Nov 27 2012

COSI’ L’EUROPA DISTRUGGE L’INDUSTRIA ITALIANA…

 

di Marcello Foa

 

Un paio d’anni fa, quando ero ancora inviato de “il Giornale”, seguii e appoggiai la battaglia di un gruppo di imprenditori italiani che chiedevano una cosa semplice e di buon senso ovvero che solo che chi produce davvero in Italia possa usare il marchio Made In. Ricevo ora la lettera di Roberto Belloli, un vero eroe dei nostri tempi, che segna la fine di quella battaglia. Fine amara, considerato che il Parlamento italiano all’unanimità aveva votato la legge promossa da Belloli e dai Contadini del Tessile, ma che l’Europa ha bocciato. Questa vicenda dimostra che primo l’Italia non è più un Paese sovrano e forse giornali e partiti dovrebbero dirlo con chiarezza al popolo italiano; secondo che viene dato l’ennesimo schiaffo a quei pochi imprenditori che si ostinano a produrre in Italia, disprezzati dai politici, massacrati dalle tasse e dalla burocrazia, umiliati dall’Europa. Senza industria l’Italia muore, ma questo a Monti e ai suoi sodali europei non importa proprio nulla. Sono indignato.

 

Ecco la lettera che Belloli ha inviato all’onorevole Muscardini dopo la decisione europea.

 

Gentile Signora Muscardini,

io che sono un “piccolo” , un contadino del tessile,  e quindi conto meno di nulla, non sono affatto sorpreso, e per niente stralunato dalla decisione che “finalmente” la Commissione Europea ha preso dopo 7 anni di discussioni (accanimento terapeutico ?!) “.. John Clancy portavoce del commissario europeo al commercio Karel De Gucht ha difeso la decisione della Commissione UE di non portare avanti la proposta di regolamento sul MadeIn!..”

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