Lug 29 2016

1962 – DIRETTIVE DEL GRAN MAESTRO AI VESCOVI CATTOLICI MASSONI

Category: Chiesa Cattolica,Dominio Potere e Violenzagiorgio @ 00:21

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DIRETTIVE DEL GRAN MAESTRO DELLA MASSONERIA AI VESCOVI CATTOLICI MASSONI, PER DISTRUGGERE LA CHIESA CATTOLICA E RENDERE IL SUO CULTO SIMILE A QUELLO PROTESTANTE

 

 

Una delle tre lettere dei primi anni sessanta, scritte a mano e inviate da un ‘confratello massone’, nome in codice Frama, (porporato di alto rango) al Maestro venerabile del Grande Oriente di Palazzo Giustiniani. Lettere in cui si fa cenno ad altri affiliati alla loggia, porporati di altissimo rango. La lettera è stata resa pubblica da un prete francese che ha abiurato la sua appartenenza alla Massoneria, un piano massonico che egli seguiva quando faceva parte della setta.

 

Controllare le date! Il Concilio ecumenico Vaticano II si svolse in quattro sessioni, dal 1962 al 1965.   Data della lettera: 1962

 

 

1962 – DIRETTIVE DEL GRAN MAESTRO AI VESCOVI CATTOLICI MASSONI

 

 

Tutti i confratelli massoni dovranno riferire sui progressi di queste decisive disposizioni”. Tutti i massoni occupati nella Chiesa debbono accoglierle e realizzarle.

(Rielaborate nell’ottobre 1993 come piano progressivo per lo stadio finale)

 

 

1 Rimuovete una volta per tutte San Michele, protettore della Chiesa Cattolica da tutte le preghiere all’interno e all’esterno della Santa Messa. Rimuovete le sue statue, affermando che esse distolgono dall’ Adorazione di Cristo.

 

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Lug 28 2016

IN RICORDO DI DON LUIGI VILLA

Category: Chiesa Cattolica,Persone e personaggigiorgio @ 00:04

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Rev. Don Luigi Villa

 

 

19 novembre 2012

 

Il Signore ha chiamato a Sé l’anima del Rev. Don Luigi Villa

Requiem aeternam dona ei Domine et lux perpetua luceat ei, requiescat in pace.

Amen

(I funerali si terranno domani 20 novembre 2012, ore 15:30, presso Chiesa Crocifissa di Rosa, Via Crocifissa di Rosa, Brescia)

 

 

IN RICORDO DI DON LUIGI VILLA, PUBBLICHIAMO UNA SUA BREVE BIOGRAFIA SCRITTA DALL’ING. FRANCO ADESSA, SUO COLLABORATORE DA TANTI ANNI, E PUBBLICATA SUL SITO PONTIFEX   

di Franco Adessa

 

Su richiesta di molte persone dall’Italia e dall’estero, e dopo più di vent’anni di collaborazione con questo coraggioso Sacerdote, ho deciso di scrivere questa breve biografia di don Luigi Villa, perché ritengo non sia più possibile tacere sulla indescrivibile e interminabile persecuzione subìta da questo anziano, fedele e incorruttibile Ministro di Dio!

 

Nato a Lecco, il 3 febbraio 1918, Luigi Villa, dopo aver compiuto i suoi studi ginnasiali, liceali e teologici, fu ordinato Sacerdote, il 28 giugno 1942. Celebrò la sua prima Messa nella cattedrale di Lecco, suo paese d’origine ed esercitò il suo ministero sacerdotale nell’Istituto Comboniano, per circa una decina d’anni.

Don Villa era un vero cacciatore di vocazioni ed uno stimato predicatore e conferenziere ed i suoi interventi erano apprezzati e richiesti in molte città e luoghi d’Italia. Inoltre, egli si dedicava in modo particolare alla formazione dei giovani.

