Set 30 2014

I VENTI DEL LAGO DI GARDA SONO 10, LI CONOSCETE?

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Lago di Garda, sullo sfondo la penisola di Sirmione

 

 

Il “nostro” Garda lo conosciamo tutti. La sua forma lascia intendere che esso sia nato grazie all’azione di un Ghiacciaio Paleolito che ha scavato la collina morenica che oggi lo “racchiude” tra le sue “sponde”.  Il Lago che è  quindi circondato nella parte più settentrionale (diciamo da Punta San Vigilio fino a Riva del Garda se consideriamo la sponda Veronese) da montagne, le maggiori delle quali appartengono al Gruppo del Baldo.

 

Il Clima è piuttosto mite anche in inverno anche se a volte regala insperate sorprese come la nevicata dello scorso febbraio che grazie ad un potente effetto lago ha portato 20 cm di neve in alcune zone della costa veronese. Oltre che ad una conosciuta meta turistica anche internazionale (soprattutto Tedeschi ed Austriaci), il Lago è una meta conosciuta in tutto il mondo dagli amanti della vela e del windsurf, infatti la particolare posizione geografica e le caratteristiche morfologiche delle Valli laterali, favoriscono l’inserimento di venti provenienti da diverse direzioni ed intensità a seconda delle condizioni atmosferiche, della stagione e dell’altezza del sole sull’orizzonte. Vediamo quali sono i venti principali quindi che ogni surfer conosce…e che magari a molti di noi sfuggono.

 

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Set 29 2014

AFFONDAMENTO DELLA COSTA CONCORDIA: “SALGA A BORDO CAZZO”. LA TELEFONATA DI DE FALCO COSTRUITA IN ACCORDO CON LA PROCURA

Category: Cronaca e notiziegiorgio @ 00:02

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“De falco non è un eroe e la telefonata del salga a bordo era costruita”

 

 

7 settembre   ROMA

– Sull’opportunità o meno del trasferimento in ufficio, preso dal diretto interessato come una sorta di “punizione”, non si sbilancia. Ma è certo che Gregorio De Falco, l’ormai ex capo della sezione operativa della direzione marittima di Livorno, non sia un eroe. E ne è convinto perché è stato lui stesso, dice, a dimostrare che quella telefonata del “salga a bordo cazzo” era tutta preparata, studiata a tavolino.

 

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Set 28 2014

ALMENO L’ITAGLIANO SALLO!

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:08

'Amori grammaticalmente scorretti', su Facebook gli strafalcioni nella frasi d'amore su strade e muri

 

 

1- Mi può disinnescare la segreteria telefonica?

(Ordigni moderni…)

 

2 -Soffro di vene vorticose.

(Sarà un ballerino…)

 

3 – Di fronte a queste cose rimango putrefatto!

(Che schifo!)

 

4 – In farmacia: Può darmi un “una tantum“?

(forse si chiama “tantum verde”?)

 

5 – Quando muoio mi faccio cromare.

(Valido!)

 

6 – Arriva il treno, hai blaterato il biglietto?

 

7 – Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente? Dovrei avere il dono dell’obliquità!

 

8 – Un’onda anonima ha travolto i surfisti.

 

9 – Almeno l’italiano… sallo!

(Eh…)

 

10 – Basta! Vi state coagulando contro di me!

 

11 – E’ nel mio carattere: quando qualcosa non va, io sodomizzo!

(Stategli lontano!)

 

12 – Anche l’occhio va dalla sua parte…

(Si chiama strabismo…)

 

13 – Non so a che santo riavvolgermi.

(Una videocassetta devota…)

 

14 – Avete i nuovi telefonini GPL?

 

15 – Il cadavere presentava evidenti segni di decesso.

(Ma va?!)

 

16 – Prima di operarmi mi fanno un’autopsia generale.

(Auguri!)

 

17 – Vorrei un pacco di cotone idraulico.

 

18 – Abbiamo mangiato la trota salmonellata.

(Ancora auguri!)

