di GILBERTO ONETO
Ha tutte le ragioni Gianfrancesco Ruggeri a dire che i padani sono spariti dal governo. Con Letta c’è solo un 26% di nati in Padania: un record assoluto! Il più meridionale dei governi repubblicani era finora stato quello di De Mita (1988-89) che aveva il 27% di padani. Peggio aveva fatto solo il terzo governo Badoglio (1944) che stava a Bari e aveva qualche “limitazione” geografica e istituzionale (era ancora Regno d’Italia) che non gli consentono di entrare in classifica. Anche il governo Monti aveva solo il 24% di padani ma considerando anche i sottosegretari e i vice-ministri: vedremo cosa riuscirà a fare Letta in questo senso. Se poi si mettono assieme le due considerazioni sulla provenienza geografica e su quella politica risulta che questo è a tutti gli effetti un governo di comunisti e terroni. Qualche spruzzata di paolottismo ciellino e di esotismo ne fanno la perfetta rappresentazione di questa Italia moribonda, intordellita e cattiva. C’è il rampollo della potente famiglia democristiana che ha infilato i suoi in tutti gli schieramenti, c’è la razzista meridionale che da dei bifolchi ai veneti, c’è il prefetto sempre in carica, c’è l’esperta in pompe di bicicletta, c’è l’immigrata che viene a fare un lavoro (il ministro) che gli italiani non vogliono più fare, c’è l’atleta che va sempre bene e le cui medaglie fanno cantare l’inno. È il momento dei canottieri: anche in Regione Lombardia sono saliti sul podio.
È il meglio che la Repubblica italiana riesce a dare e ne prendiamo atto quasi con soddisfazione: uno Stato così mal messo non potrà durare a lungo. Potremmo anche calare in mare le scialuppe e abbandonare questa nave piena di falle ma – ahinoi – non abbiamo più le imbarcazioni di salvataggio pronte: ci sono solo ciambelle individuali o piccoli gommoni carichi di naufraghi litigiosi. La lancia più grossa se ne resta appesa ai ganci in attesa di Godot.
La Lega MTV (che non sta per Mezzo di Trasporto Veloce, ma per Maroni-Tosi-Votino) si proclama sempre pronta a partire ma continua a rafforzare gli ormeggi: il governo Letta prima “mai”, poi “no”, poi “forse”, poi “si vedrà” e alla fine se lo farà andare bene. L’appoggio sarà esterno, attento e vigile come il capitano Achab. In cambio si avrà il Senato federale: ma non c’era già, secondo l’odonto-Talleyrand di Bergamo? Si avrà la riduzione degli eletti: lo sentiamo da vent’anni e nel frattempo sono diminuiti solo gli elettori. Avremo il 75% delle tasse in Padania e ci diranno che è già così, che i padani pagano già il 75% delle tasse, sia sui propri redditi che rispetto al totale del bottino nazionale. Il magnanimo Letta farà di più: le porterà al 74%, che, con il 26% di ministri, fa il 100% per la Padania.
I padani sono spariti dal governo? È quasi un bene. La Lega MTV non organizza il salvataggio? Peggio per loro. Non resta che dare il “si salvi chi può”. Che ognuno si butti e raggiunga come può la riva: vedremo di riorganizzarci lì. Meglio naufraghi che italiani, e il selvaggio Venerdì non può essere peggio di Giorgio Napolitano.
Fonte: srs di GILBERTO ONETO, da L’Indipendenza del 29 aprile 2013