Il pensiero economico socialista e Marx, Marx e i Classici, sfruttamento e valore, il plusvalore, le proposizioni di Locke, la trasformazione del valore in prezzi, innovazioni monetarie…
Karl Marx nasce nel 1811 a Treviri, figlio di avvocato ebreo ma che si sentiva tedesco, viene inscritto all’università ma non ebbe ottimi risultati. Si laureò con una tesi in filosofia “Sulle differenze tra la filosofia di Democrito e di Epicuro“. Si sposa, e scrive su dei giornali entrando in collaborazione con la sinistra hegeliana. Ogni suo scritto veniva censurato. Gli offrono di collaborare con gli “annali Franco-tedeschi” e viene nuovamente censurato. In Francia conosce Proudhon e si lega a Frederic Engels, benestante che lo mantiene. Viene cacciato dalla Francia e lo ritroviamo nel 1848 a Bruxelles per il manifesto del partito comunista. Anche qui viene condannato ed insieme ad Engels si ritirava definitivamente a Londra dove scrive “il Capitale”. Lì organizza nel 1864 la “I internazionale” dove si trovarono Proudhon, Backmin anche Mazzini che quando saprà di cosa si tratta si ritirerà. Nel 1871 in Francia c’è la Comune, governo socialista represso nel sangue. Ci fu un conflitto tra Backmin e Marx che culminò con il fallimento della “I internazionale” (1876). Dopo avere lavorato tutta la vita al “Capitale”, morì a Londra.
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