 

19 – Vorrei un’aspirina in supposte effervescenti.

 

20 – Vorrei una maglia con il collo a volpino.

(Non era lupetto?…)

 

21 – Devo andare dall’ otorinolalinguaiatra.

 

22 – Ho visitato palazzo degli infissi a Firenze.

 

23 – Vorrei una pomata per l’Irpef.

(Herpes è difficile…)

 

24 – Se lo sapevo glielo divo!

 

25 – Usare il DDT fa diventare più grande il buco nell’Orzoro.

(Addio colazione)

 

26 – Tu non sei proprio uno sterco di santo.

(Meno male…)

 

27 – Tu l’hai letto il fu Mattia Bazar?

 

28 – E’ andato a lavorare negli evirati arabi.

(Contento lui…)

 

29 – Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 confusi.

 

30 – forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrata.

(O disidratata???)

 

31 – Mia nonna ha il morbo di Pakistan.

 

32 – La mia auto ha la marmitta paralitica.

 

33 -Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio.

(Si salvi chi può!)

 

34 – Sono momentaneamente in stand-bike.

(L’attesa in bicicletta…)

 

36 – Che lingua si parla in Turchia? Il turchese.

 

37 – Davanti alla sua prepotenza resto illibato.

 

 

 

Fonte: facebook

 


Set 27 2014

PAUL CRAIG ROBERTS: MENTECATTI EUROPEI, PAGATI PER PORTARVI IN GUERRA

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Paul Craig Roberts

 

 

Pagliacci pericolosi, pagati per mentire. Dal portoghese José Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea prima del degno sostituto Juncker, fino al danese Anders Fogh Rasmussen, segretario generale della Nato.

Obbediscono agli ordini di chi li ha piazzati al vertice: gli Stati Uniti. E l’ordine è semplice: raccontare il contrario della verità, in modo da “orientare” l’opinione pubblica grazie ai media mainstream, anch’essi “zerbini” del super-potere come i loro editori, per nulla indipendenti.

 

E’ la dura accusa lanciata sul blog “Counterpunch” da Paul Craig Roberts, già editor e viceministro di Reagan, indignato per la criminale manipolazione delle notizie sul fronte ucraino, orchestrata dallo staff di Obama.

E perché gli europei non si ribellano, visto che hanno tutto da perdere in caso di un’escalation con la Russia?

Perché noi americani li paghiamo, scrive Roberts: tutti i leader europei sono stati elevati a ruoli di comando dallo Zio Sam. Grazie agli Usa hanno fatto carriera e ricevuto denaro a palate. Per questo, sono pronti a dire (e fare) qualsiasi cosa. Anche la guerra, persino contro una superpotenza nucleare.

 

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Set 26 2014

ORIANA FALLACI E L’ISLAM: LA PROFEZIA SULL’ISLAM FANATICO, GLI INSULTI DELLA SINISTRA, I PROCESSI: “MI VOGLIONO MORTA PERCHÉ DICO LA VERITÀ”.

 

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(1)

 

Il testo di cui oggi iniziamo la pubblicazione – per gentile concessione di Edoardo Perazzi, nipote e erede della Fallaci – è quello di un discorso pronunciato da Oriana Fallaci nel novembre del 2005. La grande toscana fu insignita del Annie Taylor Award, un premio conferito dal Centro Studi di cultura popolare di New York. Il suo discorso, in versione integrale inglese, fu pubblicato pochi giorni dopo da Il Foglio. Poi, il primo dicembre del 2005, Libero ne pubblicò la versione italiana, col permesso della stessa Fallaci, che volle rivederne personalmente la forma (modificandola tramite memorabili telefonate con l’allora responsabile delle pagine culturali Alessandro Gnocchi). Abbiamo deciso di ripubblicare questo testo perché pensiamo che oggi, a quasi dieci anni di distanza, sia più attuale che mai. 


