Dal testo di Francesco Zanotto
“Gli assalitori del castello erano giovani delle vicine città e della stessa Trivigi (… ) Le armi scambievoli con cui combattevano gli assalitori e le difenditrici erano fiori, aranci, poma, confetture e acque odorose ( … ). Gli assalitori erano divisi in tre schiere: Padovani, Trivigiani e Veneziani, e ognuna aveva per segnale il vessillo delle proprie città ( … ) quando tutto ad un tratto accadde un tale disordine, avvegnachè mentre i giovani Veneziani da un lato valorosamente combattendo, presa una porta, erano per piantare in breve nel castello il loro stendardo … ( … ) i Padovani fecero insulto all’alfiere veneziano … “
ANNO 1214
Giuseppe Gatteri
Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.
Anche un gioco, quale quello svoltosi in piazza a Treviso, fra dame e cavalieri, si può risolvere in battaglia quando sullo sfondo ci stanno vecchi risentimenti. Così il castello d’amore si rivelò un segnale per la guerra anche se la cosa poi si risolse in una mezza burla …
35 – LA SCHEDA STORICA