Mar 15 2016

GILBERTO ONETO: ISLAM DOVE È PASSATO DISTRUGGE OGNI ALTRA RELIGIONE, CULTURA E IDENTITÀ.

Category: Islamgiorgio @ 08:05

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La vitalità della morte.

Il Sycios angulatus è una pianta infestante che striscia, radica e si arrampica con devastante vitalità: dove si insedia uccide ogni altra presenza vegetale e ricopre tutto con un triste manto verdastro nei mesi caldi e con un groviglio di seccume nei periodi
freddi. Non c’è verso di fermarla se non tagliandola o estirpandola sistematicamente, stagione dopo stagione. Dove questo non viene fatto, la mala pianta
occupa e distrugge tutto: ci sono colline, edifici e paesaggi interi che ne vengono ricoperti e desertificati. Sparisce ogni differenza, ogni colore, ogni segno di vita e di vitalità.

 

Dove arriva l’Islam fa lo stesso: distrugge ogni altra religione, cultura e identità, e ricopre tutto con il manto grigio e uniforme della mortifera osservanza coranica. In 14 secoli ha annientato civiltà antiche, ricche che erano stati straordinari capitoli della storia del mondo.

Il paradigma del suo atteggiamento nei confronti della cultura e della libertà intellettuale (e della libertà tout court) si trova nella vicenda delle biblioteca di Alessandria, la più vasta raccolta di opere dell’antichità, completamente distrutta nel 646 dal califfo ’Amr ibn al-’Âs, sostenendo che dovessero essere eliminati tutti i libri, sia che dicessero cose diverse dal Corano (e perciò dannosi) o che contenessero cose coerenti col Corano (e perciò superflue). Se ne sono andati in fumo migliaia di volumi provocando il più grande danno mai fatto alla cultura universale.

 

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Mar 14 2016

GLI STATALISTI FANNO I “BUONI SAMARITANI” SOLO COI SOLDI DEGLI ALTRI

Category: Società e politicagiorgio @ 00:01

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Di MATTEO CORSINI

 

“Potrei ricorrere alla difesa dell’immigrazione dicendo che abbiamo bisogno degli immigrati per pagare le pensioni dei nostri figli. Ma, di fronte alle immagini di coloro che fuggono la guerra e la morte, preferisco appellarmi alla buona e vecchia solidarietà del Buon Samaritano. Lei dice: deve essere un fatto spontaneo e del tutto privatistico. Non sono d’accordo. Come penso, del pari, che quando Papa Francesco si augura che ogni parrocchia accolga un rifugiato, dice cosa nobile e giusta, ma che rimane al livello privatistico. Quando il numero di rifugiati tocca i milioni, c’è bisogno di creare lavoro e dare accesso ai servizi pubblici. L’approccio non può più essere spontaneo, ma deve coinvolgere lo Stato e i fondi pubblici; che un giorno saranno rimpolpati – è già successo – dai contributi e dalle tasse pagate dagli immigrati”.

Rispondendo a un lettore in merito al tema dell’immigrazione, Fabrizio Galimberti ha usato le argomentazioni che ho riportato per difendere l’apertura delle frontiere.

Non condivido praticamente nulla di quello che sostiene.

 

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Mar 13 2016

Le 5 MOSSE CONTRO NUOVI SBARCHI

Category: Padania e dintorni,Società e politicagiorgio @ 00:05

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di GILBERTO ONETO

 

Sono cinque i principali gruppi dimotivazioni che vengono solitamente fuori per giustificare l’immigrazione:

 

1) che pone rimedio alla nostra denatalità,

2) che i nuovi cittadini pagheranno le nostre pensioni,

3) che gli immigrati fanno i lavori che gli Italiani non vogliono più fare,

4) che abbiamo il dovere della solidarietà, e

5) che la società multirazziale è l’ineluttabile futuro di tutti.

 

Vediamo di esaminare ogni singolo punto.


