Feb 21 2015

LA QUESTIONE VENETA: NASCE GIA’ DAL 1866 E DALLA DISPERAZIONE DELLE CLASSI RURALI

VENETI POVERTA

La misera realtà del Veneto dopo l’unità d’Italia

 

 

Siccome non siamo padroni della nostra storia, finiamo per vivere, noi veneti, in un continuo presente, dato che pochi di noi sanno quelle che erano le aspirazioni dei nostri Padri, e quindi anche il movimento che promosse la nascita della Liga veneta, lo si ritiene, a torto, privo di radici profonde, mentre, in realtà, l’autonomismo o l’indipendentismo, sono aspirazioni che, come fiumi carsici, corrono sotto terra, per poi riemergere prorompenti.

Quindi dagli anni ’80 del ‘900, possiamo risalire ai giorni susseguenti l’annessione con un referendum farsa (questo bisogna ricordarlo ogni volta).  I quell’epoca intorno a Montagnana, ad esempio, verso Casale, i braccianti si impossessarono delle terre incolte e se le picchettarono, mentre lo stato le aveva cedute ai grossi proprietari fondiari. Ne nacque una rivolta, arresti, con con conseguenti condanne durissime ed espatri forzati.

 

 

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Feb 20 2015

OLIVETTI NON ERA UN MARXISTA: L’IMPRENDITORE FILOSOFO DI IVREA SI ISPIRAVA AL PERSONALISMO DI MOUNIER E ALL’ANTROPOSOFIA DI STEINER. ERA UN’IDEALISTA PRATICO, NON UN MATERIALISTA DIALETTICO

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ADRIANO OLIVETTI ERA UN IDEALISTA PRATICO: Credeva “nel potere illimitato delle forze spirituali” . Esprimeva un pensare e un agire tutt’altro che marxisti

 

 

 

di Luca Negri

 

Ci piace pensare che vi sia qualcosa di provvidenziale dietro la riscoperta della figura e dell’opera di Adriano Olivetti. Dopo anni di semi oblio questo grande italiano torna finalmente attuale, o meglio ci si accorge della sua mai tramontata ed urgente attualità. Eccolo infilato nel pantheon delle personalità ispiratrici sia da Matteo Renzi che da Giorgia Meloni, dunque da ciò che resta della Sinistra e della Destra, quasi a confermare la decomposizione di quella dicotomia tutta otto-novecentesca.

 

Certo è che le nuove leve della politica italiana non fanno seguire alle parole i fatti, come degni continuatori delle leve ormai rottamate. Il nome di Olivetti, accanto a quelli di un Mazzini, di un La Pira, di un Longanesi, fa, come si dice, fine e non impegna. Non impegna, perlomeno, rampanti quarantenni come Renzi.

 

 

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Feb 19 2015

L’ESTINZIONE DEI NEANDERTHAL? MOLTE PROVE SONO NELLA GROTTA SOLINAS DI FUMANE

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La Grotta Solinas  di Fumane è uno dei siti archeologici europei più importanti sull’uomo di Neanderthal

 

FUMANE. L’università di Oxford retrodata la scomparsa di questo ominide grazie ai reperti trovati nella Valle dei Progni. La fine di questa specie è stata spostata a 40mila anni fa: «Il sito preistorico ha svolto un ruolo importante per queste indagini»

 

La Grotta di Fumane è uno dei siti archeologici europei più importanti sull’uomo di Neanderthal

 

L’estinzione dell’uomo di Neanderthal è stata retrodatata a 40mila anni fa, in base agli ultimi studi eseguiti da un team dell’università inglese di Oxford, guidato dal professor Tom Higham. La notizia è apparsa in questi giorni sulla rivista britannica «Nature» e ha fatto subito clamore nel mondo scientifico.

 

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Feb 18 2015

COME SI CHIAMANO I VENETI ITALIOTI?

Category: Società e politica,Venetismo,Veneto e dintornigiorgio @ 01:12

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di LUCIO CHIAVEGATO

 

 

Definizione di ITALIOTA

 

Individuo di provenienza diversa nord sud isole comprese, di estrazione politica varia, dx sx centro, che sponsorizza l’unità di taglia ed avversa in tutte le maniere l’indipendenza del proprio popolo al fine di conservare i propri privilegi acquisiti e di continuare a sfruttare il lavoro altrui per scopi privati.

 

Detto questo ora analizziamo la situazione Veneta.

 

Una regione italiana che, malgrado la crisi, il centralismo romano e la politica italiota è riuscita a distinguersi per capacità produttive, benessere sociale e alla competizione economica.

 

Gli ultimi scandali del Mose hanno portato a galla ciò che molti non volevano vedere e hanno fatto capire che anche nella nostra terra la politica del compromesso e del malaffare, legato agli appalti e alla politica, caratteristica tutta itagliana, ha ormai messo radici salde nella società Veneta.

