Gen 12 2010

A PREDAPPIO UNA SPINA DI CRISTO

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 02:44

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Il Cristo

Nel 1937 il principe Mattei la regalò a Mussolini: il reliquario ora è nella chiesa di Sant’Antonio.   Probabile un’indagine sull’arrossamento

FORLI – PREDAPPIO – Nella chiesa di piazza Sant’Antonio da 72 anni si conserva in silenzio quella che pare essere una originale spina della corona di Gesù Cristo. Con le “sacre” e necessarie cautele, si potrebbe sostenere che all’interno della chiesa fondata nel 1937 dai francescani, è custodito uno dei più importanti reperti, esistenti al mondo, della Passione di Cristo. Nel terzo mistero del dolore, infatti, si contempla l’incoronazione di spine di Gesù. Per chi ha fede è un patrimonio soprannaturale, per altri è un patrimonio storico.

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Gen 05 2010

Madre di Dio. Il ritorno ancestrale della Dea Madre

Category: Chiesa veronesegiorgio @ 09:04

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Scultura in bronzo con patina francese a caldo, 2009 di Marco Danielon

 

MARIA MADRE DI DIO

  

“Miriam, sai cos’è la Grazia?” “Non di preciso”, risposi.

“Non è un’andatura attraente, non è il portamento elevato di certe donne bene in mostra. È la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo, sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi. Non è femminile, è dote di profeti. È un dono e tu l’hai avuto. Chi lo possiede è affrancato da ogni timore. L’ho visto su di te la sera dell’incontro e da allora l’hai addosso. Tu sei piena di grazia. Intorno a te c’è una barriera di grazia, una fortezza. Tu la spargi, Miriam: pure su di me.”

Erano parole da meritarsi abbracci. Restammo sdraiati senza una carezza. Ci pensai un poco e risposi per gioco: “Tu sei innamorato cotto, Josef”.

(In Nome della Madre di Erri de Luca, ed Feltrinelli p.36).

 

Il vento che come Spirito ti avvolge, turba i tuoi pensieri, posa la Parola dentro te. Stupita ascolti il suono del vento che ti parla. Chi sa discernere la voce dello Spirito? Tu, giovane Miriam, ti affidi, custodisci la Voce nel viaggio, la canti con gioia, la cresci come Figlio, ora che sei Madre di Dio. (Marta Scandola)

 

Marco Danielon è uno scultore-cesellatore che opera a Verona da trent’anni. Ha studiato all’Accademia Cignaroli, oltre che con gli scultori Carlo Bonato e Gino Bogoni. Ha frequentato il corso di ristrutturazione di beni culturali e ambientali organizzato dalla Diocesi di Verona e sta completando il corso di laurea ordinario dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Verona). Alcune delle sue opere sono presenti a Verona presso la Basilica di San Zeno, nella chiesa Cattedrale e nella chiesa della Casa Madre delle Suore Comboniane, a Roma nella chiesa della Casa generalizia delle Suore comboniane. Contatti: marco.danielon@gmail.com

 

Fonte: Monastero di Sezano, stampato per informazione

 

 

I SEGNI DELLA FEDE: IL PRESEPE NERO E LA MADRE DI  DIO

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Alessandro Mazzer, presidente Associazione Monastero del Bene comune, davanti alla statuetta

 

Dopo le polemiche sollevate dalla sentenza sul crocifisso, fanno discutere due opere esposte nella nostra città per il tempo dell’Avvento

Presepi e statue, quando il sacro divide: L’ultimo caso è una Madonna spoglia e dolente, contestata duramente via Internet. Ma la Chiesa usa toni di distensione e «promuove» il Gesù Bambino di colore.

