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Venerdì 8 novembre 2024 è mancato all’affetto dei suoi cari
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STEFANO SCOGLIO
di 67 anni
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Ne danno il triste annuncio la moglie Tasha, i figli Gabriel e Alexandra,
la mamma Delfina, gli amici ed i parenti tutti.
I funerali avranno luogo martedì 12 novembre alle ore 10,00 nella chiesa di San Bernardino,
partendo alle ore 9,45 dall’Obitorio dell’Ospedale di Urbino;
seguirà la cremazione.
URBINO , 8 novembre 2024
DURANTI LUIGI SRL
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NON VI DIRRO’ COME E’ MORTO, MA COME E’ VISSUTO
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È un giorno di oltre 30 anni fa, e Gabriel Slonjna Ubaldini mi porta a conoscere Stefano Scoglio.
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Lo conoscevo già di fama, come uno dei leader dell’Urbino intellettuale e politica…
Fra le tante cose, l’inventore e fondatore di Contro Radio, una delle prime radio private in Italia a parlare di cultura e politica diffondendo musica strepitosa (a partire da tutta la New Wave), e ogni cosa fosse sperimentale e “contro”.
Perché Stefano fra le mille cose, aveva anche una cultura musicale assoluta, da Bach ai Talking Heads, da Mozart sino a cose che allora conoscevano in 3!
E infatti, organizzava anche concerti, specie per autori semi (o del tutto) sconosciuti!
Uno fra i tanti? Quello di un certo Franco Battiato quando ancora non era Battiato…
Ma con Gabriel non eravamo andati da Stefano per parlare di musica…
Si trattava di approfondire temi relativi ai miei studi sul Rinascimento urbinate e suoi possibili legami con Neoplatonismo, Ermetismo e Filosofie Orientali…
…Ecco, iniziò così la nostra amicizia!
Che gli anni poi trasformarono in una vera comunione d’intenti, pur coi nostri stili e modi differenti…
Chi era Stefano?
Un filosofo, di competenze assolute.
Poliglotta, con perfetti inglese e francese e stava studiando in parallelo spagnolo, russo e croato.
Grecista e latinista sopraffino, poi…
Scienziato e soprattutto ricercatore: con lauree e master internazionali sino alla candidatura al Nobel per la medicina.
Imprenditore, Nutrigea è lì a raccontarlo!
Economista e giurista, con tanto di titoli ed esperienze sul campo!
Operatore culturale: avevamo da poco fondato una casa editrice e una TV!
Ed eravamo in procinto d’acquisire un’università americana da trasformare in Polo accademico internazionale del libero pensiero…
L’impegno politico con l’unica bandiera che conta: quella della LIBERTÀ!!!!!!
Tutte le sue scelte e le sue battaglie sono state un inno alla libertà!
D’impresa, di scelta, di vita!!!
Già, la vita…
Stefano ne era pieno, anche troppo!
Un vulcano al suo confronto era un cerino!
Sempre attivo, sempre in movimento fra i continenti, di casa ovunque si trovasse per conoscere e studiare e progettare…
Affamato di conoscere e sapere, divoratore di libri ed esperienze…
Spigolosità caratteriali? No, intransigenza verso la mediocrità pecoresca e l’ignoranza che si compiace di se stessa!
Forse una certa durezza? No, la ferma convinzione che col MALE non si negozia!
Ve lo dico io che c’ho vissuto decenni assieme come un fratello: la sua simpatia era esplosiva!
Le nostre risate sulle idiozie del mondo, interminabili…
La sua vera vena romantica e poetica, assoluta. E appena posso pubblicherò una raccolta delle sue poesie…
Perché Stefano oltre ai suoi saggi tecnico/scientifici scriveva anche poesie…
Ha insegnato tanto a tanti, chissà quant’altro ancora avrebbe potuto dare…
Nel mio cuore un lascito di gratitudine per il privilegio di averlo avuto come amico e fratello in armi in quel campo di battaglia che è il tempo che stiamo vivendo…
Ma non saranno queste le cose che di lui ricorderò per sempre, quanto piuttosto le nostre ore interminabili a discutere e progettare fra Londra e Cavallino, Smilcic e l’Oregon quando con noi fra le parole siedevano Platone e Fulcanelli, Socrate e il principe Siddarta…
Le nostre cene fatte di racconti e analisi inarrivabili su… tutto!
