di M. DI MAURO, A. LATTANZIO, P. ALTIMARI, N. ZITARA*
FALSE FLAG SULL’ISOLA CONTESA
La cosiddetta Impresa dei Mille copriva la conquista coloniale anglo-piemontese delle Due Sicilie. Garibaldi fu solo uno degli attori, e manco il più importante.
Che ci fossero in mezzo anche qualche decina di siciliani, più o meno convinti, importa ancor meno. Del ruolo e della funzione di Crispi, il Macellaio di Ribera, ci occuperemo in seguito. E senza appello. Non ha alcun senso storiografico il sopravvalutare, nel bene e nel male, il ruolo di un qualunque individuo in fatti di grande portata. Nè conta men che zero il suo luogo di nascita. Dell’individuo se ne può rilevare la sola funzione accessoria al fatto storico.
Altra cosa ancora è la costruzione del mito. E il mito dell’Eroe dei Due Mondi è un caso da manuale che va affrontato con gli strumenti dell’indagine critica applicata allo Spettacolo delle Ideologie. Perfino l’Opra dei Pupi venne stravolta per far largo a Don Peppino. Ne parleremo in seguito.
Quali siano stati, nella lunga durata, gli effetti della distruzione, annessione e fagocitazione delle Due Sicilie a una entità statuale il cui baricentro politico-economico non s’è mai mosso dalla Padania… ci pare siano sotto gli occhi di tutti, e il “1860” è una Catastrofe che agisce sul Presente. Facciamo parlare i Fatti.
La cosiddetta “Impresa dei Mille” fu nient’altro che una riuscita operazione di copertura della conquista coloniale anglopiemontese delle Due Sicilie.
In termini tecnici questo tipo di operazioni si chiamano false-flag, falsa-bandiera.