 

1 – Da noi c’è troppa gente, in Padania ci sono 230 abitanti per chilometro quadrato ma le aree abitabili di pianura e di collina sono meno
di due terzi del totale, e qui la densità è largamente superiore a quella di tutti gli altri Paesi europei: in provincia di Venezia ci sono 341 abitanti per chilometro, a Como 375, a Genova 570 e in quella di Milano 1.455, come a Hong Kong o Singapore.

 

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Mar 12 2016

TIZIANO ZANELLA: “LA XE BONA, CALDA E BEA: LA FRITOA DE ZANEA”… IERI – “CHI PARLA DI CRISI PASSI PER IL KENYA”…OGGI

Category: Persone e personaggi,Veneto e dintornigiorgio @ 00:01

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Tiziano Zanella

 

La xe bona, calda e bea: la fritoa de Zanea”.

 

Un nome, una garanzia per l’attività di Tiziano Zanella, titolare di due pasticcerie: una in viale Dal Verme e l’altra in viale Trieste. Ieri mattina ( 1 aprile 2012) in Fiera ha ricevuto il titolo di maestro artigiano “ad honorem”.

 

La sua è una storia fatta di farine, zucchero che alla fine si sono incrociate con la fede.

Sì, prima con un pellegrinaggio a Medjugorje e poi con le apparizioni mariane a Poleo. E, nell’arco di pochi anni, sono diventato terziario francescano.

 

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Mar 11 2016

IL GIAPPONE SENZA LE DONNE…

Category: Economia e lavorogiorgio @ 00:15

Steve Jobs

 

 

Steve Jobs, grandissimo e genio visionario fondatore della APPLE,

parlò negli anni ’80 di come, a dispetto del successo economico,

il Giappone sarebbe stato a lungo termine indebolito dal punto di vista economico,

per il loro continuo confinare a ruoli minori le donne.


Mar 10 2016

LA LIBERTÀ DI STAMPA APPARTIENE AL POPOLO

Category: Media e informazionegiorgio @ 00:07

 

Libertà

 

 

I giornali possono appartenere a persone o società, ma la libertà di stampa appartiene al popolo.

 


Mar 09 2016

IL GIORNALISTA QUASI PERFETTO: COME SI RICONOSCE UN BUON GIORNALISTA?

Category: Libri e fonti,Media e informazionegiorgio @ 00:01

 

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IL GIORNALISTA QUASI PERFETTO.

 

Di David Randal

 

Editore Laterza

 

E fatto bene, ed è un ottimo strumento per capire il contenuto dei giornali, il giornalismo e il suo ambiente.

Ti allego alcune pagine del primo capitolo.

Come vedrai, è pieno di nomi di giornalisti italiani……….

 

COME SI RICONOSCE UN BUON GIORNALISTA?

 

Le uniche qualità per avere successo nel giornalismo sono un’ astuzia da roditore, modi accettabili e un po’ di abilità letteraria.

(Nicholas Tomalin)

 

Gli eroi del giornalismo sono i cronisti. Quello che fanno è scoprire le cose.

Arrivano per primi, nel caos del presente, battendo alle porte chiuse, a volte correndo dei rischi, e catturano l’inizio della verità. Se non lo fanno loro, chi dovrebbe farlo? I direttori? I commentatori? C’è una sola alternativa ai cronisti: accettare la versione ufficiale, quella che i poteri economici, i burocrati e i politici scelgono di darci. Dopotutto, senza i cronisti, che cosa saprebbero i commentatori?

 

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Mar 08 2016

DATA DELLA MORTE DI GESÙ CRISTO

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 00:14

 

Velasquez - Cristo in croce

 

 

Durante alcuni scavi nell’antica Città dell’Aquila, in Italia, venne trovata una lamina di rame dentro un antico vaso di marmo. Fu il Commissario alle Arti dell’esercito francese a scoprirla. Scritta originariamente in ebraico, venne tradotta in francese nel 1810. Sul rovescio di questa lamina di rame, è incisa questa frase: «Una lamina simile viene mandata a ogni tribù». Al tempo della sua scoperta, la lamina di rame venne conservata nella sacrestia della Chartem (Certosa).

