere del parcheggio di Santi Apostoli, sullo sfondo la Chiesa
Il cantiere del parcheggio sotterraneo pertinenziale di piazza Santi Apostoli dovrebbe concludersi con il 2009.
La realizzazione di 40 posti auto; come annunciato all’avvio dei lavori, sarà infatti completato nei prossimi mesi. Lo hanno ribadito ieri i titolari della ditta mantovani che ha l’appalto del lavoro.
Continua a leggere”Verona. Il parcheggio di Piazza Santi Apostoli: 40 posti nel 2009″
Gen 27 2009
Le cerate sistemate sotto il soffitto della Chiesa dei Santi Apostoli per proteggere i fedeli dal distacco di intonaco
Si aprono crepe nel Sacello consacrato nel 751, da oggi verifiche per stabilire se dipendano dai lavori per il parcheggio. E’ il tetto perde i pezzi
Preoccupazione e controlli per la terza chiesa più antica del Veneto. Dall’agosto scorso una tela cerata protegge l’interno da distacchi di materiali. Si aprono crepe nel sacello consacrato nel 751, da oggi verifiche per stabilire se dipendano dai lavori per il parcheggio. E il tetto perde pezzi,
Continua a leggere”Verona, Chiesa dei Santi Apostoli: la chiesa e la pieve sono in pericolo”
Dic 11 2008
Vigili in piazza Bra
Lo spiega bene il bel articolo di Silvino Gonzato, giornalista de L’Arena. Una volta il «cana» ( il vigile) stava con la gente e non era un esattore. “I cana fanno festa. Viva i cana» scrive la Olga”. «Io e il mio Gino siamo vecchi abbastanza per ricordarci di quando il cittadino aveva ben altra considerazione per il cana.
Continua a leggere”Il vigile al servizio del cittadino oramai è una leggenda del passato.”