Set 22 2016

SHEMONEH ESREI – LE DICIOTTO PREGHIERE

Category: Bibbia ed Egitto,Religioni e rasiegiorgio @ 08:02

 

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1.- Benedetto sei tu, JHWH (1) {si legga Adonay}, Dio nostro e Dio dei nostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio grande, onnipotente e temibile, “El Elyon” (2), creatore della terra e dei cieli, nostro scudo, scudo dei nostri padri, nostra speranza e di ogni generazione. Benedetto sei tu, JHWH, scudo di Abramo.

 

2.- Tu sei onnipotente, tu abbassi gli orgogliosi, tu fortifichi, tu giudichi gli oppressori, tu vivi per sempre, tu risusciti i morti, tu comandi al vento e fai cadere la rugiada, tu nutri i viventi, tu fai rivivere i morti, in un batter d’occhio la salvezza germoglierà per noi. Benedetto sei tu, JHWH, che fai vivere i morti.

 

3.- Tu sei Santo e il tuo Nome e temibile. Non ci sono altri déi al di fuori di te. Benedetto sei tu, JHWH, il Dio santo.

 

4.- Accordaci, o Padre nostro, la conoscenza di te, l’intelligenza e il discernimento della Legge. Benedetto sei tu, JHWH, tu che accordi la conoscenza.

 

5.- Facci ritornare a te, JHWH, e noi ritorneremo. Rinnova i nostri giorni come un tempo. Benedetto sei tu, JHWH, tu che gioisci quando ci si pente.

 

6.- Perdonaci, Padre nostro, perché abbiamo peccato contro di te. Cancella e allontana dai tuoi occhi i nostri peccati, perché la tua misericordia è grande. Benedetto sei tu, JHWH, tu che abbondi nel perdono.

 

7.- Guarda la nostra afflizione, difendi la nostra causa, riscattaci per l’onore del tuo Nome. Benedetto sei tu, JHWH, il redentore di Israele.

 

8.- Guariscici, JHWH nostro Dio, da tutte le ferite del nostro cuore. Allontana da noi la tristezza il pianto. Affretta la guarigione delle nostre ferite. Benedetto sei tu, che guarisci gli ammalati del tuo popolo Israele.

 

9.- Benedici per noi, JHWH Dio nostro, questo anno di bene, in ogni specie di prodotti e fa venire rapidamente l’anno finale della nostra redenzione. Manda la rugiada e la pioggia sulla faccia della terra. Sazia il mondo dei tesori della tua bontà e dona la benedizione all’opera delle nostre mani. Benedetto sei tu, JHWH, che benedici gli anni.

 

10.- Fa risuonare il grande Shofar della nostra liberazione e porta l’insegna per la raccolta dalle nostre dispersioni. Benedetto sei tu, JHWH, che raccogli i rigettati dal tuo popolo Israele.

 

11.- Rinnova i nostri giudici come nei tempi antichi e consigliaci come all’inizio. Regna su di noi tu solo. Benedetto sei tu, JHWH, che ami il giudizio.

 

12.- Che i convertiti non abbiano speranza. Che il regno dell’insolenza sia sradicato presto dai nostri giorni. Che i nosrim (3)   e i minim (4)  scompaiano all’istante. Che siano cancellati dal libro dei viventi e non siano iscritti con i giusti. Benedetto sei tu, JHWH, che pieghi gli orgogliosi.

 

13.- Accorda la tua bontà ai proseliti di giustizia (5). Dacci una buona ricompensa con quelli che fanno la tua volontà. Benedetto sei tu, JHWH, speranza dei giusti.

 

14.- Nella tua grande misericordia abbi pietà, JHWH Dio nostro, di Israele tuo popolo, di Gerusalemme tua città, di Sion sede della tua gloria, del tuo tempio e della tua Dimora, della regalità della casa di Davide e del tuo Messia di giustizia. Benedetto sei tu, JHWH, Dio di Davide, che edifichi Gerusalemme.

