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La storia la scrivono i bugiardi vincitori
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Questa asserzione è il pilastro su cui poggia la storiografia mondiale. Qualunque testo soggiace a questo comandamento. Qualunque storico che scrive, elabora il proprio pensiero, seleziona fatti ed eventi, arrivando a mentire anche a se stesso, pur di rispecchiare ed esaltare la propria personalità, carattere e dottrine.
A parte l’offesa contro la verità, questo modo di agire è anche una mancanza di rispetto perpetuo nei confronti dei lettori. Devo dire che purtroppo molti lettori non cercano la verità, ma solo quello che è conforme al proprio “pensiero”, pertanto a loro basta quel genere di storici.
Un bellissimo ed eclatante esempio di come si “scrive la storia” lo abbiamo nella nostra bellissima Verona.
Nella seconda guerra mondiale, i ponti di Verona furono fatti saltare, con mine, la sera del 25 aprile 1945.
Moltissimi veronesi quella sera non videro cosa stava succedendo, erano per paura chiusi in casa, ma i fragori e i tremori delle esplosioni li sentirono, eccome li sentirono, e a chilometri di distanza.
Beh! Cosa c’è d’eclatante in questa vicenda?
La cosa clamorosa e che per decenni la storiografia ufficiale, riportò in tutte le pubblicazioni, che la distruzione dei ponti avvenne la sera del 24 aprile 1945 e, solo dopo quasi 40 anni, qualche autore iniziò a riportare la data esatta della distruzione.