Scettici sulla preghiera? Provate il campo di battaglia!
In momenti di grande angoscia l’istinto di pregare una potenza superiore pare essere connaturato nel profondo del nostro essere uomini.
di David Langness
Originale in inglese su bahaiteachings.org
Noi esseri umani abbiamo sempre pregato.
Preghiamo quando soffriamo. Preghiamo quando siamo in difficolta’. Preghiamo per chiedere aiuto in situazioni di pericolo. Preghiamo per chiedere assistenza. Preghiamo per i nostri cari. Preghiamo quando arriva la morte. Preghiamo anche quando siamo grati, quando nella vita tutto va bene. La preghiera e’ universale. Ogni cultura e ogni fede ha le sue preghiere:
“…in tutte le Dispensazioni la legge della preghiera è stata elemento fondamentale della Rivelazione di tutti i Profeti di Dio: legge le cui forme e maniere sono state adattate alle mutevoli esigenze delle varie epoche. (Bahá’u’lláh, Il Libro della Certezza 33)”
Alcune persone pregano in silenzio mentre altre pregano ad alta voce. Alcuni recitano le loro preghiere altri le cantano, altri ancora ballano. Alcuni pregano seduti, altri in ginocchio, altri ancora prostrandosi a terra. Alcuni pregano in una chiesa, in un tempio, in una moschea o in un mausoleo. Alcuni camminano nella foresta e pregano nella cattedrale naturale costituita dagli alberi. Alcuni pregano diverse volte al giorno, altri una volta alla settimana, altri ancora solo quando sono in difficoltà.
In ogni caso la mia esperienza è che quasi tutti, prima o poi, pregano.
L’ho imparato in guerra. Durante l’adolescenza, nei miei anni da agnostico, mio padre, marines durante la seconda guerra mondiale, una volta mi disse che in trincea non esistono atei. L’avevo già sentito dire ma non ci credevo affatto. Pensavo che se non si accetta l’esistenza di un Essere Supremo è assurdo cercare aiuto da un Dio che non esiste?
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