 

15.- Ascolta, JHWH, Dio nostro, la voce della nostra preghiera. Mostraci la tua misericordia, perché tu sei un Dio buono e misericordioso. Benedetto sei tu, JHWH, che ascolti la preghiera.

 

16.- Accetta, JHWH, Dio nostro, ed abita in Sion. I tuoi servi ti benediranno a Gerusalemme. Benedetto sei tu, JHWH, che serviremo nel timore.

 

17.- Noi ti ringraziamo, tu sei JHWH Dio nostro e Dio dei nostri padri, per tutte le tue bontà, l’amore e la misericordia che tu hai avuto verso di noi e verso i nostri padri prima di noi, e se abbiamo detto: la tua bontà è lo scettro dei nostri piedi, aiutaci, JHWH. Benedetto sei tu, JHWH. É bene renderti grazie.

 

18.- Dona la pace a Israele tuo popolo, alla tua città e alla tua eredità. Benedici noi tutti insieme. Benedetto sei tu, JHWH, che fai la pace.

 

 

(1) {Si legga  “Adonay”}

(2)  (Dio Altissimo)

(3)  Sono i Cristiani, i nazirei.

(4)  Il nome dato dagli ebrei convertiti al cristianesimo

(5)  Proseliti di giustizia, i pagani (convertiti al giudaismo) che si preparavano ad entrare nel popolo eletto; (nella Chiesa cristiana verranno chiamati catecumeni).

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Set 15 2016

SUMERI, ASSIRI, BABILONESI, EGIZI, EBREI: UN SOLO IMPERO

 

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A proposito di testi particolari, ci piace segnalare l’interessante opera di Messod e Roger Sabbah: “I Segreti dell’Esodo”. L’approfondimento è d’obbligo, pena capirci poco… L’oggetto della diatriba, riguarda le vicende della fuga ebraica dell’Egitto. 

 

 

Nulla di nuovo, in apparenza, ma… avete mai associato Abramo ad Akhenaton, Smenkhara a Ismaele o Sara a Nefertiti? Un giochino simpatico che passa perfino dal binomio Horemeb-Aronne e da quello Ramose I-Mosè. Nel calderone tante informazioni attinte indifferentemente tra la Bibbia Aramaica e quella Ebraica, passando per il geroglifico pre e post amarniano. Naturalmente non mancano certezze e contraddizioni, ma è da leggere e rileggere….

 

Il popolo ebraico, guidato da Mosè, non era composto da schiavi di un’antica tribù in prigionia, bensì da membri di una casta sacerdotale costituitasi con il faraone monoteista Akhenaton. 

 

Con la controrivoluzione religiosa che ripristinò il politeismo nell’antico Egitto, i seguaci di Akhenaton furono costretti ad abbandonare la terra d’origine. Da qui il mito dell’Esodo biblico. Gli autori sono giunti a questa conclusione dopo uno studio ventennale. Rileggendo l’Antico Testamento in aramaico, accompagnati dall’esegesi biblica di Rachi (XI sec.) e con un paziente lavoro di comparazione, Roger e Messod Sabbah hanno scoperto similitudini sorprendenti tra geroglifici e alfabeto ebraico, tra Genesi e cosmologia egiziana.

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Set 10 2016

IL BIOLOGO SIRIO TREVISANATO: L’ERUZIONE DI SANTORINI CAUSÒ LE PIAGHE BIBLICHE, UN PAPIRO EGIZIANO SPIEGA LA FUGA DEGLI EBRE

Category: Bibbia ed Egitto,Natura e scienza,Storia e dintornigiorgio @ 06:53

 

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Isola di Santorini

 

 

Il mondo prese a girare a rovescio come se fosse una ruota del vasaio e la terra si capovolse. (Papiro di Ipuwer, 1250 a.C).

 

Quando è successo? E soprattutto: cosa vuol dire?

 

 

Toronto 30 agosto 2006, ore 18,00,  al 496 di Huron Street,  Istituto Italiano di Cultura.