Il sacro divide la politica. Prima la polemica sul crocifisso nelle aule scolastiche. Poi quella sul presepe nero in Procura. E ora anche la scintilla fatta partire dall’associazione «Io amo l’Italia» di Magdi Cristiano Allam contro una statuetta della Madre di Dio esposta al monastero di Sezano

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Gen 04 2010

Romani in America

Category: Archeologia e paleontologiagiorgio @ 01:38

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di Osvaldo Carigi

La scoperta nel 1886 in Texas di un antico natante romano e la presenza nello stesso territorio di monete imperiali romane dello stesso periodo suggerirebbero un antico contatto tra romani e nativi americani nel IV secolo d.C. Un incontro le cui tracce resterebbero nell’antica lingua dei Karankawa, la tribù del posto oggi estintasi.

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Gen 04 2010

L’America? La scoprirono i romani

Category: Archeologia e paleontologiagiorgio @ 01:35

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La scoperta dell’America non è soltanto l’esempio più eclatante di «serendipità», ossia il rinvenimento di qualcosa di imprevisto mentre si sta cercando qualcosa d’altro, come la “formula segreta” della Coca-Cola, saltata fuori mentre si stava preparando ricetta per uno sciroppo per la tosse; o come appunto il Nuovo Mondo, incocciato “per caso” mentre si stava esplorando una diversa via per le Indie.

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Gen 03 2010

Storia di Barry Soetoro “l’abbronzato”

Category: Monolandiagiorgio @ 18:20

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Barrack Hussein Obama è presidente degli USA da oltre un anno. Ma cosa sappiamo di lui veramente? Della sua storia famigliare?

Che nacque da una donna statunitense di razza bianca, Ann Dunham, e da un uomo di colore originario di Nyang’oma Kogelo in Kenya.

La Dunham, che di primo nome faceva Stanley, perché il padre voleva un maschio, conobbe Barrack Obama Senior all’Università delle Hawaii ad un corso di russo.

Obama senior era il primo studente africano dell’ateneo e, a 23 anni, lasciava in Kenya una moglie incinta ed un bimbo in fasce.

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Gen 03 2010

Monckton: Trattato di Copenhagen serve a instaurare dittatura mondiale

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 17:35

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Lord Christopher Monckton

Il processo di centralizzazione del potere nelle mani globali non è altro che questo

16 dicembre 2009 (MoviSol) – Lord Christopher Monckton è una delle poche persone che abbiano letto il testo della bozza di accordo della Conferenza di Copenhagen. In una conferenza a Berlino il 4 dicembre ha dichiarato che quello che si apprestano a firmare i rappresentanti di 192 paesi instaurerebbe un regime mondiale non eletto che avrebbe più potere di qualsiasi nazione.

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Gen 03 2010

Forze armate e privatizzate

Category: Società e politicagiorgio @ 14:49

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E dopo la proposta della  privatizzazione della protezione civile,  vai con le forze armate: l’arrembaggio  alla alla nave  non termina mai. I Corsari e i Pirati  di salgariana  memoria, al confronto di codeste persone, sembrano  dei  San Domenico Savio

Forze armate e privatizzate

di Gianluca Di Feo

Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l’anno agli ordini di La Russa. Così un ministero smette di essere pubblico

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Gen 03 2010

QUALCUNO CI PROTEGGA DALLA PROTEZIONE (CIVILE)

Category: Società e politicagiorgio @ 11:10

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Parata del 2 giugno:-Letta – Bertolaso

QUALCUNO CI PROTEGGA DALLA PROTEZIONE (CIVILE), BERTO-LISO, IN CAMBIO DEL RITIRO DELLE SUE ANNUNCIATE DIMISSIONI, HA OTTENUTO DALL’AMICO LETTA LA TRASFORMAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE IN SOCIETÀ PER AZIONI – COSÌ CI SARANNO ANCORA MENO CONTROLLI SU FORNITURE, CONTRATTI, PROGETTI PER CENTINAIA E CENTINAIA DI MILIONI DI EURO ALL’ANNO, E SU ASSUNZIONI E CONSULENZE, CHE NON DOVRANNO PIÙ PASSARE SOTTO LA LENTE DELLA TRASPARENZA PUBBLICA – CHE CUCCAGNA PER GLI IMPRENDITORI. BASTA LEGGERE I BILANCI DELLA SOCIETÀ DI MARIA CRISCUOLO…