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Mar 07 2016

UNABOMBER: LA SCANDALOSA VICENDA DI ELVO ZORNITTA – TRASFORMATO IN MOSTRO DAI GIUDICI CHE AIUTAVO

Category: Cronaca e notizie,Giustizia Legula e Leguleigiorgio @ 02:31

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Elvo Zornitta

 

di Stefano Lorenzetto

 

INTERVISTA A ZORNITTA

 

Elvo Zornitta racconta cinque anni di calvario: “Davo suggerimenti su dove cercare la nitroglicerina. Sono diventati prove contro di me”

 

Per il suo primo Natale da Elvo Zornitta, dopo cinque interminabili anni in cui agli occhi del mondo intero è stato Unabomber, non potrà dormire nella mansarda della sua città natale, Belluno, sopra la casa degli anziani genitori, dov’era solito portare la famiglia per le feste. «L’ho dovuta vendere». Non è bastato, non basterà. Il padre e la madre, ottantatreenni, sono stati costretti a cedere anche la loro casa di vacanza al mare, a Bibione, per aiutarlo a pagare le spese affrontate nell’estenuante battaglia giudiziaria. Non è bastato, non basterà.

 

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Mar 06 2016

EGITTO: L’UNIVERSITA’ AL AZHAR DEL CAIRO PUBBLICA UN LIBRO CHE INCITA AL LINCIAGGIO DEI CRISTIANI

Category: Islamgiorgio @ 00:12

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Moschea di Al-Azhar

 

Si chiama “shirk”, idolatria, il peccato che l’islamismo considera il più imperdonabile da parte di Allah. E’ questa l’accusa terribile che un eminente accademico e teologo dell’Università di al Azhar ha appena scagliato contro il cristianesimo.

Secondo la visione islamica fondamentalista, anche solo affermare che “Gesù Cristo è figlio di Dio” è politeismo passibile della pena di morte.

Il libro Contro i cristiani, pamphlet inquisitorio dietro alla pretesa di essere un “Rapporto scientifico”, porta la firma di Muhammad Imarah, membro del comitato scientifico di Al Azhar e dell’Islamic Research Academy dell’ateneo, il più prestigioso dell’intero mondo islamico.

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Mar 05 2016

DONNE CRISTIANE EGIZIANE COSTRETTE A SPOSARSI E A CONVERTIRSI ALL’ISLAM

Category: Cristiani e Cristianesimo,Islamgiorgio @ 08:50

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Questa e’ una storia che va avanti da molto tempo. Abbiamo gia’ dedicato spazio in passato ad episodi del genere; notare come questo sia “facilitato dal governo Egiziano”.

 

Donne Cristiane Egiziane costrette a sposarsi e a convertirsi all’Islam“, di Cindy Ortiz per Baptist Press, 14 Dicembre:

 

WASHINGTON (BP) — Secondo due recenti rapporti, diverse donne Cristiano-Copte in Egitto stanno venendo costrette a sposarsi e a convertirsi all’Islam e tutto questo farebbe parte di un vasto schema di persecuzione contro i Cristiani facilitato dal governo Egiziano.

 

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Mar 04 2016

GRAN BRETAGNA: ALLE PERSECUZIONI NON C’È MAI FINE! LICENZIATA PROF.SSA PER “BULLISMO CRISTIANO”

Category: Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:29

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Olive Jones

 

Neppure il clima natalizio è riuscito ad arrestare l’ondata discriminatoria che sta colpendo i cristiani nel Regno Unito. Questa volta è toccata a Olive Jones, insegnante di matematica con esperienza ventennale.

Da quattro anni la professoressa Jones ha scelto di dedicarsi all’insegnamento a domicilio di ragazzi gravemente ammalati o con particolari disturbi psichici.

Per tale incarico ha ricevuto un contratto part-time di 12 ore settimanali dalla Oak Hill Short Stay School e dai Servizi Scolastici del Comune di North Somerset.

 

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Mar 03 2016

UN CONTADINO VENETO URLA….

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:02

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Un contadino veneto urla:  “ No sta bere st’ acua che ga caga dentro le vache”.