Un biologo italiano, Sirio Trevisanato, ha ricostruito gli eventi che afflissero l’antico Egitto di circa 3600 anni fa leggendo gli antichi papiri medici e ora dà delle risposte.

Trevisanato sarà a Toronto per parlare dei suoi studi «fatti per hobby», dice e in particolare presenterà presso l’Istituto Italiano di Cultura  alle 18 “Ipuwer, the Hitherto Uncredited Unifier of Ancient Egypt”. L’iniziativa è patrocinata dalla “Society for the Studies of Ancient Egypt e dall’Istituto Italiano di Cultura di Toronto”.

 

Ma cos’è Ipuwer?

 

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Set 09 2016

EGITTO XV DINASTIA – LA DOMINAZIONE HYKSOS

Category: Bibbia ed Egittogiorgio @ 06:40

 

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1786-1567 a.C. (Secondo Periodo Intermedio)

 

A proposito di questi stranieri lo storico ebreo Giuseppe Flavio nella sua polemica Contro Apione afferma di citare le parole autentiche di Manetone:

 

«Tutimaios. Durante il suo regno, per cause a me ignote, l’ira del Signore si abbatté su di noi; e all’improvviso dalle regioni dell’Oriente un’oscura razza d’invasori si mise in marcia contro il nostro paese sicura della vittoria. Con la sola forza numerica e senza colpo ferire s’impadronirono facilmente delle nostre terre; e avendo sopraffatto i reggitori del paese, bruciarono spietatamente le nostre città, rasero al suolo i templi degli dei e rivolsero la loro crudeltà contro gli abitanti, massacrandone alcuni, riducendo in schiavitù le mogli e i figli di altri.

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Set 06 2016

LA LINGUA EGIZIANA

Category: Bibbia ed Egitto,Cultura e dintornigiorgio @ 06:44

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Pietra di Roseta esposta al British Museum

 

LA NASCITA

 

L’invenzione della scrittura egiziana, è avvenuta intorno al 3200 a.C. fu uno degli eventi più importanti nella storia dell’antico Egitto.

La lingua egiziana ha avuto, nel corso del tempo, tre modi differenti di scrittura:  geroglifica, ieratica, demotica. A questi tre modi di scrivere si deve aggiungere quello utilizzato per esprimere la lingua copta, che era la lingua egiziana al tempo del cristianesimo.

 

GEROGLIFICA

 

 GEROGLIFICA

 

E’ la scrittura egiziana per eccellenza, quella che tutti conosciamo. Il suo nome è derivato dal greco e significa “sacri segni incisi”.

I primi geroglifici risalgono all’era predinastica, mentre gli ultimi sono stati tracciati a File nel 394 d.C. in piena epoca cristiana.

Probabilmente all’inizio si trattava di una forma di scrittura ideografica.

I segni e i disegni erano comunque poco adatti per indicare cose o concetti astratti: come verità, libertà, inganno, fede, vita, grandezza, infedeltà, pensiero, in genere molti concetti erano difficili da esprimere.

Per rimediare a ciò, nel corso di parecchi secoli, gli egiziani modificarono la loro scrittura  dando anche ad ogni figura il valore di un suono, come noi ne diamo uno alle lettere dell’alfabeto.

Questo tipo di scrittura era usata soprattutto per uso ufficiale e monumentale e quindi la troviamo diffusamente su templi e tombe.

 

IERATICA

 

 Scrittura ieratica su papiro

 

Accanto alla scrittura geroglifica ne esisteva un’altra, chiamata dai greci ieratica (= sacra); questa però aveva nulla di sacro.

Questo tipo di scrittura è stato introdotto per semplificare il modo di scrivere dei geroglifici. Si può considerare lo ieratico il corsivo della scrittura geroglifica.  Non differisce dalla scrittura classica se non per il fatto che viene sacrificato l’aspetto pittografico alla velocità di scrittura. Ad ogni segno geroglifico corrisponde un segno ieratico e viceversa ed è quindi facile passare da un testo all’altro.