Fabrizio Gatti per L’espresso

Aiuto, qualcuno protegga i nostri soldi da Guido Bertolaso. Ora che la Protezione civile diventa una società per azioni nessuno potrà più chiedere conto al governo su appalti ed eventuali spese allegre. Pochi giorni fa, il 17 dicembre, Gianni Letta ha fatto approvare al Consiglio dei ministri il decreto studiato e voluto dal Guido più amato dagli italiani, e da Silvio Berlusconi, in cambio del ritiro delle sue annunciate dimissioni.

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Gen 03 2010

Quella sovranità della moneta in mani private

Category: Economia e lavorogiorgio @ 10:31

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Abbiamo ricominciato a tremare per le banche. Abbiamo ricominciato a tremare addirittura per gli Stati, a rischio di fallimento attraverso i debiti delle banche.

Si è alzata anche, in questi frangenti, la voce di Mario Draghi con il suo memento ai governanti: attenzione al debito pubblico e a quello privato; dovete a tutti i costi farli diminuire.

Giusto. Ma l’unico modo efficace per farli diminuire è finalmente riappropriarsene.

Non è forse giunta l’ora, dopo tutto quanto abbiamo dovuto soffrire a causa delle incredibili malversazioni dei banchieri, di sottrarci al loro macroscopico potere?

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Gen 03 2010

Cari giornalisti, siate precisi ed obiettivi…Ma quando mai…

Category: Media e informazionegiorgio @ 01:06

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La capacità dei giornalisti  di descrivere la cronaca in modo preciso ed obiettivo, oramai lo sanno tutti, molto spesso è solo una leggenda metropolitana.

Senza grandi pretese, un bellissimo esempio lo danno  queste due locandine di venerdì 21 gennaio 2005 – che conservo gelosamente –  esposte  in occasione delle attivazioni, in quel di  Verona, del traffico cittadino  a targhe alterne,  dei due quotidiani di riferimento della città: L’Arena di Verona e Il Corriere della Sera,  nell’ edizione per  Verona.

A voi…il  giudizio.


Gen 02 2010

Quando la sera si fa più sera

Category: Pensieri e parolegiorgio @ 01:06

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Gianfranco Brusasca

Da un po’ di tempo non ti parlo d’amore

cara mia dolce terra,

dalle fronde dei popoli io ti sogno.

Come possiamo noi non pensare

al sangue tradito sputato calpestato,

di cuori pieni di morte

di morte.

Come possiamo

noi

non pensare

ai giovani violenti e ai vecchi lasciati

morenti

alle ragazze stuprate

alle pietà deviate

alle ragazze incinte e stordite

dai capelli affranti

ai cavalli impazziti sulle colline bruciate

ai poliziotti sconfitti ai violenti impuniti.

Come possiamo

noi

non cantare

alle madri

senza sorrisi, incatenate.

irrise, lasciate.

Sono liberi gli umani pensieri?

E’ libero il nostro domani? E’ libera la nostra terra?

Sono liberi i suoi fiumi?

E’ libera la poesia?

Come possiamo noi non pensare

ai bicorni di menti dormienti

e ombre invadenti

pieni di rabbia e orgogli

non convincenti

e zombi vaganti, abbracciati

ai falsi mendicanti.

Da un po’ di tempo non ti parlo d’amore

dalle fronde dei viventi,

cara mia madre terra

stretta ai monti e al mare,

invasa sconfitta assassinata.

Io m’ indigno di fronte al silenzio

di questi inimmaginabili giorni

di morti smembrati e cimiteri

rovesciati, divisi,

ipocrisia immobile

piena di sillabe

indolenti

e d’arpe stonanti.

Come possiamo noi non pensare…

quando la sera si fa più sera

e il mio pianto

si fa vergogna e spavento.


Gen 01 2010

BUON 2010

Category: Veja migiorgio @ 02:05

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Per un nuovo anno di serenità, amore e pace