Dallo sport alla geopolitica condendo il tutto di barzellette ed idiozie da farci affogare dal ridere…
Ah, il piacere assoluto dal dialogare con lui e la sua intelligenza superiore, purissima, cristallina!
Fissata sul conoscere e il sapere…
Era impegnato in una ricerca? Potevano passare 3 mesi senza che si guardasse nello specchio sinché non l’avesse terminata, tanto che poi dovevo rapirlo e deportarlo dal barbiere per farsi dare una sistemata!
Ecco, questa è solo una piccola parte di chi è stato Stefano…
Il resto, lo conserverò per sempre nel mio cuore sino al nostro prossimo incontro, dove ne rivedremo delle belle!
Piango straziato mentre scrivo queste parole poverette, ma c’è un vento forte oggi che corre fra le nostre due case una accanto all’altra…
Un vento pulito che spazia s’un cielo senza nubi…
Ti sento, ti sento forte…
Ed è lì che ti cercherò per sempre grande anima, nel tempo mio che resta…
Dove c’è il sole e brillano le stelle…
Fonte: Srs di Andrea Aromatico, da facebook di Andrea Aromatici de 11 novembre 2024
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ADDIO A STEFANO SCOGLIO, IMPRENDITORE E PRECURSORE
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E’ morto a 67 anni un personaggio eclettico. Operò nel campo degli integratori basati sulle alghe. Da Urbino la scalata in tutto il mondo
Stefano Scoglio, imprenditore degli integratori basati sulle alghe. Ma fu molto impegnato anche in città
Morto Stefano Scoglio, l’imprenditore degli integratori basati sulle alghe. Da Urbino passando per l’Oregon fino a Londra, Scoglio, con un passato da ricercatore, era nato a Urbino 67 anni fa e da un anno combatteva contro una malattia che ieri ha avuto la meglio; lascia mamma Delfina, la moglie Tasha e i figli Gabriel e Alexandra.
“Una vita intensa, aveva una curiosità insaziabile”. Così lo ricordano i conoscenti e aggiungono: “E’ sempre stato molto intelligente, già alle elementari era tra gli studenti più bravi e vinceva premi”. Queste doti lo porteranno dagli studi classici a quelli filosofici fino a diventare uno degli allievi fidati del filosofo don Italo Mancini all’Università di Urbino. Quindi l’ingresso all’Ersu, l’ente per il diritto allo studio di Urbino (ora è regionale e si chiama Erdis Ndr), e di responsabile del collegio Aquilone.
Poi la svolta. Siamo agli inizi degli anni Novanta quando in America rimase colpito dalla micro alga che si sviluppa sul filo d’acqua del lago vulcanico Klamath, a 1300metri di quota. Un organismo conosciuto e impiegato per le sue proprietà utili per l’organismo. Così nasce nel 1992 lo studio a Urbino e la messa sul mercato di integratori formulati con questo vegetale con la Blue Lotus del Sasso: un’evoluzione internazionale che lo porterà a fondare nel 1998 anche la Nutrigea con sedi a Urbino, San Marino e Londra e tutt’ora specializzata in prodotti a base di Klamath ma non solo.