 

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Feb 17 2015

SOGNO UN VENETO LIBERO, VENEZIA CAPITALE E UN’EUROPA

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di MAURIZIO DEL MASCHIO

 

Egregio Direttore, ho letto con attenzione l’articolo il cui incipit costituisce l’oggetto di questa mia e-mail.

Sono fieramente Veneziano, come ha il diritto di sentirsi chi, come me, lo è da sette generazioni per parte di padre e i suoi antenati materni erano già a Venezia nel Quattrocento, essendo stati ascritti nell’Albo d’Argento della Serenissima. Ne condivido il contenuto, in particolare l’affermazione che la pluralità di gruppi indipendentisti non è di per sé né un bene né un male. Peraltro, è un male se si configura come un’accozzaglia di rozzi gruppuscoli l’un contro l’altro armato, che vogliono imporre il proprio punto di vista, che si ritengono depositari della verità, che si sentono portatori del verbo venetista migliore. Con questo velleitarismo non si va da nessuna parte e si fa il gioco della potenza dominante.

 

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Feb 16 2015

GRANDE VERONA

Category: Verona cultura variagiorgio @ 00:05

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La collina di Castel San Pietro con il Teatro Romano e la Chiesa di San Siro e Libera

 

 

O  grande Verona,

città un tempo reputata addirittura seconda

dopo la famosa Atene di Platone per l’abbondanza dei sapienti,

perché non hai esaltato il tuo Santo con potente eloquenza?

Perché non hai divulgato se non in poesia almeno in prosa

i miracoli che Iddio ha operato per mezzo di lui?….

 

Grande Verona addio!

Che tu viva nei secoli per sempre 

E le genti celebrino perennemente nel mondo il tuo nome.

 

(O autem magna Verona, villa quondam Platonica illa Athenis vel altera pre multitudine sapientium estimata, grandisonis sanctum tuum quare non extuleras modis? Cur mirabilia, quae per eum Deus fuerat operatus, etsi non metrico stilo vulgaras saltem prosaico?)

 

 

Raterio (episcopo di Verona dal 931-933; 946-948;  962-968 ).   

(Liegi, intorno all’887 – Namur, 25 aprile 974) è stato un vescovo, predicatore e scrittore belga autore di opere in lingua mediolatina.

 

 

 

 


Feb 15 2015

IL REFERENDUM DEL 1946? MAI TERMINATO: LA REPUBBLICA ITALIANA LEGALMENTE NON ESISTE

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Anche il 2 giugno 2014  si festeggerà la vittoria del “SI'”  a favore della Repubblica contro la Monarchia del referendum del 1946. Peccato che non sia mai avvenuto per certo!

 

Infatti risulta  dalle leggi del tempo che prima di proclamare la vittoria  dovevano ancora votare Istria, Dalmazia e isole adriatiche, territori veneti ancora legalmente italiani, che avrebbero potuto ribaltare il risultato.

 

Non solo i risultati non potevano essere ancora dichiarati come definitivi, ma nella notte dello spoglio 2 milioni di voti pro-repubblica comparvero all’improvviso dopo una strana interruzione per ore nello spoglio.

Ed in effetti  circa 1,5 milioni di schede di voti pro-monarchia sono state rinvenute  a Napoli ufficialmente 50 anni dopo, schede che state fatte distruggere dal governo Dalema del 1998.

 

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Feb 14 2015

OBAMA E RENZI SONO UNITI NELLO STESSO KARMA

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 20:46

 

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OBAMA E RENZI SONO UNITI NELLO STESSO KARMA: TUTTO QUELLO CHE TOCCANO LO TRSFORMANO IN MERDA

 

 

 

 


Feb 14 2015

MICHELORIE DI ALBAREDO D’ADIGE UNA DARSENA DI EPOCA ROMANA SPUNTA DA SCAVI AL GASDOTTO

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 01:02

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Il pozzo venuto alla luce al centro del sito archeologico di età romana scoperto a Michellorie di Albaredo d’Adige

 

 

Verona

L’intervento eseguito dalla Snam ha portato alla luce un approdo fluviale a ferro di cavallo con magazzini  e attività di lavorazione del grano.

 

Un piccolo approdo fluviale per le imbarcazioni, con tanto di magazzini ed attività di lavorazione del grano, nella Michellorie romana. Il gasdotto dei record Zimella-Cervignano d’Adda (Lodi) continua a restituire tesori agli archeologi.

Ancora una volta, com’era successo per gli scavi di Oppeano e Palù, i lavori per la posa del metanodotto più lungo d’Europa hanno dato infatti la possibilità agli studiosi di avanzare ipotesi interessanti sulla storia antica dei paesi della Bassa.

