Il balcone proveniente da una demolizione operata ai primi del novecento nell’Isolo.
Giulietta e Romeo la più grande bufala di questi ultimi due secoli.
Una storia che nasce dalla letteratura Assiro-Babilonese e passa per i miti ellenici per approdare al Cunto delle Cunti fino a Da Ponte, così è copiata da William Shakespeare, certo un maestro dell’esoterismo, ma i più non ne hanno compreso il senso.
Per Verona questa e una storia decisamente farlocca come la casa di Giulietta, che era dei Cappello ( i Capuleti non sono mai esistiti a Verona e i Montecchi erano vicentini) il balcone installato ai primi del novecento dal sopraintendente Avena.
Il sarcofago che avrebbe ospitato Giulietta, stando alle parole di Joseph Rudyard Kipling in visita a Verona fu definito: una mangiatoia per animali o porci.
Mandrie di turisti, vengono ogni giorno a Verona per recarsi a vedere ciò che non è mai esistito, romanticismo degradato e degradante.
Trascurano la Verona vera e senza tempo che lascia tutte le sue testimonianze vive e presenti: la Verona romana, medioevale, rinascimentale, barocca,……
Questo per noi veronesi è un mito degradante e degradato da una serie infinita di assessori alla cultura che dell’ignoranza ne hanno fatto il loro vessillo.
Forse la discussione non lo meritava, ma è ora di dire la verità su questo ormai degenerato mito, che l’ottusità alimenta convinta possa portare vantaggi alla città, mentre ne degrada ulteriormente l’intima e profonda essenza. Verona è molto altro per fortuna!
E’ solo uno sfogo.
Grazie per avermi sopportato.
Luigi Pellini
La Tomba di Giulietta, il sarcofago ha buone possibilità di essere di origine romana, visto il cuscino di marmo di cui è provvisto
Fonte: da srs di Luigi Pellini.blogspot del 19 ottobre 2010
Link: http://luigi-pellini.blogspot.com/