Dal 2010 al 2012 è stato presidente dell’Urbino Calcio, periodo contrassegnato dalla perdita di una figlia. Poi la politica, nel 2014 la candidatura con Maurizio Gambini ma la simpatia è sfumata poco dopo. Nel 2018 l’epidemiologo americano Roscoe M. Moore fece il suo nome tra la vasta rosa dei candidati al Nobel per la medicina che ogni anno vengono proposti e tenuti secretati per mezzo secolo. Nel frattempo i libri, dalla filosofia a quelli su integrazione e benessere, e la parentesi contro i tamponi e i vaccini durante la pandemia Covid, con risvolti nazionali e le schermaglie con il virologo Roberto Burioni.
“I suoi numerosi risultati, i suoi successi, la sua spinta imperturbabile e lo zelo rivoluzionario per la ricerca della verità e dell’eccellenza intellettuale sono stati notevoli e straordinari – il ricordo della moglie Tasha sui social -. Ci ha sempre lasciato incantati guardandolo in disparte mentre si buttava nella mischia e si lanciava con fuoco e passione in qualche avventura precedentemente impensabile. Mancherà profondamente. Porteremo la sua inestinguibile fierezza e il suo coraggio nei nostri cuori. La mia gratitudine nei suoi confronti è infinita”. I funerali saranno celebrati martedì alle 10 nella chiesa di San Bernardino a Urbino.
Fonte: da il Resto del Carlini del 10 novembre 2024
Link: https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/addio-a-scoglio-imprenditore-e-precursore-4be6f265
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“AGRICOLTURA, TURISMO E PIÙ COLLEGAMENTI PER URBINO” PARLA STEFANO SCOGLIO CANDIDATO FARE AL SENATO
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URBINO – “Né destra, né sinistra. Noi siamo sopra”, afferma con sicurezza Stefano Scoglio, quarto candidato al Senato nella lista “Fare per fermare il declino” di Oscar Giannino. Programma alla mano, Scoglio, imprenditore nel campo dell’integrazione nutrizionale a Urbino, racconta perchè la sua lista rappresenta l’unica alternativa alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.
“Sono nato a Urbino, conosco la realtà di questa città”, dice Scoglio, un passato da ricercatore all’università di Urbino, poi la fuga all’estero. “Mi sono illuso per un paio di anni di poter costruire la mia vita qui. Ero uno dei tanti ricercatori precari. Nell’ultimo concorso pubblico a cui ho partecipato, il candidato che avevano già deciso che vincesse, perché tutti i concorsi sono finti, mi disse: ‘Ma lei è Scoglio?! io ho fatto la tesi sui suoi articoli’. A quel punto ho capito che non c’era alcuna possibilità e mi sono buttato sulla mia seconda passione che è quella della medicina naturale”, racconta Scoglio. “Così sono emigrato all’estero. Ho insegnato all’università di Toronto. Poi per problemi familiari sono tornato in Italia”.
Cosa ha spinto Stefano Scoglio a candidarsi con una lista nata solo 6 mesi fa? Scoglio non ha dubbi.” La serietà. Il nostro programma è stato scritto da 7 tra i maggiori economisti mondiali che hanno avuto successo in America, non in Italia naturalmente”, dice. “Ho sempre ammirato Oscar Giannino e penso che sia l’unica lista politica seria e competente in questo momento”. E vediamo allora cosa propone “Fare per fermare il declino”.
Liberalizzazioni. “Lo Stato controlla il 55% dell’economia: tutte le maggiori imprese nazionali sono pubbliche. A Urbino sono stati fatti investimenti folli. Un esempio è il centro commerciale Santa Lucia che è assolutamente inutile e fallimentare e indebiterà il comune di Urbino per 30 milioni di euro”, afferma Scoglio. “In questa città non si è fatto nulla per favorire la piccola e media impresa che è l’ossatura, lo scheletro dell’economia, quella che ha retto il sistema Italia e che ora non ce la fa più perché paga il 70% di tasse”.
Spesa Pubblica. “Il nostro obiettivo è quello di tagliare la spesa corrente di 100 miliardi all’anno e non lo diciamo tanto per dire come fa Berlusconi che dice che toglierà l’Imu senza spiegare come. Eliminando le spese inutili, gli enti che non servano si possono risparmiare miliardi. Con quei soldi si può togliere l’irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. Questo darà respiro alle piccole imprese”.
