Ago 18 2014

QUELLI DEI BARCONI

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 13:42

puff

 

 

Alcuni giorni fa sono ritornato in Italia per partecipare come guest speaker ad un convegno sulle opportunità di delocalizzazione all’estero e sugli incentivi fiscali che alcuni paesi in questo momento riconoscono a chi è disposto ad intraprendere un’attività imprenditoriale o professionale al di fuori dei confini italiani. Terminata la tavola rotonda, il giorno dopo sono prontamente rientrato a Malta, senza soffermarmi ulteriormente in Italia, solo ascoltare per alcuni minuti il tele giornale o leggere una prima pagina di un quotidiano italiano ormai mi fa venire la depressione e un senso di autocommiserazione. Per cui via dall’Italia il prima possibile. Nel pomeriggio seguente decido di prendere un treno regionale che mi avrebbe portato a Brescia dove avrei trovato lo shuttle per Orio al Serio. Acquisto il biglietto alla stazione e salgo sulla prima carrozza individuando subito il controllore per chiedergli di timbrarmi il biglietto in quanto l’obliteratrice esterna era fuori servizio. Non vi erano molti occupanti, soprattutto persone anziane e qualche studente. Il treno parte e con la mente inizio a ripensare alle difficoltà dell’economia italiana, ai casi di studio affrontati il giorno prima, alla rabbia di chi fa impresa e si vede abbandonato a se stesso, alle richieste di giovani laureati che vorrebbero emigrare alla ricerca di un futuro più gratificante.

 

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Ago 18 2014

LA CORRISPONDENZA MAZZINI-PIKE DEL 1870

Pike

 

Tratto da “Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia

 

Albert Pike (1809-1891), massone del 33° grado, Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del R.S.A.A. (Rito Scozzese Antico e Accettato) della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti. 
Membro onorario di quasi tutti i concilii supremi del mondo, e membro del K.K.K, Ku Klux Klan. 
Amico del frammassone Giuseppe Mazzini

 

Mazzini tratteneva una fitta corrispondenza col Pike: ai fini del nostro studio sono ben significative due lettere in particolare: quella che Mazzini inviò al Pike il 22 gennaio 1870 e quella del Pike a Mazzino datata 15 agosto 1871. Jean Lombard annota che questa corrispondenza si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede del Rito Scozzese di Washington, ma off limits cioè di consultazione vietata; pur tuttavia la lettera di Albert Pike, scritta il 15 agosto 1871, venne una volta esposta alla British Museum Library di Londra. Là un ufficiale di marina canadese, il commodoro William Guy Carr (presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco del 26 giugno 1945) poté prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto nel libro citato Pawns in the Game.

 

Il documento è curiosamente profetico e precorritore della sinistra triade “crisi-guerra-rivoluzione”, che ha tormentato il XX° secolo. Ecco in che forma lo presenta il Carr:

 

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Ago 18 2014

L’UNIONE EUROPEA È COME UNA MAFIA ITALIANA

Purtroppo siamo di fronte all’evidenza documentale e storica che la UE è come una mafia italiana, non rispetta le leggi internazionali, non rispetta i diritti umani, non rispetta la sovranità degli stati, non rispetta i propri trattati fondamentali. Le parole “Democrazia” e “stato di diritto” , “integrità territoriale” , “minoranze” sono evidentemente usati solo per confondere i popoli fin tanto che vengono saccheggiati dalla cosca dei banchieri che regge la UE. E’ di fatto una mafia internazionale nata dalle stesse cosche che vollero l’Italia.

 

 

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