Prendete nota, è molto semplice: pubblicare il numero di cellulare di Santoro è un reato gravissimo, mentre pubblicare quello di Silvio Berlusconi no, è lecito, addirittura auspicabile. Rientra, insomma, nei doveri di un bravo giornalista. Lo ha deciso il Tribunale di Roma.
Forse lo ricorderete, ma in una vecchia puntata di Annozero (aprile 2011) il buon Santoro mandò in onda durante un servizio il numero di cellulare di Berlusconi. Successe, giustamente, il finimondo. Il quotidiano Libero rispose pubblicando il numero di Santoro. E qui, attenzione, la reazione del presentatore fu devastante. Santoro si infuriò e chiese 250.000€ di risarcimento perchè Libero gli aveva procurato “48 ore di comprensibile turbamento dello stato d’animo in quanto il cellulare squillava continuamente”. Qui tutti i dettagli di quella vicenda.
Ieri la sentenza del Tribunale di Roma. Che condanna Libero al risarcimento di 10.000€ tra danni non patrimoniali e spese legali. Ma al di là di questo, è la motivazione del giudice che lascia stupiti (si fa per dire, ovvio). In pratica, il giornalista ha diritto alla privacy e alla riservateza, mentre Berlusconi – in quanto presidente del consiglio – non ne ha alcun diritto.
Quindi, secondo il Tribnale di Roma, pubblicare il cellulare di Santoro è un reato (gravissimo), pubblicare quello di Berlusconi no. Anzi.
Fonte: da DAW, del 14 giugno 2012