 

Fu proprio questo suo legame con i giovani e la sua influenza che egli esercitava su di essi che gli procurò una condanna a morte. Infatti, il Gerarca fascista Ministro della Giustizia, Roberto Farinacci, emise una condanna a morte nei suoi confronti. La motivazione era la seguente: «Padre Luigi Villa non si sa chi sia; pare mandato in giro a sobillare i giovani contro la Repubblica». L’esecuzione della fucilazione non ebbe luogo grazie ad una “soffiata” fatta da un ufficiale del Ministero di Giustizia che, segretamente e tempestivamente, preavvisò un confratello di don Villa, Padre Ceccarini – che viveva presso l’Istituto Comboniano di Crema con don Luigi – perché fuggisse.

Così, don Villa scavalcò una finestra e fuggì, proprio mentre stava arrivando una jeep con sei soldati armati del plotone di esecuzione.

 

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Lug 27 2016

IN COMA A CAUSA DEL CANCRO: “SONO STATA IN UN’ALTRA DIMENSIONE E ORA SONO GUARITA”

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Anita Moorjani 

 

In coma per il cancro, vive un’esperienza  di premorte, attraverso la quale comprende  il perché della sua malattia.  Uscita dal coma, Anita Moorjani guarisce.

 

I dottori le avevano dato ad 2 ore di vita, quando era arrivata all’ospedale in coma. Incapace di muoversi, per un cancro che ha devastato il suo corpo per circa 4 anni, Anita è entrata in un’altra dimensione dove ha sperimentato una grande chiarezza, la comprensione della sua vita e lo scopo qui sulla terra.

 

Le è stata data la possibilità di scegliere, se tornare in vita oppure no e decidere di ritornare in vita quando avesse realizzato che il paradiso è uno “stato” e non un “luogo”.

 

Questo ha successivamente portato ad un completo recupero della sua salute.

 

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Lug 26 2016

COSA È LA STREET PHOTOGRAPHY – LA FOTOGRAFIA DA STRADA

Category: Fotografie e immaginigiorgio @ 00:52

Sicilia. Paese di Bagheria. Il fotografo francese Henri Cartier-Bresson (sinistra) e il fotografo italiano Ferdinando Scianna.

Sicilia. Paese di Bagheria. Il fotografo francese Henri Cartier-Bresson (sinistra) e il fotografo italiano Ferdinando Scianna. © Henri Cartier-Bresson

 

Dare una definizione esaustiva della street photography non è semplice. Si potrebbe cominciare dicendo che è un genere fotografico, più precisamente un genere di reportage.

La street photography è infatti l’istantanea della vita urbana osservata per strada nella sua quotidianità e nei suoi molteplici aspetti: l’ironia, la tragedia, l’imprevedibilità, la bellezza ed anche la crudeltà.

 

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Lug 25 2016

LA PRIMA FOTOGRAFIA DELLA STORIA DI JOSEPH NICÉPHORE NIÉPCE – 1826.

Category: Fotografie e immaginigiorgio @ 04:14

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La foto, intitolata Vista dalla finestra a Le Gras, rappresenta uno scorcio del giardino della casa di Niépce. Ospitata solitamente presso l’Harry Ransom Center dell’Università del Texas,

 

 

La prima vera fotografia fu scattata da Joseph Nicéphore Niépce nel 1826 su Bitume di Giudea (sostanza che possiede la proprietà di divenire insolubile in olio di lavanda dopo che lo stesso è stato esposto alla luce).

Il tempo d’esposizione di 8 ore causa l’impressione che gli edifici siano illuminati dal sole sia da destra sia da sinistra.