 

Bé: un premio intitolato a una donna che saltò sopra le Cascate del Niagara, e sopravvisse, è mille volte più prezioso e prestigioso ed etico di un Oscar o di un Nobel: fino a ieri gloriose onorificenze rese a persone di valore ed oggi squallide parcelle concesse a devoti antiamericani e antioccidentali quindi filoislamici. Insomma a coloro che recitando la parte dei guru illuminati che definiscono Bush un assassino, Sharon un criminale-di-guerra, Castro un filantropo, e gli Stati Uniti «la-potenza-più-feroce, più-barbara, più-spaventosa-che-il-mondo-abbia-mai-conosciuto». Infatti se mi assegnassero simili parcelle (graziaddio un’eventualità più remota del più remoto Buco Nero dell’Universo), querelerei subito le giurie per calunnia e diffamazione. Al contrario, accetto questo «Annie Taylor» con gratitudine e orgoglio. E pazienza se sopravvaluta troppo le mie virtù.

 

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Set 25 2014

PREPARATE LA LEGNA! RENZI HA FATTO INCAZZARE PUTIN, PUR DI “LECCARE” OBAMA! ECCO COSA HA COMBINATO

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  1. SIETE PRONTI A PASSARE UN INVERNO AL GELO? L’ITALIA HA CONGELATO I BENI ITALIANI DI ARKADIJ ROMANOVICH ROTENBERG, L’OLIGARCA RUSSO GRANDE AMICO DI JUDO DI PUTIN –

 

  1. SIGILLI A VILLE E APPARTAMENTI IN SARDEGNA, ALTRI IMMOBILI NEL LAZIO, QUOTE SOCIETARIE, CONTI CORRENTI E UN LUSSUOSO ALBERGO A ROMA, IN VIA VENETO: IN TUTTO FANNO 30 MILIONI DI EURO DI BENI ACQUISTATI ATTRAVERSO LE AZIENDE CHE POSSIEDE ALL’ESTERO –

 

  1. UN COLPO DURISSIMO. LO PUTIN AVEVA AVVERTITO: “SE USA E UE INSISTERANNO CON LE SANZIONI IN RELAZIONE ALLA CRISI UCRAINA, LA RUSSIA DOVRÀ RIVEDERE LA PRESENZA DELLE AZIENDE AMERICANE ED EUROPEE NEI SETTORI STRATEGICI” IN PARTICOLARE DELL’ENERGIA –

 

  1. AI FRATELLI ROTENBERG VIENE ATTRIBUITA UNA FORTUNA DI 5,5 MILIARDI DI DOLLARI. ENTRAMBI HANNO LEGAMI CON LA DYNAMO DI MOSCA (CALCIO E HOCKEY). DA SEMPRE ASSAI VICINI AI SERVIZI SEGRETI, POSSEDIONO DUE ENORMI CASTELLI GEMELLI ALLE PORTE DI MOSCA –

 

  1. CONGELATI I BENI ITALIANI DELL’OLIGARCA RUSSO AMICO DI JUDO DI PUTIN

Fiorenza Sarzanini per “il Corriere della Sera

 

Nella «black list» compilata dalle autorità degli Stati Uniti sui soggetti da sanzionare è al quinto posto. Perché Arkadij Romanovich Rotenberg, 63 anni, è il compagno di judo di Vladimir Putin, ma soprattutto è l’imprenditore che si è aggiudicato numerosi appalti per le Olimpiadi invernali di Sochi dello scorso febbraio. E dunque nei suoi confronti è scattato il «congelamento dei beni», misura prevista dall’Unione Europea contro i «fedelissimi» del presidente russo dopo la guerra scatenata in Ucraina.

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Set 24 2014

LE FEMEN PROFANANO A SENO NUDO NOTRE-DAME A PARIGI, MA IL GIUDICE LE ASSOLVE E CONDANNA I CUSTODI CHE LE HANNO ACCOMPAGNATE FUORI DALLA CATTEDRALE

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A Parigi vince l’ideologia massonica ed anticristiana anche nei Tribunali della Repubblica. Hanno danneggiato una campana antica, urlato slogan contro il Papa, offeso il cristianesimo

(VIDEO: Femen a Notre-Dame)

 

da No Cristianofobia

 

E’ vero: sono state incredibilmente assolte! Le nove “Femen”, che il 12 febbraio dell’anno scorso fecero irruzione a seno nudo nella Cattedrale di Notre-Dame, a Parigi, urlando di non voler più il Papa e prendendo a bastonate una campana ricoperta d’oro, sono state assolte. Inaudito.

