Girava l’anno 2010
La campagna di scavi che ha portato alla luce la necropoli
Un nuovo ritrovamento importante nelle campagne dove si scava da trent’anni
Spuntano altre 24 tombe. Si tratta di sepolture risalenti alla fine dell’età del Bronzo
La necropoli di Desmontà non finisce di stupire gli studiosi. Il sito archeologico, venuto alla luce per la prima volta negli anni Ottanta nelle campagne fra Veronella ed Albaredo, offre nuove sorprese. Ormai ha un’estensione di 25mila metri quadrati.
Nelle scorse settimanne la soprintendenza ai Beni archeologici di Verona, con il supporto della società archeologica «Sap» di Mantova e dell’associazione «Adige Nostro», ha compiuto l’ennesimo scavo in località Caneviera.
Si è trattato di una piccola indagine, in un fazzoletto di terra di 400 metri quadri, lungo la provinciale che collega la rotonda del Miracolo ad Albaredo.
Agli inizi di agosto, durante un’aratura profonda, il proprietario del campo si è accorto della presenza di macchie di terra nerastre. Lo storico Beppino Dal Cero ha compiuto un sopralluogo e ha chiesto di fermare immediatamente i lavori agricoli, convinto che in quell’area ci fossero dei reperti preistorici da indagare. Il suo intuito non ha fallito.
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