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Lug 24 2016

FOTOGRAFIA: AREA DELLA SUPERFICIE DEI SENSORI DELLE MACCHINE FOTOGRAFICHE

Category: Fotografie e immaginigiorgio @ 18:22

 

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Lug 23 2016

UN RIVOLUZIONARIO METODO DI DATAZIONE CON CUI ANALIZZARE IL C-14

Category: Archeologia e paleontologia,Ricerca e tecnologiagiorgio @ 00:28

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Una lampada al plasma (lucnix.be)

 

In occasione del 239′ National Meeting dell’American Chemical Society (ACS), un team di scienziati coordinato da Marvin Rowe, della Texas A&M University College Station nella sede del Qatar, ha annunciato di aver sviluppato un nuovo metodo per determinare l’età di antichi manufatti, mummie e altre reliquie senza danneggiarli.

 

La rivoluzione sta nel poter effettuare analisi su tutti quei reperti finora inaccessibili per la preoccupazione dei proprietari (musei o collezionisti privati) di rovinare gli oggetti.

Rowe spiega in cosa consista la rivoluzione: “Espande la possibilità di analizzare in modo approfondito le collezioni dei musei finora inaccessibili per via della loro rarità o del valore intrinseco e della natura distruttiva dell’attuale metodo di datazione al radiocarbonio. In teoria, potrebbe persino essere usato per datare la Sindone di Torino”.

 

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Lug 22 2016

LA MORTE DI FRANCESCO II DI BORBONE

Category: Regno delle Due Siciliegiorgio @ 01:10

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Francesco II di Borbone

 

Il   pomeriggio del 27 dicembre 1894 moriva ad Arco, una ridente cittadina poco distante dal lago di Garda in provincia di Trento, Francesco II di Barbone.  Concludeva, così, la sua vita terrena, lontano dalla  sua terra e dai suoi affetti, in triste solitudine, l’ultimo Re di una dinastia che aveva regnato per 126 anni sul trono delle Due Sicilie. La sorte gli aveva riservato compiti indubbiamente più grandi di lui che egli tuttavia nei momenti decisivi aveva affrontati e sofferti con eroico coraggio e regale dignità. Nei lunghi anni d’esilio aveva costantemente seguito le vicende della sua patria e mai aveva deposto la speranza di ritornare tra quei fedeli compagni d’arme il cui ricordo egli portava nel cuore dall’ultimo mesto saluto sugli spalti della Fortezza di Gaeta.

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Lug 21 2016

ESSER SECO INCANDIO, L’ORIGINE DI UN MODO DI DIRE VENETO. IL MISTERIOSO ‘BISCOTO’ VENEZIAN.

Category: Alimentazione e gastronomia,Veneto e dintornigiorgio @ 09:00

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Marco Boschini, Incisione in rame tratta da “Il regno tutto di Candia delineato” – Venezia,1651. Da: libreriaperini)

 

Dalla pagina “Venezia a tavola” la spiegazion de na maniera de dire de la lengua veneta, partia dala Capital nostra.

 

Non soltanto ogni ricetta ma anche ogni modo di dire veneziano porta con sé anche un pezzetto di storia.

Per esempio, i veneziani sanno che dire a una persona “ti xé seco incandìo!” vuole dire “ti vedo smagrito, un poco patito”. Ma, come mai?

In questo caso dobbiamo fare un salto indietro di oltre 350 anni e immaginarci cosa potesse essere stato l’assedio di Candia (l’attuale Creta) durante la lunga Guerra combattuta tra Venezia e l’Impero Ottomano.

Siamo alla metà del ‘600 e Candia era controllata dalla Serenissima, per questo motivo subì un estenuante assedio, forse il più lungo della storia, durato oltre 22 anni, dal 1647 al 1669, ma terminato con la conquista turca.

Il 5 settembre 1669, dopo 29.000 caduti tra i difensori e 108.000 tra gli assedianti, il Capitano Generale da Màr Francesco Morosini, comandante delle forze veneziane, firma la resa con l’onore delle armi e la possibilità per tutti i cristiani di lasciare l’isola, ma senza portare nulla con sé.