 

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Set 23 2014

EX UFFICIALE USA CONFESSA: “LO STATO ISLAMICO È UN MOSTRO CHE È STATO CREATO DA NOI”

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L’ex ufficiale Kenneth O’ Keefe

 

 

Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul come siano nati e su chi abbia armato e fornito supporto ai gruppi dei miliziani islamici presenti in Siria ed in Iraq, questi dubbi sono stati fugati dalla confessione fatta da Kenneth O’ Keefe, un ex ufficiale delle forze armate USA, il quale conosce il reticolo di trame dove è nato il gruppo jihadista dello Stato Islamico. Lo Stato Islamico è “la creazione di un mostro, di un Frankenstein creato da noi statunitensi”. Un ex ufficiale della Marina degli USA, Kenneth O’ Keefe, rivela in una intervista questi ed altri fatti scioccanti circa il ruolo degli Stati Uniti nella creazione del gruppo terrorista.

 

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Set 22 2014

IL DIALETTO RINASCE PERCHÉ NON È MAI MORTO

Category: Cultura e dintornigiorgio @ 00:07

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di Paolo Di Stefano – (29/12/2013)

 

Corriere della Sera

 

 

«Fra le altre tragedie che abbiamo vissuto (…) in questi ultimi anni, c’è stata anche la tragedia della perdita del dialetto, come uno dei momenti più dolorosi della perdita della realtà».

Con questo grido di dolore Pier Paolo Pasolini, nel 1964, decretava come avvenuta la morte delle parlate dialettali a vantaggio di un italiano medio «tecnologico», modellato a misura della società neocapitalistica.

Italo Calvino, assumendo in polemica con lui un punto di vista decisamente più «moderno», scrisse che l’italiano si giocava il suo futuro in rapporto alle lingue straniere e che gli scambi con il dialetto erano superati: la nostra lingua nazionale doveva porsi un problema di traducibilità. Cinquant’anni dopo, chi dei due aveva ragione? Pasolini o Calvino?

Probabilmente né l’uno né l’altro, se è vero che entrambi davano per spacciato il dialetto (Pasolini con angoscia, Calvino forse con sollievo), mentre il dialetto anzi i dialetti, al plurale, resistono e si rinnovano. Si rinnovano mescolandosi con l’italiano. Del resto, le lingue, come i popoli, sopravvivono solo se sanno rinnovarsi, cioè mescolarsi.

 

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Set 21 2014

RIVELAZIONE SHOCK DI VINOD SAHAI: STAVO PER LIBERARE I MARÒ, MA MONTI MI FERMÒ

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l rappresentante degli indiani in Italia, Vinod Sahai, già un anno fa aveva trovato una soluzione per far rientrare in Italia Latorre e Girone. Ma, essendo egli indiano, il governo di Monti lo bloccò.

 

I marò sarebbero potuti tonare a casa, ma qualcuno lo impedì. E, stando a quanto rivelato da Vinod Sahai, il rappresentante degli indiani in Italia, questo qualcuno fu il governo di Monti.

 

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Set 21 2014

QUELL’INGENUO DI COLOMBO? LE ALTRE IPOTESI

Category: Italia storia e dintorni,Storia e dintornigiorgio @ 00:21

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La cosiddetta “Casa di Colombo”,  che attualmente si trova in Piazza Dante a Genova, ben al di fuori delle antiche mura della città – visibili sullo sfondo – contrariamente a quanto riportato dallo storico Staglieno (“entro le mura di Genova, in una casa del Carrogio diritto di Ponticello, a sinistra di chi scende dalla Porta di Sant’Andrea, a poca distanza da questa”), sulla base dei cui studi questo edificio venne considerato appunto la dimora del padre del navigatore .

