Un nuovo studio suggerisce che il cambiamento climatico causato da due enormi eruzioni vulcaniche in Italia e nel Caucaso portò i Neandertal all’estinzione, lasciando così lo spazio agli uomini moderni di prosperare in Asia e in Europa.
La ricerca, condotta da Liubov Vitaliena Golovanova e Vladimir Borisovich Doronichev, verrà pubblicata nel numero di ottobre di Current Anthropology.
“La [nostra] ipotesi è che la fine dei Neandertal avvenne ‘improvvisamente’ dopo la più potente attività vulcanica nell’Eurasia occidentale [mai avvenuta] durante la storia dei Neandertal”, scrivono i ricercatori.”Questa catastrofe non solo distrusse drasticamente le nicche ecologiche delle popolazioni dei Neandertal, ma ne causò anche il loro spopolamento”.
Le prove della catastrofe arrivano dagli strati di cenere depositati dall’eruzione detta dell’Ignimbrite campana (la più violenta che si sia verificata in Europa negli ultimi 200 mila anni, avvenuta nell’attuale zona dei Campi Flegrei, presso Napoli, circa 40000 anni fa) e dalla più piccola eruzione avvenuta all’incirca nello stesso periodo nelle montagne del Caucaso (Russia meridionale). Secondo lo studio, la cenere oscurò il cielo forse per anni, devastando gli ecosistemi.
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