Lo ieratico, essendo più sbrigativo, era quindi usato in tutti i testi, per tutto ciò che non doveva esser inciso su pietra, né avere carattere ufficiale mentre la scrittura geroglifica era usata, come detto, per scopi epigrafici e monumentali.

Lo ieratico, infine, era il tipo di scrittura che si imparava per prima nelle scuole degli scribi: i caratteri geroglifici veniva insegnati solo dopo che gli alunni si erano impadroniti dello ieratico.

 

 DEMOTICA

 

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Questo tipo di scrittura, che significa “popolare”, fu introdotto da Psammetico I (26esima dinastia, VII seccolo a.C. ) per semplificare ulteriormente la scrittura ieratica: si tratta del corsivo del corsivo e fu  in uso fino alla fine dell’impero romano

A differenza dello ieratico, però, non ha un rapporto uno ad uno con i geroglifici: i singoli segni demotici corrispondono a più geroglifici legati insieme per essere scritti con un solo tratto di penna.

Era la lingua tardo-egizia adottata dai cristiani abitanti in Egitto che non amavano usare il greco perché da essi considerata “lingua dei pagani”. In scrittura demotica si conservano moltissime traduzioni di testi sacri.

 

COPTA

 

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Questo tipo di scrittura fu introdotta probabilmente tra il II e il III secolo dopo Cristo per potere scrivere in egiziano le Sacre Scritture dopo la diffusione in Egitto del Cristianesimo. Essa è basata sull’alfabeto greco con l’aggiunta di sette segni speciali derivati dal demotico, necessari per rendere i suoni dell’antico egiziano. Particolare importante la scrittura copta comprende anche le vocali che invece erano assenti nella lingua geroglifica. Tale lingua e scrittura è stata utilizzata fino a qualche decennio fa nelle cerimonie religiose della Chiesa Monofisista etiopica.

Il termine Copto deriva dalla corruzione del nome “Egitto” che deriva a sua volta dalle parole egiziane “HT KA PTAH” (tempio dello spirito di Ptah), uno dei nomi della città di Menfi. Gli antichi egizi chiamavano invece la loro Terra con vari nomi tra cui il più comune era “KHMT” (Terra nera).

 


Lug 17 2016

LE FRAZIONI DEL CORPO SECONDO LA TEOLOGIA EGIZIA, I SETTE CORPI

Category: Bibbia ed Egitto,Religioni e rasiegiorgio @ 00:04

Quella che riporto dal testo Il cappello dei Magi (l’Elmo di Oppeano)di Luigi Pellini è la divisione in sette parti del “corpo” umano e del suo progressivo dissolversi, ricavata dalla teologia egizia.

Alcuni studiosi indicano non sette parti ma nove e, talvolta, anche dodici .

Ecco, in forma sintetica e sommaria, quella ricavata dalle profonde conoscenze dell’egitologo Boris de Rachewiltz .

 

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1) RA scintilla divina SAKH o SAHU, principio che corrisponde all’ATMA induista. La divinità Sekhmet rappresenta il Ra al massimo splendore, la salute integrale al culmine della potenza.

 

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2) THOTH o meglio AKU o AKHU, corpo di luce, di gloria, o spirito luminoso che corrisponde al buddhi (spirito vitale).

 

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Giu 24 2016

IL CARTIGLIO DEL FARAONE

Category: Bibbia ed Egittogiorgio @ 00:08

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Cartiglio Nefertari

 

Per gli antichi egizi la parola aveva un magico potere: il nome evocava, creava, “era” la cosa nominata. Chiamarsi “Protettore dell’Egitto” voleva dire divenirlo realmente.

Questi concetti davano un potere creativo tanto alla scrittura geroglifica, quanto alle raffigurazioni.

 

Per questo il nome del cartiglio era fondamentale per il sovrano, che ne possedeva ben cinque: la  “titolatura” reale.

 

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Giu 23 2016

NELL’ANTICO EGITTO OGNI COLORE AVEVA UN PERCHÉ

Category: Bibbia ed Egittogiorgio @ 00:21

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Per gli antichi Egizi ogni colore aveva un preciso significato.