(Cfr. M. Staglieno – Sulla casa abitata da Domenico Colombo, 1885)

 

 

Pietro Ratto

 

 

  1. PLEBEO E GENOVESE OPPURE NO ?

 

Cominciamo dunque dalle origini del celebre navigatore.  Si sostiene che il padre fosse un tessitore genovese, forse partito da Terrarossa – nei pressi di Nervi – nel 1445. In quell’anno, infatti, dai documenti in archivio comunale egli risulta residente a Genova, in Vico Diritto dell’Olivella, con la moglie Susanna Fontanarossa, discendente da una famiglia di lanaioli. La data di nascita del primogenito “Cristofaro”, però, è già avvolta nel mistero.

Un rogito del 1470, ad opera del Notaio Niccolò Raggio, afferma che il giovane aveva superato i diciannove anni ma non ancora raggiunta la maggiore età (i venticinque). Questo potrebbe indurci a fissare l’anno di nascita tra il 1446 ed il 1451.

Un atto notarile risalente al 1479, trovato negli archivi storici di Genova nel 1904 dallo studioso Nicola Assereto, riporta però una dichiarazione del navigatore, il quale afferma di avere approssimativamente ventisette anni (in virtù di cui potrebbe dunque essere nato anche nel 1552).

In un altro atto ancora, l’Estratto dal libro degli lnstrumenti del fu Giovanni Recco Notaio (1455), si parla di un trasferimento della famiglia Colombo da Vico Diritto dell’Olivella a Vico Diritto di Ponticello,   – ove la tradizione vuole che Domenico abbia aperto anche la sua bottega – quando il piccolo “Cristofaro” era “non ancora quattrenne“. Naturalmente stiamo parlando di quella che ancor oggi è considerata da milioni di turisti la Casa di Colombo, e che Cristoforo avrebbe lasciato solo nel 1470, quando i suoi genitori si trasferirono a Savona, aprendo una taverna in cui vendevano anche formaggi e vino.

 

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Set 20 2014

LA SPAZZATURA BUTTATA IN MARE RIDISEGNA LA MAPPA DEI CONFINI DEGLI OCEANI. ECCO DA DOVE VENGONO LE “ISOLE DI PLASTICA” PRESENTI OVUNQUE

Category: Geografia e ambientegiorgio @ 18:36

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[4 settembre 2014]

 

Tre ricercatori dell’università australiana del New South Wales (Gary Froyland, Robyn M. Stuart e Erik van Sebille) potrebbero aver scoperto i colpevoli della creazione delle “isole di plastica”, quegli insiemi di rifiuti marini che si sono formati negli oceani: il problema è che i responsabili siamo praticamente noi tutti.

 

Nello studio “How well-connected is the surface of the global ocean” pubblicato su  Chaos: An Interdisciplinary Journal of Nonlinear Science, il team australiano sottolinea che «le dinamiche oceaniche operano e influenzano il clima su scale temporali di mesi a millenni» e per capire come funzionino questi giganteschi e lunghi fenomeni planetari sulla superficie dell’oceano hanno cercato regioni oceaniche «nelle quali l’acqua, la biomassa e gli inquinanti restano intrappolati “per sempre” (quelle che  definiamo attracting regions), o per lunghi periodi di tempo prima di riuscire ad uscirne (che definiamo asalmost-invariant regions). Mentre le regioni che attraggono possono essere di dimensioni molto piccole  o di forma irregolare, se i loro bacini di attrazione sono grandi, possono comunque esercitare una grande influenza sulla dinamica globale della superficie dell’oceano.

