Come già visto in precedenza, la prima operazione dell’indagine è di raccogliere tutti i dati disponibili per analizzare significati, motivazioni, tempi degli eventi, luoghi della Padania nord- occidentale, per individuare quale può essere l’ubicazione di Melpum.
Tito Livio scrive che le invasioni galliche cominciarono alla fine del VII sec.a.C. con l’arrivo dei Biturigesdi Bellovesus,e continuarono fino al IV sec.a.C.; però l’archeologia ha corretto che vi furono prima solo immigrazioni pacifiche con integrazione di Celti, e solo nel 4° secolo a.C. vi fu una invasione.
La grande ondata invasionistica che distrusse Melpumnel 396 a.C., e poi tutte le città etrusco-padane, fu quella delle tribù Galliche deiBiturgi, Edui, Arverni, Ambarri, Carnuti, Aulerci, Senoni, Cenomani, Boi, che fecero fuggire i precedenti Leponzinelle valli alpine dell’Ossola e Canton Ticino, spinsero gli Orobie Camunisui monti loro vicini, nonché cacciarono liguri, umbried etruschi, dalla sponda sud del Po’ all’Interno dell’Appennino. Solo gli Insubriseppero respingere i Galli, conservando il loro dominio sulle colline del Verbano, Ceresio e Lario. La grande massa di gente nuova cambiò il lessico padano, e l’archeologia ha classificato questa nuova Cultura come il tipo La Tène.
Quando giunsero i Romani nel 3° sec.a.C. trovarono Galli ovunque e diedero nome di Gallia Cisalpina a tutta la Padania, riservando i nomi dei predecessori ai loro monti (Alpi Leponzie, Retiche, Orobie, ecc.).