Nel corso del 2014 la società «Snam Rete Gas», che sta finanziando la costruzione del gasdotto da 170 chilometri che parte dal Basso veronese e raggiunge il Lodigiano (in Lombardia), ha effettuato la bonifica archeologica di un’area di 400 metri quadrati nella frazione di Michellorie, a sud est del centro di Albaredo.

 

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Feb 13 2015

IL POPOLO ITALIANO

Category: Libri e fonti,Popoli e nazioni,Società e politicagiorgio @ 00:08

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Vi segnaliamo un interessante libro di uno scrittore inglese Martin Solly che nel 1995 analizzava la società italiana partendo dal dato di fatto dello scarso o finto patriottismo che ci contraddistingue.

 

Il libro si chiama: “Xenophobe’s guide to the Italians” , ancora una volta autori stranieri (il più importante fu certamente lo storico Smith) vedono cose nella nostra finta patria che noi autoctoni non riusciamo a vedere.

 

Vi trascrivo integralmente l’introduzione così da capire tutto il senso del libro.

 

 

IL POPOLO ITALIANO

 

Gli italiani non sono un’etnia definita, ma un insieme di popolazioni differenti.

 

Tendono a pensare a se stessi e agli altri in primo luogo come romani, milanesi, siciliani o fiorentini, e in seguito come italiani.

 

Molto poco unisce Torino a Bari, o Napoli a Trieste, eccetto l’autostrada, la ferrovia e la Chiesa Cattolica.

 

Ogni tanto gli italiani cercano di comportarsi come una nazione e fanno grossi sforzi per essere nazionalisti, per esempio quando la nazionale di calcio riscuote successi durante il campionato mondiale.

 

Ma principalmente gli italiani si sentono tali quando sono all’estero: in una gelateria di Melbourne in Australia, in una miniera belga o ad una partita di calcio negli Stati Uniti.

 

L’identità è importante per gli italiani. Forse proprio perchè sono piuttosto insicuri della loro italianità e non esattamente in grado di dire cosa significhi, sentono invece fortemente le loro radici.

 

“Di dove sei?” è una domanda importante per un italiano e richiede una risposta esauriente. Diversamente da un inglese o da un americano, nessun italiano è mai in imbarazzo quando questa domanda gli viene posta.

 

Gli italiani sanno esattamente da dove vengono, e portano quel luogo con sè per tutta la vita.

 

Dichiarare la propria origine è strettamente connesso con il concetto chiave del “campanilismo” che letteralmente significa “fedeltà al proprio campanile” ; in pratica esso presuppone il pensare che la propria città natale sia la migliore del mondo.

 

Gli italiani amano la loro città di origine e trovano difficile esserne allontanati. Questo attaccamento alla città, comunque, presuppone grande concorrenza, che è particolarmente forte tra paesi, città, provincie e regioni vicine.

 

La rivalità è così accesa che spesso gli italiani non hanno tempo per altro, perchè sanno bene che quelli di altre famiglie, paesi, città o regioni non sanno comportarsi come si deve e sono inaffidabili. Come sarebbe bella l’Italia senza gli altri italiani!

 

Tratto da Martin Solly; Xenophobe’s guide to the Italians , Orsham, Ravette Books, 1995

 

 

Fonte: Briganti.info del 6 febbraio 2015

Link: http://briganti.info/il-popolo-italiano/

 

 


Feb 13 2015

I PARTIGIANI ALLEATI DEI NAZISTI, UN’ALTRA STORIA ITALIANA RIMOSSA

Category: Libri e fonti,Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:06

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E’ da poco uscito il nuovo libro di Roberto Gremmo “I partigiani alleati dei nazisti – Il “Battaglione Davide” dalla Resistenza astigiana alla Risiera di Trieste”.

Dalla sintesi che riportiamo qui sotto, si tratta di uno studio veramente importante che documenta una vicenda finora dimenticata o rimossa: la storia drammatica di centinaia di contadini del Monferrato e delle Langhe che avevano disertato i bandi di Mussolini per diventare poi ‘kapo’ per i nazisti al Lager della Risiera di Trieste al seguito d’uno spericolato avventuriero.

 

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Feb 12 2015

SEGNALE DELLA CRESCITA: ACCENDERE I CERI PER SPERARE NEL FUTURO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 03:01

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di LUIGI CORTINOVIS

 

Uno, due anni fa le agenzie lanciavano notizie in cui si conteggiavano le ore di cassa integrazione in centinaia di milioni. Ora, quei sussidi stanno finendo ed il conteggio è diverso.

 

L’onda lunga della crisi ne sposta gli effetti dalla cassa integrazione ai licenziamenti. E’ il quadro tracciato dalla Fim-Cisl della Lombardia, il cui segretario generale Nicola Alberta parla di “preoccupante impennata del 72% dei licenziamenti rispetto a fine giugno”.

