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(Traduzione Anonima dall’Inglese )
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Prefazione
Introduzione
Chi sono i Savi?
Protocollo 1: La Dottrina di Base; – Protocollo 2: Guerre Economiche; – Protocollo 3: Metodi di Conquista; – Protocollo 4: Il Materialismo Sostituisce la Religione; – Protocollo 5:Dispotismo e Modernismo; – Protocollo 6: Tecniche di Presa di Potere; – Protocollo 7: Guerre Mondiali; – Protocollo 8: Governo Provvisorio; – Protocollo 9: Ri-educazione; – Protocollo 10: Preparazione al Potere; Protocollo 11: Lo Stato Totalitario; – Protocollo 12: Controllo della Stampa; – Protocollo 13:Distrazioni; – Protocollo 14:Assalto alla Religione; – Protocollo 15:Repressione Spietata; – Protocollo 16:Lavaggio del Cervello; – Protocollo 17:Abuso dell’Autorità; – Protocollo 18:Fermare gli Oppositori;- Protocollo 19:Governanti e Popolo; – Protocollo 20 Programma Economico; – Protocollo 21:Debiti e Crediti; – Protocollo 22:Il Potere dell’Oro; – Protocollo 23:Instillare l’Obbedienza; – Protocollo 24:Qualità del Capo;
PREFAZIONE
(Tradotta da Victor e. Marsden)
L’autore di questa traduzione dei famosi Protocolli è stato egli stesso una vittima della Rivoluzione. Ha vissuto per molti anni in Russia ed è stato sposato ad una signora Russa. Tra le sue attività in Russia è stato per alcuni anni il Corrispondente Russo per il MORNING POST, posizione che ha occupato quando è scoppiata la Rivoluzione, e le sue vivide descrizioni degli eventi in Russia saranno sempre nei ricordi di molti dei lettori di questo Giornale. Naturalmente è stato isolato per la rabbia dei Sovietici. Nel giorno in cui il Capitano Cromie fu ucciso dagli Ebrei, Victor Marsden venne arrestato e gettato nella Prigione di Peter-Paul, aspettando di giorno in giorno di sentir chiamare il suo nome per essere giustiziato. Da lì, tuttavia, è fuggito e probabilmente gli fu permesso di ritornare in Inghilterra con la salute fisica ormai allo sfascio. Tuttavia si riprese per il trattamento e le cure devote di sua moglie e dei suoi amici. Una delle prime cose che fece, non appena ne fu in grado, fu questa traduzione dei Protocolli. Il Sig. Mardsen fu eminente e ben qualificato per questo lavoro. La sua conoscenza intima della Russia, della vita Russa e della lingua Russa da una parte, e la sua padronanza dell’Inglese letterario dall’altra, lo misero in una posizione di vantaggio che pochi altri potevano vantare. La conseguenza è che nella sua versione vediamo un lavoro eminente e ben leggibile, ed anche se l’argomento è qualcosa di informe in qualche maniera, il tocco letterario del Sig. Marsden rivela la trama che scorre nei ventiquattro Protocolli.
Si può dire a ragione che questo lavoro è stato portato a termine a costo della stessa vita del Sig. Marsden. Ha detto all’autore di questa Prefazione che non poteva sopportare più di un’ora al giorno del suo lavoro nel British Museum, perché lo spirito diabolico della materia che fu obbligato a tradurre in Inglese lo rese positivamente malato.