Lavoro. “L’Italia è l’unico Paese che per dare 1000 euro a un operaio ne paga altri 1.800 allo Stato per pensioni che non vedremo mai. Noi vogliamo ridurre le tasse alle imprese per portare quei 1000 euro dati al lavoratore a 1300 euro. Chiediamo una detassazione reale per le imprese che assumono giovani. L’economia riparte se metti le aziende nelle condizioni di lavorare. Bisogna togliere l’irap, abbassare di 20 punti la pressione fiscale sulle imprese”.
Proposte per Urbino. “La città ducale è in una situazione di declino anche peggiore del resto d’Italia. Si sono sprecate molte opportunità per quanto riguarda i collegamenti stradali e ferroviari, uno dei problemi principali di Urbino. Non è mai stata fatta una politica di pressione per creare un collegamento migliore con Pesaro e con la costa. Questo potrebbe cambiare l’economia urbinate. Molti pesaresi potrebbero anche venire ad abitare qui con dei collegamenti più rapidi.
E poi c’è la situazione economica. Da sempre il sistema economico tradizionale di Urbino si basa da una parte sulle assunzioni nel pubblico, al comune, all’università, all’ospedale, e dall’altra sul giro di affari degli affittacamere. Questo sistema non regge più perché gli enti pubblici non hanno più soldi per pagare e l’afflusso di studenti che prendono in affitto le camere si è ridotto. Quel modello sta morendo. Urbino deve puntare sulla agricoltura e sul turismo. Ma non si fa nulla per sostenere questo tipo di attività”.
Imprese. “Bisogna lasciare più possibilità all’iniziativa privata. Racconto il mio caso personale. Ho uno stabilimento al Sasso. Nel 2004 avevo ottenuto tutti i finanziamenti per iniziare la costruzione. Per cavilli burocratici pretestuosi ho dovuto aspettare 4 anni e mi hanno fatto perdere 300.000 euro di finanziamenti regionali. E potrei raccontare altri esempi. La verità è che qui se sei amico degli amici, le strade si aprono. Se sei un privato e non sei agganciato, sei una minaccia perché magari hai anche successo e voti per qualcun altro”.
Scuole e università. “In Italia tutto il potere è in mano ai cosiddetti baroni. Noi vogliamo abolire il valore legale della laurea. Cominciamo a far valere non il pezzo di carta ma il merito”.
Sanità. “In Italia la spesa sanitaria negli ultimi sette anni è cresciuta del 50 per cento. I soliti noti hanno deciso che ciascuna usl dovesse gestire autonomamente le forniture. E’ una cosa folle che nessuna impresa farebbe. Le forniture centralizzate permettono di avere dei prezzi e un potere contrattuale diverso. La siringa che costa 10 euro in Lombardia, in Calabria costa 50 o viceversa. Si aprono spazi enormi alla corruzione. Noi abbiamo calcolato che si possono risparmiare 20 miliardi all’anno. In questo modo non c’è bisogno di chiudere nessun ospedale. L’idea di fare un mega ospedale centralizzato tra Pesaro e Fano è un grande errore”.
E sul risultato delle elezioni politiche Stefano Scoglio non ha dubbi. “Noi abbiamo il 100% di possibilità di ottenere seggi in Parlamento. Nelle Marche siamo già al 6% . Più di 100 economisti, tra cui diversi premi nobel, hanno sottoscritto il nostro programma. Tra questi ci sono Francesco Gavazzi e Alberto Alesina”.
Poi rivolge un invito a tutti gli elettori: “Grillo prenderà comunque il 20 per cento. Se dovete scegliere, votate per noi. Così ci date una mano a portare serietà in Parlamento”, dice sorridendo.
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Fonte: Da il Ducato del 12 febbraio 2013
Link https://www.facebook.com/andrea.aromatico
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