 

Il verde ed il turchese, che richiamavano la vegetazione e l’acqua, rappresentavano giovinezza e rigenerazione.

 

Il blu dei lapislazzuli simboleggiava i loro capelli.

 

Per ottenere il celeste si utilizzava l’azzurrite.

 

Il rosso era il deserto e perciò il caos ( gli egizi elencavano i nomi delle entità ritenute pericolose).

 

A questo colore si contrapponeva il nero della terra fecondata dal limo che simboleggiava l’eterno rinascere della natura.

 

Il nero era ricavato dal carbone o dall’ossido di manganese.

 

Il giallo, il colore dell’oro, era associato alle membra degli dei.

 

Per ottenere il giallo usavano l’ossido di ferro idratato.

 

Il bianco ovverosia l’argento, corrispondeva alle loro ossa.

 

Il bianco si ricavava dal gesso o dal calcare, finemente tritato.

 

Per i marroni si mescolavano ossido di ferro e pigmenti bianchi.

 

Per il rosso si utilizzava l’ossido di ferro anidrato.

 

Il verde veniva prodotto polverizzando la malachite.

 

A partire dalla XII dinastia fa la sua comparsa l’arsenico.

 

Il legante per i colori non è stato ancora identificato con sicurezza. Forse venivano utilizzati materiali gommosi, cera d’api e bianco d’uovo.

 

Fonte:             http://www.anticoegitto.net/

 


Giu 22 2016

PERCHÉ L’EGITTO SI CHIAMA EGITTO E PERCHÉ L’ALTO EGITTO È IN BASSO ?

Category: Bibbia ed Egittogiorgio @ 08:50

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Il primo ad usare il nome Aigyptos fu il poeta greco Omero.

Questa parola era la versione greca di “Hikuptah”, termine che in babilonese indicava il tempio di Ptah a Menfi, noto come “Castello del Ka di Ptah”.

Gli antichi Egizi, invece, chiamavano il loro paese Kenet o Kemi, cioè “terra nera”, riferendosi alla feconda terra coperta dal nero limo lasciato dalle piene del Nilo.

La zona desertica era invece chiamata Dashret, “la terra rossa”.

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Giu 21 2016

L’ ARCHEOLOGO ZIVIE: CI VUOLE PRUDENZA SULLE NUOVE CLAMOROSE SCOPERTE SU TUTANKHAMON

Category: Archeologia e paleontologia,Bibbia ed Egittogiorgio @ 02:06

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Bisogna ritrovare la calma, lasciar decantare l’emozione dopo le rivelazioni sul Dna delle mummie egiziane, perche’ ragionando secondo il rigore scientifico ci sono poche certezze. In particolare, se e’ ormai scontato che il mitico Tutankhamon non e’ morto assassinato, non e’ poi cosi’ matematicamente sicuro che sia figlio di Akhenaton: non e’ certo al 100% che la mummia su cui e’ stato prelevato il campione di Dna sia proprio quella di Akhenaton.

 

Percio’ occorre lasciar lavorare la ricerca. A riportare ordine nel trambusto provocato dalle dichiarazioni della scorsa settimana di Zahi Hawass, vice ministro della cultura e segretario generale del Consiglio supremo delle antichita’ egiziane, e’ Alain Zivie, capo della missione archeologica francese dell’insieme di tombe denominate Bubasteion a Saqqara.

 

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Mag 31 2016

LONDRA: IL 2 FEBBRAIO 2010 MORIVA DONALD WISEMAN, RE DELL’ARCHEOLOGIA BIBLICA

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Donald Wiseman

 

Morto a 91 anni, lavorò pure con la scrittrice Agatha Christie Approfondì i collegamenti tra gli scavi e l’Antico Testamento

 

Il 02 febbraio 2010, lo storico e linguista britannico Donald Wiseman, gigante dell’archeologia biblica, è morto a Londra all’età di 91 anni (era nato il 25 ottobre 1918).   Studioso delle lingue e dell’archeologia del Medio Oriente, assirologo di fama internazionale, sostenuto dalle sue profonde convinzioni cristiane Wiseman approfondì i collegamenti tra le scoperte archeologiche e l’Antico Testamento.