 

Sono 1.633 le aziende – secondo quanto riportato dall’Ansa – che anche nel secondo semestre 2014 hanno dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali. Oltre 40.000 i lavoratori coinvolti e di questi ben 5.843 sono stati licenziati.

 

Presto, nella Lombardia si ricorrerà ai metodi siciliani:

“«Sembra un parodosso  – dice il signor Gambino, titolare di una cereria di Catania – ma è grazie alla crisi se quest’anno sto vendendo più candele rispetto al passato. La gente viene e mi dice: “Mi dia un cero, così vado in chiesa, lo accendo e prego perché la mia situazione familiare migliori”».

 

 

Fonte: tratto da MIGLIOVERDE

LINK: http://www.miglioverde.eu/ecco-il-31-segnale-della-crescita-accendere-i-ceri-per-sperare-nel-futuro/

 


Feb 12 2015

DON MILANI INDIPENDENTISTA: VENTIMILA SANMARINI, LA PROFEZIA DELLA SOVRANITÀ DEI POPOLI. DA DON MILANI A SALVADORI –

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 La scuola di don Milani

 

 

Nella bella Sala Paladin del Palazzo Moroni, si è tenuta nei giorni scorsi la presentazione del saggio “Ventimila Sammarini” – “ La Profezia sulla inevitabile sovranità dei Popoli di tutto il mondo, vista da Don Milani, da Don Giussani e dalla Toscana” (Ed. Il Cerchio”, Rimini 2014)

 

Ha aperto i lavori il dott. Manrico Casini Velcha,  Segretario Generale del Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana di Vicchio di Mugello (Fi). L’oratore ha illustrato le parti salienti della vita del Profeta di Barbiana, dalla agiata e ricca giovinezza al Seminario, mettendo in evidenza il grande Servizio che ha reso – da Sacerdote fedelissimo – alla Chiesa, anche promuovendo la Scuola di Barbiana. Ma Don Lorenzo Milani oggi emerge, soprattutto, per le Profezie testimoniate da Alessandro Mazzerelli.

 

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Feb 11 2015

E’ NATA PRIMA LA MAFIA O L’UNITÀ D’ITALIA

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Teano: Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II

 

 

di Valerio Rizzo

 

Prima dell’Unità d’Italia esisteva la Mafia?

Saviano, durante la trasmissione “Vieni via con me” andata in onda su Rai 3 lo scorso anno, ha narrato la leggenda dei tre cavalieri: Ossso, Mastrosso e Carcagnosso, ma questa è appunto una leggenda!

 

Partiamo dalle parole del giudice Rocco Chinnici che, negli anni ’80, durante un’ intervista affermò:

 

prima di occuparci della mafia del periodo che va dall’unificazione del Regno d’Italia alla prima guerra mondiale e all’avvento del fascismo, dobbiamo brevemente, ma necessariamente, premettere che essa come associazione e con tale denominazione, prima dell’unificazione non era mai esistita, in Sicilia. La mafia nasce e si sviluppa subito dopo l’unificazione del Regno d’Italia”.

 

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Feb 10 2015

IMMIGRAZIONE, ERA TUTTO PREVISTO: FAREMO ARRIVARE IN MASSA IMMIGRATI, CI SERVIRANNO PER RILANCIARE LOTTA DI CLASSE.

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Valter Veltroni e Achille Occhetto 

 

 

ALLE ORIGINI DI ‘MARE NOSTRUM’

 

C’è una data, che tutti coloro che andranno a votare contro se stessi, cioè per i partiti che hanno favorito l’invasione extracomunitaria, in particolare coloro che in buona fede votano per l’ex PCI, il cosiddetto Partito Democratico.

 

Questa data è il 18 settembre 1988. Perché ? Che accadde ? Dove ?

 

Il luogo è Campi Bisenzio, un comune confinante con Firenze, l’evento è il Festival Nazionale de “L’Unità” , un Festival importante, ove si presentava alle “masse” il nuovo segretario nazionale Achille Occhetto.

Era un Festival per qualche verso diverso a tutti gli altri, erano scomparsi i gazebo dei paesi dell’Est, al loro posto c’erano quelli di varie industrie, anche multinazionali…

Mi colpì la cucina multietinica – anche questa era una novità – e uno sparuto gruppetto di anziani, meno di dieci, che ascoltavano l’oracolo di un alto esponente del partito, un parlamentare presente anche in questa legislatura, che avevo conosciuto da ragazzo nei primi anni sessanta.

Mi avvicinai ed ascoltai :

Compagni, vi vedo preoccupati, ma non ne capisco la ragione… il Partito si è mosso. Sì all’Est siamo in crisi e può anche darsi che salti tutto per aria… Ma da noi non succederà niente. Per certi versi anzi è meglio… non ci potranno più accusare di essere i servi di MoscaDal prossimo anno faremo arrivare in massa gli extracomunitari, ci serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica.”

 

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