La più antica traduzione volgare italiana della Bibbia: La Bibbia del monaco camaldolese Nicolò Malerbi, uscita a Venezia nel 1471 (Biblioteca Braidense)
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E’ VERO CHE I PRETI PROIBIVANO LA LETTURA DELLA BIBBIA?
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Vi sono dei Cattolici coscienziosi, ed anche dei preti, i quali non possono persuadersi che la loro Chiesa proibiva la lettura della Bibbia.
Un decreto che vietasse la lettura del libro di Dio, è che lo mettesse all’lndice; vicino alle opere di Casti, di Voltaire e di Volney; che stabilisse la scomunica e l’eterna dannazione per chi ardiva leggere il libro di Dio, sembra loro un decreto così empio, così diabolico, e inorridiscono nel sentire la loro Chiesa accusata di tale empietà, e negano recisamente una tale proibizione; e si fanno scrupolo di pensare che essa realmente è esista.
Non esaminiamo se i loro scrupoli siano esagerati, e se la loro Chiesa facendo quel decreto avesse commesso una empietà, un sacrilegio; Lungi da noi le declamazioni, e ragioniamo sui fatti.
Abbiamo sotto gli occhi un libro raro di 352 pagine in 4°, stampato a Parigi nel 1661 per ordine del clero gallicano, nel quale sono riportati i sentimenti dei più celebri teologi e canonisti, ed i decreti dei papi, dei concili e della Sorbona che vietano la lettura della Bibbia in lingua volgare.
Basterebbe questo libro per confondere coloro che negassero una tale proibizione.