Dic 13 2009

Marx e il concetto di struttura economica

Category: Economia e lavorogiorgio @ 21:16

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Il pensiero economico socialista e Marx, Marx e i Classici, sfruttamento e valore, il plusvalore, le proposizioni di Locke, la trasformazione del valore in prezzi, innovazioni monetarie…

Karl Marx nasce nel 1811 a Treviri, figlio di avvocato ebreo ma che si sentiva tedesco, viene inscritto all’università ma non ebbe ottimi risultati. Si laureò con una tesi in filosofia “Sulle differenze tra la filosofia di Democrito e di Epicuro“. Si sposa, e scrive su dei giornali entrando in collaborazione con la sinistra hegeliana. Ogni suo scritto veniva censurato.
Gli offrono di collaborare con gli “annali Franco-tedeschi” e viene nuovamente censurato.
In Francia conosce Proudhon e si lega a Frederic Engels, benestante che lo mantiene. Viene cacciato dalla Francia e lo ritroviamo nel 1848 a Bruxelles per il manifesto del partito comunista.
Anche qui viene condannato ed insieme ad Engels si ritirava definitivamente a Londra dove scrive “il Capitale”. Lì organizza nel 1864 la “I internazionale” dove si trovarono Proudhon, Backmin anche Mazzini che quando saprà di cosa si tratta si ritirerà.
Nel 1871 in Francia c’è la Comune, governo socialista represso nel sangue. Ci fu un conflitto tra Backmin e Marx che culminò con il fallimento della “I internazionale” (1876). Dopo avere lavorato tutta la vita al “Capitale”, morì a Londra.

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Dic 13 2009

IL 2012 DEGLI ANTICHI ROMANI. PAGANI E CRISTIANI IN UN’EPOCA DI ANGOSCIA

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 19:06

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Nel suo saggio – diventato ben presto un classico della storia religiosa romana – “Pagani e cristiani in un’epoca di angoscia”, lo studioso Eric Dodds nel 1970 mostrava come già all’inizio del I sec. d. C. la società romana, compresa quella italiana e dell’Occidente mediterraneo, fosse pervasa da una diffusa crisi spirituale e religiosa che in un clima di ansia e paure materiali ed esistenziali portò alla sfiducia e alla decadenza delle divinità e dei riti tradizionali, persino di molti centri oracolari, e all’adesione sempre più massiccia al culto di nuove divinità provenienti dall’oriente: Iside, Cibele, Mitra, e naturalmente Cristo. Già prima, e al di fuori, della diffusione del Cristianesimo, la società antica venne presa da un diffuso pessimismo, nonché da un disprezzo del mondo e della vita materiale che portarono anche a scelte radicali ed estreme, come l’ascesi, il ritiro ad una vita eremitica e addirittura anche ad episodi di automutilazione ed autocastrazione. I librai dell’epoca facevano circolare un gran numero di testi magici, religiosi, astrologici, ma anche oracolari che alimentavano il diffuso pessimismo e la convinzione di una imminente palingenesi cosmica di tipo apocalittico sia a livello fisico che spirituale. Dallo storico Svetonio veniamo a sapere che Augusto stesso ordinò la distruzione di più di duemila copie di libri del genere, facendo quasi presagire che la questione religiosa si sarebbe dimostrata uno dei più grossi problemi di tutta la successiva storia romana.

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Dic 13 2009

Venezia 1849: così muore la libertà

Category: Veneto e dintornigiorgio @ 01:06

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Daniele Manin proclama la Repubblica di Venezia

Nell’agosto di 160 anni fa la resistenza all’assedio degli  austriaci tra colera, carestia e bombardamenti. Il leader Daniele Manin fu costretto a prendere la via dell’esilio. L’esperienza della rivolta anti-asburgica dimostrò la straordinaria tempra della popolazione, che affrontò da sola la  schiacciante superiorità militare  dell’Impero, arrendendosi con onore.

A 160 anni di distanza, l’eroica resistenza di Venezia contro gli austriaci simboleggia ancora la mai sopita voglia di libertà e indipendenza dei veneti,  che ancora a metà Ottocento non si rassegnavano alla caduta della millenaria  Repubblica Serenissima avvenuta nel 1797.

Viva Venezia! L’ira nemica la sua resuscita virtude antica, ma il morbo infuria, il pan le manca, sul ponte sventola bandiera bianca”, recitano le celebri strofe che il poeta Arnaldo Fusinato dedicò al terribile assedio sopportato nell’estate del 1849 dalla città lagunare.

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