Si chiamava Caterina di Meo Lippi ed era una ragazza povera e orfana la madre di Leonardo da Vinci (1452-1519), che lo dette alla luce poco più che sedicenne: l’identità è stata svelata dallo storico dell’arte inglese Martin Kemp, professore dell’Università di Oxford, tra i maggiori conoscitori dell’opera del genio del Rinascimento, e dal ricercatore Giuseppe Pallanti, autori del libro di imminente pubblicazione dal titolo “Mona Lisa: The People and the Painting” per la Oxford University Press.
Gli studiosi hanno individuato a Vinci (Fi) anche l’ubicazione della ‘Casa in Borgo‘ di proprietà del nonno Antonio prima e del padre Ser Piero poi come sicuro luogo in cui Leonardo trascorse l’infanzia a Vinci e possibile luogo di nascita del futuro artista.
Nel saggio i due autori illustrano le scoperte frutto di un lungo studio degli antichi documenti trovati negli archivi storici toscani: la Biblioteca Leonardiana, l’Archivio storico comunale e l’Archivio parrocchiale della Chiesa di Santa Croce a Vinci. Il volume di Kemp e Pallanti sarà presentato in anteprima italiana il 13 giugno prossimo a Vinci presso la Biblioteca Leonardiana.
“L’identità della madre di Leonardo è stata a lungo materia di speculazione. Alcuni hanno sostenuto che Caterina fosse una schiava d’oltremare. Il luogo esatto della sua nascita è sempre stato molto incerto, sebbene la tradizione l’abbia identificato con la casa natale in Anchiano – affermano Kemp e Pallanti – Adesso, attraverso i documenti pubblicati nel nostro libro, possiamo sostenere ragionevolmente che la madre di Leonardo può essere identificata con una povera ragazza di 16 anni, di nome Caterina di Meo Lippi“.
Nel 1451, un anno prima della nascita di Leonardo, avvenuta il 15 aprile 1452, Caterina fu registrata in una dichiarazione dei redditi come una ragazza quindicenne, con un fratellino di appena due anni. Suo padre, Bartolomeo, non è mai stato trovato e morì giovane. La madre o le madri dei due bambini sono sconosciute. Caterina e il fratellino furono poi guardati dalla nonna che abitava a Mattoni.
Un’intricata rete di testimonianze archivistiche, spiegano Kemp e Pallanti, indicano la giovane Caterina come la madre di Leonardo, compresi alcune collegamenti con la famiglia di Antonio Buti (conosciuto come ‘Accattabriga‘), che la sposò poco dopo la nascita di Leonardo, presumibilmente con una piccola dote fornita dalla famiglia Da Vinci.
“Al tempo di Leonardo – precisano Kemp e Pallanti – Vinci non aveva più di 350 residenti. Per un paese così piccolo, avere dato i natali al più grande personaggio della storia culturale mondiale è un fatto veramente sorprendente”.
“Siamo grati al professor Martin Kemp e al dottor Giuseppe Pallanti – ha affermato Paolo Santini, assessore alla Cultura del Comune di Vinci, che ieri ha incontrato i due studiosi – per averci costantemente tenuti informati sulle loro ricerche e soprattutto sull’esito di alcuni percorsi di indagine su Leonardo, sulla madre Caterina e su altre questioni di cruciale importanza per la conoscenza del Vinciano, che avevano intrapreso. Adesso che una parte delle fatiche profuse negli anni dai due studiosi è confluita in una pubblicazione, ci sembrava giusto poterla presentare in anteprima assoluta a Vinci. Abbiamo parlato con entrambi, e ora la data è vicina”.
“Inoltre, i due studiosi ci hanno illustrato, per adesso in maniera riservata, tanti documenti e tante ipotesi nuove sulla vita di Leonardo. Ci saranno sorprese interessanti, anche sul periodo vinciano del genio – ha aggiunto Santini – Infine, mi preme ricordare l’autorevolezza del professor Kemp dell’Università di Oxford, storico dell’arte di levatura mondiale e uno dei massimi esperti sull’opera pittorica di Leonardo da Vinci, nonché grande amico della Biblioteca Leonardiana e a suo tempo autore fra le altre cose di una magistrale lettura vinciana”.
Fonte: da adnkronos.com/ del 23 maggio 2017