Nov 19 2024

STUDI CAMBIAMENTO CLIMATICO … MENO DELL’UNO PER CENTO  SEGUE IL METODO SCIENTIFICO 

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Riesumato dal 2017. Oggi va anche peggio.

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J. SCOTT ARMSTRONG: MENO DELL’UNO PER CENTO DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SULLE RIVISTE SEGUE IL METODO SCIENTIFICO – M A R Z O 3 1 , 2017  

Meno dell’uno per cento degli articoli pubblicati sulle riviste segue il metodo scientifico, secondo una ricerca condotta dal Prof. Wharton School e dall’esperto di previsioni   J. Secott Armstrong.

Il Prof. Armstrong, che ha co-fondato la rivista peer-reviewed nel 1982, il Journal of Foreeasting  nel  1982 e l’International Journal of Forecasting nel 1985, ha posto alcune domande ad una presentazione per quello che considera gli “allarmismi” previsionali andare al di la del cambiamento climatico provocato dall’uomo.

“Veniamo anche noi dal settore delle riviste e di quanto bene si conformi il metodo scientifico. Nel mio campo penso che il 10 per cento dei documenti… siano forse utili. Adesso sembra che, un decimo dell’uno per cento segua il metodo scientifico” , ha detto Armstrong nella sua presentazione, che può essere vista integralmente qui di seguito. “Ma più semplicemente la gente non lo fa.”

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Nov 18 2024

UN VALIDO MOTIVO DEL POTERE ACULTO PER ALLONTANARE JOSEPH RATZINGER

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L’unificazione dell’umanità non è un compito politico ma una speranza escatologica,  e pretendere di prescindere dalle identità dei  popoli per fonderli in un meticciato globale  è un peccato d’orgoglio simile a quello biblico della torre di Babele.

Joseph Ratzinger


Nov 14 2024

STEFANO…SCOGLIO

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Venerdì 8 novembre 2024 è mancato all’affetto dei suoi cari

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STEFANO SCOGLIO 

di 67 anni

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Ne danno il triste annuncio la moglie Tasha, i figli Gabriel e Alexandra, 
la mamma Delfina, gli amici ed i parenti tutti.

I funerali avranno luogo martedì 12 novembre alle ore 10,00 nella chiesa di San Bernardino,
partendo alle ore 9,45 dall’Obitorio dell’Ospedale di Urbino;
seguirà la cremazione.

URBINO , 8 novembre 2024

DURANTI LUIGI SRL

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NON VI DIRRO’ COME E’ MORTO, MA COME E’ VISSUTO

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È un giorno di oltre 30 anni fa, e Gabriel Slonjna Ubaldini mi porta a conoscere Stefano Scoglio

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Lo conoscevo già di fama, come uno dei leader dell’Urbino intellettuale e politica…

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Nov 10 2024

SI INVENTA LA STAMPA E SI FALSIFICANO TESTI E FONTI 

L’opera di ross: “TACITUS AND BRACCIOLINI. THE ANNALS FORGED IN THE XVTH CENTURY BY JOHN WILSON ROSS”

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Nel 1878 John Wilson Ross (1818-1878) pubblicò il suo <<Tacitus and Bracciolini, the Annals Forged in the XVth Century>>. 

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All’inizio del secondo capitolo spiega come il XV secolo divenne un’epoca di INCREDIBILI “imposture letterarie” e di “credulità smodata”.

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Chi inventò la stampa, che sia stato Coster di Haarlem in Olanda, o Mentel, il nobile di Strasburgo, o Gutenberg, l’orafo di Magonza, tenne per sé ed il proprio “gruppo” il segreto, poiché nasceva l’opportunità di “vendere le stampe come se fossero manoscritti (realizzati attraverso mesi di lavoro manuale, quindi costosissimo). 

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I (falsi) manoscritti potevano essere venduti a un prezzo che era venti o trenta volte il costo della stampa (reale). 

Wilson Ross spiega come l’impostura fu scoperta solo quando il re di Francia e l’arcivescovado di Parigi confrontarono le bibbie che avevano acquistato da una libreria in Rue Saint Jacques a Parigi: queste due bibbie mostravano una conformità assoluta, quindi impossibile, di lettere su ogni riga e ogni pagina. 

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Nov 09 2024

LA PRIMA RAPPRESENTAZIONE DI UN GHIACCIAIO  DELLE ALPI 

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Se domandate ad un “esperto” quale sia stato il primo “essere vivente” ad aver “dipinto” un ghiacciaio, avete ottime possibilità di sentirvi ripetere il nome dello svizzero Caspar Wolf, nato nel 1735 nel canton Argovia e morto nel 1783 ad Heidelberg, in Germania.

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Se domandate quale sia stato il primo ghiacciaio “dipinto” della storia, cominciano maggiori problemi.

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Se domandate quale sia la primissima occasione della storia nella quale sia stata nominata la “parola ghiacciaio“, torniamo in campo “un pò più sicuro”: il 1783.

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Nov 07 2024

FRANCESCO COSSIGA….CHI GOVERNA L’ITALIA 

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IN ITALIA NON IMPORTA  QUANTI VOTI HAI,

SE POSSIEDI LA MAGISTRATURA 

GOVERNI…!

(Francesco Cossiga)


Nov 05 2024

IL  MARE PERDUTO DELLA LOMBARDIA: IL MITICO LAGO GERUNDO

Fra i laghi paludosi della pianura padana, uno dei più notevoli e tardi a scomparire fu senza dubbio il lago Gerundo. Questa grande regione acquitrinosa era formata dal disordine alluvionale dei fiumi Adda, Oglio e Serio (ed anche del Lambro e del Silero), e perciò copriva – pur con confini continuamente variabili – l’intero ampio territorio compreso fra la provincia bergamasca meridionale e la provincia superiore di Cremona, con tutto il Cremasco e il Lodigiano. Il perimetro del lago era variabile, spesso in periodi di siccità spariva del tutto, lasciando pochi acquitrini o paludi.

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Quante volte abbiamo sentito la frase: “Se Milano avesse il mare…” senza immaginare che un tempo non avrebbe avuto senso dirlo. Infatti, tre millenni fa, quando i celti stabilirono i primi insediamenti nella pianura in cui sarebbe sorta Milano, a pochi chilometri un mare c’era davvero, e vi rimase anche se in forma sempre più ridotta fino al primo medio evo.

Era il lago (o mare) Gerundo.

Pare che il Gerundo si estendesse tra i fiumi Adda e Serio fin dalla preistoria, comprendendo quindi non solo i territori di Milano e dintorni ma anche le provincie di Lodi, Cremona e Bergamo.

Si trattava dell’ultimo ricordo di quando il ritirarsi dei ghiacciai aveva innalzato i mari fino che inondarono la pianura fin quasi sotto le Alpi, lasciando al centro della Lombardia un vasto specchio di acque salmastre.

L’invaso aveva un aspetto per lo più paludoso e, solo in pochi punti dei suoi duecento chilometri quadrati di estensione, raggiungeva i dieci metri d’altezza. Una volta rimasto isolato dal mare, ad alimentarlo rimasero solo piogge ed esondazioni dei fiumi che lo circondavano, così nel giro di qualche secolo l’evaporazione delle acque e le bonifiche dell’alto medio evo ne causarono la scomparsa.

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