 

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Mag 13 2016

I MISTERI DELLA VITA DI TUTANKHAMON

Category: Archeologia e paleontologia,Bibbia ed Egittogiorgio @ 00:27

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Zahi Hawass osserva la mummia di Tutankhamon

 

È stato eseguito il primo studio del DNA mai condotto su antiche mummie reali egizie. Apparentemente ha risolto molti misteri su Tutankhamon, tra cui come morì, chi fossero i genitori, e altro ancora. Oltre alla sua sono state esaminate 15 mummie, di cui 10 sospettate di essere suoi vicini parenti.

 

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Apr 15 2016

SOPRA LA CROCE DI GESÙ NON ERA SCRITTO SOLO INRI. ECCO IL VERO SIGNIFICATO DELL’ISCRIZIONE EBRAICA

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Non solo INRI, Gesù Nazareno re dei Giudei…

 

di Daniele Di Luciano

 

In Esodo 20,2 Dio rivela il suo nome a Mosè:

Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto

 

La parola tradotta con “il Signore” è il famoso Tetragramma che gli ebrei non possono neanche pronunciare: “YHWH“, vocalizzato in diversi modi tra i quali “Yahweh“.

Le quattro lettere ebraiche che lo compongono sono queste: יהוה“, yod-he-waw-he.

Ricordiamo che l’ebraico si legge da destra verso sinistra.

 

Nel Vangelo di Giovanni, capitolo 19 versetti 16-22, leggiamo:

 

Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei».

Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.

I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: «Il re dei Giudei», ma: «Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei»». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto».

 

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Feb 29 2016

LA NAVIGAZIONE DEGLI ANTICHI EGIZI. LE TRACCE DEGLI ANTICHI COMMERCI MARITTIMI ALLA TERRA DI PUNT

Category: Archeologia e paleontologia,Bibbia ed Egittogiorgio @ 00:11

Boston University Wadi Gawasis Project

Courtesy of Cheryl Ward and the University of Naples “L’Orientale”/Boston University Wadi Gawasis Project

 

Gli scavi archeologici in Egitto, nel Wadi Gawasis, non hanno trovato né mummie, né grandi monumenti, ma l’archeologa dell’Università di Boston Kathryn Bard e i suoi colleghi stanno scoprendo i resti più antichi di navi d’alto mare e altre reliquie legate al commercio esotico con un misterioso regno del Mar Rosso denominato Punt.

 

“Erano i lanci spaziali del loro tempo”, ha detto Bard delle epiche missioni inviate dai faraoni a procurare merce meravigliosa.

Anche se le imbarcazioni fluviali del Nilo sono ben note, la capacità degli antichi marinai egiziani di navigare per centinaia di miglia di mare aperto su imbarcazioni da carico non era sino ad ora così pienamente documentata.
Poi il team guidato da Bard e da un archeologo italiano, Rodolfo Fattovich, ha iniziato a scoprire magazzini marittimi, nel 2004, scoprendo le prove, fatte di legno duro e robusto, delle prodezze in acque profonde delle flotte faraoniche.

 

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Feb 16 2016

LA PIÙ ANTICA ISCRIZIONE EBRAICA

tavoletta ceramica

L’iscrizione è scritta con inchiostro su argilla (AFP-University of Haifa)

 

È stata decifrata un’iscrizione datata al 1000 a.C. e scoperta nel 2008 a Khirbet Qeiyafa (conosciuta come fortezza di Elah), vicino a Emek Ha’ela (Israele), nella valle di Elah – dove secondo la Bibbia Davide sconfisse Golia.

Sarebbero le prime scritte in lingua ebraica finora conosciute nonché una prova dell’esistenza del regno di Israele.

 

Il frammento di ceramica presenta cinque linee di testo in lingua proto-cananea, usata da ebrei, filistei e altri popolazioni della regione.

 

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