 

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Lug 20 2016

L’ECONOMISTA DI HARVARD: SOLO I FUORILEGGE USERANNO IL CONTANTE

Category: Dominio Potere e Violenza,Economia e lavorogiorgio @ 00:30

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di BILL BONNER*

 

BALTIMORE – L’economista di Harvard Larry Summers è una fonte affidabile di sproloqui e un portavoce del cosiddetto Stato Profondo. Per far capire ai lettori di cosa si tratta, possiamo riassumere il concetto dicendo che gli elettori non hanno voce in capitolo quando si tratta di decidere chi gestisce il Paese.

 

Invece al potere c’è un “governo ombra” composto da élite, clientelisti, lobbisti, burocrati, politici e zombie – alias lo Stato Profondo. In parole povere, non importa quale partito sia al potere; il governo ombra è quello che comanda. Volete sapere cos’ha in mente ora il governo ombra? Leggete Larry Summers.

 

«E’ tempo d’uccidere le banconote da 100 dollari», ha scritto sul Washington Post (un’altra fonte affidabile di sproloqui). Il governo ombra vuole utilizzare una moneta che possa facilmente controllare, tassare e confiscare. E la cartamoneta a quanto pare ha fatto il suo tempo… La Francia ha già vietato alla sua popolazione d’effettuare transazioni in denaro al di sopra dei 1000 euro.

 

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Lug 19 2016

LA CUCINA VENEZIANA

Category: Alimentazione e gastronomia,Veneto e dintornigiorgio @ 00:02

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Il chiosco del pesce a Cavallino Treporti

 

La cucina tradizionale veneziana è sostanzialmente una cucina semplice, perché semplici sono stati e sono ancor oggi sia gli elementi costitutivi di base da essa utilizzati, sia i metodi di preparazione e cottura. Al tempo stesso, in apparente contraddizione, è anche una cucina complessa perché, e non poteva essere altrimenti, essa ha a suo modo registrato gli accadimenti della millenaria storia della città marciana, traducendone gli influssi eterogenei in un linguaggio tutto particolare di accostamenti e sapori.

 

La cucina veneziana si è sempre basata su pochi, genuini prodotti, che sono poi quelli offerti dalle barene e dalle isole lagunari, quali gli ortaggi, l’avifauna e, soprattutto, il pesce. Sottolineare l’importanza dei prodotti ittici nell’alimentazione dei veneziani di ieri e di oggi risulta quasi superfluo. Venezia è nata dall’acqua, e cresciuta sull’acqua, la sua stessa forma urbis ricorda un pesce, di  Cosa potevano mai nutrirsi i suoi abitanti se non dei prodotti della pesca? Importanti fonti storiche, rare e disomogenee nei primi secoli, via via più numerose e chiare nei secoli successivi, confortano questa tesi.

 

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Lug 18 2016

W LA BREXIT, L’EUROPA HA BISOGNO DI DECENTRAMENTO, NON DI GOVERNO COMUNE

 

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di GERARDO COCO

 

David Hume (1711-1776), precursore della economia politica classica, sosteneva che la frammentazione politica, ponendo un freno sia al potere che all’autorità, era un alleato del progresso economico e civile, non un suo nemico.

Nell’antichità, città prospere come Tiro, Sidone, Cartagine, e Gadir non avevano bisogno di riunirsi in una singola unità politica, al massimo era sufficiente una federazione. Lo sviluppo del Mar Egeo non si basò su nessun impero ma sulla decentralizzazione.

L’accentramento porta con sé il germe della disgregazione. Atene era una superpotenza regionale ma primus inter pares e fu il suo sistema commerciale a permettere la circolazione delle idee che portò alle grandi scoperte dell’epoca (Pitagora, Talete). Appena fu unificata ad opera di Filippo il macedone, la Grecia cominciò a perdere colpi e se il grande impero del figlio, Alessandro, fosse durato, sarebbe andato incontro ad una stagnazione commerciale e intellettuale simile a quella che aveva colpito i suoi predecessori persiani. Tuttavia, poiché alla sua morte, si decentralizzò, alcune sue parti poterono rinascere come città-stato indipendenti fondate su una florida economia come, ad esempio, Alessandria d’Egitto. Quando un governo è repubblicano, decentrato e limitato, i benefici della crescita sono evidenti.