L’uomo in ginocchio risponde: “ Sono un musulmano, non ti capisco.  Se non parli la sacra lingua dell’islam, almeno parla in italiano”

E il contadino:  “Ho detto utilizza le due mani, così  bevi meglio”

 


Mar 02 2016

UNA COPIA VENETA DECIDE DI PASSARE LE FERIE AI CARAIBI

Category: Monade satira e rattatuje,Veneto e dintornigiorgio @ 00:19

 

Villas on the green tropical beach with steps into water

Villas on the green tropical beach with steps into water

 

Na copia veneta la decide de passar le ferie ai Caraibi

 

Na copia veneta la decide de passare le ferie ai Carabi, ne lo steso albergo dove ì xera ‘ndati in viajo de nosse 20 anni prima, ma par problemi de lavoro la mojer no poe partire col mario e a rivera’ dopo un pochi de giorni

 

Quando l’omo riva, el và dentro ne a camera dell’hotel el vede che ghe ze un compiuter co internet.

 

El decide de mandarghe na mail a so mojer, ma el sbaglia indirisso e sensa valerlo la manda da neltra parte.

 

A mail a vien ricevua da na vedova che xera pena rientrà dal funerae de so marìo e che a decide de vedere i messagi ricevui de cordoglio.

 

EI fioeo de a vedova pena rivà casa el trova so mama svenua davanti al compiuter e, sol video, el vede a mail che a gaveva pena leto.

 

«Cara sposa, so rivà. Tuto ben. Probabilmente te sarè sorpresa de ricevere me notissie via mail, ma anca qua adesso i ga el compiuter par mandare i messaggi ae persone care. Pena che so rivà me so assicurà che fosse tuto a posto anca par ti par quando te rivarè venere che vien. No vedo l’ora de vederte e spero che el to viajo sia tranquio come el mio.»

«N.B. No sta portarte tanti vestiti parchè qua fa un caldo Infernale.»

 

El to caro marìo

 


Mar 01 2016

PRIMO DI MARZO 2016, SI FESTEGGIA IL CAPODANNO VENETO

Category: Venetismo,Veneto e dintornigiorgio @ 00:03

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Il primo marzo è sempre stato considerato nella storia della Repubblica Veneta il capodanno veneto;  nei documenti e nei libri di storia si trovano le date relative ai mesi di gennaio e febbraio seguite da “more veneto” per sottolineare questa peculiarità veneta: incominciando l’anno veneto il primo di marzo, gennaio e febbraio erano gli ultimi mesi dell’anno passato (si veda, come esempio, la data del comunicato).

 

Il capodanno veneto originariamente era stato fissato al 25 marzo, giorno della fondazione di Venezia (421),  per i credenti giorno dell’annunciazione del Signore,  e, secondo una leggenda greca, giorno della creazione del mondo; in un secondo tempo fu anticipato al primo marzo per comodità di calcolo.

 

Emblematico quanto successe il 9 marzo 1510 nel luogo ove adesso sorge il Santuario della Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza (Tv), la Madonna apparve a un contadino del posto e gli disse “Bon dì e bon ano!”

 

Per la verità nelle tradizioni delle nostre comunità un ricordo del capodanno veneto ha continuato, magari inconsciamente, ad essere presente: pensiamo al “bati marso”, al “brusar marso”, ai botti prodotti spontaneamente con il carburo… Un altro tassello della nostra storia e della nostra identità che va valorizzato, anche per onorare il Serenissimo Bepin Segato che più di ogni altro si era impegnato per riproporre questa festa.

 

Recentemente  è stato festeggiato in diverse città venete  il capodanno cinese (è l’anno del Cavallo); l’ 11 febbraio gli amici tibetani hanno festeggiato il loro capodanno (Losar) e per tutti noi è stato un momento per ribadire la nostra solidarietà alla  nazione del Tibet  vergognosamente calpestata dalla Cina;  non parliamo poi delle ricorrenze e delle celebrazioni  di altri popoli, di altre religioni  (si pensi solo al Ramadan): e allora un bel “Viva San Marco”  per ricordare e festeggiare l’arrivo del nuovo anno veneto. (Ettore Beggiato)

 

 


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