 

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Set 20 2014

LE CARTE CHE SCAGIONANO FARINA: HA SALVATO VITE UMANE E NON HA PRESO COMPENSI PER SÉ. LA TESTIMONIANZA GIURATA DI POLLARI

Category: Media e informazione,Monolandiagiorgio @ 00:02

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Renato Farina

 

 

Settembre 16, 2014 Redazione

Renato Farina non è l’agente Betulla, non è mai stato pagato dal Sismi, non ha mai svolto alcun servizio di intelligence. Ecco cosa ha detto il generale a capo del Sismi alla Camera dei deputati

 

Le carte dicono: Renato Farina non è l’agente o la fonte Betulla, non è mai stato pagato dal Sismi né da alcun servizio di intelligence; su richiesta delle autorità di governo ha svolto compiti umanitari per liberare ostaggi in Iraq essendo determinante in alcuni casi; non ha copiato o confezionato dossier con notizie atte alla disinformazione.
Presentiamo qui la testimonianza scritta del generale Nicolò Pollari, resa impegnando il proprio onore di uomo e di militare alla Commissione d’indagine della Camera dei deputati richiesta dallo stesso Farina (giurì d’onore) nel 2010, e oggi disponibile dopo che è stata depositata al Consiglio regionale lombardo dell’Ordine dei giornalisti, lo scorso 3 settembre, in concomitanza con l’udienza dove si è deciso all’unanimità di restituire la tessera di giornalista professionista all’ex vicedirettore di “Libero”.

 

Sono passati più di 8 anni dall’5 luglio 2006, quando esplose il caso Abu Omar.

 

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Set 19 2014

CARO FRESA, DA MAGISTRATO A MAGISTRATO: CERTE SENTENZE SUI NUOVI DIRITTI NON SONO INNOVATIVE NÉ CORAGGIOSE. SONO VIOLAZIONI DI LEGGE

Category: Giustizia Legula e Leguleigiorgio @ 00:09

magistrati

 

 

Settembre 5, 2014 Giacomo Rocchi

 

«Ma che legittimazione abbiamo noi?». La risposta di Giacomo Rocchi, consigliere del Csm, alla lettera del collega che celebra le «decisioni innovative» dei giudici «coraggiosi» sui nuovi diritti

 

Pubblichiamo la lettera di Giacomo Rocchi, magistrato e consigliere della Corte di Cassazione, inviata a Repubblica (e per conoscenza a Tempi) in risposta all’intervento del collega Mario Fresa su nuovi diritti e «decisioni giurisprudenziali innovative», apparso sempre su Repubblica mercoledì 3 settembre.

 

Gentile Direttore, mi permetta una replica alla lettera del collega Mario Fresa apparsa sul suo quotidiano.

 

Cerco sempre di ricordare perché e come lo Stato mi ha assunto come magistrato: dopo quattro anni di studi di giurisprudenza, nel concorso ho affrontato tre scritti di diritto (civile, penale e amministrativo) e poi una prova orale su innumerevoli materie giuridiche; ho dimostrato di conoscerle e di saper scrivere un dignitoso trattato su specifici quesiti: e questo è bastato. Il vaglio della mia persona si è fermato lì, mentre durante il periodo di tirocinio è stato sufficiente dimostrare di essere disposti a faticare e di non essere affetti da qualche malattia mentale.

 

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Set 07 2014

COME PREVEDEVANO IL TEMPO I NOSTRI NONNI?

Category: Cultura e dintorni,Geografia e ambientegiorgio @ 00:00

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Barometro a corda

 

 

Come prevedevano il tempo i nostri nonni?

 

In questo articolo vi racconto i metodi che si usavano per le previsioni meteo anni fa e, in alcuni casi, ancora oggi.

Per utilizzarne alcuni è necessario avere molto spirito d’osservazione,solo cosi se ne possono trarre risultati soddisfacenti.

Alcuni sono inapplicabili in città ma molti, invece, si possono utilizzare ovunque.

Tutti o quasi sappiamo che quando le rondini volano basse è indice di maltempo. In realtà, non sono le rondini a sentire il cambiamento atmosferico, ma le miriadi di moscerini che si avvicinano al suolo sentendo l’avvicinarsi di un temporale. E le rondini li seguono.

Ma vediamo di descrivere questi segni ed il significato che la tradizione attribuisce loro.

 

 

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