 

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Lug 17 2016

LE FRAZIONI DEL CORPO SECONDO LA TEOLOGIA EGIZIA, I SETTE CORPI

Category: Bibbia ed Egitto,Religioni e rasiegiorgio @ 00:04

Quella che riporto dal testo Il cappello dei Magi (l’Elmo di Oppeano)di Luigi Pellini è la divisione in sette parti del “corpo” umano e del suo progressivo dissolversi, ricavata dalla teologia egizia.

Alcuni studiosi indicano non sette parti ma nove e, talvolta, anche dodici .

Ecco, in forma sintetica e sommaria, quella ricavata dalle profonde conoscenze dell’egitologo Boris de Rachewiltz .

 

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1) RA scintilla divina SAKH o SAHU, principio che corrisponde all’ATMA induista. La divinità Sekhmet rappresenta il Ra al massimo splendore, la salute integrale al culmine della potenza.

 

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2) THOTH o meglio AKU o AKHU, corpo di luce, di gloria, o spirito luminoso che corrisponde al buddhi (spirito vitale).

 

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Lug 16 2016

VERONETTA, UN QUARTIERE TRANQUILLO PER IL TG1 È IL BRONX

Category: Verona società e politicagiorgio @ 00:07

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Veronetta, Piazza Santa Toscana

 

di Luca Romeo

 

Io non so se si tratta di vittime di terrorismo psicologico, se è un affresco dipinto in malafede per scopi politici o se a trionfare è una semplice (ignorante) paura per il diverso. Fatto sta, che il servizio andato in onda qualche sera fa sul TG1 è qualcosa di vergognoso. Il nostro maggiore telegiornale nazionale dovrebbe informarsi sul tipo di approfondimento che sta facendo vedere all’Italia, prima disputare sentenze.

 

Si scrive della trasmissione di approfondimento Tv7, che nella consueta puntata del venerdì (il 20 settembre per l’esattezza) ha mandato in onda un servizio su Veronetta, quartiere universitario di Verona.

 

Veronetta viene descritta come una specie di Bronx cinematografico, una parte di città in cui gli italiani devono avere paura a muoversi di notte, perché potrebbero ‘invadere’ lo spazio abitato dai migranti e in questo modo rischiare di essere aggrediti.

 

Raramente sento tante falsità tutte insieme.

 

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Lug 15 2016

PROFUGHI: TANTI EINSTEIN O TANTI KABOBO?

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 00:08

 

“I rifugiati hanno competenze. Essi meritano i nostri sforzi. Einstein era un rifugiato. Non dobbiamo dimenticarlo”, lo ha detto il capo dell’ UNHCR, Filippo Grandi, durante una conferenza congiunta sull’integrazione dei beneficiari di protezione internazionale a Parigi.

 

Avevamo dei novelli Einstein e non lo avevamo capito. Pensa te. E’ noto come Albert passasse le giornate a molestare ragazze nelle piazze di Princeton.

 

Fare questo tipo di analogia tra gruppi differenti che si trovano, casualmente, in condizioni simili, è oggettivamente sciocco, quando poi questa analogia la si fa tra gli Ebrei in fuga dall’Europa durante o poco prima la Seconda Guerra e gli afro-asiatici di oggi è singolare. Per non dire spericolato.

 

Mettendo da parte sia il ragionamento morale (gli africani e tutti i non siriani non scappano dalla guerra) che quello del diritto-dovere di ogni nazione di conservare la propria identità, andiamo a vedere il Quoziente Intellettivo tra gli Ebrei fuggiti dall’Europa (Einstein) e poi tra gli attuali ‘profughi’.

 

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